di Ferny Forner e Rita Risoli –
Avevamo saputo che ad Assisi erano terminati i restauri degli affreschi danneggiati dal terremoto e abbiamo deciso di concederci un breve viaggio a Perugia, Gubbio e Assisi, servendoci esclusivamente di mezzi pubblici, treno fino a Perugia poi bus di linea per le altre destinazioni, pernottamenti e ristoranti con un occhio al nostro modesto borsellino. Arriviamo in treno a Perugia, poi centro con il Minimetro, una linea metropolitana automatica con una piccola vettura (8 posti) il cui tragitto si snoda in parte in superficie e in parte in galleria, superando notevoli pendenze, l’interno è simile a una funivia.
Poi dal nostro BB raggiungiamo la Piazza IV Novembre, piazza medioevale, fulcro della città sin dai tempi degli etruschi. Al centro della piazza la Fontana Maggiore, simbolo della città, capolavoro di Nicola e Giovanni Pisano, è composta di due vasche di marmo concentriche, decorate con 24 bassorilievi ciascuna, che hanno per tema la Bibbia e allegorie varie, i grifoni posti alla cima sono copie, la fontana è protetta da una cancellata che compromette, in parte, l’apprezzamento completo di quest’opera d’arte.
Sulla destra, il Duomo (Cattedrale di S. Lorenzo), in stile gotico del XIV secolo, senza le grandi finestre istoriate e i portali decorati che caratterizzano il gotico francese, la facciata (spartana) è nella piccola piazza laterale, l’interno è barocco, si accede con una scalinata dove, siedono turisti e giovani, è un po’ la Trinità dei Monti di Perugia. Davanti alla chiesa la statua di bronzo di papa Giulio III.
Di fronte, il Palazzo dei Priori (XIII secolo) in marmo chiaro, in parte adibito a uffici pubblici, è piuttosto grande.
La piazza è ricca di ambienti storici, che erano le sedi delle corporazioni, noi abbiamo visitato:
il Collegio del Cambio, sala rinascimentale con ricchi affreschi del Perugino su temi religiosi e classici.
La Sala dei Notari, una delle sale più antiche, con grandi archi ogivali e affreschi con temi religiosi e mitologici, da notare che parte degli affreschi è stata rifatta nel XIX secolo.
Collegio della Mercanzia, sala con un artistico rivestimento in legno intarsiato.
Continuiamo con la Galleria nazionale d’arte umbra, che contiene una completa rassegna dell’arte umbra, ma sono anche presenti Beato Angelico, Duccio di Buoninsegna, Pinturicchio e naturalmente il Perugino, le opere sono ripartite in 40 sale su due piani.
Dalla piazza inizia il Corso Vannucci, la via principale della città, dove hanno sede i negozi del lusso, ristoranti. E’ la via più frequentata, sede del passeggio, termina ai Giardini Carducci, un belvedere sul paesaggio umbro. A lato dei giardini la Rocca Paolina, nei cui sotterranei passano le scale mobili, che portano nella parte bassa della città, il passaggio è molto suggestivo, sembra di attraversare una caverna anche se sono presenti attività commerciali.
Da non perdere una passeggiata nelle strette strade medioevali con forti pendenze, alcune, a lato, hanno piccole scalinate in mattoni per facilitare il percorso. Un ritorno al passato.
Abbiamo visitato il Pozzo Etrusco (III secolo AC), è all’interno di un palazzo era una grande riserva di acqua, ha una profondità di circa 35 m. largo più di 5 m. la visita è molto spettacolare, siamo scesi tramite una scala in mattoni fino a una certa profondità.
Sempre percorrendo queste strade arriviamo alla Cappella di San Severo, dove all’interno vediamo l’affresco “La Trinità” di Raffaello.
Quindi l’Arco Etrusco, ma è tutto fasciato per lavori.
Le chiese che più hanno attirato la nostra attenzione sono:
La Basilica di S. Pietro è situata nella parte bassa della città, molto grande, X secolo, interno a tre navate con colonne romaniche, alle pareti notevoli opere d’arte e affreschi. Bello il coro di legno, il portale credo sia del XVI sec.
La Basilica di San Domenico, enorme chiesa del XIV-XVII sec., interno piuttosto spoglio, con una magnifica vetrata istoriata, e qualche traccia degli affreschi del XIV, molto barocco per gli interventi del XVII, bello anche il chiostro con il pozzo, alla chiesa è annesso il museo archeologico.
Gubbio
raggiungiamo questa piccola città medioevale in bus da Perugia, ci accorgeremo presto che gli edifici pubblici non sono visitabili poiché fra… 3 giorni… è prevista la festa dei ceri e sono in corso i preparativi, in concreto solo le chiese sono aperte ai visitatori.
Iniziamo con la chiesa di S. Giovanni (XII), è molto grande, la facciata in stile gotico è piuttosto semplice, notevole il campanile romanico, interno con una sola navata, abbiamo apprezzato i resti di alcuni affreschi, poi con un comodo ascensore arriviamo alla Piazza Grande, un belvedere sul paesaggio e sulla città, ai due lati il Palazzo dei Consoli (XIV secolo), con un portale e lunetta, davanti una scalinata a forma semicircolare, la torre campanaria è incorporata nell’edificio, meno interessante il Palazzo del Podestà (XV secolo). Ci dirigiamo verso il Duomo, utilizzando un comodo ascensore e percorrendo una strada in salita tra edifici del medioevo, la facciata è in pietra (XII-XIII sec.), senza particolari decorazioni, al centro una grande finestra circolare, interno altissimo, volta sostenuta da archi, una sola navata, ai lati opere di pittori umbri e resti di affreschi.
Poi camminando lungo le strade medievali della città, arriviamo alla piccola piazza del Bargello, palazzo del XIV secolo e alla Fontana dei Matti (XVI), infine la Chiesa di San Francesco, una delle prime chiese costruite in onore del santo, l’interno è a 3 navate, notevoli gli affreschi del pittore Ottaviano Nelli. Di fronte la Loggia dei Tiratori, un edificio del XIV sec. utilizzato all’epoca per la lavorazione della lana.
Assisi
partiti mattinieri con il bus di linea per la città, che, da sempre, è una delle mete più importanti dei pellegrinaggi del cattolicesimo cui devono aggiungersi gli appassionati di arte, siamo scesi ai piedi della collina su cui si trova la Basilica di San Francesco, percorriamo una breve strada in salita e ci troviamo nella grande piazza antistante alla chiesa. Imponente, è articolata su due livelli, al primo la Basilica Inferiore, costruzione di stile più simile al romanico che al gotico, magnifico il portale, l’interno con volte basse, infatti, doveva essere una chiesa reliquario, sorretta da artistici archi, scarsamente illuminata, finestre non molto grandi, l’impressione è grandiosa, tutta la chiesa è decorata con affreschi con storie di san Francesco e la passione di Cristo, ai lati le Cappelle, fra tutte ci sono piaciute, la Cappella di San Martino affrescata da Simone Martini e la Cappella della Maddalena, gli affreschi sono stati restaurati da poco, alla decorazione della chiesa hanno lavorato grandi pittori dell’epoca, tra i quali Cimabue, Giotto, Simone martini, Pietro Lorenzetti e altri, difficile distinguerli. Alcune zone sono dedicate alla preghiera, in tutta la chiesa sono diffusi continui messaggi che invitano al silenzio. La basilica è affollata moltissime le comitive.
Noto anche che quasi tutti i danni del terremoto sono stati riparati.
Scendiamo poi alla Cripta per visitare il sepolcro del santo.
Passiamo quindi alla Basilica Superiore (costruita sopra la chiesa inferiore) la facciata è piuttosto semplice, nella parte alta un rosone, su di un lato un loggione e il campanile. L’interno ha una sola ampia navata, senza cappelle laterali, alcuni sostengono che è più simile ad una galleria d’arte che ad una chiesa, da notare che all’interno c’è anche un box informazioni.
Notevoli le grandi finestre, a forma di bifore, con vetri istoriati con storie del vangelo, la volta è sostenute da archi gotici, tutta la chiesa è decorata da affreschi con storie del nuovo testamento e di San Francesco, naturalmente sono sempre presenti Giotto e Cimabue e i loro aiuti, da non perdere anche la visita al Tesoro e alla collezione Perkins.
Usciamo e percorriamo la Via San Francesco, forse la strada principale, arriviamo alla Piazza del Comune, costruita su di un sito romano come dimostra la presenza del maestoso Tempio di Minerva (I sec.) AC), con le sue originali e perfette colonne corinzie, mentre l’interno è una chiesa in stile barocco, a lato della piazza il Palazzo e la Torre del Capitano del Popolo (XIII), è il centro della città, molto affollata, con bar e ristoranti, mentre la Via San Francesco era piuttosto deserta. Proseguendo il percorso raggiungiamo il Duomo dedicato a San Rufino, bellissima la facciata romanica con tre portali con lunetta, ogni portale ha un rosone, davanti due leoni, l’interno è del XVI secolo, conserva il fonte battesimale dove fu battezzato S. Francesco.
Quindi raggiungiamo la Basilica di Santa Chiara, costruzione a capanna, facciata piuttosto semplice con rosone, un solo portale, su di un lato appoggiano robusti contrafforti di sostegno, interno con navata unica, alle pareti e nelle cappelle affreschi di pittori umbri, nella cripta sono conservate l’urna e le reliquie di Santa chiara, in una cappella è esposto il Crocefisso che parlò a S. Francesco proveniente dalla chiesa di San Damiano.
Continuiamo la visita con la Chiesa di S. Maria degli Angeli, è in posizione più periferica, non molto lontana dalla stazione, costruita nel XVI sec. per sistemare all’interno la piccola cappella della Porziuncola e la cella Transito, che hanno forma di minuscole casette. La Porziuncola ha affreschi all’esterno, mentre quella del Transito (dove morì il Santo), che è ancora più minuscola è praticamente priva di decorazioni.
Prendiamo un bus che ci lascia su di una strada esterna ad Assisi, e, dopo aver percorso circa un km, attraverso prati, arriviamo alla Chiesa di San Damiano, chiesa romanica in mattoni, non molto grande, che visitiamo solo dall’esterno perché chiusa, è la chiesa dove il Cristo crocefisso parlò al Santo, e dove venne scritto il Cantico delle creature, è un’oasi di pace tra prati e ulivi, uno dei luoghi dove regna la pace e il silenzio, molti i cartelli che invitano al silenzio e alla meditazione.
Notizie che possono essere utili:
Periodo:12 – 17 Maggio 2014
Treno: Torino – Perugia a/r
Bus di Linea Perugia – Gubbio e Perugia – Assisi
Bed and Breakfast Nubes Alba – prenotato direttamente sul Web
Ristoranti per cene economiche frequentati: Della Bianca e Al Mangiar bene
Ferny Forner e Rita Risoli
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