di Lorena Fantini –
Ottobre è un mese magico, sono tante le destinazioni da sogno che possono ispirarci e quest’anno ho scelto il Marocco. O meglio, una parte del Marocco dato che la sua estensione geografica è notevole. Vi propongo la descrizione del mio itinerario accompagnata da alcune fotografie che spero abbiano catturato la luce e lo spirito dei luoghi.
Mi sono affidata a varie fonti informative per progettare il viaggio. In particolare vi segnalo il sito https://www.visitmorocco.com/it e la guida turistica Marocco Guide Traveler di National Geographic.
Mercoledì 9 ottobre 2024 – Giovedì 10 Ottobre 2024
CASABLANCA
Siamo diretti a Casablanca. Il nostro volo Air Arabia da Orio al Serio è previsto per le 13:40 del giorno 9 ottobre ma è in grave ritardo e viene riprogrammato per le 04:40 del giorno 10 ottobre. Siamo un po’ preoccupati per la nottata che ci aspetta ma siamo determinati a prendere le cose con ottimismo, anche gli imprevisti più antipatici.
Decolliamo, con ulteriore ritardo, verso le 05:30 di giovedì 10 Ottobre e raggiungiamo Casablanca con tre ore di volo circa, ora locale 07:30. Siamo parecchio stanchi, raggiungiamo l’Hotel a bordo di un comodo taxi che prenotiamo senza problemi presso la postazione appena all’esterno della zona arrivi.
Siamo alloggiati all’ Odyssee Boutique Hotel Casablanca, nella zona della stazione ferroviaria Casa Port. L’hotel è moderno, abbastanza pulito ma non particolarmente accogliente per via dei toni scuri che caratterizzano l’arredamento e la tinteggiatura delle pareti. Il motivo per cui ho scelto un hotel in questa zona vi sarà chiaro nel corso della descrizione.
Ecco una fotografia di un boulevard nella zona del nostro hotel.
Casablanca è una città molto grande, il bianco è il colore predominante. Nel centro, i lunghi boulevard che confluiscono in grandi piazze costituiscono il fulcro nevralgico delle attività commerciali, la vita cittadina è movimentata così come il traffico di auto, moto e taxi.
Il cielo azzurro crea un contrasto vivido e ci aiuta ad ambientarci in questa città così diversa dalle città europee. Si respira un ritmo incredibilmente esotico, non vedo l’ora di partecipare alla sua vitalità.
Dopo esserci rifocillati in albergo ci tuffiamo nella realtà della nostra prima volta in Marocco. Desideriamo visitare la Medina e gustare il cielo al tramonto di fronte alla Moschea di Hassan II. Prima di tutto ci dotiamo di moneta locale prelevando da uno sportello automatico con la nostra carta di credito Mastercard. E’ molto semplice tenere sotto controllo le spese perché, ad esempio, 100 Dirham marocchini equivalgono a 10 euro circa.
Ecco il percorso che abbiamo seguito. Potete cliccare sulla mappa e ingrandire per vedere più dettagli dell’itinerario.
Per arrivare alla Moschea di Hassan si attraversa la Medina di Casablanca. E’ molto vasta ed ha una caratterizzazione del tutto popolare. E’ frequentata prevalentemente da gente del posto che vi si reca per la spesa e per acquisti relativi alla casa e all’abbigliamento.
La zona dove si acquistano alimentari è veramente disordinata e piuttosto sporca però c’è un profumo di prodotti da forno veramente invitante: pane, focaccine e dolci superlativi.
Molte case che costeggiano i vicoli sono diroccate, altre in parziale ristrutturazione, in ogni angolo si trovano rifiuti di vario tipo ma non sembra che la popolazione locale ne sia infastidita.
Le viuzze sono molto simili tra loro e ad un certo punto corriamo il rischio di perderci. Per fortuna la Moschea mèta del nostro peregrinare è davvero enorme e si staglia sopra le casupole della Medina indicandoci la via.
Di seguito un particolare della Medina
La Moschea di Hassan II si trova al termine di un grandioso piazzale, proprio affacciata sull’ Oceano Atlantico. E’ stata realizzata alla fine degli anni ottanta del secolo scorso su volere del sovrano Hassan II, che desiderava costruire un edificio di culto che potesse divenire il simbolo del Marocco agli occhi di tutto il mondo. L’imponenza della Moschea lascia senza fiato i visitatori. Eccone una veduta
Siamo incantati dalla vista e rimaniamo ad ammirare questo luogo strabiliante per parecchio tempo: il connubio tra la perla architettonica e l’oceano è davvero maestoso, la temperatura è ottima e una fresca brezza al tramonto rende il momento ancora più suggestivo. La visuale abbraccia un lungo tratto di costa, affiancata dal famoso Boulevard de la Corniche. Qui si trovano i più rinomati Beach Club di Casablanca e alla sera il quartiere è sede di una movimentata vita notturna.
All’imbrunire torniamo al nostro hotel con un taxi. Questo mezzo di trasporto è molto utilizzato a Casablanca, conviene però stabilire con l’autista il costo della corsa in anticipo onde evitare spiacevoli sorprese.
Per la sera abbiamo in programma la visita del centro della città moderna. Ecco l’itinerario che abbiamo seguito in una lunga passeggiata a piedi. Potete cliccare sulla mappa per ingrandire e vedere altri particolari del percorso.
Piazza delle nazioni Unite e Piazza Mohammed V sono punti strategici per la vita della città. Lungo i boulevard e nelle vie limitrofe si concentrano caffè con tavolini all’aperto, ristoranti e bistrot, bancarelle che vendono cibo pronto conservato in contenitori casalinghi. Ci sono spazi pedonali ampiamente frequentati da famiglie con bambini, compagnie di giovani, coppie di anziani, monopattini, motorini, biciclette. Il clima è dolce e l’aria profuma di cibi esotici. Una clientela per lo più maschile affolla i tavolini dei caffè e passa lungo tempo a conversare con amici o semplicemente si rilassa posando distrattamente lo sguardo sul via vai della gente di passaggio. Non sembra ci sia l’abitudine ad essere frettolosi.
Lungo il percorso pedonale che vi ho segnalato si trovano anche numerose aree verdi, giardini e parchi, che sono mèta di tranquille passeggiate per le persone del luogo.
Dopo aver cenato gustandoci un’ottima paella di pesce e avere approfittato di uno dei numerosi caffè, torniamo in hotel verso le 23:00; a questo punto ci sentiamo spossati, la scorsa notte non abbiamo dormito e sentiamo il bisogno di ricaricarci perché la giornata di domani sarà impegnativa!
Venerdì 11 Ottobre 2024
RABAT
Ci svegliamo verso le 7:00 e facciamo colazione in Hotel, prepariamo lo zaino e ci apprestiamo a vivere una bella avventura che spiega il perché della vicinanza del nostro hotel alla stazione ferroviaria di Casa Port.
Abbiamo in programma il trasferimento a Rabat, capitale del Marocco, con il treno.
Ora apriamo una parentesi. In Marocco la rete ferroviaria è abbastanza affidabile, esiste anche una linea ad alta velocità che collega Tangeri a Casablanca passando per Kenitra. Ecco il link ai siti di riferimento: per informazioni sulle tratte, sugli orari e per l’acquisto dei biglietti https://www.oncf-voyages.ma , per saperne di più sulla linea ad alta velocità https://www.oncf.ma/en/Al-boraq .
Noi abbiamo prenotato il treno navetta veloce (TNR) in partenza alle 09:10 dalla stazione di Casa Port con arrivo alla stazione di Rabat Ville alle 10:15. Pensate che in due abbiamo speso circa 13,00 euro.
Dal nostro hotel la stazione di Casa Port dista 10 minuti a piedi, noi abbiamo del tempo a disposizione così riusciamo anche ad ammirare l’architettura del moderno quartiere che abbraccia la stazione con gli hotel delle più famose catene internazionali.
Il treno è in orario, la prima parte del tragitto costeggia la zona dell’immenso porto di Casablanca, il paesaggio è piuttosto desolato, quasi in abbandono ma è comunque molto interessante avere l’opportunità di conoscere le realtà locali, e questo è un pregio del viaggiare in treno. Addentrandoci nelle campagne scorgiamo distese brulle, non coltivate, e alcuni paesi sul mare che affacciano ai binari le loro case popolari, un po’ tutte uguali, con i panni stesi alle finestre e un’aria triste.
Arriviamo in perfetto orario alla stazione di Rabat Ville che si trova in una zona abbastanza centrale di Rabat. Uscendo dalla stazione ci troviamo su un bel piazzale, contornato da edifici abbastanza curati, sul quale confluiscono due grandi arterie cittadine, in particolare l’Avenue Mohammed V. Ci rendiamo subito conto che questa città ha un tocco decisamente più elegante rispetto a Casablanca, davvero le si addice la definizione ‘città imperiale’ come peraltro risulterà dalla mia descrizione.
Il nostro hotel si trova a pochi passi dalla stazione ferroviaria. Si tratta del NJ Hotel Rabat che si rivela accogliente, pulito, ordinato e con personale molto gentile. La posizione è strategica per iniziare subito la visita di Rabat. Lasciamo quindi gli zaini in camera e partiamo per un’altra grande avventura!
Ritorniamo alla stazione di Rabat Ville in pochi minuti dove è possibile prendere un tram per raggiungere il punto desiderato. Dopo qualche titubanza acquistiamo i biglietti usando moneta locale e optiamo per dirigerci verso il Mausoleo di Mohammed V e la Torre di Hassan. Questa zona costituisce uno dei più importanti complessi storici e turistici del Marocco. Qui inizia il nostro itinerario pedonale che potete vedere rappresentato sulla seguente piantina. Cliccate per ingrandire e scoprire altri dettagli del percorso.
La prima tappa del nostro tour è quindi il complesso della Torre di Hassan e del Mausoleo di Mohammed V.
Ecco l’ingresso del sito, due guardie reali a cavallo elegantemente abbigliate custodiscono l’accesso e contribuiscono a suscitare nel visitatore un atteggiamento rispettoso. Sullo sfondo il Mausoleo di Mohammed V
Appena entrati si è colpiti dalla vista della Torre e delle colonne non completate. Questo è il luogo della Moschea incompiuta, sovrastato dalla Torre di Hassan, che nei progetti avrebbe dovuto però essere alta il doppio dei 44 metri attuali.
Ecco una immagine
Di fronte alla Torre ecco il Mausoleo di Mohammed V (il nonno dell’attuale re del Marocco, Mohammed VI). Si tratta di una tomba reale e domina la foce del fiume Bou Regreg . Il mausoleo contiene la tomba di Muhammad V e di due dei suoi figli. Venne costruito fra il 1961 ed il 1971. Ecco un’immagine
Intorno al complesso che vi ho appena descritto vi sono ampie aree verdi con camminamenti e vialetti. Da qui una magnifica vista sul fiume e sulla città gemella di Rabat che si trova sulla riva opposta, Salè .
Nostra prossima meta è la Mellah, un tempo quartiere ebraico, e la Corniche che si affaccia al fiume con le sue passeggiate ed i suoi ristoranti. La Mellah è un quartiere color ocra, circondato da mura e bastioni, con abitazioni, piccoli negozi e qualche caffè e a quest’ora è molto tranquillo. Nella foto di seguito potete ammirare la splendida vista sulla città vecchia inquadrata dai camminamenti che circondano la Mellah.
Ormai è ora di pranzo e ci è venuto un certo appetito. Approfittiamo di uno dei tanti locali della zona pedonale che fiancheggia il fiume, ci accomodiamo all’aperto dato che la temperatura è quasi estiva e ci gustiamo l’incantevole skyline della città che si protende sull’oceano. Per pranzo assaporiamo alcuni piatti locali: tajine vegetariana nel tipico contenitore di terracotta e sogliole oceaniche su un letto di verdure squisite, infine caffè che qui in Marocco per il momento non mi ha deluso.
Dopo una appropriata e rifocillante pausa riprendiamo il cammino, ora c’è una piccola salita che ci porterà ai Giardini Andalusi e alla Kasbah degli Oudayas.
Qui di seguito una veduta dei Giardini Andalusi
Dai giardini si può accedere direttamente alla Kasbah; si tratta di una città nella città, edifici storici circondati da possenti mura, un tempo costruite a difesa dell’antico borgo.
Di seguito qualche immagine della Kasbah
Ci troviamo su un promontorio, il mare abbraccia tutta la fortificazione. La vista dal punto più alto è strabiliante. Eccola
Nella parte restante del pomeriggio vogliamo addentrarci nella Medina di Rabat. Ma prima di lasciare la Kasbah vi lascio una immagine delle sue mura esterne.
Vi segnalo l’imponente Bab Oudayas, la porta principale della Kasbah, che noi vediamo solo ora, essendo entrati nella cittadella dai Giardini Andalusi.
A questo punto non è difficile trovare il percorso per raggiungere la Medina. Il clima è ottimo e ci godiamo la passeggiata. Qui, a differenza di Casablanca, incontriamo molte comitive di turisti, per lo più con la guida, che si stanno addentrando nella Medina. Se, come noi, non siete accompagnati dalla guida, è molto conveniente avere la connessione internet ed essere costantemente collegati a Google Maps per orientarsi nel dedalo di viuzze.
Ecco una suggestiva immagine di un espositore nella Medina di Rabat
La Medina di Rabat è pittoresca e caratterizzata dai classici vicoli stretti e acciottolati, gallerie d’arte e numerosi negozi, è molto ordinata ed ha una architettura abbastanza squadrata. Si può individuare una via principale che vi permetterà di raggiungere la zona del Central Market. Ma non affrettatevi, godetevi la sensazione di perdere l’orientamento e fatevi guidare dai colori, dai raggi di sole che filtrano dalle coperture di legno, dai suoni, dal chiacchiericcio delle persone e dal fruscio di migliaia di sandali sul selciato, dal profumo di pane e di spezie, in una parola cercate di fissare nei vostri occhi e nel vostro cuore tutto ciò che vi circonda in modo da ampliare i confini del vostro mondo.
Vi dicevo che la nostra passeggiata nella medina termina al Mercato Centrale, un ampio spazio dedicato ad un mercato coperto di alimentari, circondato da un camminamento con portici ricchi di negozietti che vendono molti tipi di merci. Poco più avanti ci si trova nella Place Bab el Had, molto ampia e non particolarmente frequentata. Qui si passa velocemente dall’atmosfera esotica del quartiere appena visitato al ritmo frenetico della capitale, ci troviamo senza nemmeno rendercene conto sull’Avenue Hassan II, molto vivace e trafficata. Nostro obiettivo è raggiungere la più vicina stazione dei tram, che vediamo a poca distanza, scegliere il mezzo opportuno e ritornare al nostro hotel. Non sembra un’impresa difficile ma la giornata ci riserva ancora sorprese. Saliamo sul tram, moderno e pulito, frequentato principalmente da gente del posto, e riusciamo a prendere posto a sedere. Dopo alcune fermate l’altoparlante entra in funzione e dirama un avviso, che anche volendo, è poco comprensibile. Una gentilissima signora ci spiega che il tram farà capolinea alla prossima fermata e che i passeggeri sono invitati a scendere. Non capiamo il motivo di questo imprevisto e, una volta scesi, vediamo fiumane di gente che affollano i marciapiedi, un numero incredibile di autobus parcheggiati, dei piccoli complessi che fanno musica, militari un po’ ovunque tanto che cominciano a pensare che siano avvenuti dei disordini o manifestazioni in città… però il clima è abbastanza festoso per cui scartiamo l’ipotesi di essere in pericolo per qualche motivo. Nel frattempo ci stiamo incamminando a piedi verso la Stazione di Rabat Ville poiché è impensabile riuscire a prendere un mezzo pubblico in quanto le strade sono tutte bloccate. Raggiungiamo l’Avenue Mohammed V e a questo punto chiediamo ad un militare cosa stia avvenendo. Molto cortesemente ci risponde che si attende il passaggio in auto dell’attuale re del Marocco, Mohammed VI, nel suo tragitto verso il Parlamento dove è atteso per un discorso. Ci fa molto piacere partecipare a questo momento importante per il popolo marocchino e, anche se non riusciamo a vedere materialmente il sovrano, percepiamo il clima di festa di questo giorno. Ci ripromettiamo di guardare il notiziario serale per cogliere qualche altro dettaglio.
Riusciamo a raggiungere il nostro hotel senza problemi e ci prepariamo per la nostra serata a Rabat che consisterà in una cena in pizzeria. Devo dire che la scelta del ristorante non è al top, la pizza è deludente così come anche l’ambiente. Non importa, noi ora abbiamo l’esigenza di riposare e quindi torniamo in hotel abbastanza presto perché anche domani abbiamo in programma una bella avventura!
Sabato 12 Ottobre 2024
TANGERI
Ci svegliamo abbastanza presto, facciamo colazione in hotel, prepariamo gli zaini e ci dirigiamo verso la stazione di Rabat Ville. Siamo piuttosto emozionati perché abbiamo in programma il trasferimento a Tangeri con il treno, dapprima raggiungeremo Kenitra con un treno navetta veloce e a Kenitra saliremo sul treno ad alta velocità, Al Boraq, diretto a Tangeri. Il treno da Rabat ha un po’ di ritardo ma fortunatamente riusciamo ad arrivare a Kenitra in tempo per il cambio. La distanza di circa 200 km tra Kenitra e Tangeri viene coperta dal treno ad alta velocità in 50 minuti circa. In totale arriviamo a Tangeri con due ore di viaggio, spendendo 36,00 euro.
La stazione di Tanger Ville non è lontana dal lungomare d Tangeri, si trova quindi nella parte più moderna della città. Qui ci sono moltissimi alberghi internazionali, tra i quali il nostro. Abbiamo scelto di soggiornare al Royal Tulip City Center, veramente a due passi dalla stazione ferroviaria.
Appena entriamo nella hall dell’ hotel ne riceviamo una impressione molto positiva: grandi spazi, salotti accoglienti, pavimenti brillanti, ambiente elegante e molto curato. Alla reception ci accolgono con grande cortesia e ci danno tutte le informazioni necessarie per un soggiorno confortevole. La nostra stanza è davvero al top, letto king-size, molti piani di appoggio, frigo bar, bollitore, ciabattine e accappatoi, kit di cortesia e altri dettagli che renderanno memorabile il nostro soggiorno. Il balcone si affaccia sul piazzale alle spalle della stazione, ma non direttamente perché l’hotel possiede un ampio spazio verde con piscina. La vista è deliziosa anche perché sullo sfondo di questa cartolina spicca la città vecchia con il suo eccezionale skyline. Meglio di così non potevamo trovare!
Ci fermeremo a Tangeri per due notti per cui possiamo dedicare il pomeriggio di oggi, sabato, ad un primo assaggio e domani approfondiremo i dettagli.
Di seguito trovate la mappa del percorso pedonale che dal nostro Hotel ci condurrà fino alla parte vecchia della città. Potete cliccare per ingrandire.
Dal nostro hotel si raggiunge in pochi minuti il lungomare, l’Avenue Mohammed VI, molto ampio, abbastanza trafficato ma a quest’ora del pomeriggio non particolarmente affollato. Sullo sfondo, la città vecchia.
L’immagine di seguito coglie un particolare del lungomare e mette in evidenza la sua ampiezza. Purtroppo oggi è una giornata nuvolosa e i colori non rendono giustizia alla bellezza del luogo.
Sul boulevard si affacciano edifici moderni, per lo più alberghi delle catene internazionali, ristoranti, caffè, bistrot, si intravede anche un grande centro commerciale alle spalle degli hotel. Davvero le attrezzature turistiche non mancano, noi approfittiamo di un ristorantino che ci propone una buona pizza.
Mentre pranziamo riflettiamo sulla posizione di questa città che si protende sul mare, dal Mediterraneo all’Atlantico e che si affaccia all’Europa, ed è come se, da un certo punto di vista, ne facesse parte. Leggiamo sulla guida turistica anche un po’ della sua affascinante storia e non vediamo l’ora di immergerci nell’atmosfera dei boulevard della Nouvelle Ville, dei vicoli della Medina che hanno visto i traffici dei contrabbandieri, delle piazzette come il Petit Socco, degli hotel storici, come l’Hotel Rembrandt, che hanno ospitato personalità di spicco della letteratura e della cultura e tanto altro ancora. Ci apprestiamo a vivere una città in equilibrio fra vari modi di essere, una città a metà strada fra Africa ed Europa, una città vivace, colorata, multiculturale, trafficata, anche indisciplinata, una città dove riecheggiano le voci della vita mondana di un tempo, dove si trovano alcuni caffè che sembrano usciti da un film.
Con un entusiasmo senza pari proseguiamo la passeggiata sul lungomare e all’altezza dell’ Hotel El Muniria, segnalato da tutte le guide anche se ormai decrepito, giriamo sulla sinistra e iniziamo una salita. Lasciamo alle nostre spalle la città moderna e ci addentriamo nella Ville Nouvelle. Troviamo l’Hotel Rembrandt, ampi viali e palazzi che un tempo dovevano essere signorili, percorriamo il Boulevard Pasteur ed eccoci in Place Faro con una bella vista sull’oceano e uno dei più famosi caffè storici di Tangeri, il Gran Cafè de Paris. Poco più avanti ecco l’ Hotel El Minzah, quartier generale delle spie di tutte le nazionalità durante la Seconda guerra mondiale. Ecco qualche immagine
Superato l’hotel El Minzah seguiamo la via e ci troviamo in una bella piazza circolare, il Gran Socco, vivace e con un gran viavai di persone e taxi. C’è una usanza molto particolare in Marocco, i taxi, di colore azzurro, sono per la maggior parte condivisi per cui vi potreste trovare accalcati nell’auto perché l’autista si ferma a raccogliere tutte le persone che gli fanno cenno, inoltre non è da escludere un allungamento del vostro percorso a favore di qualche altro passeggero. Ma, d’altra parte, paese che vai …usanze che trovi, più o meno suona così.
Il Gran Socco ospita anche il famosissimo Cinema Rif, ancora oggi sede di rassegne cinematografiche internazionali. Non mancate di fotografarlo, con la sua aria retrò vi restituirà un quadretto incantevole dell’atmosfera decadente tangerina.
Ecco una inquadratura del Cinema Rif e una veduta del Gran Socco.
La piazza è l’anello di congiunzione fra la Ville Nouvelle e la Medina di Tangeri. Ci addentriamo e seguiamo il percorso principale fino al Petit Socco, il cuore della Medina. E’ un brulicare di vita, di attività, di gente ed è tutto molto ordinato e pulito. I negozietti espongono le loro mercanzie in modo accattivante e se si vogliono fare acquisti è bene avere un po’ di moneta locale. Proseguiamo verso l’Hotel Continental, qui sono state girate alcune scene de Il Te nel Deserto, saliamo verso la fortezza di Tangeri, nota come la Kasbah. Nelle foto di seguito ho immortalato qualche scorcio particolare lungo il percorso.
Arrivati nel cuore della kasbah attraversiamo un piccolo varco fra le mura e rimaniamo senza fiato di fronte alla bellezza della visuale che si spalanca di fronte ai nostri occhi: il porto, l’oceano e lo stretto di Gibilterra. Ecco qualche foto
Siamo molto colpiti da questo luogo e assaporiamo a lungo la sensazione di essere al cospetto delle Colonne d’Ercole, il limite del mondo e della conoscenza umana.
Visto che oramai è quasi sera e che la stanchezza inizia a farsi sentire, decidiamo di fare ritorno al nostro hotel. Ripercorriamo a piedi i vicoli della kasbah e della medina e ci ritroviamo nel Gran Socco. Qui decidiamo di affidarci alla applicazione per smartphone Careem, una sorta di Uber locale. Devo dire che la scelta è stata opportuna perché abbiamo subito avuto il contatto con un’auto che si trovava in zona e in pochi minuti ci siamo incontrati nel Gran Socco. Consiglio l’esperienza con Careem. Siamo felicemente tornati all’hotel in una mezz’ora circa di tragitto in auto e ad un prezzo decisamente ragionevole. A questo punto abbiamo veramente bisogno di riposare perché la camminata di oggi è stata davvero impegnativa, usciamo solo per una cena veloce nei pressi dell’hotel e poi, prima di addormentarci, cerchiamo di riordinare le idee e di progettare la giornata di domani sulla base delle nostre sensazioni, su ciò che vogliamo rivedere, i vicoli che vogliamo esplorare di nuovo, gli angoli nascosti da scoprire e le vedute immense da assaporare ancora una volta.
Domenica 13 Ottobre 2024
TANGERI
La giornata inizia nel migliore dei modi, un sole brillante inonda la nostra finestra ed una temperatura ottimale invita ad uscire all’aperto. Anche la colazione è degna delle nostre aspettative, il personale è molto gentile, c’è anche un ampio tavolo di accoglienza dove viene offerto il famoso tè alla menta del Marocco.
Con questo bel sole non vediamo l’ora di goderci nuovamente Tangeri con i suoi colori scintillanti. Il percorso che seguiremo oggi ricalca quello che vi ho proposto con la mappa di ieri con la differenza che, volendo raggiungere in poco tempo la zona della Ville Nouvelle e della medina contattiamo Careem e in men che non si dica si materializza il nostro mezzo di trasporto. Ci facciamo accompagnare all’Hotel Rembrandt e da lì iniziamo il nostro tour odierno. Spendiamo davvero poco per il trasferimento.
Potreste pensare che sia inutile ripercorrere strade e ambienti già visti ma vi assicuro che tornarci per la secondo volta con più calma ci ha permesso di essere più consapevoli e partecipativi della storia e della cultura del luogo. Incontriamo persone, alcuni parlano un ottimo italiano, qualcuno vuole farci da guida, altri vogliono venderci le loro mercanzie e altri ancora ci invitano gentilmente ad entrare nei loro ristoranti. Guardiamo come si comporta la gente del posto, come parla e come gesticola, come sono abbigliati uomini e donne, insomma impariamo certamente qualcosa di nuovo anche oggi.
C’è una grande folla nelle viuzze della Medina, noi cerchiamo qualche angolo nascosto che ieri ci è sfuggito, individuiamo percorsi alternativi, ci perdiamo per gioco ma poi ci troviamo sempre al centro, cioè nel Petit Socco, ad ammirare il Gran Cafè Central. Saliamo alla Kasbah scattando numerose fotografie e troviamo un camminamento interessante lungo le mura, a picco sul mare, poi rientriamo all’interno e attraversiamo una zona tranquillissima e riservata dove scorgiamo gli ingressi di alcune ville molto eleganti, alcune hanno persino le guardie all’ingresso. Ci sono piazzette e vicoli appartati dove scorgere le insegne di Resort esclusivi e alberghi di lusso.
All’ora di pranzo, dopo avere girato in tondo all’interno della Kasbah, scendiamo sull’Avenue Mohammed VI, il lungomare. Siamo proprio sotto le mura della cittadella e non vogliamo mancare un pranzo con questa vista e questa atmosfera esotica ed evocativa. Un couscous super buono fa da contorno, per così dire, a questa favolosa esperienza.
Nel pomeriggio siamo nuovamente attirati dal richiamo della medina, non resistiamo e saliamo di nuovo per immergerci ancora una volta nella sua vibrante atmosfera. Qualche ultimo acquisto e poi scendiamo al lungomare, anche detto la Corniche. Sono quasi le cinque di una luminosa domenica pomeriggio e la passeggiata è affollata di famiglie e ragazzi che si godono la piacevole mite temperatura. Noi ci attardiamo riposandoci su qualcuna delle numerose panchine che guardano il mare, vorremmo che questa giornata non finisse mai. Facciamo ritorno in hotel a piedi e ci prepariamo per l’ultima serata in Marocco, che decidiamo di trascorrere cenando in una bella pizzeria del lungomare.
Vi lascio di seguito qualche altra fotografia scattata oggi nel nostro vagabondare.
Lunedì 14 Ottobre 2024
FINE DEL VIAGGIO
Oggi è il giorno del rientro, così, molto a malincuore, dopo la colazione prepariamo lo zaino per il viaggio e ci apprestiamo a fare ritorno a casa. Sono passati solo cinque giorni dal nostro arrivo in Marocco ma a noi sembra di essere in questo Paese da una vita, forse per la quantità di cose che abbiamo visto e per la varietà delle esperienze vissute.
Attendiamo il nostro transfer per l’aeroporto di Tangeri, il viaggio è molto confortevole e l’autista è davvero cortese. Attraversiamo alcuni quartieri residenziali con case piuttosto eleganti, alcune ville, viali curati con una bella vegetazione e passiamo a fianco dello stadio di calcio.
Arriviamo in aeroporto in perfetto orario, verso le 11.00, prenderemo il volo Ryanair delle 13:15 con arrivo all’aeroporto di Bergamo Orio al Serio alle 17:15 ora italiana. Abbiamo un po’ di tempo a disposizione, facciamo ancora qualche acquisto in un carinissimo negozio di souvenir e cibi marocchini. Se potete portate con voi in Italia del couscous, noi l’abbiamo fatto e vi assicuro che si è rivelato squisito.
Il volo è in orario, tutto procede senza intoppi. A Bergamo recuperiamo la nostra auto al parcheggio P3 smart, collegato con il terminal da un bus navetta gratuito e facciamo ritorno alla nostra abitazione nel cuore della Brianza.
Portiamo a casa con noi grandi emozioni e tanta voglia di ricostruire con calma le nostre avventure marocchine. Come sempre ci auguriamo che i ricordi di questo viaggio contribuiscano ad arricchire il nostro futuro.