Italia

Val d’Ayas tra percorsi di natura, storia, arte e spiritualità

di Stefania Grasso –  
Quanti sentieri nascosti, segreti nasconde con la sua magia la Valle d’Aosta. Non pensavo di immergermi così tanto nella Natura e nella Spiritualità risalendo la Val d’Ayas con località sicuramente più note come Brusson, Antagnod e Lignod ma altrettanto meno note come le frazioni  al confine tra Challand Saint Victor e Challand Saint Anselme.

Tra queste frazioni spicca sicuramente Corliod lungo il percorso che porta alla cappella di S.Anna  in località Chatillonet. L’itinerario si completa partendo dal parcheggio della Frazione Isollaz in direzione della cascata seguendo il sentiero numero 8. Lasciata l’auto nei pressi del Cimitero dopo circa 200 metri si trova la Cappella di Sizan intitolata alla Madonna della Mercede ricostruita nel 1797. La facciata presenta un affresco con la Madonna e i Santi Bartolomeo e Pantaleone. Tutto attorno il rinascere della Natura attraverso i colori della Primavera. Il sentiero prosegue con una leggera pendenza, una salita dolce che conduce verso distese verdeggianti con alberi di ciliegio in fiore e gradatamente inizia a vedersi il Mont Avic con le catene annesse della valle centrale.

Quasi nessuna traccia di esseri umani, il primo amore sui fiori nei prati e ogni tanto il gradevole abbaiare di bellissimi cani. Silenzio tutto attorno, è così che Madre Natura ricambia la nostra adorazione nei Suoi confronti. Si giunge così alla frazione Corliod, un delizioso borgo con diversi rascard e un affresco anonimo  restaurato nel 2018 della Madonna di Oropa tra lo splendore della ginestra con la dicitura “Quando passo per questa via ti saluto o Maria Madre di Dio e Madre Mia – En passant sur ce chemin, je te salue ô Marie,Mère de Dieu et notre Mère.” Riprende così la tematica della fede attraverso il pellegrinaggio, la profonda devozione verso la Madonna che culmina nelle note del commovente canto locale “Je vous salue o Reine de mon Ame“, percorsi spirituali che si possono intraprendere anche lungo il Colle San Pantaleone riscendendo verso Torgnon e Antey, a Valtournenche frazione Promindoz, a Fontainemoire località gemellata proprio con Oropa. 

L’itinerario in salita si conclude in frazione Chatillonet alla cappella S.Anna  dove ci si ferma per una sosta ristoro e per la contemplazione del panorama circostante. La cappella è stata ricostruita nel 1888 su volontà del parroco Benseval si erge su uno spuntone roccioso dove una volta vi era un edificio sacro nel 1600. La chiesetta attuale vuole richiamare in un certo senso lo stile gotico con un piccolo e semplice rosone centrale circolare. A fianco un piccolo campanile con campana a croce. Non è stato possibile visitare l’interno in quanto la cappella è aperta solamente in particolari occasioni come ad esempio durante la festa di S.Anna il 26 luglio. La discesa avviene sempre seguendo la panoramica sul Mont Avic e in direzione di Isollaz visitando così i ponti romani e la piccola chiesa di S.Giacomo. Nonostante la dicitura ponti romani i due ponti fotografati sono di origine medievale, probabilmente risalgono ai secoli XVI-XVII e presentano un arco ribassato. Sorgono sopra il torrente Evancon. C’è anche una simpaticissima panchina multicolore attorno al meraviglioso silenzio circostante e alla purezza della Primavera.

Passando accanto alle tubature e alla centrale idroelettrica il nostro Mont Avic è sempre laggiù di fronte a noi scendendo attraverso quei prati meravigliosi, non c’è solo il profumo della Primavera ma anche della libertà, lontani dal dolore, dal rumore del traffico, dai cattivi pensieri. La cura migliore delle sofferenze interiori. Strada facendo ci si ritrova davanti alla chiesa dedicata ai Santi  Giacomo Maggiore, Erasmo e Chiaro. Essa risale agli anni 1856-1859. Tra questi Santi citati, San Chiaro viene considerato il patrono del villaggio in quanto in patois questo nome indica la luce e la luminosità e durante la festa patronale del 2 gennaio lo si invoca per far ritrovare la luce agli occhi.

L’affresco riporta la figura di S.Bernardo che tiene in catene il diavolo, il vescovo S.Erasmo durante il martirio e S.Giacomo in veste di pellegrino. La Madonna di Oropa è anche ubicata all’interno non visitabile in quel giorno. L’immagine della Vergine è decisamente collegata a questo sentiero dove sorge la cappella che conduce a Issime e Fontaneimore fino a Oropa. Con pace e armonia nel cuore si termina il percorso presso la chiesa parrocchiale di Challand Saint Victor con pianta rettangolare e unica navata. Il portale risale al 1600 e all’interno ci sono altari barocchi. Giungiamo così alla conclusione della giornata, intensa ma molto bella, alla scoperta di paesaggi incantevoli e luoghi di arte e di misticismo intenso. Quante emozioni regala la Valle D’Aosta, c’è sempre tanto da osservare, fotografare e raccontare.

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Marco

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