Il trenino delle Alpi da Domodossola a Berna

di Monica Palazzi –
Il Trenino Verde delle Alpi da Domodossola a Berna un viaggio che sembra una vera e propria favola tra grandiose vallate, maestosi castelli e tanto altro che cosa chiedere di più e di meglio?
Si tratta di un tragitto a bordo del treno che è lento e sostenibile che ti consiglio, quindi, di fare, almeno, una volta nella tua vita.

Questo treno, il Trenino Verde delle Alpi, parte da Domodossola, Piemonte, e ti porta grazie alla linea più che centenaria del Sempione e del Lotschberg in Svizzera, a Berna, in poco più di due ore.

Dalla carrozza potrai ammirare, come detto, dei panorami fantastici tra vallate, montagne e piccoli borghi.


Lungo il percorso delle Trenino delle Alpi

Il percorso del Trenino delle Alpi

Un viaggio tra il ghiacciaio

Il nostro viaggio inizia dalla Val Divedro che altro non è che una delle sette laterali dell’Ossola seguendo il torrente omonimo (Diveria).

Una volta a Isella si prende il traforo del Sempione che è stato inaugurato nel 1906 con l’obiettivo, ovvio, di collegare l’Italia e alla Svizzera e viceversa.

E pensa che per ben 75 anni è stato il tunnel ferroviario più lungo a livello mondiale (misurava 19,8 km).

In poco più di mezz’ora ti ritrovi a Briga nel Cantone Vallese tra il Passo del Sempione, il ghiacciaio dell’Aletsch e il castello di Stockalper.

Il castello del XVII secolo in stile barocco è un edificio grandioso con tre torri e cupole a cipolla dorate, due file di portici, due antiche carrozze che si trovano nel cortile.

E, pensa, che una volta questo borgo era italiano tanto è vero che ora si parla un dialetto svizzero-tedesco e, forse, anche questo lo rende unico e meritevole di un passaggio.

Tra le stazioni del tempo che furono

Si va, quindi, lungo il fianco della vallata del Rodano e si arriva, così, a Goppenstein.

E a 1.200 metri sul livello del mare dovrai prendere la galleria del Lotschberg che si sviluppa nella montagna per 14 chilometri per sbucare a Kandersteg che è nell’Oberland Bernese.

È proprio un bel villaggio di montagna che conta giusto 1.000 abitanti che ricorda ancora in tutto e per tutto il suo stile di una volta.



Ci sono degli chalet in legno, ma anche rifugi alpini così come una caratteristica Cappella in pietra del 1500.

Una volta qui perché non andare al lago Oeschinen che è Patrimonio Mondiale Unesco.

Questo lago è un bacino che si alimenta con i ruscelli che arrivano direttamente dai ghiacciai in una conca rocciosa nel massiccio della Blumlisalp.

Per arrivare in cima dovrai prendere le cabine, moderne, che sono a 8 posti quindi fare una mezz’oretta di strada a piedi.

Si riprende poi la strada ferrata dalla stazione di Kandersteg, tra viadotti e gallerie, arrivi a Frutigen che è perfetta per gli appassionati del mondo ferroviario.

Proprio qui c’è la stazione, vecchia, restaurata che ora è diventata un centro visitatori e da dove, volendo, si può prendere anche un minibus per fare un tour alla galleria base di Lotschberg il cui tunnel ha una lunghezza di circa 35 km.

Tra castelli da favola

Il treno va, poi, al Lago di Thun con la sua fermata a Spiez.

Spiez è una bella cittadina che è proprio ai piedi del Niesen che è una montagna che somiglia in tutto e per tutto a una piramide e tra il summenzionato lago e i vigneti, ma soprattutto con il suo castello (X-XII secolo) e con tanto di chiesa stupendamente affrescata.

In un quarto d’ora a piedi dalla stazione si raggiunge l’imbarcadero dove potrai salpare per fare una bella gita sul lago fino a Thun.

Ed è così che inizia il viaggio tra i castelli da favola.

È l’Oberhofen che è dell’inizio del XIII secolo con tanto di torretta e mastio medievale. 

Poco distante l’Hunegg del 1863 che ricalca i castelli della Loira francese.

Per arrivare così in un’oretta a Thun che ha un non so che di quei villaggi in stile Walt Disney, per lo meno a me personalmente ricorda quello…

Quello che è certo è il ponte di legno che fa da chiusa e con la bella stagione qualcuno qui ci fa anche del surf…

Si va, quindi, verso la città vecchia, dalla Obere Hauptgasse, con i marciapiedi sopraelevati unici a livello europeo dove ci sono, su due livelli, i negozi alla Rathausplatz con tanto di municipio cinquecentesco. 

Questo punto è il posto ideale pe vedere il Castello con tanto di mastio e 4 torrette ad angolo che troneggia sul paese dal lontano XII secolo.

In questo castello c’è una delle poche sale di rappresentanza dal Medioevo, la Sala dei Cavalieri, che attualmente ospita il Museo Storico.

Il Museo Storico spiega, alla perfezione, il passato della zona e, sovente, si svolgono sia delle mostre contemporanee sia concerti, ma anche altri eventi pubblici.

Dulcis in Fundo: la capitale Svizzera Berna

Si risale su Thun per andare verso la valle del fiume Aare e in 20 minuti si arriva a Berna.

Le caratteristiche di Berna sono sia le sue attrattive artistiche sia quelle storiche senza dimenticare che il suo nome si rifà allo stemma cittadino. 

Ecco la sua storia 😊 Dal lontano 1224 l’orso, Bar in tedesco è l’emblema della cittadina e fu scelto dal duca Bertoldo V per onorare la sua prima preda di caccia.

Nella capitale Svizzera ci sono indubbiamente tante cose da fare e menzionarle tutte quante sarebbe, quasi, impossibile perciò ora mi limiterò a parlare di quello che, personalmente, ha attirato maggiormente la mia attenzione riservandomi però di parlare di tutto il resto in un prossimo futuro 😉

Nel centro storico possiamo ammirare alcuni tra i monumenti più suggestivi di Berna come, ad esempio, la Torre delle Prigioni che è un gioiello del Medioevo, ma anche Patrimonio Unesco

E, ancora, la Torre dell’Orologio che in tempi passati era la Porta della Città dove ogni ora (anzi qualche minuto prima che scocchi l’ora esatta) c’è un gioco animato delle figure meccaniche: orsi, galli, divinità e giullari.

La Cattedrale di San Vincenzo di Saragozza che è di culto evangelico riformato, tardogotica, con le sue meravigliose vetrate policrome, portale con le scende del Giudizio Universale e una Torre Campanaria che arriva a misurare ben 100 metri. 

Non puoi non concludere la visita, seppur veloce, a Berna percorrendo almeno una parte dei 6 chilometri di portici che altro non sono che una delle passeggiate cittadine coperte più lunghe in Europa. 

Informazioni Utili

Ti consiglio di acquistare la carta giornaliera in modo tale da scendere e salire dal treno per andare alla scoperta delle cittadine che si incontrano lungo il tragitto. 

Tra parentesi ti faccio notare che anche la navigazione sul Lago di Thun, Spiez, è compresa in questa tessera.Per maggiori informazioni clicca qui https://treninoverdedellealpi.com/


Subscribe
Notificami
guest

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.

0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti