La quiete dell’assolato cortile e’ interrotta improvvisamente da una nota lunga e cupa.
Infastidito, un gruppo di rondini spicca il volo garrendo e noi, riemergiamo dal torpore in cui il caldo e il pranzo mancato ci avevano fatto cadere. Alziamo gli occhi verso il suono, affrontando, senza occhiali, il sole dei 3000 m. Prima che riesca mettere a fuoco i monaci al fianco della ruota della vita che troneggia sull’edificio principale del monastero, vengo colpito ancorada un’altra lunga nota emessa da una buccina fatta con una conchiglia rivestita di argento, seguita da un colpo di gong. Leggi tutto