di Piero Maderna –
Dall’Atlante al deserto e ritorno con lo zaino e un fratello berbero
Prologo:
Aeroporto Menara di Marrakech, Marocco. Sono in fila al controllo passaporti. La coda si muove molto lentamente, ma si muove. Leggi tutto
di Piero Maderna –
Dall’Atlante al deserto e ritorno con lo zaino e un fratello berbero
Prologo:
Aeroporto Menara di Marrakech, Marocco. Sono in fila al controllo passaporti. La coda si muove molto lentamente, ma si muove. Leggi tutto
di Piero Maderna –
Il sole implacabile di agosto accende le mura rosate di mattoni di fango di Marrakech. Ho appena, faticosamente, trovato un’uscita dalla medina nei pressi di Bab Doukkala.
Non è facile non perdersi nei vari souq che riempiono le stradine in salita che, dalla grande spianata della Djemaa el Fna, portano fin qui alle mura. Sebbene non sia presto, i souq ancora un po’ sonnecchiano, ma non bisogna dimenticare che siamo in pieno Ramadan: tutte le attività vanno un po’ a rilento, se si può mangiare (e bere) solo dal tramonto all’alba. Leggi tutto
di Piero Maderna –
Stazione di Belgrado, 9.30 del mattino. Seduto ad un tavolino all’aperto del bar, guardo la scritta “Beograd” in cirillico sotto l’orologio della stazione mentre sorseggio un cattivo caffè.
Sono in anticipo, come spesso mi capita quando devo prendere un treno, un autobus, un aereo o qualsiasi cosa. Leggi tutto