di Maurizio Colombini –
Finalmente eravamo arrivati in India!
Il lungo tratto in treno attraverso il Pakistan era stato massacrante e nel vagone di terza classe avevamo viaggiato senza sedili ne compartimenti in una carrozza Vuota,
ammassati come sacchi di riso per quasi due giorni.
Ogni tanto io e Giuliana andavamo nel vagone ristorante per sgranchirci le gambe e mangiare qualcosa e questo era l’unico diversivo, a parte l’incontro con un in ingegnere di Karachi di mezz’età che prima ci aveva messo in guardia sugli indiani. Leggi tutto
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Dic