di Marianna Cosani –
Un itinerario intenso, in cui sono adeguatamente dosate fatica e ristoro: da Chengdu a Lhasa, dove tre giorni di full immersion nel cuore tibetano permettono un allenamento delle emozioni e dei pensieri per proseguire verso la spettacolarità inaspettata che accompagna l’arrivo a Giantse. E da lì a Shigatze, quasi appoggiata in una valle suggestiva dell’arte del mandala e poi l’approdo a Zedang, quasi in un volo a planare nel ventre tibetano.
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