di Eleonora Fornai –
Io e il mio ragazzo abbiamo dedicato 15 giorni del mese di luglio alla scoperta della Scozia, partendo dalla magica atmosfera della città di Edimburgo, per proseguire per le isole Shetland e ammirare la natura incontaminata dell’isola di Noss e delle Ebridi, per chiudere il nostro percorso ad anello con una visita a Glasgow. Con un biglietto interrail global pass in mano, che da diritto a 10 viaggi in treno da spendere in 1 mese e uno zaino sulle spalle, riempito di vestiti primaverili,siamo partiti alla ricerca di paesaggi selvaggi, in un paese in cui cavalli, pecore e mucche al pascolo sono più numerosi degli esseri umani.
Raggiungiamo Edimburgo con 2 giorni di viaggio: il primo partiamo la sera da Milano Centrale, per svegliarci la mattina successiva a Parigi; il secondo partiamo per Edimburgo, passando per Londra.
A dispetto della libera circolazione delle persone, appena saliti sul treno a Milano ci ritirano la carta d’identità per mostrarla alla frontiera e subito dopo andiamo a dormire perchè arriveremo a Parigi Gare de Lyon alle 10 del mattino successivo.
Nel bel mezzo della notte, intorno alle 5, ci bussano alla porta della cabina letto all’urlo di “police”, ci svegliamo di soprassalto e apriamo: è un ferroviere in compagnia di un’agente francese che è venuto a riportarci i documenti; ringraziamo un po’ perplessi e torniamo a dormire.
Da Parigi gare de Lyon raggiungiamo la stazione ferroviaria di Parigi Nord tramite la RER-D verde, biglietto acquistato alla macchinetta per 1.90 €, una specie di ferrovia sotterranea che collega vari punti della città, con vagoni strabordanti di persone e un servizio da terzo mondo.
Prima di salire sul treno Parigi – Londra, saremo costretti ad una fila simile a quella che si trova negli aeroporti, per un nuovo controllo documenti e bagagli; ci richiederanno più volte il passaporto, nonostante per i cittadini UE sia suffuciente la carta d’identità; il treno passa attraverso il tunnel sotto la manica e collega le due città in sole 2 ore di viaggio, facendo riflettere quanto i paesi europei siano al tempo stesso così vicini tra loro per alcuni aspetti e così lontani per altri.
Lungo il percorso in treno Londra – Edimburgo ci si presentano davanti distese verdi frastagliate di pannelli eolici a picco su un mare piatto e distese di campi da glof, diffuso sport nazionale.
Arriviamo in serata a EDIMBURGO, città con un bellissimo centro storico e molto stimolante dal punto di vista culturale, per dedicare alla visita della città l’intera giornata successiva.
Incominciamo la visita con la Scottish National Gallery, che ospita tra gli altri, quadri del rinascimento italiano, alcuni attribuiti a Botticelli, degli impressionisti francesi, alcuni attribuiti a Degas, opere fiamminghe, oltre a quadri della tradizione contemporanea scozzese, tra cui spicca uno raffigurante un cervo, a cui gli scozzesi sembrano tenere molto.
Dopo, dedichiamo il resto della mattinata allo Scottish Museum of Scotland, con laboratori dedicati alle scienze naturali, che offrono molti spunti di riflessione.
L’ingresso a entrambi gli edifici è gratuito, ma è richiesta un’offerta di 5 Pounds.
Alle ore 14 ci rechiamo in Lawnmarket Street, la via dove venivano venduti beni alimentari e effettuate le esecuzioni pubbliche di condanna a morte, per partecipare ad una visita guidata della città vecchia in Inglese, che in teoria sarebbe gratuita, ma anche in questo caso occorre lasciare un’offerta.
Giunti alla statua di David Hume, ne approfitto per scattare un foto, preferendola di gran lunga a quella di Grey Friar’s Bobby, il celebre cane famoso per la fedeltà al padrone.
Davanti alla cattedrale di St. Giles, la guida attira la nostra attenzione sullo scontro storico tra cattolici, protestanti e presbiteriani e, terminato il tour, entriamo all’interno per ammirare le bellissime vetrate.
Subito dopo, ci incamminiamo verso il monumento a Walter Scott, ma il prezzo per salire in cima è 8 Punds, troppo oneroso; così preferiamo salire sulla sommità della collina Carlton, che oltre ad essere effettivamente gratuita, offre un panorama mozzafiato sulla città.
Intorno alle 20 torniamo in Lawnmarket Street perchè parte un tour gratuito della città in bus, anche in questo caso occorrerà lasciare un’offerta per ammirare alcune parti della città vecchia e altre della città nuova, tra cui il parlamento e l’università e terminare la visita con il cimitero di Carlton, dove sono seppelliti molti personaggi famosi.
Essendo troppo tardi per una cena anglosassone, perchè loro cenano alle 18, e sono oltre le 22, optiamo per un ottimo pub in cui gustiamo ali di pollo, ascoltando musica dal vivo scozzese e guardando gli scozzesi che si esibiscono nel tradizionale ballo di coppia.
Il mattino successivo raggiungiamo STONEHAVEN alle 11.30 dopo essere partiti in treno da Edimburgo alle 9.30.
Arrivati in città, raggiungiamo a piedi il centro, potendo gustare lamponi freschi da arbusti incontrati lungo il percorso; poi pranziamo in un ristorante del centro con il tradizionale merluzzo avvolto in una fine panatura e patatine fritte e prendiamo il sentiero panoramico che ci condurrà fino al castello di Dunottar in circa un’ora di cammino.
Subito dopo, risaliamo sul treno che da Stonehaven ci porterà ad Aberdeen in un’ora di viaggio, poi raggiungeremo a piedi il porto per imbarcarci alle ore 17 alla volta delle isole Shetland, arrivo previsto a LERWICK porto ore 7.30 del mattino succesivo.
Dedichiamo il quinto giorno di viaggio alla visita dell’Isola di NOSS, riserva naturale dal 1955 e abitata soltanto da animali selvatici, particolari tipi di uccelli marini tra cui gabbiani e i famosi Puffins, simpatici uccelli neri e bianchi dal becco rosso.
Per raggiungere NOSS occorre imbarcarsi dal porto vecchio di Lerwick, destinazione BRESSAY, costo 5.50 pounds a testa,si paga soltanto il viaggio di andata; poi si sale su un gommone al costo di altri 5 pounds andata e ritorno per arrivare finalmente sull’isola.
Ci si presentano davanti paesaggi da cartolina: rocce a picco sul mare, diventate nidi naturali per i numerosi uccelli marini, grazie a insenature che si sono create con l’erosione costiera, come la famosa Scogliera dei Gabbiani; inoltre, talvolta i puffins sfruttano le tane scavate dai conigli nei prati per depositare le proprie uova.
Il percorso ad anello che corre lungo la costa dura circa 5 ore a piedi; lungo i sentieri è possibile rinvenire conchiglie e chele di granchio, scarti del pasto degli uccelli marini.
Rientrati in hotel, ceniamo con ottimo salmone e dopo un bagno caldo andiamo a dormire esausti.
Sempre sulle isole Shetland, il sesto giorno visitiamo l’area naturale di SUMBURGH e il sito archeologico di JARLSHOF; la prima offre una scogliera da cui è possibile ammirare varie specie di uccelli marini, che durante l’estate vi transitano, il secondo offre testimonianze del neolitico e dell’età del bronzo e del ferro, dai pannelli esplicativi è possibile ricostruire la struttura delle varie abitazioni in relazione all’epoca: quelle più antiche avevano una struttura circolare, quelle più moderne, rettangolare.
Il giorno successivo riprenderemo la nave in notturna da Lerwick per raggiungere Aberdeen il mattino successivo, viaggiando dormendo e risparmiando il costo dell’hotel.
Poi raggiungeremo INVERNESS in circa 3 ore di treno, facciamo una passeggiata sulle rive del fiume Ness, alimentato dal Loch con lo stesso nome e attraversiamo meravigliose distese verdi.
Dopo una bella dormita, partiamo alla volta dell’isola di SKYE, collegata alla terraferma da un ponte che collega la cittadina di Kyle of Lochalsh a Kyleakin e noi lo attraverseremo in autobus.
Durante l’estate l’isola è affollata di turisti e poco godibile, inoltre, una volta arrivati al nostro hotel a Kyleakin ci informano che la nostra prenotazione è stata annullata e che ci avevano inviato un’email mai arrivata; così siamo costretti a cercare un hotel alternativo e a tornare indietro al di là del ponte per pernottare a Attadale.
Il giorno successivo visitiamo l’isola, il modo migliore sarebbe affittare un’auto, ma non ce ne sono disponibili, un’ottima alternativa sarebbe partecipare ad una gita organizzata di gruppo che parte da Port Tree la mattina presto, ma noi siamo al di là del ponte, così contattiamo un gentilissimo signore che ci viene a prendere al nostro sperduto hotel alle 9.30 del mattino e ci porta in giro per l’isola al costo di 40 pounds all’ora.
Ci facciamo accompagnare alle FAIRY POOLS, scenografiche cascate di un ruscello in mezzo al verde che scendono da una montagna vulcanica, ricordano un po’ le vasche di Saturnia in Italia, ma a differenza di queste non sono bianche e non contengono acqua termale calda, poi ci dirigiamo verso PORT TREE, dove pernotteremo.
Nel pomeriggio, prenderemo un bus di linea per visitare la parte nord dell’isola di Skye, al prezzo di 9 pounds a testa: la prima tappa è UIG, scenografica cittadina sul mare, poi arriviamo al punto panoramico della KILT ROCK, irta montagna rocciosa a picco sul mare, passando per l’estremità nord dell’isola, poi raggiungiamo OLD MANN OF STORR, tre pietre giganti che troneggiano sulla cima della collina e rientriamo a Port Tree.
Il mattino successivo ci rechiamo in autobus al porto di Uig, per imbarcarci alla volta delle isole LEWIS E HARRIS (Ebridi) e raggiungere il porto di TARBERT.
Dalla nave, lasciando Uig, il panorama con rocce ricoperte di verde a picco sul mare è da cartolina e scorgiamo da lontano proprio di fronte a noi le due isole, che raggiungeremo in circa un’ora e mezza di navigazione: con lunghe spiagge bianche e acqua color celeste turchese.
Dal porto di Tarbert prendiamo l’autobus per Stornway, dove ci rechiamo all’ufficio informazioni e affittiamo un’auto per 24 ore al prezzo di 45 pounds.
Imbocchiamo l’autostrada per visitare il vecchio villaggio di GARENIN, ora ristrutturato, che ospita una casa tipica degli inizi del ventesimo secolo; poi ci dirigamo verso CARLOWAY, dove visitiamo le rovine di una torre difensiva dell’età del ferro, per arrivare a CALLANISH, sito su una collina che ospita un cerchio di pietre allineate, al centro di due viali a forma di croce celtica, molto apprezzato dagli amanti di Stoneange.
Pernottiamo a Callanish, in una guest house immersa nel verde, saliamo sull’auto per raggiungere la spiaggia di UIG (da non confondere con la cittadina di Uig sull’isola di Skye) e attraversiamo una piccola strada che talvolta è a due corsie, talaltra a una sola e occorre fermarsi nelle piccole piazzole di sosta per lasciar passare le auto che vengono nel verso opposto.
Lungo la strada bisogna fare attenzione a non investire percore, che talvolta la attraversano all’improvviso e, incrociando i vari fiordi, è possibile intravedere strutture circolari a pelo dell’acqua, che ospitano allevamenti di salmone.
Giunti sulla spiaggia di Uig, ne approfittiamo per una passeggiata lungo la costa con uno scenario caraibico, poi rientriamo a Stornaway per restituire l’auto e prendere il bus per Tarbert, dove ci imbarchiamo alla volta di Uig e prendiamo l’autobus per Port Tree.
Da Port Tree abbiamo un taxi prenotato il giorno prima dall’ufficio informazioni al costo di 65 pounds, perchè dopo le 18, ora di cena, non esistono mezzi per arrivare a Kyleakin.
Per terminare la giornata, ci concediamo una passeggiata sul lungomare di KYLEAKIN: mare piatto come un lago e case con luci accese che si riflettono su un’acqua trasparente; andando verso il porto, con il castello sullo sfondo, possiamo ammirare il fondale con una flora di alghe verdi, che sembrano una foresta sottomarina, meduse che nuotano e noi possiamo ammirarle dall’alto senza immergerci, anche perchè la temperatura non lo permetterebbe.
Il giorno successivo, dopo una colazione a base di salmone affumicato, facciamo una passeggiata sotto il ponte che collega Skye alla Scozia, su una spiaggia con sassi colorati e numerose conchiglie di particolari forme portate dal mare.
In tarda mattinata, prendiamo l’autobus per FORT WILLIAM, dove dedicheremo 4 ore ad un percorso escursionistico verso la montagna GLEN NEVIS, con una strada strutturata ad anello, lungo la quale incontriamo piante di lamponi e caprioli che corrono nel bosco.
Giunti sulla cima, possiamo ammirare da un lato il monte Glen Nevis ,il più alto della Scozia, dall’altro lato la città di Fort William, che si affaccia su uno scenografico mare piatto; inoltre, troviamo piantine di mirtillo e ne approfittiamo per fare merenda.
Sulla via del ritorno, dopo una leggera piggerellina, fa capolino il sole che illumina la vallata e accende i colori e , poco dopo, spunta l’arcobaleno.
Pernottiamo a Fort William e partiamo il giorno successivo alla volta di GLASGOW, per dedicare il tredicesimo giorno di viaggio alla visita della città; tuttavia, arriviamo alle 16 e ci accoglie una pioggia torrenziale, inoltre dopo le 18 tutti I musei della città che sarebbero interessanti e gratuiti sono chiusi, così ci limitiamo ad una passeggiata per il corso centrale e una visita ai negozi.
Gli ultimi due giorni sono dedicati al rientro in Italia: da Glasgow a Londra Euston il treno farà 2 ore di ritardo; prenderemo il treno Londra San Pancrazio destinazione Parigi senza ritardo, ma con un maniacale controllo prima di salire a bordo; pernotteremo a Parigi per poi raggiungere Milano il giorno successivo, al termine di un viaggio avventuroso,che ci ha regalato paesaggi mozzafiato.
Eleonora Fornai