di Stefania Grasso –
Ecco come iniziò quel sogno di viaggio attraverso quelle rocce chimiche sedimentarie magnifiche, le dolomie, quelle rocce ora Patrimonio dell’Umanità, che compongono le Dolomiti. Correva l’anno 2006 la malattia avanzava, ma non impediva ancora al mio papà di insegnarmi a fotografare quei luoghi del Trentino Alto Adige, la Regione natia. Ero immersa nell’armonia di Passo Rolle.
Scesa dal pullman un silenzio incredibilmente romantico con la deliziosa chiesetta e il rumore degli orologi a cucù. La solitudine diveniva così una preziosa compagna di viaggio. La natura sa commuovere, regalare dei momenti unici e indimenticabili, contraccambia l’amore e il rispetto assoluto verso di Lei. Sono legata alla Valle d’Aosta, vero, è più facilmente raggiungibile ma dal quel momento mi ripromisi di tornare in Alto Adige alla riscoperta di queste località così belle, caratterizzate da un affascinante paesaggio, da un impeccabile decoro e così è stato. Indimenticabile quel percorso lungo la Val Pusteria, da San Sigismondo a Kiens fino a Braies e San Candido passando per Brunico e Dobbiaco. Ammiravo lungo il percorso tutti i prati verdi, le case vacanza simili a quelle raccontate nelle fiabe, il lago di Monguelfo con lo spettacolare albergo direttamente a lato.
Felice di aver ammirato dal vivo il lago di Braies con i magici colori dell’acqua, nonostante un gran numero di turisti sulle sue rive, avevo trovato angoli di profonda pace, quella pace e quella contemplazione che solo la montagna può infondere. Una barca nel mezzo del lago si muoveva lentamente in quell’atmosfera da sogno. E poi…. e poi i fiori. Qual migliore cornice per fotografare cime maestose!! Quelle inquadrature trovate a San Candido (Innichen) in angoli pieni di assoluta purezza. Tutto così ordinato, tutto così perfetto. Proprio come in un sogno, invece purtroppo stiamo ancora vivendo in un incubo. Mai però perdere completamente la speranza. Siamo quasi fuori, siamo quasi pronti a ripartire, bisogna solo essere pazienti e rispettosi delle norme imposte. Presto torneremo a ripercorrere queste strade favolose, a calarci in questa infinita bellezza. Quella delle Dolomiti. Le montagne dalle emozioni profonde. Non è il denaro a donare la felicità assoluta, la vera fortuna è nascere e poter vivere in questi luoghi così candidi, perché nel piccolo ci sono le cose semplici, quelle che alla fine diventano grandi.