18 gommoni da Lesina a Hvar in segno di amicizia e solidarietà
(Appunti dal diario di bordo)
Partir, partirò, partir bisogna…
Ormai pare inevitabile, tutto è pronto, l’Adventure Club Foggia ha attivato mezzi e uomini per questa prima avventura primaverile in Adriatico, ma le cattive condizioni meteo-marine non lasciano sperare nulla di buono. Pare proprio essere ritornati in inverno pieno… neve, freddo e mare in burrasca. Eppure all’appello hanno risposto in molti, 20 gli equipaggi iscritti per circa 60 persone, molti dei quali al battesimo dell’Adriatico. L’entusiasmo c’è tutto ma forse non basta. I giorni che precedono la partenza sono ravvivati da briefing permanenti, finalmente un fax che ci lascia intravedere qualche speranza. L’addetto telematico del Club, Massimo Amatruda, costantemente collegato via Internet al meteo-sat, dopo aver tradotto modelli matematici di previsione ci informa che l’ alta pressione è in arrivo e che un rinvio di sole 24 ore potrebbe permetterci la tappa d’altura di oltre 100 miglia, in tutta sicurezza. Giro notturno di telefonate e finalmente il 24 Aprile ci ritroviamo tutti a Lesina per la partenza. Sicuramente uno spettacolo insolito per la tranquilla cittadina garganica, invasa improvvisamente da una pittoresca carovana di variopinti Gommoni. Il Presidente Michele Milo del circolo Nautico Punta Pietre Nere, fa gli onori di casa. Con questa avventura partirà via mare una proposta di gemellaggio con Hvar (Lesina Croata). Il sindaco di Lesina porge il saluto della cittadina, il parroco officia la benedizione, presenti tra gli altri le autorità civili e militari. Il Maestrale pare prendere fiato e nel tardo pomeriggio anche il sole fa capolino, gli occhi di tutti sono puntati sull’orizzonte, si cerca di leggere il mare ed il vento. A tarda sera, alati quasi tutti i gommoni, ci si ritrova all’Hotel Lesina, base operativa e logistica del Raid.
Venerdì 25 Aprile
Alle ore 7:00 tutti pronti per la partenza, si scaldano i motori, si svuota un gommone riempitosi d’acqua (maledetto tappo), si stivano una dozzina di bustoni pieni di giocattoli per i bambini di Hvar, e finalmente si parte. Rotta 30° con maestrale al giardinetto.
Sabato 26 Aprile
Finalmente bonaccia, una giornata splendida colora e profuma di lavanda Hvar. La strapazzata del giorno prima sembra ormai dimenticata, sono circa le ore 9:00 quando la carovana riprende il mare alla volta di Spalato. Si trimmano i motori e si procede con una crociera che supera i 30 nodi. La navigazione è piacevole, incrociamo un branco di delfini, si sfoderano video e macchine fotografiche per riprese sicuramente spettacolari. Ma in mare il pericolo è sempre in agguato e dallo Yena il messaggio radio “Uomo a Mare”, o meglio donna a mare. Un attimo di disattenzione per una foto che potrebbe diventare storica ed ecco Maria la moglie del “Presidente” catapultata fuori bordo da una scia anomala. Lo spavento è forte, viene immediatamente ripescata, asciugata e rivestita. La tensione cade quando il sorriso riappare sul volto della veterana del Club. Poteva andare peggio, per fortuna è solamente un bagno fuori programma. Dal Bisturi un’intera Équipe medica si prodiga per la “rianimazione”, il saggio “Anemone” apre il mitico Igloo e circolano le prime bottiglie di Grappa, Limoncello, Cherry e Vov. Si beve per dimenticare e come al solito ci si dimentica di bere. Spalato è proprio di fronte a noi ed è proprio una bella festa. L’entrata in porto deve aver suscitato curiosità ed interesse. Ormeggiati i gommoni presso la Capitaneria di Porto ci apprestiamo a visitare l’antico centro storico di una delle città più belle del Mediterraneo. Nel tardo pomeriggio dopo aver banchettato sui gommoni ci si appresta a rientrare a Hvar non prima di una fermata fuori programma nel fiordo di Milna di Brac per un caffè nella locale marina ACY. E stata proprio una bella giornata, peccato che l’indomani gli amici napoletani dell’Adventure Club Campania devono rientrare in Italia. In serata una festa in Hotel per loro con il tradizionale scambio di targhe, magliette e doni ed infine una “minaccia”: in Settembre la flottiglia foggiana sbarcherà nel Tirreno per una nuova manifestazione congiunta… ci sarà sicuramente da divertirsi.
Domenica 27 Aprile
Cielo cupo, scirocco teso e aria di pioggia, questa l’amara sorpresa del risveglio.
Lunedì 28 Aprile
Scirocco scuro maltempo sicuro, tappa di rientro rinviata e giornata interamente terrestre. La mattinata viene dedicata alla consegna dei giocattoli ai bambini profughi di Hvar. Momenti di forte emozione quando finalmente giunge il momento di aprire i bustoni a tenuta stagna, stracolmi di giocattoli. Le maestre ed i bimbi ci regalano disegni e lavoretti da portare in Italia. La nostra felicità è alla stelle, il terzo obbiettivo di questo “Viaggio” è stato raggiunto. Nel pomeriggio giro turistico dell’isola grazie alla iniziativa del Sindaco di Hvar che ci met-te a disposizione un pullman gran-turismo con guida. A Jelsa incontriamo degli amici Milanesi (gommonauti per passione), in procinto di aprire il ristorante “La Bussola”. Molo privato, cucina italiana e posizione paradisiaca faranno di questo locale una tappa obbligata per i gommonauti italiani sulle rotte di Hvar. Nel tardo pomeriggio lo scirocco cede il posto ad un levante teso ed il mare pare ridiventare favorevole. L’indomani si tenterà la tappa di rientro.
Martedì 29 Aprile
Colazione di buon ora, rieempiamo ogni serbatoio di benzina ed eccoci fuori l’isola di Palmisana con prua sui 210° e destinazione Tremiti. Il mare di poppa ci spinge verso Lissa, abbiamo il “Flipper” al rimorchio ma le 12 miglia che ci separano da Lissa convincono che l’impresa non è fattibile. Ormeggiato il gommone nel porto di Vis, pur se scoraggiati dal maltempo che continua ad imperversare, cerchiamo di affrontare le 90 miglia per l’Italia. Dopo 15 miglia di ridosso, giunti nel canale tra Komiza e Bisevo dallo “Yena” arriva l’ordine perentorio di sospendere la tappa. Non ci sono gli estremi di sicurezza per tutti, non si rischia, si rientra. Il “Kinowa” con altri tre gommoni decidono di continuare sia pure con il disappunto di tutti che rientrano a Vis. Una cena dall’amico Andro ci fa riconciliare con noi stessi, l’indomani si parte prima dell’alba, si tira la notte chiacchierando con dei velisti veneziani.
Mercoledì 30 Aprile
Alle 5:00 sulla panchina di Vis c’è un gran movimento, è ancora notte ed un profumo di caffè aleggia nell’aria. Si parte di gran fretta approfittando del mare in scaduta, sappiamo che non abbiamo molto tempo ed a velocità di crociera sostenuta raggiungiamo Tremiti in poco più di 3 ore. Alle 9:00 tutti a colazione dal “Pirata” sull’isola di San Domino. Alle 10:45 entriamo nel porto canale di Punta Pietre Nere. L’avventura è finita ma in tutti c’è la gioia di aver portato a termine un Viaggio che si è rivelato più impegnativo del previsto ma che ci ha regalato momenti esaltanti ed unici.
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