di Monica Palazzi –
Sicuramente se si fa una gita a Potenza (come ho fatto io) meritano un passaggio anche i borghi vicini che sono davvero uno più bello e magico dell’altro.
Quello che a me è piaciuto molto di questi piccoli centri è il fatto che qui sembra davvero che il tempo si sia fermato e questa sensazione è nata dal fatto che ci sono dei paesaggi agresti come davvero non ne ho mai visti prima d’ora perché si passa attraverso strade panoramiche che dire meravigliose è riduttivo e i paesi sono ancora a misura d’uomo.
Il primo paese che trovo sul mio tragitto è Brindisi Montagna e la prima cosa che noto è il Castello Fittipaldi-Antinori che si trova su di un costone roccioso e così sembra che il maniero voglia proteggere dall’alto l’intero paese.
Il castello risale al 1260 e a vederlo da lontano mi ricorda un po’ la chiglia di un’imbarcazione, ma magari è solo una mia impressione e, magari, a te sembrerà tutt’altro…
Quello che è certo che sia un luogo davvero pieno di storia e che tramite delle proiezioni multimediali che si svolgono nella sala del Trono fa tornare come per incanto ai tempi passati. Ad esempio a quando il signore del Feudo era Guidone da Foresta e si sentiva il rumore degli zoccoli dei cavalli e c’era la servitù che era occupata a preparare il pranzo per il suo signore.
Anzi qui tuttora c’è una fantastica ricostruzione della sala da pranzo com’era nei tempi passati.
Segnalo, anche, che se si riesce ad andare a Brindisi Montagna verso fine di ottobre (solitamente è l’ultimo fine settimana del mese di ottobre però per maggiori informazioni visitare il sito internet www.brindisimedievale.it) si può prendere parte alle Giornate Medievali vale a dire quando per tutto il fine settimana si possono ammirare personaggi vestiti in costume d’epoca, cantastorie, giocolieri, musici e tanto altro ancora.
Quando ci sono stata io c’era anche la “Medieval Experience” ossia un percorso multimediale e così mi è stato possibile vedere un magnifico spettacolo di falconeria così come provare anche degli ottimi prodotti tipici locali che ti consiglio di assaggiare ….
Dalla cima dove si trova il castello è possibile ammirare anche il Monastero di San Demetrio che risale al 1500 e che in tempi antichi fu una massoneria che era gestita dai monaci. E qua un tempo venivano prodotti dei beni di prima necessità che venivano poi distribuiti ai bisognosi.
Si tratta di una badia che inizialmente era dedicata a Santa Maria dell’Acqua Calda per via di una sorgente termale che si trovava qui. In ogni modo attualmente è di proprietà della Certosa di Padula e tale Monastero ed è visitabile solo su prenotazione che è possibile fare alla Pro Loco al seguente numero di telefono 347/5487972.
La mia gita prosegue poi verso Castelmezzano che dà l’idea di essere un paese sospeso e, difatti lo è, dato che si trova su una parete di rocce e la cosa molto bella, almeno secondo me, sono i balconi fioriti, le scale molto ripide che portano alla piazza Caizzo. Sicuramente girovagando per il borgo non si potrà non notare che il paese è legato ai Cavallieri Templari e ciò si evince facilmente dal nome delle sue vie.
Questo borgo e il suo dirimpettaio (sto parlando di Pietrapertosa) sono tra i borghi più belli d’Italia però sono anche famosi per il “Volo dell’Angelo” si tratta di un volo (anzi meglio due dato che sono andata e ritorno) attaccati a una fune a più di 100 chilometri orari. Per maggiori informazioni visitare il sito internet www.volodellangelo.com
Per gli amanti delle ferrate ricordo che ve ne è una molto bella che si sviluppa sulle Dolomiti Lucane ed è la Ferrata Salemm. E’ un vero e proprio peccato non farla!!
Ma torniamo ancora a Pietrapertosa oltre alle casette e alle sue scalette tipiche qua c’è una zona che è soprannominata “Arabata” e sembra (almeno in lontananza) una colata lavica di casette tra le rocce in stile cashbah ed ecco il motivo del nome…Anche qui non poteva mancare un castello e, infatti, sto parlando di quello che usarono prima i Saraceni e poi anche i normanno-svevi.
Ai giorni nostri si possono vedere parte delle mura, un torrione di avvistamento e l’arco d’ingresso.
Una menzione deve essere fatta anche al Convento di San Francesco con il suo stupendo coro ligneo del ‘500, il pozzo che si trova nel centro ed ha tutt’intorno colonne e capitelli così come il suo chiostro quadrato.
E se pure a te come a me piace camminare non puoi non fare il Percorso delle Sette Pietre che si sviluppa sempre tra Castelmezzano e Pietrapertosa.
È un tragitto di circa due chilometri con sette totem da cui si diffondono musiche e racconti. Un signore locale mi ha detto che queste istallazioni “nascono” dal libro dello scrittore “Mimmo Sammartino e dal suo Vito Ballava con le streghe”.
Anche questa mia gita è terminata però, come sempre, ne è valsa davvero la pena perché i luoghi che ho visitato erano davvero uno più incantevole dell’altro.
Per avere maggiori informazioni è possibile visitare il seguente sito internet www.basilicataturistica.it