Italia

Piazza San Pietro in Vaticano

di Monica Palazzi –  
La storia della Piazza San Pietro in Vaticano va parte di quella che era l’idea della celebrazione del potere papale che dava a Roma il ruolo di Civitas Dei ossia città di Dio.

La piazza è stata pensata tramite la percezione dinamica che permetteva lo sviluppo sia di volumi sia degli spazi che era una caratteristica del periodo Barocco ed aveva lo scopo ultimo di colpire l’attenzione di colui che guardava così da affascinarlo e allo stesso tempo destabilizzandone i sensi tramite delle percezioni illusionistiche e questo era possibile grazie ad antichi obelischi così come dalla funzione barocca dei coni ottici e da tanto altro ancora.

Come nasce la Piazza San Pietro in Vaticano del Bernini

La piazza San Pietro in Vaticano fu realizzata nel 1656 dall’architetto Gian Lorenzo Bernini che aveva già progettato il Baldacchino dell’altare maggiore della Basilica.

Si trattava di un progetto rivoluzionario che venne presentato al Papa Alessandro VII.

Con questo nuovo progetto si voleva rivedere quanto fatto da Carlo Maderno in modo da rivoluzionare lo spazio davanti alla Basilica stessa.

Il progetto doveva tener conto degli edifici già presenti tra cui quello da dove il Papa ogni festività impartiva la benedizione e dall’importanza di dare forma al luogo più importante per la cristianità.

Va detto che il Bernini voleva far tornare l’attenzione dell’osservatore sulla cupola di Michelangelo così da nascondere i difetti che c’erano stati dopo l’intervento del Maderno.

Ed è così che il Bernini progettò uno spazio davvero molto complesso che nasce dalla relazione della forma ellittica con il trapezio ossia un colonnato composto da 284 colonne tuscaniche in travertino su 4 file che si collegano alla facciata della chiesa tramite due bracci divergenti.

Queste colonne vogliono anche creare una sorta di filtro tra dentro e fuori ossia tra sacro e profano.

La conformazione trapezoidale del sagrato forma quell’effetto ottico che è detto “prospettiva rallentata” o “anti prospettiva” vale a dire che la chiesa per chi è nella piazza sembra molto più vicina di quanto effettivamente non sia nella realtà e questo è possibile grazie alla convergenza dei lati del sagrato verso la piazza su cui è ubicata con un’apertura meno larga rispetto alla facciata tuttavia a occhio nudo sembra uguale ed è così che appare più snella.

Questo accorgimento fu reso necessario, come detto, dopo l’intervento precedente ossia quello dell’architetto Maderno che aveva fatto sì che fosse impossibile vedere la cupola di Michelangelo per chi era sotto la facciata e, quindi, allontanare il punto di osservazione del turista / fedele nel centro della piazza e, difatti, questo era l’unico modo per poter tornare a vedere la cupola senza perdere quella sensazione di protezione che questa piazza emana e, indubbiamente, il Bernini riuscì nell’impresa.

Alcune informazioni interessanti su Piazza San Pietro in Vaticano

Sopra al colonnato c’è tutta una cornice di coronamento in cui si trovano delle statue che sono tutte come in processione verso Gesù che è risorto.

La Scala Regia è la giusta conclusione per l’emiciclo di Piazza San Pietro. La Scala fu realizzata tra il 1662 e il 1666 e collega la Basilica di San Pietro con i Palazzi Apostolici.

Una particolarità che forse pochi sanno

Nei sampietrini che ci sono nella piazza c’è una mattonella che è evidenziata che chi si pone in quel punto esatto avrà modo di ammirare le quattro file di colonne una allineata all’altra così da sembrare una sola.

Le Teorie di Vitruvio applicate alla Piazza San Pietro in Vaticano

Applicando le teorie di Vitruvio che fu un architetto, ma non solo del I secolo A.C. fu così che il Bernini poté organizzare lo schema generale della Piazza rispettando le proporzioni di un corpo umano.

La testa corrisponde alla cupola della Basilica e le braccia che si aprono per accogliere i fedeli corrispondono alle due esedre (ossia l’ambiente a forma di emiciclo) del portico.

Tuttavia la piazza attuale manca del terzo braccio che sarebbe servito di chiusura che non venne mai fatto senza dimenticare le demolizioni degli edifici tra Castel Sant’Angelo e la Basilica che vennero ordinati nel 1937 da Mussolini e che andarono a modificare la concezione del Bernini così da eliminare la successione graduale della prospettiva.

Le colonne, su quattro file, vanno a formare delle immense gallerie a cui si accede da due imponenti ingressi che richiamano sì al passato tuttavia non classico, ma reinventato dal Bernini.

Per maggiori e ulteriori informazioni sulla Piazza San Pietro in Vaticano visitare il sito internet https://www.turismoroma.it/it/luoghi/piazza-san-pietro

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Marco

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