di Roberto e Sandra –
La Francia da qualche tempo e’ diventata una delle mete preferita delle nostre scorribande attraverso l’Europa, infatti grazie a prezzi corretti sia di vitto che di alloggio permettono a noi che siamo una famiglia di quattro persone di poter sopravvivere (in parte) al caro euro.
Avendo gia’ visitato piu’ volte Parigi e i castelli della Loira quest’anno abbiamo deciso di concentrarci sul Nord e sul Centro della Francia, evitando accuratamente di avvicinarsi a Parigi e ai suoi dintorni. Soprattutto la zona centrale e’ poco battuta e con questo racconto speriamo di essere utili ad altri viaggiatori che intendano effettuare un viaggio in quelle zone.
La presenza di numerose catene di alberghi a basso costo ci ha permesso di contenere notevolmente i costi di alloggio. Durante il viaggio abbiamo utilizzato gli hotel Etap dove possibile, o in alternativa i Kyriad non spendendo mai piu’ di 50 euro a notte per gli Etap e 60 per i Kyriad.
Discorso analogo per i ristoranti, spesso gli hotel sono dislocati in periferia in aree commerciali o di servizio, rientrare in citta’ non sempre e’ conveniente, quindi in almeno tre o quattro occasioni ci siamo fermati in zona nei Buffalo Grill dove disponibili o nei McD.
Siamo partiti il 20 agosto 2005 e siamo rientrati il 30 agosto 2005 per un totale di 11 notti e 3800 km percorsi.
Sabato 20 Agosto Italia – Chartres – Mantes
Prima tappa del nostro viaggio,il trasferimento verso la Normandia. Partenza da Alessandria nel primo mattino e ci siamo subito diretti verso il confine francese, non avendo fretta abbiamo evitato il Frejus ed abbiamo optato per il Monginevro. La giornata e’ splendida e invita godersi lo spettacolo di questa parte delle Alpi.
A Chambery imbocchiamo l’autostrada che abbandoneremo solo nel primo pomeriggio per una visita alla cattedrale di Chartres. Parcheggiamo nel nuovo parcheggio sotterraneo praticamente in pieno centro, un bel sole ci accompagna nella visita delle splendide vetrate della cattedrale che assolutamente merita una sosta. Lasciamo la cittadina dopo una passeggiata per le vie del centro e una veloce merenda. Giungiamo a Mantes, destinazione della nostra prima tappa con una fastidiosa pioggerellina e troviamo senza problemi il nostro Hotel Etap per la nostra prima notte in terra francese.
Durante tutto il viaggio abbiamo utilizzato dove possibile sempre hotel di questa catena, mentre i primi quattro, avendo gia’ ben definito il viaggio, li abbiamo prenotati via internet, per gli altri ci siamo dati un po’ di liberta’ visto che cadevano in Bretagna e spesso le bizze del tempo possono far modificare i programmi in corso d’opera.
Domenica 21 Agosto Giverny – Rouen – Etretat – Honfleur
Sulle orme degli impressionisti
Dopo la tappa di trasferimento di ieri oggi praticamente comincia il nostro viaggio. Arriviamo a Giverny intorno alle 9 del mattino e senza difficolta’ parcheggiamo davanti all’ingresso della casa-museo. La giornata e’ soleggiata e la visita alla casa e al giardini di Monet e’ un successo, la fioritura e’ ancora molto bella e la visita del giardino giapponese ci lascia senza parole. Ci mescoliamo volentieri ai gruppi di turisti, per lo piu’ inglesi o giapponesi che si muovono tra le sale della casa e dell’atelier del maestro alla ricerca degli scorci che hanno reso famosi i suoi quadri. Unico neo della visita . la colazione, mi raccomando evitate accuratamente di sedervi nel piccolo bar di fronte all’ingresso della casa .non aggiungo altro.
Con un piccolo trasferimento siamo gia’ a Rouen, e’ mezzogiorno e la citta’ e’ semideserta. Dopo un veloce kebab visitiamo la bellissima cattedrale e percorriamo la Rue du Gros Horologe, sovrastata da un grande orologio ligneo. Peccato non essere qui alla sera per gustare i giochi di luce ispirati ai quadri di Monet. Qui troviamo le prime case a graticcio che ci accompagneranno per gran parte del viaggio, arriviamo alla piazza dove e’ stata arsa viva Santa Giovanna D’Arco e visitiamo la nuova chiesa a lei dedicata, molto luminosa e intrigante, ma non a tutti puo’ piacere una chiesa moderna inserita in un simile contesto.
Dopo Rouen un’altra localita’ segnata dalla presenza e dall’opera degli impressionisti e’ sicuramente Etretat. Leggendo racconti di altri viaggiatori che la esaltavano non credevamo comunque di trovarci di fronte a una cosi’ bella cittadina. Consiglio di parcheggiare l’auto prima di entrare in citta’ per non imbottigliarsi nel numerosi sensi unici. Complice uno splendido sole e la bassa marea, la spiaggia e’ piena di gente che fa il bagno e le falesie sono fantastiche. Cominciamo la visita dalla falesia D’Aval. Entriamo prima dentro la caverna e da qui lungo la galleria accessibile solo con la bassa marea che permette di arrivare ad un’altra splendida spiaggetta, poi ci spostiamo sopra per godere di un panorama incredibile su tutta la spiaggia.
Tranquillamente passeggiamo sul lungomare fino alle auto, quindi ci spingiamo fino alla chiesetta che sovrasta la falesia D’Amont per gustarci Etretat anche da questa nuova prospettiva.
Ultima tappa della giornata e’ Honfleur, bellissimo borgo di pescatori che raggiungiamo passando sopra lo spettacolare Pont de Normandie, uno dei piu’ grandi ponti sospesi del mondo (5 euro). Il nostro Etap e’ situato a pochi metri dal centro e dopo la pizza di ieri sera riusciamo a sederci con non poca difficolta’, vista l’ora, per provare le famose mules frites, sono le 22.00 e parecchi ristoranti stanno gia’ chiudendo. Siamo fortunati, ceniamo molto bene in una brasserie del porto e le cozze sono fenomenali!
Lunedi’ 22 Agosto Trouville – Douville – Arromanches – Colleville
I luoghi dello sbarco
In contrasto con la splendida giornata di ieri, ci risvegliamo con un cielo plumbeo ma fortunatamente senza pioggia. Cominciamo la visita della costa normanna con Trouville, cittadina balneare ricca di palazzi d’epoca e di una enorme spiaggia. Il fresco del mattino non ferma un nutrito gruppetto di coraggiosi che incuranti del clima, in costume passeggia lungo la spiaggia. Raggiungiamo il centro della cittadina e facciamo colazione presso una bella boulangerie approfittando anche di un timido raggio di sole che fa capolino. Confinante con Trouville, visitiamo anche Douville, famosa per il festival del cinema che li’ si svolge. Visitiamo il Casino sede della mostra e facciamo una capatina in spiaggia ma il tempo stringe e ci aspettano i luoghi del D-Day.
Arriviamo ad Arromanches sotto una fitta pioggerellina e ne approfittiamo subito per entrare nei locali del Museo dello Sbarco. Con l’aiuto di materiale e documentari d’epoca si cerca di far rivivere l’epopea di quei giorni con particolare riferimento all’impressionante porto artificiale che e’ stato costruito anche nella spazio antistante il Museo. Sono ancora presenti alcune teste di ponte semisommerse che, complice la bassa marea, riusciremo a visitare all’uscita. Il tempo ci concede una tregua e raggiungiamo a piedi il cinema a 360° dove viene proiettato un film molto coinvolgente che senza trionfalismi o spettacolarizzazioni inutili rende bene l’idea di quello che e’ stato lo sbarco in Normandia.
Riprendiamo il nostro viaggio e raggiungiamo come previsto il famoso cimitero americano a Colleville, purtroppo arriviamo alle 17,10 10 minuti dopo l’orario di chiusura. Peccato, con noi altre decine di auto devono rinunciare alla visita. Il cimitero ovviamente non e’ un luogo turistico e l’orario va dalle 9.00 alle 17.00. A noi e’ andata male, tenetene conto se visiterete questi luoghi. Poco distante da li’ si trova Omaha Beach e, qundi proseguiamo la nostra visita alla piu’ famosa spiaggia dello sbarco. Il tempo molto cupo si addice molto al luogo e mentre i bambini giocano nei bunker e nelle fosse lasciate dalle bombe c’e’ il tempo di meditare su quello che e’ stato 45 anni fa l’ultimo atto della Seconda Guerra Mondiale.
Lasciamo la Normandia anche perche’ il tempo sta peggiorando e non avrebbe senso proseguire oltre. Per la sera abbiamo prenotato il nostro Etap a Grenville, posizione strategica a circa 30 km da Mont St. Michel. Arriviamo piuttosto tardi e ci accontentiamo di una cena da Mc Donald’s.
Martedi’ 23 Agosto Mont St. Michel – Cancale – St. Malo
Una giornata perfetta.
In contrasto con la giornata precedente oggi il sole fa capolino tra le nuvole e dopo un po’ di capricci ci accompagnera’ per tutta la giornata. Seguendo i consigli di altri viaggiatori facciamo una levataccia cercando di essere a Mt. St. Michel il piu’ presto possibile. Entriamo nel parcheggio intorno alle 8.00, parcheggiamo lontano dal monte perche’ oggi e’ prevista alta marea, ho scaricato da internet gli orari delle maree, oggi l’alta e’ prevista alle 10.40, perfetto!! L’abbazia apre alle 9.00, noi eravamo tra i primi ad entrare, vedete di fare lo stesso perche’ pur essendo un martedi’ l’afflusso a MSM e’ impressionante, all’uscita abbiamo contato circa 6 km di coda. Fate voi, se volete perdere tutta la giornata. Circa 15 anni fa ero gia’ stato a MSM ma tra coda e bassa marea non avevo gustato appieno le bellezze del luogo. L’abbazia e’ bellissima e permette di avere scorci unici su tutto MSM, il fenomeno dell’alta marea e’ stupefacente e a vista d’occhio si puo’ seguire l’onda di piena che invade il parcheggio e tutta la zona paludosa intorno al monte. Alle 10.40 la marea raggiunge il massimo e le passerelle che abbiamo usato per entrare sono ormai a bagno. Con calma passeggiamo lungo la stradina che si inerpica lungo il colle, carica di negozietti di ogni genere, ovviamente a prezzi folli. Intorno a mezzogiorno riprendiamo l’auto mentre la massa sta raggiungendo MSM e la coda sta raggiungendo dimensioni esagerate.
Ci tenevo particolarmente ad essere a Cancale per l’ora di pranzo.
Cancale, oltre ad essere una splendida cittadina di mare , e’ considerata la capitale delle ostriche per via dei suoi allevamenti famosi in tutto il mondo. Il clima e’ perfetto, fa molto caldo, il cielo e’ di un blu intenso e i banchetti per la vendita delle ostriche ci aspettano sulla spiaggia.
Se vi piacciono le ostriche e’ il posto che fa per voi, io ne ho mangiate due dozzine, il prezzo varia in base alla grandezza e al tipo e parte da 3 euro. Inoltre sono state predisposte delle gradinate per gustarle sul posto con vista in lontananza di MSM imperdibile!
Ultima tappa di oggi e’ St. Malo, raggiungiamo il nostro Etap nel pomeriggio, parcheggiamo nei pressi dell’hotel e da qui raggiungiamo il centro citta’. Il centro storico di St. Malo e’ cintato da alte mura che permettono una passeggiata lungo tutto il perimetro, dopo un passaggio nelle strette stradine cariche di negozietti raggiungiamo la spiaggia che con il bel tempo e’ presa d’assalto dai turisti. Approfittiamo anche per un po’ di shopping visto che i prezzi non sono proibitivi come a MSM. Per la cena ci fermiamo in un locale del centro per gustare ancora un buon piatto di mules frites accompagnate da sidro ghiacciato. Rientriamo in hotel esausti ma felici per la bellissima giornata.
Mercoledi’ 24 Agosto Fort La Latte – Cap Frehel – Ploumanach – Quimper
Costa nord della Bretagna
Come ieri e’ stata una giornata di sole oggi siamo tornati a nuvole e pioggia, le previsioni danno mattinata variabile con peggioramento nel pomeriggio, vediamo quindi di concentrare le nostre visite al mattino per poi raggiungere Quimper .
La prima sosta e’ prevista a Fort La Latte, nel promontorio di Cap Frehel, la fortificazione e’ molto bella ma evitiamo la visita all’interno. Le scogliere a strapiombo sul mare ci introducono nel primo paesaggio tipicamente bretone del viaggio, il vento la fa da padrone e rende molto singolare la visita. Dopo pochi km ci fermiamo a Cap Frehel, le condizioni climatiche sono simili ma, come promesso, la tregua concessaci dal tempo sta terminando, una pioggerellina fitta unita al vento rende difficile apprezzare a pieno questo nuovo tratto della costa.
Piove parecchio e la nostra speranza e’ di riuscire a visitare in modo decente almeno la costa di granito rosa a Ploumanach. Arriviamo sul posto e pare che le nostre preghiere siano state ascoltate, riusciamo a riporre gli ombrelli e a gustare la bellezza del posto. Le rocce di granito rosa sono un po’ dappertutto e con la loro forma singolare danno al posto qualcosa di magico. Intorno al faro passeggiamo lungo i sentieri creati per meglio apprezzare questa meraviglia che ci riesce veramente a soddisfare. Penso a come potrebbe essere il posto con una belle giornata di sole.
Dopo la parentesi asciutta ripartiamo per Quimper incontrando pioggia e, in alcuni tratti anche una fastidiosa nebbiolina. Arriviamo al nostro Etap e decidiamo di terminare la serata presso un Buffalo Grill dei dintorni davanti ad una bella bistecca.
Un altro consiglio che vorrei darvi e’ di prenotare gli hotel per tempo, basta anche alla mattina per la sera, in particolare gli Etap essendo economici tendono ad esaurire presto le camere e in quasi tutti gli hotel, al nostro arrivo compariva la scritta “Complet”. Siamo a fine agosto e durante la settimana, ma qui c’e’ ancora molto turismo soprattutto francese.
Giovedi’ 25 Agosto Concarneau – Pont Aven – Carnac – Quiberon – La Rochelle
Bretagna del Sud
Seguendo la regola dell’alternanza dopo una pessima giornata il mattino ci accoglie con un bel sole e il nostro programma non viene stravolto. Prima sosta a Concarneau, altra bella cittadina fortificata che merita una visita se non altro per acquistare il tonno e le famose sardine in scatola che vengono offerte in strane varianti che troverete solo qui. ottime. Pont – Aven e’ un ameno paesino di artisti che con la splendida giornata merita sicuramente una sosta , e’ piacevole passeggiare lungo i vialetti fioriti e osservare le paperelle nelle specchio d’acqua che alimenta l’antico mulino ad acqua. Troviamo anche una splendida boulangerie e ne approfittiamo per il pranzo.
Nel primo pomeriggio raggiungiamo Carnac, citta’ dei megaliti, il luogo puo’ affascinare o lasciare indifferenti, la bella giornata rende tutto piu’interessante e il fatto che sia vietato passeggiare tra i menhir non influisce minimamente sulla singolarita’ e sulla bellezza del luogo. Gli allineamenti di megaliti li ritroviamo anche in altri siti minori lungo la strada che invitano comunque ad una breve sosta.
Attraverso la stessa penisola raggiungiamo Quiberon, qui ci mescoliamo con i turisti e ne approfittiamo per goderci il sole sulla bella spiaggia e sulla via del ritorno ci fermiamo ad osservare le evoluzioni di strani tricicli spinti dal vento che viaggiano sul bagnasciuga, una specie di wind-surf con le ruote.
Riprendiamo la strada e raggiungiamo nel tardo pomeriggio La Rochelle, ci diamo una veloce rinfrescata nel solito Etap e partiamo per l’Ile de Re’. L’isola si raggiunge facilmente con un modernissimo ponte molto comodo ma anche molto caro (16 euro), ci spiegano che il prezzo e’ cosi’ alto per non mandare sul lastrico tutti i traghetti che ancora effettuano il trasbordo via mare e comunque le comodita’ si pagano.le spiagge bianchissime sono meta di numerosissimi turisti soprattutto francesi e passeggiare nei vari paesini al calar del sole vale sicuramente la spesa. Gustiamo una bella zuppa di pesce a La Flotte in un ristorantino affacciato sul porticciolo turistico e dopo un’ ultima passeggiata sul lungomare rientriamo a La Rochelle. Intorno alle 11 di sera siamo nello splendido Porto Vecchio ma i bambini sono cotti e siamo costretti rientrare all’hotel.
Venerdi’ 26 Agosto La Rochelle – Limeuil – Grotte di Lascaux – Brive
La Dordogne
Ancora una bella giornata e approfittiamo subito per rivedere il Porto Vecchio, tutto bello pero’ gli addetti alle pulizie e i camioncini con le provviste rovinano un po’ la magia della sera precedente.facciamo comunque una ricca colazione in riva al mare davanti ai torrioni simbolo della citta’.
Dopo un tratto di autostrada e un noioso trasferimento su strade secondarie che mettono a dura prova il navigatore satellitare, raggiungiamo Bergerac e quindi Limeuil dove ci fermiamo per il pranzo, il paese e’ carino ma onestamente non merita la deviazione.
Nel primo pomeriggio visitiamo il villaggio paleolitico a St. Remy, sulla via di Lascaux. E’ incredibile, come sulla scia del successo di Lascaux si moltiplichino le iniziative ed i musei dedicati all’uomo primitivo, il villaggio vale la sosta e introduce alla visita successiva alle grotte. Arriviamo a Montignac alle 15, ricordiamo che i biglietti per la visita alle grotte si acquistano qui, anche perche’ l’affluenza e’ notevole e c’e’ il rischio di trascorrere ore nell’attesa del proprio turno, noi avremo la visita in francese alle 16.40 e ne approfittiamo per una passeggiata in paese e un gelato, un consiglio: le visite terminano alle 20, se arrivate sul tardi troverete meno coda.
Le grotte di Lascaux sono state scoperte nel 1946 e sono state aperte al pubblico fino al 1963, da quel momento si e’ deciso per la chiusura visti i danni che la presenza dell’uomo provocava alle pitture. Per non privare il pubblico della visita si e’ pensato di ricostruire perfettamente l’interno della parte piu’ interessante della grotta utilizzando le stesse tecniche dell’uomo primitivo, nasce cosi’ Lascaux II. Il fatto di avere a che fare con una copia nulla toglie alla bellezza e alla particolarita’ del luogo spesso indicato come la “cappella Sistina del paleolitico”. La visita dura una quarantina di minuti e riesce ad essere molto coinvolgente.
Ultima sosta della giornata al Chateau de Losse, bel castello poco distante dalle grotte e sulla via di Brive-la-Gaillarde dove raggiungiamo il nostro hotel Kyriad per la notte, abbiamo dovuto rinunciare all’Etap perche’ completo. Ceniamo al Buffalo Grill, una catena francese di ristorazione, a dispetto del nome, dove e’ ottimo il rapporto prezzo-qualita’ e ci permette di non perdere troppo tempo alla ricerca del giusto locale.
Sabato 27 Agosto Brive – Rocamadour – Lacapelle – Figeac – Rodez
Il Centro
Le previsioni promettevano una bella giornata. purtroppo al risveglio troviamo nuvoloni grigi e una pioggerellina fastidiosa. Modifichiamo il programma e decidiamo di dirigersi direttamente a Rocamadour tralasciando alcuni paesini medioevali lungo il percorso.
Arriviamo intorno alle 9.30 a Rocamadour con gli ombrelli, la rocca e’ divisa in tre parti, il borgo antico che si snoda lungo la via principale ed e’ ricco degli immancabili negozietti di souvenirs e di splendide costruzioni in pietra, sopra il borgo troviamo il santuario, il cuore del sito, incastonato nella roccia e dove fa bella mostra di se la madonnina nera meta dei pellegrinaggi, in ultimo il castello che domina la rocca, ora sede di un seminario e visitabile solo all’esterno.
Un consiglio: i parcheggi sono due, uno sotto il borgo ed e’ collegato a quest’ultimo da un trenino su gomma, l’altro di fronte al castello e collegato al santuario da un ascensore inclinato scegliete voi. entrambi sono gratuiti. Noi siamo andati dal castello e abbiamo utilizzato il comodo ascensore (4 euro a/r). Rocamadour oltre ad essere un sito storico e’ soprattutto un luogo di culto, si contano circa un milione e mezzo di presenze all’anno. E’ incredibile dove siano riusciti a costruire il santuario sfidando la legge di gravita’ e a sfruttare ogni piu’ piccolo anfratto della roccia. Nel frattempo il tempo e’ cambiato e, riposti gli ombrelli comincia a fare davvero caldo, visitiamo il bel santuario e la tomba dell’eremita che da il nome al luogo e dopo un salto al castello riprendiamo l’auto per una classica foto della rocca baciata da un bel sole.
Per l’ora di pranzo ci fermiamo a Lacapelle-Marival, un paesino medioevale lungo la strada dove nella boulangerie del posto ci mangiamo una bella pizza ma come al solito al posto delle mozzarella qui usano l’emmental. Intorno alle 14.00 siamo Figeac, oggi e’ giorno di mercato e i colori delle bancarelle ben si mescolano alle numerosissime case a graticcio, la cittadina e’ molto accogliente e dopo un bel giro per il centro proseguiamo il nostro viaggio. I chilometri per raggiungere Rodez non sono parecchi e arriviamo all’hotel con molta tranquillita’, anche stasera dormiamo al Kyriad. Dopo una rinfrescata, andiamo alla ricerca di un posticino per la cena, troviamo un localino tipicamente francese dove assaggiamo gli ottimi formaggi della zona.
Domenica 28 Agosto Rodez – Marvejols – Arles
I lupi
Oggi ci aspetta una tappa un po’ speciale a cui i bambini tengono molto, la visita del parco dei ” Loups du Gevaudan”. Partiamo di prima mattina e raggiungiamo il parco attraverso una strada piuttosto impervia, qui siamo ad una discreta altitudine e la mattina fa frescolino. Il parco dei lupi del Gevaudan accoglie al suo interno parecchi gruppi di lupi in semiliberta’, che nei limiti del possibile riescono a mantenere le loro caratteristiche selvatiche. Il percorso in compagnia del titolare della struttura ci aiuta a meglio apprezzare le prerogative dell’ecoparco e a comprendere gli enormi sforzi sostenuti per ricreare l’habitat di questi splendidi animali. La visita guidata ci impegna per circa un paio d’ore e gentilmente per l’ora di pranzo veniamo ospitati nella palazzina dell’organizzazione per il nostro pic-nic. Dopo gli acquisti d’obbligo nel negozio di souvenirs, riprendiamo la nostra marcia: direzione Sud.
Lungo l’autostrada facciamo una piacevole sosta a La Couvertoirade, un singolare villaggio templare che ha mantenuto intatto l’aspetto medioevale, certo si trovano anche qui botteghe artigiane e negozietti ma l’impatto non e’ assolutamente invasivo e il colpo d’occhio ci fa tornare indietro di secoli.
Arriviamo nel tardo pomeriggio ad Arles, citta’ di chiare origini romane, parcheggiamo in pieno centro e cominciamo a muoverci del bellissimo centro storico, visitiamo l’arena e l’anfiteatro e ci perdiamo nelle stradine. Ci prendiamo un gelato nella bella piazza del municipio e visitiamo gli splendidi giardini dell’Espace Van Gogh. Riprendiamo l’auto e ci spostiamo nella zona commerciale dove troviamo il nostro Etap e anche questa sera ci fermiamo al Buffalo Grill per una spettacolare bisteccona alla griglia.
Lunedi’ 29 Agosto Arles – Aigues Mortes – Stes Maries de la Mer –
Les Baux en Pr. – Salon en Pr. – Cavaillon
La Camargue
La visita in Camargue comincia da Aigues Mortes, citta’ fortificata con uno splendido porto turistico, qui siamo lontani anni luce dal clima e dalla gente di Bretagna , lo spirito gitano e lontanamente spagnoleggiante traspare nei modi e nei costumi degli abitanti del luogo. Facciamo colazione nella piazza centrale della cittadina e acquisti in una splendida pasticceria del centro che solo dopo scopriremo far parte di una catena molto diffusa qui in Provenza.
Dopo un breve trasferimento raggiungiamo Saintes Maries de la Mer, vera capitale dei gitani e della Camargue. La citta’ e’ anche una rinomata localita’ balneare e la bella giornata ci invita a prendere un po’ di sole nella bella spiaggia. Decidiamo di fare il classico tour in barca per visitare il delta del Rodano, riusciamo a vedere molti degli abitanti della Camargue anche se i tori e i cavalli sono piazzati ad hoc nei punti strategici per i turisti. Visitiamo il centro della cittadina ed entriamo nell’arena delle corride dove, a detta dei locali non viene fatto alcun male al malcapitato toro. Sembra proprio di essere in Spagna tra corride, paella e sottofondo dei Gipsy Kings originari proprio di qui. Veramente molto bella la visita di questa cittadina e ci ripromettiamo di tornarci nella terza settimana di maggio per i festeggiamenti della Madonna dei Gitani.
Pranziamo con calamari fritti e patatine all’ombra della Chiesa e intorno alle tre del pomeriggio riprendiamo il cammino, destinazione: Les Baux en Provence. Il paesino e’ arroccato su un spettacolare sperone di roccia ed e’ caratterizzato dalla presenza di innumerevoli ateliers di artisti, le due viuzze che attraversano il centro sono sempre stracolme di turisti che ne fanno una meta obbligata nel tour della Provenza. Dal paese prende il nome la bauxite che si estraeva nelle miniere e che era la principale fonte di ricchezza della zona. Consiglio di parcheggiare sotto la rocca e di raggiungerla a piedi , esiste anche un piccolo parcheggio all’ingresso del paese ma e’ perennemente al completo. Ultima sosta della giornata a Salon de Provence , paese di Nostradamus, per poi giungere in serata a Cavaillon presso il solito Etap. Per la cena ci fermiamo in prossimita’ della stazione ferroviaria in un ristorantino dove assaggiamo la carne di toro, specialita’ del luogo, non male .
Martedi’ 30 Agosto Cavaillon – Avignon – Senanque – Fontaine de Vaucluse
– Gordes – Roussillon – Salon en Pr. – Aix en Provence
La Provenza
Il nostro viaggio sta volgendo al termine, la penultima giornata e’ dedicata alla visita di una serie di paesini vanto della Provenza, cominciamo la giornata da Avignone che proprio un paesino non e’. Parcheggiamo intorno alle mura in prossimita’ dell’ingresso del famoso Pont d’Avignon, da qui si raggiunge facilmente la piazza principale. Visitiamo il ponte che poi in realta’ e’ formato da solo alcuni archi, la giornata e’ splendida e le acque azzurre del Rodano in contrasto con il ponte rendono ancor piu’ piacevole la vista. Nella piazza principale facciamo colazione in un bel caffe’ che si affaccia davanti al Palazzo dei Papi. Decidiamo di rinunciare alla visita guidata del Palazzo, abbiamo i bambini e dobbiamo tenere presente anche le loro volonta’. quindi dopo una sosta alla cappella riprendiamo il cammino.
La tappa successiva e’ l’Abbazia di Senanque, famosa per le coltivazioni di lavanda, e la cui foto e’ perennemente presente in ogni depliant della Provenza, parcheggiata l’auto si raggiunge con facilita’ dopo una breve passeggiata. Bella anche all’interno, qui scopriamo gli innumerevoli usi che i frati fanno della lavanda.
Dopo un piccolo trasferimento siamo a Fontiane de Vaucluse, cantata dal Petrarca, le chiare, fresche e dolci acque si raggiungono facilmente dal centro del paese e qui e’ stata costruita una piccola galleria commerciale dove assaggiare le prelibatezze del luogo e noi ne approfittiamo per pranzare con l’immancabile baguette, non male.
Nel primo pomeriggio giungiamo a Gordes, paesino inerpicato su una bella rocca, tutta la vita si svolge lungo la via principale, molto turistico, intelligentemente ristrutturato merita una piccola sosta per una passeggiata attraverso le strette viuzze, ne approfittiamo per un po’ di shopping, visto che i prezzi sono un po’ piu’ abbordabili che altrove.
Dopo un piccolo trasferimento e’ la volta di Rousillon, forse la sosta piu’ piacevole della giornata. Il paesino e’ stato costruito utilizzando i materiale del luogo e il rossiccio del terreno viene ripreso in ogni edificio del borgo medioevale. Abbiamo la fortuna di capitare in una festa del paese e ci mescoliamo alla piccola folla che attraversa le ripide stradine, fino a raggiungere una piazzetta da cui si domina la rocca di un rosso acceso e da cui si puo’ godere uno splendido panorama sulla pianura dominata dal Mont Ventoux.
Il sole e’ ancora alto quando raggiungiamo Aix en Provence, anche qui si sta svolgendo non so quale festa, le bancarelle degli artigiani sono innumerevoli anche se a prezzi proibitivi, dopo un ultimo passaggio davanti alle belle fontane da cui si dice sgorghi acqua termale, sospendiamo la visita per stanchezza e per cercare un ristoro per la cena. Ci fermiamo in un ristorantino a menu’ fisso, nel centro della cittadina, e ceniamo discretamente senza farci pelare.e poi ancora l’Etap per l’ultima notte .
Mercoledi’ 31 Agosto Aix en Pr. – Cannes – St Paul deVence – Eze – Italia
La Costa Azzurra
Oggi e’ proprio l’ultimo giorno, non abitando molto distante dalla Costa Azzurra, ci e’ capitato spesso di battere queste zone, Mentone, Nizza, Montecarlo ci sono abbastanza familiari, decidiamo quindi di concentrarci su un paio di paesini che ben rappresentano la bellezza dei luoghi e che, anche se famosissimi, restano un po’ fuori mano.
Abbandoniamo l’autostrada a Cannes e ci concediamo una passeggiata sulla Croisette, Cannes e’ sempre bellissima e se c’e’ tempo merita sempre una piccola sosta. Pranziamo da McD per la gioia dei bambini e approfittando della giornata bella ma non caldissima ci spingiamo fino al Palais du Cinema. Comunque ricordatevi che i tempi per una eventuale sosta a Cannes sono da valutare attentamente, il lungomare e’ tempestato di semafori e parcheggiare e’ un’impresa. Evitate di viaggiare sul mare, la strada e’ trafficatissima e per arrivare a St Paul conviene rientrare in autostrada.
St. Paul de Vence e’ un gioiello della Costa Azzurra, nato come borgo di artisti, si e’ sviluppato notevolmente negli ultimi anni ed e’ diventata meta ambita del turismo internazionale. Il paese e’ bellissimo e si snoda su due stradine che lo attraversano per il lungo, se avete la fortuna di trovare le bouganville in fiore vi rimarranno nella mente scorci incredibili . All’ingresso del paese girate sulla sinistra e parcheggiate nel nuovo autosilo che vi garantira’ un parcheggio comodissimo e neanche troppo costoso, niente a che vedere con Cannes, qui in poco piu’ di cinque minuti siete in centro!
Dopo St Paul abbiamo evitato accuratamente Nizza e ci siamo diretti verso Eze. Il paese si divide in tre borghi distinti, Eze sur Mer, ovviamente fronte mare, Eze Village e Col d’Eze. La localita’ turistica e’ quella intermedia, il villaggio medioevale. Il parcheggio e’ uno solo e sempre molto intasato, ci vuole molta pazienza.Da qui il centro del borgo si raggiunge comodamente, il paese non ha nulla da invidiare a St Paul, ci si inerpica lungo un dedalo di viuzze che vi garantiscono frescura anche nelle piu’ calde giornate estive e sull’apice si raggiunge un giardino tropicale che consiglio vivamente di visitare, anche perche’ da qui si gode un panorama splendido su tutto il paese e sulla valle sottostante. Nel livello inferiore merita anche una sosta la bella chiesetta del borgo.
Ormai e’ tardi e la nostra meta ora e’ l’Italia, non prima pero’ di aver bypassato anche Monaco utilizzando la Grande Corniche, altra bella strada panoramica che vi garantisce panorami mozzafiato sul Principato , attenti se volete fare questa strada le indicazioni sono quasi nulle. seguite per La Turbie e rientrate in autostrada dopo Monaco.
Ciao e Buon Viaggio
Roberto e Sandra (per qualsiasi informazione non esitate a contattarci)
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