Europa

Natale a Barcellona

di Marco Santamaria –
Quest’anno si fa il bis! Di nuovo a Barcellona per le feste di Natale. Di solito evito di tornare due volte nello stesso posto a breve distanza di tempo, ma una serie di circostanze e di situazioni con cui non vi annoierò faranno di questo prossimo il mio secondo Natale catalano. 

Ho già prenotato il mio volo low cost che finalmente, e per poche decine di euro, mi porterà all’aeroporto di El Pratt distante solo una decina di chilometri da Barcellona e non più nel remoto scalo di Girona.

Non amo l’atmosfera impersonale e formale degli hotel e dopo una accurata ricerca tra gli appartamenti in affitto a Barcellona ho deciso, insieme ai miei amici, di prenotarne uno nella zona di Barceloneta.

Molte persone mi hanno chiesto che senso abbia visitare Barcellona durante il Natale considerato che la città catalana dà il meglio di se in estate quando le lunghe passeggiate lungo la Rambla, i bagni alla spiaggia di Barcelloneta e le notti trascinate fino alle prime luci dell’alba in un locale o in discoteca consentono di viverla per 24 ore al giorno.

A Barcellona il Natale inizia l’8 dicembre con la festa dell’Immacolata Concezione. In molte case si comincia a costruire il presepe che in Catalogna vede la presenza di un personaggio chiamato Caganer, un uomo in abiti tradizionali riprodotto mentre, accucciato e con i pantaloni calati alle ginocchia, è intento a defecare. Per molti rappresenta una auspicio di prosperità per l’anno che verrà, per altri un simbolo di uguaglianza poiché si richiama al fatto che il defecare e’ uguale per tutti al di là dello stato sociale. Lo stesso giorno si inizia a dar da mangiare al Tio’ de Nadal, il Ciocco di Natale, un pezzo di tronco che viene posto al centro della casa e protetto dal freddo da coperte colorate perché dovrà produrre dolci che verranno scoperti il giorno della Natività.

Passeggiando per le strade di Barcellona si ha l’occasione di ammirare molti presepi: il più bello e più grande è quello allestito in Piazza Sant Jaume, un’intera sezione della piazza, proprio di fronte al municipio, viene transennata e riservata alla rappresentazione della Natività. Altri presepi si possono ammirare in Piazza Tibidabo alla Basilica del Sacro cuore e nella chiesa di S. Maria Vianney in Melcior de Palau.

Barcellona non è una città particolarmente fredda in inverno ma nei pomeriggi di dicembre è piacevole fermarsi in un Granjas per gustare un classico “churros y chocolate”. Il cioccolato servito in questi locali è scuro e denso e abbastanza amaro, i churros fritti serviti caldi sono una delizia per il palato. Nel quartiere gotico un buon Granja è “La Pallaresa” in Calle Petritxol o, poco più avanti, in Carrer Banys Nous, il pittoresco “La Granja”. In questi locali si spendono circa 2 euro e mezzo per una tazza di cioccolato e 1,50 euro per i churros.

Dopo una sostanziosa merenda vale la pena di mettersi in cammino perché gli edifici storici, le grande piazze e le vie strette di Barcellona forniscono un’ottima ambientazione per le luminarie natalizie. Vi consiglio di ammirare quelle realizzata nella zona di Plaza de Catalunya, date uno sguardo anche al centro commerciale El Corte Inglés famoso per sfoggiare ogni anno una delle piu’ fantasiose decorazioni luminose della città. Una piccola strada ben illuminata è la Ronda de Sant Pere anche se non può competere con lo sfarzo de La Rambla dove ogni anno viene realizzata una illuminazione natalizia a tema. Se passate di sera nelle strade adiacenti al Mercat de Sant Antoni vedrete fra le decorazioni luminose anche gli stemmi di Barcellona e della Catalogna.

Si’, bene, ma i mercatini di Natale? Sono una tradizione dei paesi nordici. non penserai mica di trovarne in Catalogna vero? Tutte domande che mi ponevo lo scorso anno prima di partire. Poi di Christmas Markets a Barcellona ne ho visitati molti più di quanto avrei potuto immaginare.

Il mio preferito è la Fira de Santa Llúcia, il più antico mercato natalizio di Barcellona, e’ stato allestito per la prima volta nel 1786 in Avinguda de la Catedral, proprio di fronte al Duomo. Tra moltissimi stand di artigianato che espongono vestiti, gioielli, accessori, oggetti decorativi rigorosamente fatti a mano, banchetti che vendono simbombes e tamburelli, tipici strumenti musicali natalizi, esposizioni di piante e fiori in cui la fanno da padroni i piccoli abeti, la mia attenzione è stata catturata dagli stand che con le statuine per il presepe e le decorazioni per gli alberi di Natale. Qui fra le molte riproduzioni tradizionali del Caganer è possibile trovare quelle ‘’attualizzate’’ dedicate ai personaggi del presente. Ce ne sono per tutti i gusti: da Obama a Messi, Albert Einstein e l’Uomo Ragno, Elvis Presley e la Regina Elisabetta, Aznar, Zapatero e Rajoy. Con pochi euro potrete togliervi lo sfizio di mandare a ‘’caghér’’ Berlusconi nel retro del vostro presepe. I prezzi in questo mercato sono forse più alti che altrove ma risentono dal fatto che tutti i turisti in visita a Barcellona nel periodo natalizio lo considerano una tappa obbligata.

Per acquistare a prezzi competitivi conviene recarsi alla Fira de Nadal della Sagrada Familia. L’ambiente è reso suggestivo dalla presenza incombente della Basilica Incompiuta e il mercatino viene allestito nei giardini circostanti il capolavoro di Antoni Gaudì.

I più esigenti in fatto di shopping possono visitare il mercato artigianale che viene allestito nella zona Born, caratteristica per le sue stradine strette e le luci soffuse. Nei banchi troverete gioielli, sciarpe e ornamenti fatti a mano.

Se amate l’antiquariato il mercatino di Natale che fa per voi è il Mercat Gòtic o Fira de Brocanters che si svolge vicino Plaza de Catalunya: e’ composto soltanto da una ventina di banchetti ma tutti stracolmi di oggetti da collezione.

Nel mio peregrinare per le vie di Barcellona, lo scorso Natale, sono capitato in una piccola piazza dove sorge la chiesa di Santa Maria del Pi e dove erano state allestite numerose bancarelle con specialità gastronomiche: un ottimo posto per fare acquisti di miele, cioccolato, formaggi, paté, erbe, vini, liquori e dolciumi e prezzi onesti.

L’unico “grande assente” del Natale a Barcellona è il Vin Brulé o Glühwein come lo chiamano i tedeschi, troppo ‘’riscaldante’’ in una città dove le temperature non scendono mai troppo. Non ne ho sentito la mancanza, forse per merito dei molti bicchieri di sangria ‘’invernale’’ bevuta tra una tapas e l’altra.

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Marco

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