di Alessandra e Fabio –
Questo nostro bellissimo viaggio nasce dal desiderio di tornare alle Seychelles, visitate a luglio dello scorso anno e di cui siamo innamorati, e di visitare le Mauritius… al momento di decidere, nessuna delle due destinazioni è riuscita a prevalere sull’altra.. quindi abbiamo optato per entrambe! Non ci piacciono i compromessi 🙂 Organizziamo tutto on-line: il volo, gli alloggi, i trasferimenti.. A fine giugno acquistiamo i biglietti aerei con Air France, andata Roma- Mauritius e ritorno Seychelles Roma + volo “interno” Mau-Sey con Expedia (volo operato da Air Seychelles), poi tutto il resto.
Abbiamo intenzione di visitare, per quanto possibile, in lungo e in largo le Mauritius la prima settimana e di rilassarci alle Seychelles (solo Praslin e La Digue stavolta) la seconda…. Si parteeee!!!!
Di seguito il nostro racconto, giorno per giorno:
30/09/11: ROMA-MAURITIUS
E’ il giorno della nostra partenza!!! ancora ci sembra troppo bello per essere vero!
Partiamo alle 19:55 da Roma Fiumicino, ci aspetta un viaggio abbastanza lungo, soprattutto per via dello scalo a Parigi. Per fortuna che il volo è notturno e quindi riusciamo a dormire un po’.
01/10/11: BELLE MARE
Arriviamo all’aeroporto di Mauritius, Mahebourg, alle 12:45 circa. I controlli sono piuttosto veloci e alle 13:30 siamo fuori, dove dovrebbe attenderci qualcuno di Asso Villa.
Purtroppo, per un contrattempo, non troviamo nessuno ma dopo un paio di telefonate e quasi due ore di attesa, tartassati dai tassisti che per la “modica” cifra di 50 € ci porterebbero a destinazione, ecco arrivare Andrea. Si salta sul pick-up e dopo un’oretta abbondante siamo a destinazione, a Belle Mare. Appena arrivati veniamo accolti con tutti gli onori, con una bella ghirlanda e un cocktail di benvenuto. Conosciamo subito Luca, un ragazzo simpaticissimo che sarà la nostra guida ed il nostro autista per buona parte dei prossimi giorni.
Decidiamo di andare subito a fare una passeggiata in spiaggia, ma il tempo non è un granché, fa abbastanza fresco e pioviggina… mah, speriamo bene!!! Poiché siamo anche abbastanza stanchi del viaggio, decidiamo di andare a riposare un po’ in camera (non è molto spaziosa, ma è pulita e, tenendo in ordine, si sta comunque bene).
Durante la cena ci si organizza con Luca per l’escursione di domani, andiamo a fare il tour del sud (€ 25 ciascuno)… subito dopo cena crolliamo nuovamente come due pere cotte per ben 10 ore!
02/10/11: TOUR DEL SUD
Partiamo alle 9:30 in tre, noi due e Luca. Il tempo all’inizio sembra un po’ variabile ma ben presto il cielo si apre, e vai!!! Ieri pomeriggio ci eravamo un po’ preoccupati, invece si va (e anche per tutto il resto della settimana si andrà) alla grande!
Luca simpaticamente dice di essere “il principe dell’isola” e quindi di avere accesso pressoché ovunque. Come prima tappa ci fa visitare la fabbrica della canna da zucchero detta “Fuel”. Interessante! Che odore particolare che si sente, assomiglia un po’ al mosto.
Comunque, a proposito di canna da zucchero, vi sono immense distese all’interno dell’isola, le canne sono fitte fitte, uno spettacolo.. soprattutto quando si dà fuoco alle sterpaglie, perché le fiamme non raggiungono le foglie più alte. Si vede quindi una fiamma viva nella parte bassa della canna, dove ci sono le foglie secche, ma quelle più alte rimangono verdi e intatte!
Proseguiamo per il nostro primo tempio Indù, il tempio Tamil. Qui becchiamo gli unici dieci minuti di pioggerellina della giornata. E vabbè, tanto siamo dentro! Il tempio fuori è tutto colorato, sulle pareti sono raffigurate tutte le divinità.. ci togliamo le scarpe ed entriamo. Luca ci spiega tutto. Molto interessante!
Ci fermiamo poi a Curepipe per visitare la fabbrica (e negozio) dei velieri, dove si vendono anche dei souvenir. Entriamo anche in un outlet dove si possono fare acquisti interessanti, ci sono varie marche molto famose a buoni prezzi (sull’autenticità delle marche non ci sapremmo sbilanciare, le stoffe comunque sono buone). Ci compriamo due belle t-shirt come souvenir!
Nel frattempo è uscito un sole caldo!!
Prossima tappa è il cratere di un vulcano spento dai tempi dei tempi, Trou Aux Cerfs, ormai interamente ricoperto di vegetazione. C’è un belvedere da cui si scorgono delle montagne dalle strane forme (tra cui Les Trois Mamelles) e, oltre, il mare.
Si prosegue verso una casa coloniale che vende gioielli, cachemire e stoffe varie. Facciamo un giro molto veloce, ci piace sicuramente più il giardino che l’interno (nulla da dire, solo che in questo momento non siamo interessati alle stoffe!).. c’è un albero bellissimo, con dei rami lunghi e storti.
Saremmo ora diretti a Grand Bassin, ma chiediamo a Luca se ci fa visitare prima Tamarind Falls.. abbiamo visto delle foto e non vogliamo perderle.
Diciamo che arrivarci da soli non sarebbe stato facile, non è che le indicazioni sono poco chiare, peggio, non ci sono proprio! Anche Luca deve chiedere due/tre volte, che sant’uomo!
Troviamo per strada (non possiamo essere più precisi purtroppo, per i motivi di cui sopra) un tipo con delle calosce fino al ginocchio che fa la guida ed accompagna alle cascate. Ok ci accordiamo e partiamo con una coppia di inglesi. Il sentiero parte praticamente in verticale, ossia giù per una ripida discesa in mezzo al bosco.. Oddio, la signora inglese è in infradito, come faremo?:) Dopo un po’ arriviamo al primo specchio d’acqua, da cui parte una cascata che arriva allo specchio d’acqua successivo.. e così via! Attraversiamo il laghetto e, attraverso il bosco, scendiamo ancora giù, reggendoci ai rami e buttando un occhio alla signora!! Mannaggia signora, ma un paio di scarpe da ginnastica no? Pure con il pensiero ci fai stare?!
Poiché l’intera visita delle cascate durerebbe 2/3 ore, decidiamo di tornare indietro, autoscontandoci il prezzo inizialmente pattuito (paghiamo 400 rupie tutti e due).
Una bella escursione, soprattutto per gli amanti della natura come noi. Ma ci costerà un accumulo di acido lattico ai quadricipiti nei prossimi giorni! E un sacco di foto storte perché la guida sarà pure una buona guida ma sarebbe meglio non prendesse l’iniziativa di scattare foto!
Proseguendo per Grand Bassin, Luca ci fa vedere il bacino d’acqua dolce Mare Aux Vacoas, dice che c’è poca acqua in questo momento… Arriviamo alla statua di Shiva, alta 28 metri, è così imponente e affascinante! Nelle foto siamo piccoli piccoli in confronto.
Poco più avanti c’è il lago sacro di Grand Bassin, un luogo così suggestivo, si respira nell’aria la religiosità delle persone. Si apre davanti ai nostri occhi uno scenario così diverso da quelli a cui siamo abituati. Le persone del posto, con dei vestiti dai colori accesi, sono intente a pregare, a fare offerte agli Dei, costituite da bananine e frutti locali, incensi, fiori.. a bordo lago ci sono delle statue che rappresentano le divinità indù.
Nel lago, in quanto sacro, non si può pescare, quindi ci sono delle murene gigantesche.. che mangiano anche banane!
Nei templi anche si prega, per la fecondità, per l’amore, per i pianeti, per tutto.
E’ un’esperienza molto emozionante!!
Dopo un veloce pranzetto, panini preparati da Asso (in realtà sono sempre inclusi nel prezzo delle escursioni) e fritti locali buonissimi comprati su una bancarella, altro giro fuori tour, ossia le terre dei 23 Colori (500 rupie per due ingressi): ci sarebbe tanto da girare nel parco, anche in quad volendo, però vogliamo anche vedere altre cose oggi, e quindi arriviamo solo all’appezzamento di terra colorata. Ci piace, soprattutto vista da una specie di casetta sull’albero, dall’alto. Certo, proprio 23 colori non sapremmo se li abbiamo visti..
Si riparte poi per il parco nazionale Black River Gorges. Luca ci lascia visitare il punto panoramico, molto bello! È tutto verde qui! Dal belvedere si scorgono, tra il verde, delle cascate.
Presto, prima che chiudano dobbiamo arrivare alle cascate e alle Terre Colorate di Chamarel.. bellissime! Ci siamo stupiti di come altri viaggiatori, in diari che avevamo letto, fossero rimasti delusi. A noi questo posto sembra bellissimo, le terre, che per fortuna abbiamo visto sotto uno stupendo sole, ci sembrano magnifiche! Notiamo chiaramente tutte le tonalità del marrone!
Ci sono delle tartarugone nel giardino, che andiamo a accarezzare, che dolci!
A questo punto è ora di rientrare, lungo la costa ovest, ma non prima di esserci fermati in un altro punto panoramico vicino alla costa, dove vediamo un mare così piatto sotto i raggi del sole nei pressi di Le Morne.. e, ultimissima tappa, l’albero di Tarzan, bellissimo, gigantesco con tantissime liane.. e ovviamente non si può non fare Tarzan! Che divertente! Come passano il tempo i bambini del posto.. altro che videogiochi!
Dopo questa bellissima giornata così “piena” rientriamo per le 18.30.
Alle 20 siamo pronti per la cena. Conosciamo una coppia di Bologna, due assidui frequentatori di Asso, e poi i simpaticissimi Alessandro e Teresa, arrivati ieri sera tardi.. con i quali pensiamo di fare qualche escursione insieme!
Con Luca ci accordiamo in questo modo per domani: se c’è un bel sole già a colazione andiamo all’isola dei Cervi, altrimenti facciamo il tour del Nord.
Ps come si mangia bene da Asso! Il proprietario, il sig Asso, è una signore simpaticissimo, ha gli occhi che ridono.. e lo stesso il figlio, la sua fotocopia! Tutti parlano bene di loro.
03/10/11 TOUR DEL NORD
Oggi è il mio compleanno (Ale). Il tempo non sembra bellissimo a colazione, allora optiamo per il tour del Nord (€ 25 ciascuno) e con noi vengono anche Ale e Teresa.
Per prima cosa, poiché passiamo per Flacq dove, il mercoledì e la domenica c’è un bellissimo (dicono, non abbiamo avuto il piacere di vedere) mercato, ci fermiamo in un grande negozio a tre piani di souvenir. Compriamo un po’ di pensierini, le cartoline e un bel dodo, uccello estinto nel ‘600, simbolo delle Mauritius, che, una volta tornati a Roma, guarderà fiero la tartaruga di cocco delle Seychelles, sullo stesso ripiano del mobile in camera da pranzo!
Passiamo poi per il tempio Are Krishna , anch’esso molto bello.
Arriviamo a Port Louis (anche in questo caso, andare da soli, con macchina a noleggio, non sarebbe stato così facile, la cittadina è abbastanza trafficata e capire in quali strade passare è arduo)!
Visitiamo, insieme a Luca, Ale e Teresa, il variopinto e pittoresco mercato, passando per il centro commerciale Caudan Waterfront, dove prendiamo un discreto caffè espresso.
Al di fuori del centro commerciale ci sono tre gemelline di 2/3 anni, vestite in modo identico… troppo belle! Sono sulle giostre e sono così sorridenti! Con il permesso della mamma, facciamo loro qualche scatto.
Il mercato della frutta ci piace molto, tutto è sistemato in maniera ordinatissima. Sembra anche diviso per colori, l’angolo arancione (carote, zucche..), l’angolo verde (insalate varie), ecc. Veramente caratteristico! Poi c’è la parte dedicata all’abbigliamento e souvenir vari, molto colorato. Si sentono degli odori di fritti così invitanti. Solitamente non mangiamo fritti però per questa settimana si possono benissimo fare delle eccezioni 🙂
Stiamo a Port Louis fino a quasi le 13, poi Ale e Teresa si fermano a prendere un succo alla canna da zucchero preparato da degli ambulanti con un apposito macchinario.. beh, proviamo anche noi! Buonissimo!!!
In circa un quarto d’ora siamo ai fantastici giardini botanici Pamplemousses (300 rupie entrambi). Quanti scatti che facciamo!! All’albero dei bat fruit (dei giganteschi pipistrelli che mangiano frutta), all’albero delle salsicce, allo stagno delle ninfee giganti, a palme di vari tipi, tra cui alcune che hanno dei tronchi in parte rossi, all’uccellino azzurro su un rametto nello stagno, immobile per prendere la sua preda e a tantissimo altro! La nostra guida è un tipo un po’ mattacchione, ossessionato dalla suocera secondo noi, perché ogni spina, ogni pianta pelosa o simili lui l’associa alla suocera.. è anche un po’ da censura a volte, tipo quando vede buchi di varia dimensione sui tronchi e, a seconda del relativo diametro, afferma che l’albero è adatto a cinesi o mauriziani…come lui! E poi si ammazza dalle risate.. mah! Se la canta e se la balla! E’ un tantinello frettoloso però!
I giardini sono stupendi, c’è un bel sole, i due compagni di escursione sono simpatici, passiamo dei momenti molto piacevoli.
Alle 14.45 ripartiamo per Mont Choisy, una spiaggia del nord molto bella, sia per il mare sia per la spiaggia con degli alberi di filaos per ripararsi (volendo, noi no!) dal sole.
Facciamo dei bei bagni rinfrescanti e ci sdraiamo un po’ al sole. L’acqua del mare non è proprio caldissima, ma il bagno si fa tranquillamente.
Purtroppo è già ora di ripartite e la prossima tappa è la chiesetta dal tetto rosso di Cap Malhereux, Nòtre Dame Ausiliatrice, molto caratteristica, in un posto così tranquillo. Peccato che i due flamboyant lì davanti non sono ancora fioriti.
Ci sarebbe piaciuto visitare un po’ meglio le spiagge del nord ovest, anche Grand Baie sembra un posto molto grazioso e “in”.
Ultimo stop al tempio sul mare Sagar Shiv Mandir a Poste de Flacq.
Non abbiamo detto finora che, in questi giorni e fino a giovedì c’è un periodo di preghiera, per cui tutti i templi sono organizzati per la preghiera e si sentono dei canti a tutte le ore del giorno.
Questo tempio, in particolare, è bello perché si trova proprio sul mare.
Rincasiamo per le 18.
Stasera a cena siamo a tavola con i nostri compagni di viaggio (ahinoi tra poco le nostre strade si divideranno) e ricevo (Ale) una bellissima sorpresa.. dopo cena si spengono le luci e appare una bella e buona torta alla frutta con tanto di candelina e “tanti auguri a teee!!!!” Questa non me l’aspettavo proprio, mi sono emozionata. Grazie Asso (inteso come tutte le persone che lavorano lì), ho ricevuto un bellissimo regalo!!
Oggi a cena arriva anche Laila, una simpatica signora di Verbania che si fermerà fino a domenica prossima.
Dopo cena, Luca ci propone di andare a visitare il tempio che sta costruendo Asso. Anche questa un’esperienza bellissima. Le persone cantano, pregano, sono in festa.
Passa una bambina ad offrirci non sappiamo cosa, diciamo ignorantemente una pappetta e poi del latte che viene poggiato sul palmo delle mani e facciamo come le persone del posto: lo lecchiamo e poi passiamo la mano in mezzo ai capelli (forse come gesto di buon auspicio?!).. beh, fosse solo per la leccata di mucca in testa ci staremmo pure, certo quando veniamo a sapere che con il latte è stata pulita la statua della divinità… w gli anticorpi.
Ora piove e pure tanto, speriamo bene per domani, vogliamo andare all’isola dei Cervi!
Stanchi ma felici ce ne andiamo a nanna!
04/10/11 ISOLA DEI CERVI
Il tempo è fantastico!!! Abbiamo avuto nuvole per soli 10 minuti in tutta la giornata… quindi Isola dei Cervi (€ 25 ciascuno)!
Oggi ci siamo proprio tutti, noi, Luca, Ale e Teresa, Laila, Marina (la sigra di Bologna) e due straniere che non parlano quasi mai.
Partiamo alle 9.30, arriviamo in un quarto d’ora a Trou D’Eau Douce, il posto da dove si parte per raggiungere l’isola dei Cervi.
Saliamo su un motoscafo sul quale, scopriremo poi, ci divertiremo tantissimo! Il ragazzo che lo guida va come un matto (ma dimostra esperienza!), in curva il motoscafo si piega come una moto da corsa.. che fico! Poi con la musica “a palla” (Mr. Saxo Beat soprattutto) è ancora più da sballo.
Una freccia su un mare turchese e sotto un cielo limpido.
Arriviamo e il posto è stupendo! Poggiamo le nostre cose dall’altra parte dell’isola rispetto a dove si è fermato il motoscafo. E’ così esteso qui, si possono fare lunghe passeggiate e, spostandosi un po’ ancora più in là, non c’è nessuno o quasi.
C’è la possibilità di fare snorkeling, parasail, c’è la glass bottom, la banana boat, ma per ora non vogliamo fare niente di tutto ciò, vogliamo solo sdraiarci al sole e passeggiare in lungo e in largo.
Il gruppo si sparpaglia un po’, noi andiamo con Teresa a fare una passeggiata di un’oretta, mentre Ale va a fare snorkeling, facciamo tante foto, il mare sembra una piscina (ci sono però un po’ di ricci fino a riva, per cui bisogna stare attenti quando si entra in acqua).
Passeggiamo anche fino alla spiaggia dell’albergo “Le Tousserouk”, bellissimo e non per le nostre tasche. Ci rincuora vedere che sui lettini non c’è anima viva! Comunque il mare lì davanti è molto bello!
Pranziamo e verso le 14.30 ripartiamo con il motoscafo per andare a vedere le cascate del Grand Riviere Noire. Si entra pian piano in un canale e si arriva fin sotto la cascata, dove ci si fa il bagno pur non tuffandosi! Bello! C’è anche un albero altissimo pieno di bat fruit.
Poi piano piano si riesce dal canale e.. viaaaa, a tutta birraaaa!! Vento nei capelli, musica e velocità.
Perdo la fascia per i capelli ma chisseneimporta, c’è un senso di libertà in questa momento talmente forte che è l’unica cosa che conta!
Alle 15.30 lasciamo il motoscafo, al porto c’è un tipo che è caduto in acqua dal molo, che ha tutta la schiena ferita.. mah, sarà ubriaco?!
Alle 16 siamo da Asso e prendiamo tutti insieme un buon caffè.
Passiamo il resto del pomeriggio sulla spiaggia di Belle Mare con i nostri due nuovi amici, prendiamo un po’ il sole, facciamo il bagno e una lunga passeggiata sotto gli alberi che costeggiano la spiaggia. Si sta così bene.
Sulla strada del ritorno, visitiamo il cantiere con le nuove villette in costruzione di Asso (che saranno pronte tra qualche mese) e pensiamo che verrà su carino!
Rincasiamo giusto in tempo per una doccia ed andare a cena.
Stasera abbiamo le ballerine di Segà, che fanno uno spettacolo molto carino, hanno dei vestiti coloratissimi e amplissimi.. e alla fine coinvolgono tutti gli ospiti di Asso a ballare. Quale miglior modo per concludere la giornata? Salutiamo Ale e Teresa, che domani faranno l’ultima escursione al sud e poi si faranno lasciare a Flic en Flac, dove rimarranno per il resto della settimana.
05/10/2011: TOUR DEL SUD EST
Oggi il tempo sarà un pochino nuvoloso all day, mannaggia!
Siamo in 5 (noi, Laila e le due straniere) più Luca, partiamo alle 9.15 per il tour del sud-est (€ 25 ciascuno).
Ci mettiamo un po’ per arrivare alla fabbrica del thè Bois Chery (ingresso: 800 rupie in due), siamo lì per le 11, un po’ perché non è vicinissima a Belle Mare, un po’ perché, mentre andiamo, incontriamo un posto di blocco (già è il secondo in 4 giorni) che ci fa perdere un po’ di tempo. I due poliziotti chiedono a Luca di mostrare il triangolo. Lui in quel momento non lo trova e becca una bella multa! Dopo essere ripartiti, si ricorda comunque di averlo, si ferma e lo “scava” da un tappetino del pulmino. Corriii, torna indietro a farglielo vedere e farti togliere la multa! Facciamo tipo 500 metri di retromarcia. Ecco, Luca ora te ne fanno un’altra di multa! No, dai, tutto a posto, sembra che la tolgono.
Il giro della fabbrica del thè dura un’oretta e mezza, si vede tutto il processo di lavorazione del thè, dallo sminuzzamento delle foglie all’inscatolamento. Al termine della visita c’è la degustazione del thè compresa nel prezzo dell’ingresso: ci si siede in un bel bar e ti vengono serviti thè a tutti i gusti. Si potrebbe anche acquistare, ma si vendono solo confezioni di una dozzina di scatole e i prezzi non sono proprio economici. Meglio acquistare al supermercato, dove ci porterà dopo Luca.
I giardini della fabbrica sono molto belli, ci sono anche dei cervi che girano liberi, che ci fermiamo ad osservare dal pulmino per qualche minuto.
Prossima tappa il punto panoramico di Gris Gris, dove c’è la roccia che piange. E’ molto bello, qui non c’è barriera,per cui il mare arriva violento. C’è anche la possibilità di scendere in spiaggia ma c’è molto vento e in questo momento non ne varrebbe la pena.
Lasciato questo bellissimo belvedere, ci dirigiamo a La Vanille, il parco dei coccodrilli e delle tartarughe (540 rupie, sempre in due). Il punto più bello, secondo noi, è dove sono le tartarughe giganti, c’è un’area in cui scorazzano libere. Assistiamo anche ad un accoppiamento, il sonoro ci lascia senza parole 🙂
Di coccodrilli ce ne sono molti, da quelli appena nati ai caimani.. molti però sono nella gabbie, così come gli altri animali. Probabilmente, se si hanno altre possibilità di vedere le tartarughe, il parco si potrebbe evitare (a meno che non si abbiano bambini, i quali sicuramente gradirebbero!).
Alle 15 ripartiamo per Blue Bay, dove vorremmo fare un pò di snorkeling.
Arriviamo alle 15.45, la baia è molto bella ma purtroppo si è riannuvolato. Il fatto che sia tardino e le nuvole ci frenano un po’ per lo snorkeling.. Quando Luca ci dice che possiamo tornare domani dopo avere visto i delfini (si, abbiamo già deciso la gita di domani), optiamo definitivamente per non andare.
Ci sdraiamo comunque un’oretta, c’è qualche debole raggio ma in lontananza un nuvolone grigio!
Mentre torniamo verso Asso Villa, Luca si ferma in un supermercato in modo che, chi vuole, può comprare del thè a prezzi più ragionevoli di stamane.
Rincasiamo per le 18.30, le due straniere durante il viaggio di ritorno si ammazzano dalle risate (non parlano, ma ridono) perché essendo all’ultima fila del pulmino, sono letteralmente sballottate qua e là.
Questa in realtà è la gita che ci ha entusiasmato di meno ma, secondo noi, solo perché non siamo riusciti a goderci Blue Bay in acqua.
06/10/2011 BAIA DI TAMARIN PER DELFINI, LE MORNE E BLUE BAY
Per la bellissima gita di oggi (€ 45 ciascuno) siamo solo noi due, probabilmente a causa della partenza prevista per le 6.20?!
Oggi ci accompagna Tangalè (scusa se ti storpiamo il nome, si scrive così?), alle 8.10 arriviamo a Grand Riviere Noire, baia di Tamarin, dove ci sono già altre 7 persone ad aspettarci. Saliamo su un piccolo catamarano per andare a vedere i delfini. Che bello, passiamo circa tre orette ad avvistarli, avvicinarsi loro con la barca (ci sono 5/6 barche in tutto) e tuffarsi per raggiungerli.. “quick” come dicono le guide, altrimenti tempo di prepararsi e loro già sono andati via.
Bello, riusciamo a nuotarci vicino, beh, Fabio riesce ad avvicinarsi meglio e tutte le volte che si tuffa, ma che vuoi fare? Vuoi mettere le sue capacità natatorie con le mie? Io solo per risalire sulla barca mi riempio le ginocchia di lividi… le prime volte che scendo in acqua non riesco nemmeno a vedere i delfini perché quando sento “go go go” perdo tempo ad indossare pinne e maschera.. le volte successive, pinne e maschera già indosso, 1 secondo dopo il “go” sono in acqua e riesco a vederli… che bello! La penultima volta Fabio ha paura che non riesca a nuotare velocemente e mi prende per un braccio, tirandomi dietro i delfini, ma non nota che il tipo davanti a me mi pinneggia in testa.. ecco perché decelero .. corri corri dietro i delfini, ne prendo poche di mazzate in testa!!
Dopo circa tre orette le guide fermano la barca vicino la barriera corallina per fare lo snorkeling, però non c’è una grande visibilità.
Al ritorno ci viene offerto quello che poi scopriremo essere un ponch! Ci piace tanto, ma sembra alcolico? Forse c’è del rhum?! non siamo sicuri!!! Boh, prendiamone un altro! Quando comincio (Ale) a sentirmi stordita e sembra quasi che mi stia prendendo un colpo, abbiamo la certezza che di rhum ce n’era e come! Capirai, a stomaco vuoto e sotto il sole cocente, scendo dalla barca a quattro zampe.. e ora come faccio?
Tangalè ci aspetta in spiaggia, lo vedo e non lo vedo, salgo in macchina e aspetto che passi:)
Ci facciamo portare al promontorio di Le Morne, che è semplicemente stu-pen-do!! Menomale va, mi sento anche meglio! Un mare favoloso, complice la stupenda giornata, facciamo dei bagni fantastici. Non si può descrivere il colore del mare, secondo noi è il posto di mare più bello delle Mauritius. Non sarà un caso che i migliori resort sono qui, tutti alberghi a “12 stelle”.
Precisamente ci fermiamo subito dopo il resort “Paradis”, dove c’è una spiaggia pubblica pulitissima attrezzata, come in tutte le spiagge principali, con dei bagni pubblici.
Passiamo qui un’oretta e mezza da Dio, sotto un bel sole caldo e facendo tanti bagni.. a tante foto!
Mangiamo i nostri panini e, verso le 13.30, ripartiamo per Blue Bay. Ieri non abbiamo potuto fare snorkeling e ci vogliamo riprovare oggi!
Sul pulmino mi appisolo (Ale) un po’, data l’alzataccia di stamattina.. e quando riapro gli occhi pioviggina! Non ci posso credere! Arrivati a Blue Bay, ci fermiamo in spiaggia ma il tempo peggiora. Facciamo una passeggiatina ma il tempo ci scoraggia e decidiamo di rincasare. Niente, questa baia è così bella e non riusciamo a vederla con il sole. Peccato:(. A saperlo, saremmo rimasti a Le Morne, magari a passeggiare un po’ in spiaggia!
Arriviamo da Asso verso le 16.30, prendiamo un caffè e facciamo due chiacchiere con gli altri ospiti della struttura, anche per confrontare un po’ le escursioni fatte e in programma.
Nel frattempo il tempo si è rimesso (crediamo comunque che, in generale, il tempo a sud est sia più piovoso/nuvoloso che nel resto dell’isola) e facciamo una passeggiata in spiaggia, verso l’hotel Blue Rivage, molto bello. La passeggiata è proprio piacevole e rilassante, raccogliamo dei pezzettini di corallo.
Passiamo in un negozio di souvenir di Belle Mare, dove facciamo degli acquisti interessanti (delle borse da mare tutte colorate e dei soprammobili con il famoso dodo) e rientriamo per rilassarci un po’ prima di cena.
Stasera la cena è mauriziana: buona ma come si mangia in Italia..:)
Per domani ci facciamo prenotare da Luca l’escursione all’isola di Gabriel (€ 45 ciascuno). Stasera è un po’ nuvoloso ed umido, speriamo bene per domani il tempo.. e sopratutto il mare, visto che ci vogliono 1 ora e 1/2 di catamarano e, fuori la barriera, Luca dice che il mare può essere mosso al punto da dare fastidio.. Però vogliamo correre il rischio, ci teniamo tanto a questa gita, perché abbiamo letto che il posto è molto bello e si può fare un buono snorkeling. Ma si andiamo, come è è.
07/10/2011 ISOLA DI GABRIEL
La mattina a colazione il tempo sembra nuvoloso, iniziamo bene! Invece, partiti alle 8 e arrivati a Grand Baie, ci imbarchiamo sul catamarano sotto un bel sole.. che diventa sempre più cocente. Wow!
Il catamarano lo immaginavamo sicuramente più veloce, invece è di un lento ma di un lento! Faremmo prima con il pedalò! L’isola dista 6 km e ci impieghiamo due ore per arrivare! Mamma..
La barca approda in una laguna tra l’isola di Gabriel e Flat Island, un’isola privata. Appena arriviamo uffa è tutto nuvoloso.. ma è solo per pochi minuti, tempo che il gommoncino ci porta dalla barca alla spiaggia e sistemiamo le nostre cose, che il cielo si fa celestissimo e sgombro di nuvole, e così rimarrà per tutta la giornata e il sole ci rosolerà ben bene!
Passiamo circa 40 minuti in acqua a fare snorkeling e rimaniamo molto soddisfatti! Certo, il paragone con Coco Island di La Digue e Baie Ternay e Port Launay di Mahè non regge (a sfavore di Gabriel) però ci sono tanti pesci colorati, i coralli non sono male e l’acqua è molto trasparente.
Non avevamo mai fatto snorkeling in acque così basse (siamo all’interno della barriera corallina, al massimo la profondità è di due metri) ma è bello! All’inizio l’acqua sembra fresca, invece assolutamente non “soffriamo”.
Alle 12.30, come ci è stato spiegato in barca, suona la campanella che ci annuncia che il pranzo è pronto! Che piacevole momento! Noi due, in pieno relax, sotto l’ombra di un albero a mangiare spaghetti, pollo, pesce alla griglia, insalata e coca, davanti ad un mare turchese.. ragazzi, questa si che è vita!:)
Dopo pranzo facciamo una bella passeggiata ed incrementiamo il nostro book fotografico. Vediamo che, sulla dx rispetto a dove approdano i catamarani, parte un “circular trail” che percorre l’intero perimetro dell’isola in 45 minuti. Noi passeggiamo per una parte del sentiero, sia in senso che nell’altro! Che piacevole camminata e che caldo! L’isola non è interamente circondata dalla barriera, quindi in alcuni punti il mare è mosso! Ad un certo punto incontriamo un tappeto di coralli a riva, neri e bianchi, che belli!
Purtroppo non abbiamo ancora digerito, per cui non possiamo fare un vero e proprio bagno però una veloce “bagnata” si! L’acqua è bellissima!
Verso le 15 risaliamo in barca, ci viene offerto un buonissimo cocktail (… analcolico:)) e si riparte.
Stavolta in “sole” un’ora e mezza siamo a Gran Baie, dove Tangalè ci sta aspettando per riaccompagnarci a “casa”.
Dopo un caffè ed un’altra tappa al negozio di souvenir di ieri, siamo a casa per una doccia rinfrescante e anche (:() per cominciare a preparare le valigie.
Stasera a cena aragosta! E’ così piacevole rincasare e a cena fare quattro chiacchiere con gli altri villeggianti, confrontarsi, prendere spunto per altri viaggi… e poi da Asso sono quasi tutti italiani, quindi la comunicazione è più “facile”.
08/10/2011: BELLE MARE, PRASLIN – SEYCHELLES
Stanotte non dormiamo tanto bene, chissà perché, sarà per quelle zanzare che puntano alle orecchie, boh!
Ci svegliamo comunque presto perché vogliamo fare colazione con calma e goderci un po’ la spiaggia di Belle Mare.
Oggi c’è un sole cocente e un piacevole venticello. Prendiamo un po’ di sole, brevi passeggiatine, ci ritroviamo con gli altri ospiti di Asso Villa, facciamo il bagno…insomma una tranquillissima e piacevolissima mattinata.
Alle 11:30 torniamo da Asso, diamo un’occhiata ad internet (ok orario del volo per le Seychelles confermato per le 17:30), doccia e pranzetto.
Salutiamo tutti, tra cui la simpatica Gloria, nipote di Asso, e alle 14 Andrea ci accompagna in aeroporto… sigh!!! (sigh per la partenza, non per come prosegue il viaggio :)). Siamo stati veramente bene da Asso, concordiamo con coloro che hanno scritto prima di noi che ci si sente coccolati!
…si magari alle 17:30 il volo, è in ritardo e parte alle 19! Fortunatamente il volo di collegamento tra Mahè e Praslin ci aspetterà.
Arriviamo a Praslin alle 23:15 con il “moscone”, come lo chiamiamo noi, un aereoplanino a 20 posti circa, e subito fuori il piccolo aeroporto ci aspettano i simpaticissimi Umberto e Morena di Villa Gaiarda, con la piccola Gaia, conosciuti lo scorso anno.
Fa molto più caldo rispetto alle Mauritius, lì la sera ci voleva un giacchetto, qui giammai!
Che immenso piacere essere di nuovo in questo stupendo posto, lo abbiamo sognato tutto l’inverno, che strano, così lontano eppure sembra di stare a casa. Andiamo a letto oltre la mezzanotte per il nostro meritato riposo. Siamo felici di essere qui.
09/10/2011 COTE D’OR
Che piacevole risveglio qui in questa quiete, in questa natura così rigogliosa, con gli uccellini!
Villa Gaiarda crediamo sia il posto ideale per rilassarsi. La stessa sensazione provata lo scorso anno: benessere.
Andiamo subito a Cote D’Or (raggiungibile in 10 minuti), che potremmo descrivere così: sabbia finissima di un bianco accecante, come la farina, mare turchese contornato da palme e verde. Non ci stanchiamo di dirlo: che piacere essere qui.
Andiamo subito all’isolotto che si trova sulla destra della baia, dopo l’hotel Acajou, dove la mattina c’è la bassa marea e che si raggiunge con l’acqua alle caviglie… si, proprio dove l’anno scorso mi ha punto una razza (Ale), che dolore! stavolta cammino con gli occhi fissi in acqua. L’esperienza insegna 🙂
Oggi vogliamo stare in totale relax, per cui ce ne stiamo in spiaggia a farci tanti bagni (beh, abbastanza a riva, considerati i due attacchi di squali ad inizio agosto scorso, che non ci fanno stare tranquillissimi in acqua) poi, prima che chiuda (alle 12.30 perché oggi è domenica), andiamo all’alimentari degli indiani che si trova poco prima dell’hotel Berjaya, per fare un po’ di acquisti di viveri (non è proprio la Coop ma ingegnandosi si trova tutto!) e poi a comprare la schedina Airtel per telefonare in Italia o mandare qualche sms, visto che qui i nostri cellulari sono fuori servizio.
Vogliamo goderci anche Villa Gaiarda per cui andiamo a mangiare qualcosa in veranda e poi ci buttiamo una mezz’oretta sui lettini in piscina.. siamo in catalessi, sarà che ci sentiamo rilassati!
Alle 14.30 siamo di nuovo a Cote D’Or per passeggiare lungo tutta la baia (sono circa 3 km) e fermarci dove ci piace di più per fare dei bagni.
Che lunga passeggiata, stiamo proprio bene! Se non fosse per questi moscerini che, soprattutto dalle 16.30 in poi, rompono un po’ le scatole. Ad un certo punto, Fabio ne ha una quindicina sulla schiena.. mah!
Mentre rientriamo raccogliamo un bel cocco (ce ne sono a centinaia per strada ovunque) con cui, una volta rincasati, facciamo merenda, altro bagnetto in piscina con partitella a pallavolo, doccetta e poi andiamo a fare due chiacchiere con Umberto e Morena, che simpatici che sono!
Stasera ceniamo con spaghetti, patate al forno e uova! Oltre a dei buonissimi manghi!
10/10/2011 ANSE LAZIO E COTE D’OR
Stamattina, anzi stanotte ci siamo svegliati a causa del forte prurito sulle gambe e (Fabio) sulla schiena. Sono stati i moscerini (detti sandflies) di ieri! Inizialmente non prudevano così i pizzichi ma poi… Morena ci dirà poi che il prurito dipende anche dal ph della pelle, ognuno ha una reazione diversa, ad esempio a qualcuno può venire anche la febbre. Abbiamo con noi ½ kg di medicine, ma non un antistamico, che invece sarebbe utilissimo.. mannaggia! Per evitare le punture (sapremo troppo tardi), si può mettere sopra la protezione solare l’olio jhonson, sembra ce ne sia proprio uno specifico anti-puntura.
Per andare ad Anse Lazio prendiamo l’autobus delle 9.15, che però passa alle 9.35, contro ogni residua aspettativa (considerando che siamo arrivati in fermata prima delle 9 ci abbiamo trascorso un bel po’).
L’autobus è quello che va ad Anse Boudin, dove si arriva dopo una ventina di minuti, e dopo che l’autista ti ha sballottato ben benino, perché le strade sono strettine, non c’è guardrail, ma si corre come matti!! Quando si scende dall’autobus, per arrivare in spiaggia bisogna camminare un’altra ventina di minuti lungo un sentiero contornato da alberi di bananine e altra vegetazione tropicale, su per una ripida salita (al culmine della quale si vede un bel panorama) e poi per un’altrettanto ripida discesa.
La fatica è ripagata perché la spiaggia è bellissima, tipicamente da cartolina, sabbia bianca, palme di tutte le forme. L’acqua del mare è però mossa, così come lo era a luglio dello scorso anno.. ci si diverte un mondo a giocare con le onde!
Poiché, proprio in questa spiaggia si sono verificati due attacchi di squali lo scorso agosto, sulla parte destra della baia è stata messa una rete e solo al suo interno è consentito fare il bagno. C’è anche un ragazzo che controlla che tutto sia a posto e che nessuno vada a largo.
E nessuno va a largo, nessuno fa il bagno fuori la rete. Si percepisce un certo timore di infrangere la regola. Ma chi ce lo fa fare? A largo comunque non ci andremmo, così come qui non ci siamo andati lo scorso anno, il mare non ci sembra lo permetta, e poi a riva con le onde ci divertiamo un casino. La rete rassicura. Ci va benissimo così.
Il tempo è sereno/variabile ma si sta più che bene, perché quando il sole esce fa caldissimo, non si riesce a stare sdraiati a prendere il sole più di tanto.
Facciamo anche una bella passeggiata lungo la parte sinistra della baia, si cammina per un breve tratto in mezzo alla vegetazione e si raggiunge un’altra baietta molto bella.
Verso le 13 ci rincamminiamo lentamente verso la fermata dell’autobus, fermandoci anche per guardare le tartarugone nel recinto del ristorante Bombom Plume, che tenere che sono!
Stavolta il bus anticipa di dieci minuti e alle 13.35 si riparte per Cote D’Or.
Pranziamo nella “nostra” bellissima villetta, riposino chi sulla sdraio in veranda all’ombra (Fabio) e chi a bordo piscina al sole (Ale), poi di nuovo passeggiata lungo la Cot D’Or. Stavolta ci riempiamo di Autan Fresh, i sandflies di ieri ci hanno fatto proprio “male”. Oggi, con quest’alone che lasciamo, non ci vengono a rompere le scatole. Ci credo!
Facciamo un’altra puntatina dall’indiano per comprare un po’ di acqua e frutta e poi a casetta!
Stasera siamo a cena fuori alla “Pirogue” con Umberto, Morena e la piccola Gaia. Si mangia bene e passiamo una bella e spensierata serata in piacevole compagnia:)
Tutto perfetto, peccato che all’1 di notte (Ale) mi risveglio a causa di questo cavolo di prurito sulle gambe, mi passo sia lo stick dopopuntura, sia il gel contenuto nella foglia di aloe che mi ha dato Morena.
Pare che, così panata, sto un po’ meglio. Il dopopuntura e il gel mi danno un po’ di sollievo, anche se momentaneo, fortuna che il sonno ha la meglio! Mannaggia a me e all’antistaminico che non ho:)
11/10/2011 ANSE LA FARINE AL NEW EMERALD COVE
Stamattina il cielo è nuvoloso e così rimarrà per l’intera giornata, mannaggia!
Prima di partire avevamo chiesto informazioni al New Emerald Cove per poter visitare Anse La Farine, spiaggia accessibile soltanto a chi alloggia in questa struttura e raggiungibile solo via mare tramite un motoscafo che fa a spola da Baia Sant’Anna in 5/10 minuti (insomma, le corse giornaliere non sono moltissime..), e per partecipare allo snorkeling guidato da una biologa italiana.
Anse La Farine sui depliant ci sembrava da casa un posto bellissimo.. e infatti ora lo confermiamo. Che acqua!!
Tramite “conoscenze” riusciamo a ottenere due ingressi gratuiti a questa bellissima struttura.
Arriviamo poco dopo le 10, conosciamo subito la biologa che fa le visite guidate di snorkeling (che mestieri che esistono eh? :)), con tanto di spiegazioni molto interessanti su tutto ciò che si vede sott’acqua.
Ci dice che il tour parte alle 11.30. Nell’attesa visitiamo la struttura, è veramente bella!
Alle 11.30, con un gruppetto di una decina di persone, iniziamo lo snorkeling che, nonostante le nuvole, ci sembra veramente bello! I fondali sono abbastanza bassi, visto che la baia è protetta dalla barriera e ci sono tanti pesci colorati, trombetta, pappagallo, castagnole ecc.. che nuotano, e noi dietro a loro, in mezzo a dei corridoi tra le formazioni coralline. Davvero superiore alle aspettative.
Finiamo quasi alle 13 e ci fermiamo un po’ a parlare con una coppia di mezz’età che si sta godendo la pensione in giro per il mondo (almeno dai racconti che fanno!).. poi stendiamo i nostri asciugamani su una spiaggia che sembra deserta… probabilmente non appartiene al NEC, è alla destra dell’ingresso, e ha una bella veduta su Round Island, isola privata. Ci rifocilliamo e ci riposiamo. Esce anche qualche raggio di sole, io (Ale) mi stendo e mi rilasso tanto. Fabio invece fa “impazzire” dei granchi che, poveracci, si trovano da quelle parti. Tira loro la sabbia, poi molliche di pane avanzato. Il tutto per circa un’ora.
Alle 15.15 riprendiamo il motoscafo per Baia Sant’Anna e lì ci viene a prendere Morena e ci riporta a casetta.
Relax (insomma, ci mettiamo di nuovo in piscina a giocare a pallavolo), doccia e poi bisogna cominciare a preparare i bagagli (uffa uffa uffa) perché domani ci trasferiremo a La Digue (vabbè, non vediamo l’ora anche di stare qui, ma i giorni passano…)
Poco prima di cena Morena ci porta del frutto del pane fritto, Ce lo divoriamo come due affamati che non toccano cibo da un mese. Un po’ perché abbiamo un certo languorino, un po’ perché è proprio ottimo! Pensare che avevamo già visto questo frutto, ma chi avrebbe mai pensato che era così buono?! Come sapore, sembra una via di mezzo tra una patata e una castagna. Morena ci dice che quando è più maturo è più dolce e si cucina in un altro modo, con il latte di cocco. Chissà quando avremo modo di assaggiarlo. Bisogna proprio tornare!
12/10/2011 LA DIGUE, ANSE SEVERE, SPIAGGE DEL NORD EST FINO AD ANSE FOURMIS
Stamattina grandi saluti. Ci dispiace un pò di andar via perché a Villa Gaiarda ci si sente a casa, i proprietari hanno la qualità di esserti sempre vicino, ma con discrezione. E danno tanti consigli utili.
Prendiamo la barca delle 9 da Baia S. Anne e dopo una ventina di minuti siamo a La Digue, l’isola dei sogni! Troviamo ad aspettarci al porto un tipo mandato da Pension Hibiscus e, in soli 5 minuti di taxi (un carretto aperto), siamo a destinazione. Fa caldissimo ed è molto umido. Il posto è carino, avrebbe bisogno solo di qualche aggiustatina (infatti Fabio, nel chiudere la finestra del bagno, gli casca il vetro di sotto, in giardino! O nooo, iniziamo subito a combinare guai)!!
Il rapporto qualità/prezzo è comunque assolutamente buono! Le camere sono abbastanza spaziose, anche se il letto è a una piazza e mezza (menomale che siamo magri!)
Prendiamo subito le bici che la sigra Jannita ci fa trovare appena arrivati e andiamo un po’ a zonzo.
L’isola a nostro parere è stupenda, piccolina, tutta verde, tranquilla, le passeggiate in bici sono un qualcosa di rilassantissimo.. e il mare poi!!
Ci fermiamo ad Anse Severe, al nord dell’isola, si sta benissimo, il sole va e viene, c’è la massa marea, talmente bassa che si può camminare con l’acqua alle caviglie per un bel tratto. Nell’acqua bassa vediamo un paguro arancione, carino! E poi, secondo noi, un parente del cavalluccio marino (una biscetta col muso di cavalluccio) e, a riva, tanti pezzi di conchiglie e coralli lasciati dal mare.
Facciamo uno spuntino e poi ripartiamo con la bici per andare a vedere le spiagge del nord est, scorgiamo spesso dei granchioni giganteschi in mezzo alle foglie o dentro ai buchi altrettanto giganteschi, poi le tartarugone che vagano libere, poi le casette, tutte con bue, galline e tartarughe nei giardini.
Si è annuvolato ed incupito un pò, in quel tratto il mare è agitato, quindi il paesaggio che vediamo è proprio suggestivo! Arriviamo fin dove c’è una strada percorribile in bici, ad Anse Fourmis, poi si dovrebbe lasciare la bici ed iniziare a piedi un sentiero che parte in mezzo alla foresta, il cui primo tratto sembra abbastanza duro!
Ritorniamo indietro e ci prendiamo un buonissimo gelato alla vaniglia da Chez Marston. Passiamo il resto della giornata su e giù con la bici (ogni tanto si incontra qualche bellissima famigliola di gallo e consorte, con pulcini al seguito neri e gialli, quanto siete carini!!!) Facciamo un po’ di spesa per la cena, poi passeggiatine a piedi, poi doccia rinfrescante!
Stasera siamo entrambi stanchissimi e, neanche stessimo in un convento, ci addormentiamo poco dopo le 21!
13/10/2011 ANSE SOURGE D’ARGENT, GRAND ANSE, PETIT ANSE, ANSE COCOS, BELLE VUE
Oggi bellissima e “pienissima” giornata, in tutti i sensi, anche meteorologicamente.
Abbiamo dormito come due sassi per 11 ore, nonostante i galli che sembrava stessero sotto il letto (probabilmente in un giardino vicino), che canticchiavano fin dalle 5 di mattina! L’aria condizionata è rimasta accesa tutta la notte, mamma che caldo! Forse questa è l’ultima notte che mi sveglio per il prurito.. Siamo ora di nuovo pronti per ripartire!
Passiamo tutta la mattinata alla stupenda Anse Sourge D’Argent, la spiaggia che si raggiunge tramite il parco Union Estate (ingresso per due, 200 rupie). Il parco è veramente favoloso, ci sono tantissime palme, i buoi che macinano i cocchi per fare l’olio, il giardino delle tartarugone.. fino a che non si arriva al mare, e che mare! Per tutta la mattinata prendiamo il sole, facciamo i bagni, facciamo un piacevolissimo snorkeling (l’anno scorso non ci aveva soddisfatto così tanto in questo tratto di mare, l’acqua aveva minore visibilità)… insomma, una gran bella mattinata!
In programma per oggi abbiamo il pranzo al ristorante in spiaggia a Grand Anse, il Lautier Coco, che ricordavamo molto carino. Certo, per arrivare in bici a Grand Anse che fatica! Certe salite! Ce ne vuole di fiato e di muscolatura!
Il ristorante è veramente caratteristico, il pavimento è di sabbia, i tavoli bassi e fiori di hibiscus appesi ovunque. Per 14 € a testa mangiamo un buffet creolo niente male (il posto assomiglia un po’ al ristorantino in spiaggia ad Anse Soleil di Mahè, ma lì si mangia ancora meglio e alla carta!).
Ci riposiamo un po’ all’ombra di un grande albero in spiaggia davanti al ristorante ed è così rilassante perché il mare è potentissimo e si sente solo il rumore delle onde che si infrangono sul bagnasciuga. Dopo esserci riposati un pochino, raggiungiamo l’estremità destra della baia, che bello, il mare è così potente che c’è tanta acqua nebulizzata in aria.
Oggi è un gran bella giornata per cui il sole rende le onde, prima che si infrangano , di un bel colore turchino.
Iniziamo poi il sentiero per Petit Anse ed Anse Cocos, raggiungibili rispettivamente in 10 e 20 minuti.. C’è un bel sali-scendi da fare, una bella sfacchinata, anche perché fa un caldo/umido!. Però percorrere un sentiero in mezzo alla foresta non è una cosa da tutti i giorni e poi dai promontori, in mezzo alle palme ed altri alberi tropicali, si aprono degli scorci da cartolina. Alla fine di Anse Cocos c’è una piccola laguna riparata dove è anche possibile fare il bagno. Certo per noi, dopo l’abbuffata, non è il momento. Poi, forse perché è di pomeriggio, l’acqua sembra fare un po’ di schiumetta…
Ci viene un po’ da ridere mentre torniamo indietro perché ci ricordiamo di alcuni racconti letti prima di partire, di persone che si sono perse in mezzo alla foresta per arrivare ad Anse Cocos, che addirittura hanno dormito nella foresta! Mah, a noi sembra che non ci siano molte chance di sbagliare:)
Tornati al Lautier Coco, dove sono parcheggiate le nostre bici, siamo sudati come due straccetti. La nostra prossima tappa è il punto panoramico di Belle Vue, all’interno dell’isola. Arriviamo con la bici fin dove possibile, poi la salita si fa talmente ripida che è difficile percorrerla anche a piedi! Lasciamo il mezzo e arriviamo abbastanza stremati ma che panorama che c’è! La giornata è limpida, per cui si vedono tutte le isolette di fronte. Torniamo giù che è l’ora del tramonto e assistiamo ad uno spettacolo che immortaliamo quasi momento dopo momento, ossia appunto un tramonto da cartolina: il sole rosso rosso lentamente si nasconde dietro il mare e la luce lascia il posto al crepuscolo.
A questo punto, tempo di fare un po’ di spesa per la cena e poi doccia! Finalmente!
Dopo cena riusciamo a fare due passi, prendiamo il gelato alla vaniglia da Chez Marston (ci era piaciuto così tanto ieri, non si poteva non fare il bis!) e arriviamo fino al porto. C’è una bella luna piena che ci riaccompagna fino alla Pension Hibuscus.
14/10/2011 SPIAGGE DEL NORD EST, ANSE SOURGE D’ARGENT
Ieri avevamo organizzato per oggi una gita ad Anse Marron, con partenza dall’eliporto e arrivo a Grand Anse, passando attraverso spiagge, foresta, mare, insieme a Robert, un ragazzo conosciuto tramite la sig.ra Jannita, che spiccica anche qualche parola d’italiano (costo pattuito: 25 € a testa).
Purtroppo mentre facciamo colazione piove (certo, questi ultimi due giorni il tempo sta facendo i capricci) ed è nuvoloso a 360 gradi. Ahinoi, desistiamo e annulliamo la gita. Chiediamo a Jannita di chiamare Robert, che arriva da noi dopo qualche minuto, per dirci “don’t worry, the weather is changing”. Beh, non riusciamo a farci convincere, anche se siamo tanto dispiaciuti perchè comunque questa gita ci incuriosiva parecchio!
Decidiamo di andare intanto al porto per acquistare i biglietti per Mahè per domani (alla modica cifra di 55 € a testa), poi facciamo un saltino ad uno dei negozi di souvenir che si trovano vicino al porto (con grande gioia di Fabio:)) , “dobbiamo” comprare le calamite da attaccare al frigo.
Optiamo per andare nuovamente in bici alle spiagge del nord est. Miracolosamente sembra uscire nel frattempo un po’ di sole, menomale! E’ bello anche da questa parte il mare, anche se, oltre la barriera, è parecchio mosso.
Visto che il tempo sembra migliorato (Anse Marron, come sarai?), decidiamo di tornare a quella spettacolare spiaggia che è Anse Sourge D’Argent.. E vaiii!! A tutta velocità! 100% Brumotti!! Torniamo indietro….finchè Fabio non decide di incappare con la ruota su di un sasso e di rompere la gomma! O no, stiamo ancora così distanti da “casa” e ora?? Arriviamo io (Ale) in bici (la mia è intatta!) e Fabio a piedi spingendo la sua bici fino al parcheggio del Patratan Hotel e lì abbandoniamo il catorcio.
Ora siamo in 2 con 1 bici. Come si fa? Io mi siedo sul manubrio, faccia a faccia con Fabio, e lui a “cianche” larghe per evitare di sbattere contro le mie.. così, piano piano, tra le risate e le facce incuriosite di chiunque incontriamo, ripassiamo alla ns guesthouse per farci dare una bici nuova.. tutte a noi!
Per arrivare in spiaggia, non riesco a convincere Fabio a passare (gratis) dietro l’eliporto, via mare che, in questo momento, non arriverebbe neanche al ginocchio.. quant’è onesto il mio ragazzo:)
Passiamo dunque dall’ingresso dell’Union Estate e c mettiamo nel punto in cui eravamo ieri, di fronte al banchetto dove solitamente c’è un certo Roland che organizza anche lui escursioni ad Anse Marron. Il cielo è nuvoloso ma andiamo lo stesso a fare snorkeling. Stiamo un sacco di tempo in acqua, che fico là sotto! Stavolta vediamo anche un pesce a righe bianche e blu elettrico mai visto prima, stupendo! Chissà come si chiama?!
Fabio, oltre a rompere le scatole a granchi, animaletti vari.. e me!! (scherzo Fabi!!), ora sta “lottando” contro dei pescetti che nuotano accanto ad un corallo di cui sono molto gelosi (per le uova? boh). Appena si avvicina con la macchinetta per fare delle foto, loro gli vanno incontro per pizzicarlo. Credo che si sarà fatto pizzicare una cinquantina di volte 🙂
Stiamo un po’ in spiaggia, certo se ci fosse un po’ di sole ad asciugarci si starebbe meglio, macchè sembra addirittura che peggiori!
Percorriamo il sentiero che passa lateralmente alla spiaggia, fino a che diventa troppo impervio, e si perde nella foresta o su un costone (forse si deve proseguire tuffandosi in mare:))… non sapremmo. Sarebbe stato carino percorrerlo con una guida.
Ci fermiamo in un’altra spiaggia abbastanza spaziosa, ma pioviggina. Aspettiamo un po’ di digerire per fare un altro giro di snorkeling e, mentre siamo in acqua, viene giù un acquazzone!! “the weather is chancing”..si, in peggio! Robert non aveva specificato!
Nel primo pomeriggio decidiamo di rincasare, anche perché dobbiamo fare un po’ di spesa, passare da Jannita a pagare il conto e preparare le valigie. E così passiamo il resto della giornata.
15/10/2011 ANS AUX PINS, MAHE’
Della serie: al peggio non c’è mai fine (solo dal punto di vista del meteo ovviamente), stamattina piove, ma piove per piovere, viene giù di brutto! E questo tempo ci accompagna mentre prendiamo il taxi per il porto, mentre saliamo sul Catcocos (catamarano che ci porterà a Praslin e poi, dopo un cambio barca, a Mahè), mentre cambiamo barca, arriviamo a Mahè, cerchiamo un taxi, arriviamo alla reception di Jamelah Apartment, a Ans Aux Pins. Zuppi!
Beh, i key way stanno bene piegati in valigia, ogni tanto devono pure cambiare aria, perché usarli?:)
Comunque, a parte questo inconveniente, gli appartamenti ci sembrano molto carini, il nostro ha una veranda vista mare niente male.. beh, il mare in questo punto non è affatto bello (almeno secondo lo standard seychellese) per una notte e per la vicinanza all’aeroporto (comoda perché domani il volo delle 9.15 ci obbliga a stare alle 7 in aeroporto) oppure anche come base per muoversi e visitare l’isola, può essere una buona soluzione.
Non si sta affatto male in casa, c’è la tv con canale italiano, un divano dove riposarsi guardando il mare.. Aspettiamo che spiova, in tarda mattinata, per uscire e gironzolare un po’ lì intorno. Ne approfittiamo per comprare in una bancarella un buon frutto del pane e un mango. Il frutto del pane lo facciamo fritto: che bontà! Il mango, invece, è talmente acerbo da sembrare un limone. Le quattro tartarugone che sono in giardino però lo gradiscono!
Passiamo il pomeriggio a gironzolare qua e là. Vicinissimo a Jamela Apt c’è “the craft village”, il villaggio dell’artigianato locale, però non andiamo.. Certo, avremmo preferito darci l‘ultima rosolata in spiaggia (motivo anche della scelta della struttura).. vabbè, next time:)
16/10/2011 MAHE’, ROMA
Stamattina riprendiamo l’aereo delle 9.15, che parte con una mezz’ora di ritardo, che non riesce a recuperare.. ritarda (per fortuna) anche il volo di ritorno da Parigi. Viaggiare di giorno non è il massimo, inevitabilmente ci si annoia.. però noi abbiamo riempito il ns cuore di una bellissima esperienza, di posti magnifici e di momenti di relax e di divertimento… non potevamo chiedere di meglio!!
Ps quest’anno abbiamo fatto poche escursioni alle Sey perché lo scorso anno avevamo girato parecchio. Ci sentiamo di consigliare vivamente di non perdere (oltre ai posti citati in questo racconto):
* isole Coco e Felicitè da La Digue (o da Praslin, ance se più lungo il tragitto)
* Port Launay Marine NP e Baie Ternay a Mahè
* Sant’Anne Marine NP a Mahè
* Il ristorante sulla spiaggia di Anse Soleil a Mahè
* Isola di Couriese e San’t Pierre a Praslin
COSTI:
VOLI:
* volo andata Roma-Mauritius con scalo a Parigi e Seychelles- Roma, sempre con scalo a Parigi, acquistato on line sul sito di Air France a fine giugno 2011: € 942 ciascuno.
* Volo Mauritius-Seychelles acquistato (lo stesso giorno dell’altro!) on line con Expedia, operato da Air Seychelles (compagnia alla quale abbiamo poi chiesto conferma del volo!): € 262 ciascuno.
ALLOGGI:
* Asso Villa, Belle Mare, Mauritius: € 95 al giorno in ½ pensione a camera
* Villa Gaiarda, Praslin, Seychelles: villetta in self-catering: € 120 al giorno a villetta (la migliore sistemazione in assoluto per noi!)
* Pension Hibiscus, La Digue, Seychelles: € 70 al giorno a camera (verrebbe 85 con colazione), con possibilità di usare la cucina.
* Jamelah Apartment, Ans Aux Pins, Mahè: € 95 al giorno a villetta
Il costo totale a persona, tutto compreso, anche souvenir, è stato di circa 2400 €.
Alessadra e Fabio
Se volete, scriveteci:
Alefabio.tg@libero.it
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