di Giacomo Morganti –
Quest’anno io e Giulia abbiamo deciso di organizzarci un viaggio in proprio, andando a visitare il Marocco con arrivo a Marrakech per dirigersi verso il deserto del sud per poi fare ritorno alla città di partenza. Per organizzarlo al meglio mi sono dotato (a GIUGNO!!!!) di due guide, la fida Lonely Planet e la Guide du Routard che ho letto e studiato attentamente. Ho visto e rivisto le varie possibili mete fino a buttare giù un itinerario di 13 gg secondo me molto bello ed allo stesso tempo abbastanza rilassato negli spostamenti.
Fatto questo mi sono messo alla ricerca di una agenzia in Marocco scoprendo che ve ne sono una miriade, tutte probabilmente molto brave ed attrezzate; la mia attenzione si è posata su una di queste che si chiama Desert Nomadexperience e dopo vari scambi di mail e consigli su Tripadvisor di altri usufruitori abbiamo optato per questa. Mai scelta fu più felice in quanto Nourdine, il titolare e tutte le persone coinvolte nel nostro viaggio si sono dimostrate estremamente professionali, gentili e sempre propense a soddisfare i nostri bisogni.
22/12 GIOVEDI’ ITALIA – MARRAKECH
Partiti! Sembra impossibile, ma arriviamo puntualissimi, anzi in anticipo a Marrakech (9:00 di mattina), usciamo e troviamo Nourdine e Aziz ad attenderci e dopo i saluti preliminari siamo accompagnati al nostro hotel.
L’atmosfera è davvero bella ed esaltante, scatto diverse foto, ma non è assolutamente facile in quanto la luce è poca…… meglio di niente. L’educazione delle persone è massima, tutti fanno il proprio lavoro ed io chiedo se posso scattare foto, alcuni sono d’accordo, altri no, altri vogliono una mancia, ma il tutto sempre nel massimo rispetto. Anche la pulizia della città mi stupisce…… certe città in Italia si sognano questa pulizia….. Livorno compresa! Il nostro pellegrinare continua nelle viuzze del mercato, cerchiamo quelle meno battute dai turisti ed è proprio in queste che vedi veramente come funziona la vita del souq, una bellissima esperienza. Verso il fine pomeriggio iniziamo a fare ritorno a piazza Jemaa – El – Fna, patrimonio dell’Unesco e rimaniamo sbalorditi dalla trasformazione che subisce dal giorno alla sera. In poco più di 1 ora vengono allestiti banchetti di ogni genere di cibo e la piazza stessa diventa un enorme formicaio di persone, turisti e non, che mangiano e girano estasiati tra le varie bancarelle ed i vari bazar, un’esperienza unica! Mangiamo nella piazza a base di spiedini e verdura e continuiamo a girovagare estasiati ancora per un po’ e verso le 10, stanchissimi, andiamo al nostro bel riad contenti della prima giornata marocchina.
23/12 VENERDI’ MARRAKECH – OUARZAZATE
Oggi inizia il nostro avvicinamento al deserto, quindi sveglia verso le 8:00 per una buonissima colazione. Ci aspetta Soufiane, la nostra guida/autista, giovane ragazzo berbero che si dimostrerà un’ ottima guida oltre che una persona simpatica con cui passeremo delle bellissime giornate.
24/12 SABATO OUARZAZATE-AGDZ
Sveglia con calma e dopo aver fatto colazione partiamo per AGDZ, cittadina in direzione sud, ma prima
Ripartiamo alla volta di AGDZ e più precisamente in direzione della Kasba di Tamnougant, ma prima di arrivare a questa attraversiamo un bellissimo palmeto dove si ergono delle kasba ormai in rovina, tutto davvero molto bello! Arriviamo alla kasba e decidiamo di ingaggiare una guida per farci spiegare la storia di questa bellissima struttura. La scelta si rileva azzeccata e la guida si dimostra capace e ben informata su tutto quello che riguarda la storia di questo edificio, portandoci tra l’altro in luoghi che da soli non avremmo potuto visitare. Finita la visita girovaghiamo tra le rovine e tra il palmento sottostante scattando foto al tramonto, è un peccato vedere questo bel sito abbandonato ed in rovina, ma tant’è…. , d’altronde non è che in Italia si faccia di meglio!
Il nostro albergo non poteva essere in un posto migliore ovvero…. In una parte della kasba stessa!!!! Si, hanno ritagliato uno spazio per questo, tutto fatto in terra e ben gestito e tenuto. Cena con un buonissimo cous cous e poi a nanna.
25/12 DOMENICA AGDZ – DUNE ERG CHIGAGA
E’ Natale, ma come sempre durante questi viaggi ci facciamo davvero poco caso in quanto spesso ci troviamo in Stati non Cristiani e quindi non festeggiano questa festa. Ci svegliamo con calma e dopo un’ottima colazione sulla terrazza della kasba partiamo per il nostro viaggio che risulterà essere molto lungo, finalmente ci dirigiamo verso il deserto!!! Soufiane ci propone una variazione del tragitto, invece di passare da M’hamid, ci dirigeremo verso la strada alternativa con direzione lago di Irki, lago che esiste solo durante il periodo delle piogge e che noi troveremo prosciugato dal caldo e dalla siccità. Il nostro tragitto prevede quindi il seguente nuovo itinerario AGDZ . Puasair. Foum Zguid. pista verso Lago Iriki. Dune Erg Chigaga.
le nostre aspettative. La strada è quasi tutta per noi e possiamo ammirare dei bellissimi paesaggi in cui il contrasto dei colori è da mozzafiato! Arriviamo a Foum Zguid e dopo una pausa per il the ripartiamo iniziando la prima nostra pista del viaggio. La strada è molto accidentata e Soufiane ci spiega essere una tappa della Parigi Dakar, cavolo penso io, Proprio dura!!
Proseguiamo e dopo alcune ore arriviamo al lago di Iriki o meglio a quello che ne resta. Il caldo infatti lo ha completamente prosciugato e il letto del lago è tutto crepato creando dei bellissimi disegni. Scattiamo delle belle foto e già che ci siamo mangiamo a pane e tonno portato dall’Italia tutti e 3 insieme, siamo in mezzo al nulla e questo mi rende stranamente a mio agio, amo sicuramente di più questi posti piuttosto che le città.
Soufiane ci spiega la differenza tra i vari deserti descrivendo quello di sassi come il più duro ed arido di tutti…… non avevo mai pensato al deserto fatto di sassi, il mio stereotipo di deserto era quello composto da immense distese di sabbia, ma a quanto sembra non è così!
Ripartiamo e dopo poco iniziamo finalmente a trovare la sabbia! Le dune si ergono di fronte a noi e non possiamo che ammirarle con i loro mutevoli colori. Giriamo un po’’ e notiamo che stiamo girando un pochino a vuoto fino a quando Soufiane si ferma e stizzito ci dice “io non so più dove siamo!!!!!”. Hai…….. persi nel deserto!!!!! Questa situazione ha del tragicomico in quanto nella peggiore delle situazioni basta tornare indietro, comunque mi fa ragionare e tra me e me penso…. per fortuna che ho preso una jeep ed una guida altrimenti col cavolo che ce la facevo da solo! In effetti Soufiane ci spiega che non ci siamo persi e che lui sa benissimo la direzione, ma con il vento le dune si sono spostate e non trova il varco per superarle, o perlomeno si rischia di rovinare la jeep per arrivare all’accampamento. Poco male, usciamo dalle dune e torniamo nel deserto di roccia dove ci fermiamo presso una famiglia nomade a chiedere la strada.
Scendiamo dalle dune che è ormai buio e ci dirigiamo verso l’accampamento e verso la nostra tenda che più che altro, da quanto è organizzata, sembra una camera d’albergo! Ci rilassiamo e dopo via a cena tutti insieme, compreso un gatto (del deserto!!!!) simpatico che fa compagnia a tutta la comitiva. Dopo cena un pochino di musica accanto al fuoco e poi via a nanna.
26/12 LUNEDI’ DUNE ERG CHIGAGA – M’HARCH
Sveglia che è ancora buio per vedere l’alba dalle bellissime dune del deserto.
Da lassù possiamo ammirare tutto il deserto con i mutevoli colori delle dune a seconda di come arriva la luce. Da prima quasi violacei fino a diventare dorate con il sole che le bacia. Rimaniamo tutti imbacuccati qui a vedere questo spettacolo con il vento che soffia forte e che rompe il silenzio incredibile che circonda questi posti. Scendiamo e facciamo una abbondante colazione e poi partenza. Durante il tragitto che ci separa da Zagora attraversiamo l’oasi di Mlang, le dune di Lehoui ed il villaggio di Tagnit, il paesaggio è molto caratteristico e quindi il viaggio scorre bene. Arrivato a Zagora Soufiane ci lascia al mercato centrale con appuntamento dopo circa 1 ora e quindi ci inoltriamo a fare un pochino di spesa (frutta, verdura, pane), ma dopo poco veniamo “accalappiati” da un tizio locale che sentito che siamo Italiani ci chiede (in italiano) di scrivere una cartolina al posto suo per dei suoi amici italiani e ci chiede di seguirlo. Sicuramente è un modo per portarci nel suo negozio, ma tutto sommato a noi può anche andare bene così e ci lasciamo trascinare in questa occasione. Il tipo, sempre e comunque educato e cortese, ci fa accomodare per scrivere la cartolina e ci prepara il the secondo lo stile tipico ed ovviamente, non appena finita la cartolina, inizia a mostrarci tutta la mercanzia del negozio. Noi non vogliamo comprare nulla, ma alla fine la mia attenzione cade su una scatolina fatta di pelle (di cammello dice lui) ed alla fine la compro ad un prezzo, secondo Giulia troppo alto. Soufiane dopo, facendogli vedere l’acquisto, confermerà quanto detto da Giulia, ma alla fine poco importa, la cifra non era esagerata ed a me rimarrà il ricordo di questa prima contrattazione marocchina.
Ripartiamo direzione Riad Nomad, hotel sulla riva di un lago, adesso in secca. Il viaggio però si prospetta lungo in quanto Soufiane vorrebbe passare da una strada molto bella e panoramica che arriva fino a 4 Km dall’Algeria, ma quando siamo vicino al confine dei ragazzi ci dicono che è meglio tornare indietro in quanto i militari che piantonano il villaggio vicino al confine non sono molto gentili. Decidiamo quindi di fare dietro front, magari cercando una via alternativa. Soufiane si ferma per chiedere informazioni per queste strade, ma ci dicono che non ce ne sono, dovremo tornare indietro perdendo tra tutto circa un’ora e mezza. Durante questo nostro chiedere agli abitanti delle campagne abbiamo modo comunque di verificare con grande piacere l’ospitalità che li contraddistingue, tutti ci offrono di rimanere per bere un thè o per dormire da loro. Non smetterò mai di sottolineare quanto siano ospitali i marocchini.
Dopo alcune ore e dopo anche una foratura con cambio gomma finalmente arriviamo all’hotel, davvero bello, dove mangiamo un ottimo cous cous e facciamo 2 chiacchiere con la nostra guida, prima di andare a letto. Questa giornata è stata senza dubbio quella in cui abbiamo viaggiato più di tutte, quasi sempre su pista, durata circa 8 ore.
27/12 MARTEDI’ M’HARCH – MERZOUGA
Proseguiamo e dopo poco arriviamo a Merzouga dove ci fermiamo a mangiare insieme a Soufiane che ha capito come siamo fatti e ci porta non in luoghi turistici, ma in piccole bettole tipiche marocchine dove si mangia molto bene e si spende molto meno.
Arriviamo all’hotel Tombouctu, bellissimo, che si erge alle soglie delle dune dell’ Erg Chebbi. Noi che siamo abituati a spostarci in piccoli e scomodi hotel quasi ci sentiamo a disagio in questo bellissimo posto….. e pensare che addobberemo la bellissima camera che ci hanno riservato con il bucato dei vestiti dei giorni passati!!
All’albergo troviamo Aziz ed a questo punto Soufiane ci lascia per ritornare tra 3 giorni, dopo il nostro tour nel deserto con i cammelli. Facciamo la conoscenza di Hamid il capo cammelliere, la persona che pianificherà i nostri 3 giorni anche se in realtà il cammelliere che ci porterà nel deserto sarà Joussef.
Approfittiamo del tempo nel pomeriggio per fare 2 passi nel deserto, qualcuno si propone di farci da guida, ma noi rifiutiamo e loro non sono insistenti, come del resto nessuno da queste parti.
Le dune di questo deserto sono completamente diverse dal primo,
Continuiamo il nostro vagare e scaliamo una duna dove aspettare il tramonto. Davvero tutto molto bello ed affascinate, posto ideale dove scattare molte foto indimenticabili, specie con la Luna Piena che spunta sopra la nostra testa e che fa ombra sulle dune e sulle carovane di cammelli, davvero uno spettacolo unico.
Alla fine rientriamo felici all’albergo e dopo una cena ed un buon the in compagnia di Aziz andiamo a letto pronti al deserto ed ai cammelli!
28/12 MARTEDI’ MERZOUGA- BIVACCO
Tornati all’accampamento facciamo conoscenza con altre persone che come noi hanno scelto la meta del deserto e dopo mangiato, insieme ai rispettivi cammellieri, ci mettiamo intorno al fuoco a suonare (loro) i jambè.
Dopo un pochino decidiamo di andare a letto super vestiti visto il mega freddo che c’è! (ma il deserto non doveva essere caldo????????)
29/12 MERCOLEDI’ BIVACCO-NOMADI
Sveglia presto per vedere il sorgere del sole e scattare qualche foto. La notte è stata fredda, ma eravamo coperti all’inverosimile e quindi è passata bene. Oggi è il giorno clou del nostro giro e non solo perché è il compleanno di Giulia, ma anche perché ci dirigeremo verso il luogo dove staziona una famiglia nomade presso la quale dormiremo. Partenza verso le 9:30 e dopo circa 2H arriviamo al primo bivacco dove ci fermiamo per il pranzo, non prima però di aver scalato una nuova vetta sabbiosa! La duna è molto grande ed alta e con il suo colore rosso è davvero affascinante. Nel frattempo il sole ha scaldato il giorno e quindi decidiamo di salire togliendoci le scarpe, sicuramente si presenterà più faticoso, ma anche più bello….
Sembra di essere al mare!! Da lassù si vede tutto il deserto ed anche i monti che costeggiano il confine di stato distante pochi chilometri. Il silenzio quassù regna in tutto il suo splendore ed allora ci sediamo sulla cresta e ci godiamo il tutto scattandoci qualche foto ricordo. Scendiamo e Jossef ci prepara un ottimo pranzetto e quindi dopo ci rilassiamo, nel bivacco siamo soli e questo angolo di mondo è tutto per noi.
30/12/2012 MERCOLEDI’ BIVACCO DESERTO- ERFROUD
spezie, la cipolla e la carne, decisamente molto buona, su una terrazza che dà sul mercato. Una volta terminato il pranzo partiamo per fare il giro della Rissani
31/12/2012 ERFROUD – THINERHIR
E’ l’ultimo dell’anno, ma a noi poco importa, partiamo alle 10:30 verso Thinerhir. Lungo la strada ci fermiamo a visitare una bella canalizzazione di acqua, canali lunghi molti Km dove ogni 40 mt c’è un pozzo. Questi canali servivano per irrorare i palmeti che crescono rigogliosi nella zona. Arriviamo alle 1:30 a Thinerhir e visitiamo il mercato che oggi, lunedì, è molto esteso. Non sarà stato bellissimo e colorato come quello di Marrakech, ma sicuramente è originale e non turistico in quanto conto si e no 3 turisti oltre noi. Compriamo del thè a buon prezzo, lo stesso che abbiamo bevuto e ritenuto ottimo presso i nomadi nel deserto, girovaghiamo per le bancarelle e poi dopo circa 1 ora ripartiamo per arrivare alle Gole del Thodra. Lungo la strada ci fermiamo per scattare delle foto a bellissime kasba che si ergono in rigogliosi palmeti; mentre scatto una delle tante foto (Soufiane mi chiama Giapponese!!!!!) si avvicina un bambino che mi vuol vendere un cammello fatto di foglia di palma intrecciate. Io gli dico che non lo voglio ed allora lui mi chiede se ho qualcosa da bere e Giulia mi passa la sua cocacola per dargliela. Il bambino mi ringrazia e decide di regalarmi il cammello!
Lo terrò nel mio diario come ricordo di quel bambino gentile. Arriviamo alle gole e facciamo 2 passi, il luogo è bello e camminiamo volentieri, anche se tra tutti quelli visitati è sicuramente meno caratteristico, sembra di essere in Trentino! Questa sera cena in un buon hotel e poi nanna….. nelle camere vicine ci sono degli italiani caciaroni……… che figure!!!!!
01/01/2013 THINERHIR – AIT BENHADDOU
Partenza alle 9:00 per la valle del Dades, il cielo questa mattina è nuvoloso, ma fortunatamente si schiarirà nel giro di poche ore. La valle è molto bella e ricca di colori molto accesi. Arriviamo nel punto più alto della valle e scattiamo le foto di rito! Proseguiamo il nostro viaggio che ci porterà ad Ait Benhaddou nel pomeriggio, fermandoci alla kasba di Armiridil, quella raffigurata nella banconota da 50 Dh. Molto bella, ma alla fine sono quasi tutte uguali e quindi dopo la visita e le foto ripartiamo anche se alla fine per una cosa o per un’altra facciamo tardi ed arriviamo che è già ormai buio. Poco male, le vedremo la vedremo al mattino seguente.
02/01/2013 AIT BENHADDOU – MARRAKECH
Ci svegliamo all’alba per visitare al meglio e senza troppa ressa la
Partiamo per Marrakech in orario ed arriviamo verso le 15:30, dove alloggeremo nel Riad della prima notte, b ene così visto che il posto è centralissimo, molto carino e gestito da 2 persone davvero simpatiche, Joussef ed Aicha. Bussiamo alla porta e ci apre quest’ultima che rimane sorpresa di vederci ed anche molto contenta. E’ subito uno scambio di baci ed abbracci ed anche il momento di un ottimo thè! Tempo di posare le valigie e poi via per il souq a fare spese pazze, foto e giri vari!
03/01/2013 MARRAKECH – ITALIA
Oggi è il nostro ultimo giorno e siamo invasi da un sentimento misto tra la voglia di tornare a casa ed il dispiacere di aver finito questo splendido viaggio. Il programma prevede la visita alla Medersa ed alla zona dove lavorano il cuoio dal punto di inizio…… ovvero da quando uccidono gli animali in poi! Ci incamminiamo verso la direzione di queste mete e ben presto veniamo approcciati da un uomo che inizia a parlarci e che “casualmente” va nella nostra stessa direzione.
Rientriamo verso il souq e la tappa successiva è ritrovare il nostro caro artigiano fabbricatore di babouche. Ci mettiamo all’opera e dopo un po’ lo troviamo, lui ci riconosce ed è così contento di vederci che in un attimo ci trova 2 sgabelli e ci piazza a sedere. Recupera 2 bicchieri “osceni” pulendoli in maniera indescrivibile e ci offre il thè che nel frattempo ha scaldato. Non possiamo e non vogliamo assolutamente rifiutare, ma penso…… cazzo!!! Prendere il cagotto oggi no!!!! Lui è contento e noi pure….. come è facile passare da una incazzatura ad una stato d’animo completamente contrario …. Marrakech è anche questo!
Restiamo un pochino con lui, acquistiamo il sesto paio ci ciabatte e poi partenza alla volta della piazza dove devo fare una foto storica, la foto con il serpente al collo!
Alle 15:30, in perfetto orario arriva il nostro passaggio per l’aeroporto, è davvero finita…. Che bello poter dire che il Marocco è completamente diverso dall’immagine che abbiamo in Italia. E’ un paese fatto di buone persone, dove l’ospitalità è sacra e dove ancora, specie nei piccoli paesi, i valori più importanti sono dati dai piccoli gesti.
CONSIDERAZIONI
Tutto perfetto, posti bellissimi e che non avrei mai creduto di poter vedere, pur avendo letto l’impossibile sul Marocco.
Le persone sono ospitali e gentilissime, sempre con il sorriso sulle labbra e pronti a dividere con te quel poco che hanno. I venditori non sono insistenti e rispondendo con un no grazie ti salutano sempre con il sorriso sulle labbra.
Consiglio vivamente un viaggio tipo il nostro che è fattibile con un pochino di sacrificio per le notti nel deserto, ma che offrono delle sensazioni davvero indescrivibili. Si ha inoltre la possibilità di entrare in contatto con l’essenza delle persone, non sempre possibile quando si viaggia in gruppo. L’agenzia poi che dire …… Desert Nomadexperience a vita!!! Come ho già detto davvero un’ organizzazione stupenda. Ottima in tutto, precisa e maniacale, sempre attenta a soddisfare le tue esigenze, ma fatta di persone mai scortesi e sempre discrete. Sicuramente da consigliare sotto tutti i punti di vista.
Alla fine che dire…….. Grazie Marocco!
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Ciao Markos, cortesemente mi sapresti indicare come trovare la guide ( soufiane ) che descrivi come buona guida. Io saro in Marrakesh a metà novembre e lo stile del tuo viaggio mi piace. Grazie
All'inizio del testo Giacomo cita l'agenzia a cui si e' rivolto per il viaggio. Desert Nomadexperience, la trovi facilmente con una ricerca sul web. Buon viaggio
Grazie mille non l'avevo visto
.
Ciao Giacomo, complimenti per il racconto, è davvero bellissimo e prenderò molto spunti per il mio prossimo viaggio in Marocco.
Vorrei chiederti un consiglio: sto scegliendo la guida cartacea da acquistare....quale mi consigli tra le due che hai consultato tu?
Viaggiamo con tre bambine e ci sposteremo con un'auto a noleggio con itinerario Marrakech Merzouga Rabat Fez.
Ciao Giacomo, ho letto il tuo bellissimo racconto e mi sono tornati in mente i miei viaggi in Marocco! Lo stesso viaggio l'ho fatto anch'io a Ottobre 2016 solo che al contrario. Volevo chiederti l'escursione nel deserto di Merzouga l'hai fatta con "vacanzeneldeserto" ? Perchè io sono andata tantissime volte a Merzouga e ho fatto tanti tour con loro. Appunto il cammelliere si chiamava Yuossef e il mio dromedario era Bob Marley ;)
Ciao
Mara