di Andrea –
Da anni ormai sognavo di andare in Kenya per sentire sulla mia pelle se veramente esiste il mal d’Africa…
Finalmente il 23 settembre 2011 si parte, vacanza di 7 giorni organizzata con tour operator veratour, dopo un volo di 11 ore atterriamo il 24 settembre all’aeroporto di Mombasa. La bellezza di un luogo sta anche nella popolazione che lo ospita e viste le meraviglie che il Kenya può offrire non poteva che essere la casa del popolo masai, la nostra prima tappa. Spontaneo, fiero e nobile, questo è popolo le cui tradizioni e valori sono rimasti sostanzialmente intatti nel tempo. nati pastori nomadi, conoscere un masai è un’esperienza incredibile. un popolo che ti accoglie in casa sua, ti fa conoscere le sue tradizioni, creando un’aura di mistero e fascino che vale sicuramente la pena di provare.
Entrati nel parco Tsavo est ci si rende conto di essere arrivati nella vera africa.la terra ha un colore fantastico, un rosso fuoco! E poi i primi avvistamenti di animali dik dik, antilopi, per poi scorgere in lontananza quello che sarà il nostro lodge, mi avvolgono una miriade di emozione quando scopro che il nostro ristorante si affaccia su una pozza d’acqua invasa da una mandria di bufali facoceri e giraffe un sogno che si avvera.
Dopo un breve riposino, che per me era un’eternità non vedevo l’ora di partire per il nostro safari, finalmente alle 16 si parte! L’emozione più forte è quando vediamo una mandria di elefanti che camminano verso di noi proteggendo il loro piccolo, ma tutto il safari è un continuo susseguirsi di emozioni nel vedere questi animali liberi e fieri.sulla via del ritorno ormai tranquilli e già sognando un bel riposino ci imbattiamo in una iena.che spettacolo! ci fissa con i suoi occhioni qualche minuto poi correi via..e cosi finisce il nostro primo giorno.
Il secondo giorno inizia prestissimo poco prima delle sei per il secondo giorno di safari ma sarebbe comunque un peccato non ammirare l’alba kenyana.questo paese è un continuo susseguirsi di scoperte e emozioni.
Il secondo giorno è ancora migliore del primo ci imbattiamo in una leonessa che cammina sotto il nostro pulmino che il suo passo agile e felpato senza paura.in un gruppo di piccoli di giraffe, che tanto piccole non sono, ancora in elefanti zebre struzzi facoceri dik dik gnu impala per non parlare della vegetazione che passa dal rosso fuoco al marrone al grigio, i vai baobab e moltissimi altri alberi.
A metà giornata ci dirigiamo poi allo Tsavo ovest, lungo la strada si attraversano un’infinità di villaggi e qui il Kenya ti tocca veramente il cuore, i bambini ti salutato con la loro manina gridando JAMBO! Corrono verso la macchina nella speranza di ricevere qualcosa. si vedono case di legno, orfanotrofi, scuole un mondo lontano dal nostro anche troppo..
Il campo tendato è una sorpresa inattesa.sorge ai piedi del Kilimangiaro. Il parco è invaso da scimmie che girano intorno alle tende e sugli alberi, infatti una delle raccomandazioni è stata quella di non lasciare la tenda aperta per non incappare in brutte sorprese, inoltre ci ritroviamo un cucciolo di coccodrillo nel giardino del ristorante.dopo pranzo si parte per un safari appiedato, qui abbiamo la possibilità di vedere coccodrilli ben piu grandi del precedente e gli ippopotami mentre fanno un bel bagnetto, il tramonto alle falde del Kilimangiaro è qualcosa di incantevole.
La mattina del terzo giorno si parte per un breve safari e poi direzione watamu dove ci aspetta la nostra meta finale, il crystal bay resort.
Il villaggio è situato all’interno del parco nazionale marino e si affaccia su una delle baie più belle del Kenya L’atmosfera del villaggio è veramente rilassante con la spiaggia bianchissima, le palme, gli isolotti che è possibile visitare durante la bassa marea.
Conosciamo anche i primi beach boys simpaticissimi ma un pò troppo invadente.cosi la mattina del nostro primo giorno al villaggio decidiamo di fare una passeggiata tra gli isolotti con il nostro seguito di beach boys come scorta il mare è stupendo la spiaggia i coralli, ma purtroppo per noi non era facile divincolarsi da questi ragazzi.
Il giorno successivo si parte per il safari blu organizzato con un amico kenyano , ”Roberto” abbiamo la possibilità di divertirci facendo snorkeling ammirare il blu cristallino di questo oceano per poi arrivare nella spiaggia di mida creek una delle più suggestive del Kenya, è una insenatura fitta di mangrovie con le sue distese di sabbia bianchissima, questa era la meta del nostro pranzo una grigliata di pesce fresco, ma nell’avvicinarsi alla costa da lontano scorgo i fenicotteri rosa e la mia eccitazione cresce a dismisura con l’avvicinarsi, quando spiccano il volo davanti ai miei occhi l’eccitazione raggiunge il suo apice.e anche questo giorno si può dire che abbia superato le aspettative Il penultimo giorno ci aspetta un’altra escursione insieme a Roberto, la prima tappa sono le rovine di Gede, in una foresta tra piante curative di chimino, sequoie e baobab ci sono le rovine di un’antica città araba dove gli unici abitanti rimasti sono delle meravigliose e simpatiche scimmiette sempre pronte a d avvicinarsi in cambio di qualche banana.
La seconda tappa è all’orfanotrofio ”children of the rising sun home” qui si viene travolti da una miriadi di emozioni, vedere tutti questi bimbi con il sorriso, che non hanno nulla che giocano un pallone di pezza che sono contenti solo nel vedere persone nuove, ti fa veramente piangere il cuore. lasciamo loro qualche quaderno, pennarello, farina e ce ne andiamo con il magone in gola.
La giornata si conclude con una breve visita a Malindi alla fabbrica del legno, anche questa lontana dalla nostra realtà, non ti spieghi come questi artigiani riescano a costruire non delle statuette ma veri e propri capolavori con il semplice uso del scalpello.
Purtroppo è arrivato l’ultimo giorno ed è dedicato al relax in spiaggia il mattino seguente si parte per tornare a casa.
il Kenya è un paese che ti avvolge con i suoi colori i suoi odori, ti riesce a trasmettere emozioni intense., si il mal d’africa esiste veramente…
Periodo viaggio: 24/30 settembre clima mite non troppo caldo Organizzazione viaggio: Veratour
Itinerario: safari tsavo est/ovest – Watamu
Consigli:
nessun vaccino effettuato, all’aeroporto comprate la safaricom si risparmia molto per chiamare, e cambiate i soldi in scellini kenyoti sempre in aeroporto si risparmi con il cambio e sono più facili da usare rispetto ad euro/dollaro sarebbe meglio effettuare più giorni di safari e visitare almeno anche Amboselli che è un parco vicino ma cambia molto la vegetazione per quanto riguarda i beach boys armatevi di santa pazienza finché non comprerete qualcosa da loro non vi lasceranno in pace, ma sono simpatici per qualsiasi cosa vogliono la mancia quindi almeno all’inizio fate orecchie da mercante.
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