di Laura Serafini –
Isole Similan: dove la mano dell’uomo ancora non ha devastato nulla!
Dopo una breve ma intensa visita di Bangkok, dopo aver passato dodici ore su un pullman di linea per arrivare a Puket e dopo qualche spensierato giorno da turisti a Phi Phi island… eccoci imbarcare per la nostra “crociera” che nulla ha a che vedere con “love boat”…ma che indubbiamente…ci ha lasciato nel cuore un bagaglio di ricordi vivi…come la natura che pulsa selvaggiamente…ed urla che vuole sopravvivere in questo trancio…di paradiso che sono le isole Similan.
La barca… è… una barca. Ci accontentiamo… lo skipper è simpatico, le signore che ci cucinano… sorridono sempre nella loro proverbiale calma Thailandese. Per dormire andremo nell’unico campeggio che c’è in una delle nove isole che compongono questo arcipelago (similan significa 9) nel mar delle andamane.
Ci affidano un bungalow…che più che altro è una capanna di legno con delle doghe così distanziate tra loro che lasciano entrare di tutto…ma non ci importa, la natura è anche questo: cioè… gechi, topi, piattole e simpatici insetti di ogni tipo. La cosa fenomenale è l’ambiente che ci circonda: uno spettacolo naturale che sembra vibrare di mobilità perenne… la foresta. E’ una giungla che ci abbraccia con la sua fitta vegetazione…liane taglienti, alberi secolari che s’annodano su se stessi… si sente in lontananza il richiamo delle scimmie… è tutto così… “Tarzan”…e noi siamo lì.
Ci portano con la barca per tre giorni a visitare tutte le nove isole. Sono una più bella dell’altra. Difficile non innamorarsene . I fondali sono delle giungle sottomarine. Puoi girare tra le formazioni corallifere che a loro volta formano delle piccole piscine all’interno di quel mare che sembra parlarti… perchè qui tutto sembra umano? Il colore? Inutile dirlo… varia dal verde smeraldo passando per le varie tonalità fino a raggiungere un blu intenso. E che dire dei pesci? Fieri abitanti di questo mare che li ospita… colorati… piccoli, grandi… ad una certa ora arrivano pure i delfini… e lì l’emozione tocca cime irraggiungibili. Sembrano ballare attorno a noi… sono quattro, tutti con un sorriso invitante che sembrano chiederti di scendere: noi rispondiamo all’invito e nuotiamo a fianco a loro. Vorrei fermare il tempo. I tre giorni proseguono visitando queste stupende isole tra iguane…testuggini marine… scorgiamo perfino dei cavallucci marini..e poi stelle marine.
Ma c’è qualcosa di più bello? Ci domandiamo. Non troviamo risposta. La notte sull’isola è meravigliosa. Alle 22.00 staccano la corrente. Tutto rimane completamente al buio. Non ci rimane che giocare a “rubabandiera” sulla spiaggia sotto una luna che schiarisce le nostre facce scalmanate… e poi con le torce si ritorna al bungalow… Anche questa notte ci sarà la caccia al topo?
Passati questi mitici, indimenticabili tre giorni in questo posto selvaggio, mi chiedo se tra qualche anno sarà ancora allo stesso modo, se non arriverà la mano dell’uomo a deturpare questo equilibrio ambientale ed una bellezza unica che è rimasta stampata qui nei miei occhi e nel mio cuore per sempre. Arrivederci isole Similan…che possiate rimanere sempre così…
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