Il Paese degli aquiloni

di Giacomo Morganti –

BEEEEPPP!!! BEEEEEEEEEEEEEPPPPP! BEEEEEEEEEEEEEEPPPPPPPPPPPPPP!!!!!
Tranquilli……. non sono impazzito, od almeno non più del solito! Tuttavia questo è il frastuono che più sentirete in tutte (o quasi) le città dell’India; camion, auto, tuk tuk, risciò, tutti si cimentano su strada nello sport quotidiano ,suonare il clacson! Assordante, noioso, nevrotico, ma alla fine entrerà nella routine quotidiana e quasi non ci farete più caso.

 Veniamo al viaggio! Sicuramente bello, da fare, ma sicuramente non quello che mi aspettavo …… come dirò anche nelle descrizioni delle giornate trascorse in giro. Prima di decidere l’itinerario con Aldo abbiamo letto decine di diari e guide, tra cui la Lonely Planet, nessuno parlava di nebbia e freddo a dicembre ed invece ……!!!!!!! E non ci si venga a dire che abbiamo avuto sfortuna, perché non esiste che in 18 gg siamo stati sfortunati per 14! E poi mi è bastato chiedere al nostro driver ed alle persone incontrate per avere conferma che se non si vuole la nebbia ed il freddo l’India va visitata tra ottobre e novembre (almeno quella vista da noi). Voglio dire che per dare una giusta informazione basterebbe scrivere i diari attenendosi con maggiore scrupolo alla realtà, senza la necessità di enfatizzare necessariamente tutto.

Ho trovato inoltre molte altre incongruenze rispetto a quanto detto da altri, ad esempio il cibo…. anche se a me piace il piccante mi ero allarmato con tutto quello che avevo letto …… ebbene, se volete il piccante, quello forte davvero, andate in Etiopia! Lì è veramente tosto non in India! Non ho trovato infine tutta quella misticità e sacralità che tutti dicono di respirare ….. ovviamente questo è un parere strettamente personale, ma dopo aver visitato molti templi ed aver visto alcune cremazioni a Varanasi, sul Gange, immergendoci letteralmente tra i parenti dei defunti, dico che è più sacrale e toccante un nostro funerale! I Santoni poi …… sono dei furbi!! Sono lì che pregano (sarà vero???) e ricevono soldi per tutto, foto, preghiere etc…. . Mi sono chiesto più volte se erano degli impostori o meno e mettendomi in disparte ho osservato cosa facevano gli Indiani autoctoni ed effettivamente si avvicinano a loro, gli lasciano una offerta e questi pregano. Tutto quindi per soldi ….. . Chissà, ….. se mi dipingevo la faccia e mi mettevo 2 stracci addosso forse riuscivo a tirar su i soldi per l’aereo del ritorno!!

Detto questo sottolineo che il viaggio vale la posta in gioco, sicuramente, ma vi consiglio di andarci senza per forza vedere cose o riti dove non ce ne sono. Sforzatevi solo di vedere un gran popolo di lavoratori e di gente cordiale che vi accoglie cordialmente ed è molto curioso nei confronti degli occidentali…… NAMASTE’ INDIA.

17/12 ROMA – NEW DELHI

Finalmente si parte! Preparazione travagliata quest’anno, abbiamo rischiato per vari motivi e più volte di non partire, ma alla fine eccoci qua! Io, Giulia, Maurizio (mio padre) ed Aldo (l’intruso), persona conosciuta tramite i soliti annunci di viaggi che metto su internet, si rileverà una gran persona ed un ottimo amico con cui viaggiare, magari anche in futuro !

Arrivo in orario il 18/12 in una nebbiosissima Delhi, città molto incasinata, ma alla fine non come ci avevano detto! Troviamo un addetto dell’agenzia (Gets Holidays) ad attenderci e con il quale definiamo le solite pratiche burocratiche e che ci fa accompagnare da una guida che parla italiano all’Hotel Aura che sembra buono.
Dopo aver depositato i bagagli nelle camere ci tuffiamo, famelici, per le viuzze ed i mercati della città.
E’ un tripudio di colori e di gente e le persone sono tutte indaffarate, non pensano a noi se non in qualche sporadico caso. Ci immergiamo e scattiamo foto ed anche Maurizio, con il fido cellulare, sembra il più bravo dei fotografi free lancer! Come conclusione della giornata non potevamo far altro che infilarci in una bettola per assaporare il primo riso al curry. Sono sorpresi anche gli autoctoni
nel vedere alcuni pulitissimi (è il primo giorno di viaggio !!!) occidentali avventurarsi a cenare in un locale diciamo … alquanto spartano !!!

19/12 NEW DELHI

Sveglia ed alle 9, dopo una buona colazione, inizia il primo tour in città, con il nostro autista di nome Rahzid. La nebbia avvolge la città, speriamo bene, ma noi andiamo! Arriviamo alla moschea di Jama Masjid, una delle più grandi del paese, Giulia deve indossare una ridicola (ovviamente per noi) tunica imposta dai dettami dell’Islam, lo fa comunque volentieri per il rispetto dovuto al luogo che si visita. La moschea è molto bella saliamo fin sopra la torre, peccato si veda poco la città per colpa della nebbia….. .

Finito questo giro ci dirigiamo al Forte Rosso, ma per arrivarci prendiamo il primo risciò che ci fa fare un giro per le vie della città vecchia. Sarà questa, per me, la parte più bella e caratteristica della giornata. Strade strette dove le auto non passano e dove le miriadi di negozi e bancarelle si confondono tra la gente, indaffarata e che quando ci nota elargisce dei sorrisi che ti fanno sentire a tuo agio e partecipe del mondo che ti circonda. Alle 6, dopo aver visitato anche l’Humayun Tomb, torniamo all’Hotel e successivamente ripartiamo alla ricerca di piccole bettole caratteristiche e dopo averne scelto una ci fermiamo a mangiare del pollo piccante, anche se credevo che il cibo indiano lo fosse di più, non vi descrivo i piatti e la “cucina” per decenza….. dico solo che spesso nei nostri viaggi mangiamo in queste bettole, non per vantarci di fare cose strane, ma per poter vivere a 360° il mondo e la cultura che siamo venuti a conoscere, è questa secondo me una delle differenze tra “vacanzieri” e viaggiatori. Tutto OK, giornata soddisfacente.

20/12 NEW DELHI – MANDAWA

Trasferimento di circa 7 ore, la nebbia ci avvolge, ma noi siamo speranzosi…… Arriviamo all’hotel, una splendida Haveli e quindi, dopo aver posato i bagagli ed aver ingaggiato un giovane del luogo come guida, parlante italiano, andiamo a visitare la città e le sue viuzze. Questa è una città con molto meno caos e finalmente possiamo passeggiare nelle antiche viuzze senza auto o clacson. Nelle guide la danno come poco interessante e spesso è snobbata, io consiglio di andarci perché secondo me si vedono cose che poi non saranno più presenti in tutto il viaggio e soprattutto si ha la possibilità di soffermarsi a vedere la gente che lavora e magari scambiarci qualche semplice saluto che non fa mai male. Visitiamo 2/3 haveli, una con decorazioni in oro, tutte molto belle e caratteristiche e la nostra guida ci illustra la loro storia.
Passeggiamo e come detto noto che l’atmosfera è molto più rilassata che a Delhi, dove tutti corrono e vanno di fretta. Finiamo il giro con una, la prima, estenuante trattativa per dei dipinti, pagati forse cari, ma comunque belli. Francamente per i nostri gusti non ne vedremo più così….. alla fine siamo stati bravi! La sera ceniamo all’interno della nostra Haveli, sicuramente la più bella di quelle visitate, io mangio il Mandawa tali, piatto tipico vegetariano a base di riso ed intrugli vari.

21/12 MANDAWA – BIKANER

Prima di organizzare il nostro viaggio, sia io che Aldo, esperto viaggiatore, abbiamo letto molti diari (circa una trentina) svolti in questo periodo dell’anno in Rajasthan, ma nessuno parlava della nebbia ……. . Al quesito posto a riguardo al nostro driver lui ci ha risposto che in questo periodo la nebbia c’è sempre e che se non la si vuole beccare il viaggio deve essere svolto tra ottobre e novembre. Ora, noi comunque saremmo venuti giù in questi giorni e quindi poco ci cambiava, ma non capisco perché tutti hanno dovuto per forza scrivere che è tutto bello bellissimo!!!!!! E non ci credo che abbiamo solo noi beccato la nebbia….. francamente io credo di più all’autista ….. Ma ho già notato molte discrepanze tra come mi hanno descritto l’India i diari e le guide e quello che vedo!!!!!!

Il cibo miete la prima vittima, Maurizio, per fortuna non grave ed in giornata starà meglio….. .Partiamo con la fida nebbia (lo so sono noioso….), ma udite udite prima di arrivare in città si aprirà e ci regalerà un solicchio caldo durante il pomeriggio. Visitiamo il forte di Junagarh, molto bello, che ci porterà via l’intero pomeriggio.
Alle 18 circa arriviamo all’hotel Byron, davvero bello e strano, con una serie infinita di oggetti di antiquariato a far bella mostra di se.
Cena presso il “Pausa Cafè”, qui la Lonely Planet ci ha azzeccato, il localino che usa tavoli tipo scuola elementare (forse sono proprio quelli), è a conduzione familiare ed il padrone con i suoi 3 figli è davvero simpatico, sicuramente da consigliare! Conosciamo dei viaggiatori tedeschi, che fra qualche giorno partiranno per il Kashmir (che impavidi !!!), con i quali scambiamo qualche impressione.
Conosciamo anche un giovane Indiano che dice di lavorare come importatore in Italia, non so se è vero, qui tutti lavorano con l’Italia……, ma lui riceve una telefonata da una persona italiana e inizia una conversazione nella nostra lingua…… .
Tutti sembrano essere orgogliosi di lavorare con noi…… chissà se sanno che aria tira in Italia.



22/12 BIKANER – JAISALMER

Partenza ancora avvolti da una nebbia fitta, direzione Jaisalmer, città al confine con il Pakistan ai bordi del deserto del Tar, qui sosteremo per 2 giorni. Lungo il tragitto convinciamo il nostro driver a fermarci in una zona di sosta non per turisti, sarà l’unica volta che ci riusciremo. Beviamo un caldissimo masala thè, decisamente il più buono dell’intero viaggio, ma questo non mi sorprende ……. sono questi i luoghi e le situazioni che vorremmo vivere, ma ci riusciremo raramente visto il “protezionismo” di cui ci avvolge il driver, sicuramente indottrinato dalla nostra efficientissima agenzia. E’ molto freddo e siamo coperti con giacca a vento e sciarpe!
Si vede che siamo vicini al confine di 2 stati non proprio amici….. ci sono un sacco di insediamenti militari e vediamo molti soldati che “giocano” alla guerra con vecchi mezzi, presenti lì da chissà quanto……. Che tristezza! Faccio attenzione a non scattar foto, chissà che problemi potrei passare !!
Prima di arrivare a destinazione ci fermiamo al famoso tempio di Desnoche, meglio conosciuto come il “Tempio dei topi”; entriamo senza scarpe, ma con calzini doppi e meno male, vista la grande quantità di cacca e pipì dei cari roditori…… .Adesso è spuntato il sole e quindi possiamo godere di un bel calduccio e vedere i bellissimi colori di ciò che ci circonda. Il tempio pullula di topi a cui i fedeli danno da mangiare tutti estasiati. Siamo fortunati, vediamo il topo bianco, ve ne è soltanto uno e dicono porti fortuna, Maurizio addirittura riesce a toccarlo, very lucky…… almeno spero, visto che non è che proprio sia guarito dal “problema
tecnico” accusato ieri…. .
Tempo di posare la valigia in un hotel a dir poco lussureggiante (nettamente il migliore di tutto il viaggio) e poi via in città….. HOOOOOOO!!!! Questa proprio mi piace! Finalmente una città, per me, a dimensione d’uomo.
Le altre sono per i miei gusti davvero troppo grandi, ma questa è piccola semplice e con un centro/mercato che è davvero una chicca!
Tutti sono molto cortesi ed elargiscono grandi sorrisi, il clima è disteso e noi ci divertiamo un sacco a scattare foto ed osservare le persone. Molto spesso in questo viaggio accade che uomini, donne e ragazzi mi vedono con la macchina fotografica e mi fermano per farsi fare foto o farle insieme a noi solo per il gusto di stare insieme e di avere un piccolo contatto.
Devo dire che pur avendo letto a riguardo, questa cosa mi riempie il cuore di felicità, è un modo come un altro per comunicare. Cena in una haveli in centro città davvero bella. Mangiamo benissimo ed il panorama che il balcone ci propone è quello del bellissimo forte che vedremo domani.

23/12 JAISALMER

Sveglia per le 8 e dopo una bella colazione visitiamo il Gadi Sar avvolti dalla nostra
“amica” nebbia e subito dopo entriamo nel forte. E’ molto bello ed al suo interno vivono ancora molte famiglie, sembra di essere tornati indietro nel tempo ……. turisti a parte! I suoi colori, specie con il sole che adesso si fa vedere, sono molto belli ed iniziamo a girovagare al suo interno.
Visitiamo tutte le sue viuzze e scattiamo foto a non finire sia ai palazzi che alle persone che vi abitano, ci immergiamo nel clima indiano. Dopo alcune ore
usciamo e ci gettiamo nuovamente nelle viuzze del mercato e della città vecchia dove continuiamo a scattare foto e dove vediamo una bellissima Haveli con tanto di spiegazione da parte del proprietario (?). Infine nuovamente si torna a ciondolare per le vie, Jaisalmer è davvero una bella cittadina, vale veramente la pena passarci un paio di giorni, le persone sono socievoli e curiose; da giornate come queste esci stanchissimo, ma allo stesso tempo appagato dal contatto avuto con la realtà del luogo.

24/12 JAISALMER – JODHPUR

Lungo, ma interessantissimo trasferimento (come tutti del resto). Facciamo una sosta non programmata ad un tempietto eretto per una moto! Sembra che lungo questa strada, sia avvenuto un incidente in cui un motociclista perse la vita. La sua moto fu abbandonata, ma lei durante la notte si accese ed arrivò fino a dove è adesso, chiusa in una teca e ricoperta di fiori donati dai fedeli…….. sembra quasi di essere al Mugello!!!
Molte ragazze incuriosite fermano Giulia e vogliono scattare una foto con lei, ancora una volta molte persone incuriosite ci fermeranno chiedendoci di fare foto con loro solo per il gusto di rivedersi nel video o solo per poter approcciare un semplice colloquio.
Sono curiosi ed ansiosi di conoscere l’Italia, paese della loro Sonia Gandhi. Mentre stò per montare in auto, una ragazzina, sicuramente povera, mi ferma per farsi scattare una foto. Sicuramente non me lo ha chiesto con le altre perché si vergognava, ma vi assicuro che il suo sorriso educato nel vedersi sul display della reflex è stato per me un bellissimo regalo. Il viaggio prosegue ed arriviamo finalmente alla città Blu, così denominata per la particolare colorazione delle case della città vecchia. Alcuni dicono per distinguere i commercianti, altri per tener
lontani gli insetti… io dico che è bellissima e basta! Andiamo diretti al bellissimo forte da
dove possiamo ammirare tutto lo splendore della città, passeggiamo e scattiamo delle belle foto. Mi sarebbe piaciuto entrare nei vicoletti della città vecchia per scattare qualche foto caratteristica, ma purtroppo non avremo tempo……. peccato!
Per fortuna la nostra location per la notte è vicinissimo alla Torre dell’Orologio, luogo caratteristico della città, pertanto
non appena arrivati ci immergiamo nel
mercato divertendoci nelle viuzze dove nessuno e ripeto nessuno si sogna di toccarti. Mai abbiamo avuto la sensazione di incorrere in pericoli cosa questa che ci ha permesso di rilassarci e pensare solo a cercare quei luoghi non battuti da troppi turisti.

25/12 JODHPUR – UDAIPUR


E’ Natale, ma chi se ne frega? Noi siamo in India!!!!! Partenza ore 9:00 e visita all’ennesimo palazzo che non abbiamo fatto in tempo a visitare il giorno prima in quanto il nostro autista ci ha voluto a tutti i costi portare ad un bazar….. bello sicuramente, ma a noi poco ci importa! Devo dire comunque che quando abbiamo detto di no, lui non ha mai controbattuto e abbandonava l’idea…… altri turisti, per quello che ci hanno detto, non sono stati così fortunati con i loro driver! O forse è stato fortunato lui ……. Difficilmente se ci avesse sempre portato per negozi avrebbe terminato il suo servizio con noi…..!!!
Partenza direzione Ranakpur, famosissimo Tempio Jainista, ma a me rimarrà più impresso il viaggio per arrivarci, tra bellissimi villaggi dove veramente avrei desiderato fermarmi……. Quello era il viaggio per me e se tornerò in India farò sicuramente poche tappe nelle città per immergermi nei villaggi, sicuramente molto più caratteristici dei mille forti visti, tutti belli, ma tutti uguali!! Questo ovviamente è il mio punto di vista.
Arriviamo al complesso del tempio, molto bello e popolato da
scimmie curiose e furtive!!! Ci fermiamo per un paio di ore ed entriamo al suo interno, davvero bello, impressionante la lavorazione della sua pietra in ogni minimo particolare!
Finita la visita ripartiamo verso Udaipur, città molto caotica, dalle strette vie realizzate intorno al lago Pichola. Ci sistemiamo e poi via per le viuzze, nostro passatempo preferito!! Cena al Lotus Cafè, ristorantino ottimamente segnalato dalla Lonely.


26/12 UDAIPUR

Dopo la visita all’ennesimo palazzo il nostro driver, di buona mattina, ci riporta all’Hotel, centralissimo, da dove proseguiremo a piedi tutto il giorno per la visita della città. Visitiamo la fortezza bianca in tutto il suo splendore e successivamente facciamo anche il giro in battello sul lago, con sosta ad uno degli hotel più lussuosi di tutta l’India. Finiti i giri finalmente ci gettiamo nella città e facciamo i nostri giri nelle viuzze e quindi ottima cena al Lotus cafè….. squadra che vince non si cambia! Torniamo quindi stanchissimi al nostro bell’Hotel.

27/12 UDAIPUR – PUSHKAR

Decidiamo si saltare la visita all’ennesimo tempio, quello di Chittorgarh, che seppur dicono bello ci porterebbe e di molto fuori strada, in questo modo ci possiamo dedicare, al nostro arrivo, già alla visita di Pushkar, città famosissima per la fiera dei cammelli che si svolge ad ottobre oltre che per essere uno dei luoghi più religiosi dell’India (qui infatti si mangia solo vegetariano!!!). Da ricordare infine che la città, ai margini del deserto, si sviluppa attorno ad un laghetto ritenuto tra i più sacri dell’India.

Arriviamo nel tardo pomeriggio dopo il solito interessante e massacrante spostamento e ci gettiamo per un paio di ore nelle strade affollate della città che si sviluppano attorno ai ghats, i gradini che si immergono nel lago. Sarà molto difficile arrivare a
quest’ultimi sia perché è vietato scattare foto, sia perché una flotta di furbastri prova in tutti i modi a spillare soldi per accedervi. Riusciamo comunque a scattare qualche foto di nascosto.
Da segnalare che solo in questa città e solo in questa parte abbiamo trovato dei ceffi che hanno provato a spillare soldi, sarà l’unico caso di tutto il viaggio. Maurizio arriverà a mandare direttamente a quel paese con tanto di gesto internazionale del “mavaffan…..” uno di questi ceffi ed ha fatto bene!

28/12 PUSHKAR – JAIPUR

La mattina successiva ci svegliamo nel nostro bellissimo campo tendato abbastanza presto e ci prendiamo il tempo per una ulteriore visita ala città. Alla mattina non vi è la ressa della sera e quindi si può girare indisturbati e scattare belle foto sia ai viandanti che a negozi e scene di vita quotidiana. In questi (purtroppo pochi) anni in cui ho avuto la fortuna di viaggiare, ho dedotto che il bello od il meno bello, per me, di un viaggio consiste nel poter interagire o meno con le persone.
Qui non è stato possibile purtroppo se non in rari casi e non perché le persone non volessero, ma per i tempi troppo stretti, comunque necessari per gli spostamenti. Se volete un consiglio spostatevi meno, magari nei posti giusti e godetevi la gente, ne vale sicuramente la pena!
Nel pomeriggio partenza per Jaipur attraversando splendide colline che ancora una volta mi hanno fatto capire che sicuramente ho toppato, almeno in parte, tipologia di viaggio …… a me infatti piace molto di più capire come vivono le persone che visitare templi e forti ad oltranza, ma questo ovviamente si può dire solo dopo averlo vissuto.
Arriviamo a buio, tempo di sistemarsi e cenare (con la Pizza!!!) e poi a nanna.

29/12 JAIPUR

Finalmente una bella giornata di sole!!!!! Andiamo quindi a visitare il forte di Amber e questo vi dico che vale assolutamente la pena visitarlo, ma tenete anche un pochino di tempo per visitare la città vecchia, praticamente abbandonata, cosa che noi non abbiamo fatto. Il forte è davvero molto bello e bellissimo è visitarlo quasi perdendosi nei suoi anfratti e cunicoli, scattiamo belle foto e ci divertiamo.

All’ora stabilita ci ritroviamo con il driver e stravolgiamo un pochino il programma, Maurizio continua a non stare bene e quindi dà forfait al giro della città, facendosi accompagnare dall’autista in albergo. Noi decidiamo invece di proseguire la visita da soli e ci facciamo lasciare in centro, finalmente!!! Il driver non era molto convito ed anzi era preoccupato ….. devo iniziare a pensare che siamo noi fuori dal mondo? Non credo….…….
Giriamo come ci pare, visitiamo i monumenti, ma soprattutto ci immergiamo tra la gente e nei loro mercati. Per pranzo ci mangiamo le scatolette portate da casa, o almeno ci proviamo…… le persone passano e molto incuriosite dal nostro fare salutano e ci chiedono di
scattare foto con loro …… divertentissimo se non fosse che per mangiare una scatoletta ci impieghiamo quasi 1 ora dalla fila di ragazzi che si è formata per farsi immortalare con noi …. quasi quasi chiedo qualche rupia!
Continuiamo a girare per palazzi e viuzze, ma la cosa più bella della giornata rimarrà il vedere i bambini, sul fare della sera, giocare con gli aquiloni tra le vie della città, alzando gli occhi al cielo se ne possono vedere tantissimi!!!!!

30/12 JAIPUR – AGRA

Partenza! Il tempo intanto sta cambiando e durante il tragitto dalla nebbia si passa alla pioggia….. . Il viaggio è lungo, circa 6 ore ed Agra, di fatto, ci porta fuori dal Rajasthan; prima tappa a Fatehpur Sikri, la città rossa in arenaria. Vi arriviamo giusto in tempo per far iniziare a cadere le prime gocce di pioggia ed è anche un freddo cane! La visitiamo come possiamo ed anche se il meteo non aiuta, ammiriamo la bellezza e maestosità della struttura. Ripartiamo dopo alcune ore per arrivare ad Agra, il nostro autista ci porta a fare il classico giro dei bazar dei suoi amici….. che palle!!! Ne giriamo alcuni in cerca di flauti, ma non troviamo niente che soddisfi Maurizio (noto suonatore di clarinetto ndr).
Cena vicino all’Hotel. Salutiamo il driver perchè per i prossimi giorni viaggeremo in completa autonomia.

31/12 AGRA – VARANASI

Buongiorno un piffero!!!! Piove, c’è foschia e fa freddo!!!! Ma noi non disperiamo e con giacca a vento e berretta andiamo finalmente a vedere la meraviglia di Agra, il Taj Mahal, Aldo è impaziente e francamente ha ragione! E’ bellissimo ed alla fine questa brutta stagione ce lo fa ammirare con una luce diversa da quella delle classiche foto, è lì davanti a noi vestito di nebbia, una sottoveste e che ci fa vedere le sue forme quasi sfumate …… una bella donna che ammalia il suo uomo dietro un seducente velo!

Foto a raffica ed in tutte le salse e poi facciamo il giro di tutto il complesso, ci gustiamo tutto il suo splendore insieme a migliaia di Indiani. Altra pecca della Lonely Planet e dei diari …. Nessuno ha detto dell’immensa folla trovata ovunque, ma non pensate ai turisti come noi, bensì agli indiani in ferie che girano ovunque ……. E vi assicuro che sono tantissimi!!!! Con questo non voglio essere ulteriormente palloso, ma cavolo …… si vuole scrivere la verità per favore????
Continuiamo i nostri giri per Agra e per monumenti ed a fine pomeriggio il driver ci porta in
un parco da dove possiamo ammirare nuovamente il Taj Mahal dalla parte opposta della mattina, se potete andateci, ne vale la pena assolutamente e troverete pochissime persone. Da qui si scattano bellissime foto!!!!! Ma la giornata per noi è ancora lunga, questa notte ci trasferiremo a Varanasi con il Marudhar Express, treno notturno! Si, abbiamo voluto provare anche questa! L’arrivo è previsto per le 8:30 anche se il ritardo è assicurato (già in partenza), ma poco importa ….. Io e Giulia dividiamo la cuccetta con 2 vecchietti casinisti e poco simpatici, mentre Maurizio ed Aldo con una ragazza Indiana che va a Varanasi per studio. Il treno si rivelerà scomodo e poco pulito…… mistica l’esperienza del bagno, ma non crediate che i nostri siano tanto meglio …… .Mentre Giulia dorme io praticamente non chiudo gli occhi…. Ed all’alba, con la luce, inizio a rendermi conto che il paesaggio stà cambiando, è tutto molto più verde e le campagne sono bellissime. Finalmente Varanasi!!!!

01/01/2014 VARANASI

Arriviamo finalmente in una delle città sacre dell’India, dove il rito delle cremazioni si svolge ininterrottamente a qualsiasi ora del giorno e della notte
Scesi dal treno la ragazza della cuccetta di Aldo e Maurizio ci accompagna al parcheggio dei tuk tuk e dopo aver contrattato il prezzo ci porta nei pressi della Guest House (oltre non poteva perchè è zona pedonale) che si trova proprio sopra i Ghats, in una posizione veramente ottima, ma per raggiungerla dobbiamo fare una bella sfacchinata. E’ proprio nel centro dei gaths, sulle rive del Gange, ottima locations anche se le camere non sono un gran chè, ma poco importa! Qui finalmente fa caldo e possiamo girare a mezze maniche!! Liberi dall’autista ed appuntamenti
decidiamo di bandire per questi 2 giorni templi e monumenti per dare spazio alla città, ai mercati ed ai suoi abitanti, oltre che vedere le cremazioni …. finalmente!!! Bella, bella bella! Varanasi è proprio bella! Lungo i gaths, se si ha voglia di camminare un pochino, si può trovare quella tranquillità che è
mancata fino ad ora. Anche qui le mucche sono presenti a non finire e cacca anche di più e si fondono al paesaggio così i fantomatici “santoni” a cui scatto foto e per questo chiedono la mancia. Mi chiedo se alla fine sono davvero così santi o solo ciarlatani in cerca di soldi e quindi mi soffermo in disparte a studiare le loro mosse, specie nei confronti degli indiani autoctoni. Con mio stupore noto che anche loro passano, gli lasciano qualche soldo e il santo di
turno inizia a pregare ……
valli a capire, santi a pagamento, davvero molto mistici si!!!!!!! Iniziamo ad organizzarci per uno degli appuntamenti clou del viaggio, il giro in barca sul Gange da svolgere la mattina di domani; dopo esserci guardati in giro puntiamo un tipo su una barca, mi avvicino per contrattare e lui mi fa salire a bordo.
Da essere in 2, durante la trattativa, in breve ci troviamo ad essere in 8, sei di loro io e Giulia, solo per contrattare il prezzo e l’ora di ritrovo, il tutto scritto sul palmo della mia mano che rapidamente diventa la migliore delle lavagne. Ci lasciamo divertiti e con l’accordo di vederci l’indomani alle 6:30 all’imbarcadero, gli scatto anche una foto per poterlo riconoscere in mezzo a tutti gli altri!!
Aspettiamo il tramonto sulle rive del Gange, immersi tra la gente, qui turisti ce ne sono molti, ma alla fine non vi è ressa. Fatto buio ci dirigiamo verso il luogo delle cremazioni dove, visto che ho sempre con me la fida reflex, mi intimano di non fotografare!
Qui cremano i parenti, voi saresti contenti se un giapponese fotografasse il funerale di vostro nonno? Hanno pienamente ragione e quindi per evitare che tutti vedendo la macchina si avvicinino per ripetermi le stesse cose, la metto via. Adesso siamo in mezzo a loro, come spesso ci capita ci siamo spinti dove i turisti
non vanno, ma mai ci siamo sentiti “osservati speciali”, anzi un ragazzo ci avvicina visibilmente sconvolto per raccontarci che dentro la pira che brucia c’è sua sorella ….. poi viene preso da altri e portato via. Non so se è vero, certo è che era davvero sconvolto.
Vediamo il susseguirsi dei riti …… il feretro arriva trasportato su una barella di legno da parte dei parenti, è avvolto in una stoffa e ricoperto di ghirlande di fiori. Viene portato sulle rive del fiume e quindi immerso nelle sue acque sacre ed infine sollevato e posto su una pira di legna ardente da cui prende fuoco. Tutti restano a vedere la cremazione e quindi ad atto avvenuto le ceneri vengono prese e riposte in un vaso di coccio. Successivamente saranno gettate nel Gange. Il fuoco alla fine viene spento e si riparte con la cremazione successiva.
Sicuramente molto bello, ma francamente a mio parere sono molto più spirituali e toccanti i nostri funerali, ognuno sicuramente può dire la sua, questo è quello che io ho provato. Andiamo a cena e dopo a letto presto, siamo stanchi e domani sveglia alle 5:30!!!!

02/01/2014 VARANASI

Sveglia!! Dopo un pochino di girovagare finalmente troviamo il nostro “Caronte” e via sul Gange!! Speriamo che la nostra barchetta regga…… .Andiamo e giriamo la parte dei gaths meno battuta facendo foto per poi dirigerci verso la riva opposta del fiume.
Qui il nostro barcaiolo si ferma e va a fare colazione. Ci guardiamo intorno e vediamo con piacere che siamo i soli turisti in mezzo a tanti Indiani che fanno gioiosamente il bagno e le tanto fotografate abluzioni ….. scelta mai fu più azzeccata del barcaiolo! Ci chiede se
vogliamo scendere, ma noi rimaniamo su, non certo perché non ci fidiamo, ma perché è bellissimo vedere le persone che si divertono e pregano in totale simbiosi con il Gange ….. ecco, questa secondo me è una delle esperienze più belle che ho visto e provato in tutto il viaggio! Ripartiamo ed andiamo nella parte più famosa e battuta sia dalle persone che vogliono pregare, sia dai turisti che fotografano estasiati ….. ed io faccio altrettanto!
Scatto delle bellissime foto che rimarranno tra i miei ricordi dell’India. Rientriamo, salutiamo e paghiamo
Caronte e dopo la colazione via per mercati e viuzze!! Tutto molto caratteristico, il mercato è diviso in settori, i sarti, i falegnami, i gioiellieri ed anche i fabbricatori di aquiloni; si perché qui la sera è uno spettacolo! Lungo i gaths i bambini ingaggiano vere e proprie battaglie tra aquiloni e chi butta giù quello dell’avversario lo vince in premio (sembra proprio di rivedere il film “il cacciatore di aquiloni” che però era ambientato in Afghanistan). Tradizioni ormai da noi perse nel tempo. Arriviamo a sera felici, ma Giulia “decide” di aumentare la lista dei viaggiatori colpiti dal “virus del viaggiatore”, per fortuna che siamo ormai “esperti” ed abbiamo con noi il kit con punture di plasil che prontamente svolgono il loro esorcistico dovere…..!!!! Poverina …. ha “dato” a Varanasi anche gli occhi!!!! La notte praticamente la salto a piè pari mentre Giulia finalmente riposa……

02/01/2014 VARANASI – DELHI

Giulia sta meglio, Aldo e Maurizio in attesa di partire per l’aeroporto fanno un giro, io invece rimango con lei.
Ore 12, partenza con un tragitto lungo circa 1 ora, ciao Varanasi! Sicuramente la meta più affascinante del nostro viaggio.
Giornata di transizione e di trasferimento, ormai è iniziato il viaggio di ritorno……. . Arriviamo in ritardo a Delhi e pernottiamo nel nostro primo hotel, ma già che c’eravamo, come taxi dall’aeroporto abbiamo scelto la mitica Ambassador, l’icona delle auto indiane che pensate viene ancora prodotta e venduta alla cifra di 8000 euro!

03/01/2014 DELHI – ROMA

Ci siamo ……. come ogni cosa bella termina sempre e molto in fretta! Giusto le ultime 2 orette per gironzolare e per far si che Maurizio mantenga la parola….. il primo giorno aveva detto “prima di andare via mi faccio radere dal barbiere indiano”, ovviamente con “negozio” su strada …… quindi via a radere, che grande!! Altra chicca della mattinata l’acquisto di Aldo di un paio di ottime (si spera) scarpe indiane a pochissime rupie con l’aggiunta delle sue scarpe a dir poco usate (reduci anche del viaggio in Etiopia)!

A presto India, paese dai mille contrasti!

17/12/2013 – 04/01/2014
Partecipanti 4
Giacomo, Giulia, Aldo, Maurizio

Giacomo Morganti

Per info e foto visita anche
il mio sito internet:
Il Mio Mondo in una Lente

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ed il mio blog

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