di Rino e Monica –
“Viaggiano i Viandanti, Viaggiano i Perdenti più adatti ai mutamenti, Viaggia sua Santità, viaggiano ansie nuove sempre nuove crudeltà.” Sulle note della splendida In Viaggio dei CSI siamo In Viaggio anche Noi. Scegliamo la Grecia, il Dodecaneso, l’isola di Rodòs, una delle isole più lontane; la raggiungiamo in aereo, con volo Aghean Airlines da Roma con breve scalo tecnico in andata ad Atene.
Appena scesi al Diagora Airport di Rodòs veniamo subito piacevolmente colpiti dal caldo estivo che in Italia avevamo troppo presto dimenticato;
Splendida e molto greca Lindos; bellissima, e bianchissima, arroccata e dominata dall’ Acropoli ed incastonata tra due baie di un blue/verde mozzafiato. Insomma quello che dalla Grecia ti aspetti.
Apro una piccola parentesi: ci definiamo viaggiatori, a volte per caso e a volte no, semplici viandanti non so bene, ma sicuramente non siamo di “quelli” che fanno collezione di kilometri e di luoghi da visitare velocemente troppo velocemente e poter dire poi “io ci sono stato”; se stiam bene in un posto, se un luogo ci piace davvero cerchiamo di viverlo il più possibile, senza troppa fretta;
lo so lo so saremmo potuti andare a… non siam stati a…, ma.
insomma..per 3 giorni di seguito siam stati a Lindos, solo a Lindos e poi dopo tanto girovagare ci siam ritornati; l’abbiam conosciuta di mattina presto, appena svegliata e appena svegliati, seduti in un bar sorseggiando il buonissimo ‘Ellenikos Kafè’, rigorosamente “sketo”, facendoci inebriare dall’odore della Grecia e dai suoi splendidi colori profumi e dai colori della Grecia; l’abbiam poi visitata di pomeriggio, al tramonto dopo il mare,
Unica per così dire pecca della bella Lindos è forse quella di essere troppo al “servigio” del turismo inglese; chissà cosa sarebbero stati quei vicoletti, quei Bazar e quegli splendidi localini tutti con vista sull’acropoli, se invece della “fuori-posto pop-music anni ’90 (bellissima, badate bene, ma appunto fuori-luogo) si sarebbero potute ascoltare le note di un sirtaki e chissà cosa sarebbe stata Lindos senza la terribile “english breakfast” e ancora, senza i numerosissimi schermi al plasma che trasmettevano le partite del campionato inglese..
Beh.questa Lindos ci è piaciuta un po’ meno!
Bellissimo il mare, bellissime le spiagge della bianchissima cittadina greca, anche se affollatissime, meritano più di una visita; sono due, una appena prima del paese venendo da Nord, l’altra appena dopo il paese stesso, dominata dalla imperiosa rocca da un lato e dalla piccola chiesetta di San Paolo dall’altro; quest’ultima senza dubbio la spiaggia più bella.
Allontanandoci da Lindos abbiam
Ma il bello, per così dire, doveva ancora arrivare; il luogo che stava per fare di un viaggio bellissimo un viaggio indimenticabile era vicino: la piccola Mègisti. Lontana, apparentemente troppo lontana da Rodi (5 h. in nave) ma che, grazie ad un piccolo aereo della
Poche informazioni, poche indicazioni da internet, molti spunti invece dal film “cult” Mediterraneo di G. Salvatores, grazie al quale l’abbiam “conosciuta” per la prima volta negli ormai lontanissimi primi anni novanta; bramata e desiderata dalla prima personalissima visione del film ai tempi dell’università, ed ora eccola a portata di mano; Siamo in volo ed eccola lì improvvisamente quando al blue del mare sotto di noi si sostituisce la roccia, l’aeroplanino che si avvicina sempre di pìù sino a toccare terra, quando alla nuda roccia si sostituisce la piccolissima pista dell’ aereoporto di Kastellorizo, la stessa dove atterrò il simpaticissimo tenente Carmelo La Rosa interrompendo l’esecuzione di un discutissimo calcio di rigore. Emozione immensa Discendiamo il km e mezzo che ci separa dal paesino con un bus-taxi. L’azzurro del mare ci appare all’improvviso dopo una curva e man mano che scendiamo ci avvolge completamente; scorgiamo di fronte a NOI il continente della mezza luna, distante meno di 2,5 miglia marine. Tre fila di casette disposte a ferro di cavallo tutt’ intorno alla baia naturale che si affaccia sulle coste della turca Antalia; barche di pescatori, qualche ricca barca a vela, tavolini ordinati maniacalmente intorno al molo, una piccola Moschea sulla destra, un paio di bellissime chiesette e un fortino
Non eravamo i soli visitatori dell’isoletta; il piccolo aereo aveva “scaricato” insieme a noi altri “turistipercaso”, accomunati, forse, dalla stessa esigenza di pace assoluta che avevamo noi; ci siam tra noi lasciati, per così dire, in pace, senza mai disturbarci, scambiandoci, incontrandoci tra i violetti del piccolo borgo o seduti nei piccoli Bar posti a bordo molo sorrisi compiaciuti. Il solo camminare nel piccolo borghetto marinaro, si rivelava una esperienza indimenticabile, quasi una necessità fisica.
Ci si accorgeva poi dell’ arrivo della sera
Glielo abbiamo promesso; Ce lo siam promessi.
Ripercorrendo a ritroso il km e mezzo che ci separava dal piccolo aeroporto pensai che la mia personalissima idea di paradiso terrestre non si discostava poi tanto da quel luogo.
Abbiam poi avuto altro tempo di tornare a Lindos e visitare altre bellezze dell’Isola di Rodòs sino alla triste partenza per l’Italia qualche giorno dopo.
Il
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