di Eno Santecchia –
Non c’è dubbio che Marina C. sia molto affezionata a Paleokastritsa, una frazione del Comune di Lakones, sulla costa ovest dell’isola di Corfù: sono venti anni che vi trascorre le ferie estive.
Nei primi viaggi, Marina percorse tutta l’isola in auto: la parte sud è ventosa e il mare non è particolare, a nord le coste sono più frastagliate, rocciose e verdi. In barca si possono ammirare le numerose grotte.
Così Marina ha visto da vicino i cambiamenti. I villaggi dei pescatori sono stati restaurati e trasformati in appartamenti da affittare, cambiando anche il paesaggio, perché le ristrutturazioni spesso sono state eseguite senza valutare l’impatto ambientale. La maggior parte delle strade bianche è stata asfaltata, ora agli incroci ci sono i semafori, non sono ancora arrivate le rotatorie.
Gli alberghi sulla costa possiedono una scaletta per accedere direttamente alla spiaggia, tuttavia a volte i fabbricati non hanno un buon impatto sul panorama.
Nell’ultimo viaggio della seconda metà di giugno 2012, Marina ha notato la scarsa affluenza turistica, sono stati chiusi parecchi supermarket e alcune bancarelle lungo la strada che conduce al monastero ortodosso maschile di Panaghia (XIII secolo), posto su una sommità. Marina ricorda bene quelle bancarelle che vendono spugne naturali, saponi all’olio, piccole bottiglie ricordo di Ouzo, un liquore all’anice usato come aperitivo, il Metaxa, un cognac, il Kumquat, un liquore al mandarino e all’arancio molto amato dalle donne perché dolce, è bevuto caldo come digestivo, i santini del patrono San Spiridione e la civetta simbolo di Atena di legno d’olivo. Il monastero in questione possiede un giardino con alberi secolari e una veduta sul mar Ionio da mozzare il fiato, i monaci sono molto accoglienti.
Le grandi navi da crociera MSC e Costa attraccano nel porto di Kérkyra, capoluogo dell’isola, per consentire ai turisti di visitare la città, con piazza Spianada la più grande dei Balcani, i mercatini e, nei pressi del villaggio di Gastouri, il palazzo dell’Achilleion (1891) dell’imperatrice Sissi, in stile neoclassico, progettato da due architetti italiani.
Nel grande sito archeologico di Paleopolis si possono visitare i ruderi dell’antica città di Corfù venuta alla luce nel 1843 dopo la demolizione della fortezza veneziana di San Salvatore.
Eno Santecchia
Potete leggere altri scritti di Eno nel sito www.storieeracconti.it
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