Americhe

Giro del mondo in otto mesi

di Maraska –
Macchina fotografica e zaino in spalla me ne parto, da solo, per fare il giro del mondo. 
Africa, Asia, Australia e Sud America: in totale saranno 8 i mesi in cui mi sposterò con aerei, bus, biciclette, moto, macchine, treni, barche, elicotteri, zattere, canoe… attraversando decine di confini, conoscendo centinaia, migliaia di persone, parlando ogni lingua e coronando il sogno di una vita.Il leone a caccia della zebra (Tanzania), un coccodrillo che entra in cucina (Foresta Amazzonica), una notte pazza al Full Moon party (Thailandia), il carnevale di Rio (Brasile), lo scontro con la natura più selvaggia (Patagonia), la magia di un luogo unico (Isola di Pasqua), qualche meraviglia del mondo (Grande Muraglia, guerrieri terracotta, Corcovado, ma anche Angkor Wat e Iguazù) e un numero spropositato di città luoghi emozioni sensazioni semplicemente magnifici, ma soprattutto indimenticabili: non basterà una vita per rivivere e raccontare questa esperienza. 

In ogni posto della terra qualcuno ha dovuto gridare il mio nome; li ho collezionati tutti e montato un video che racconta attraverso i volti, le parole e i luoghi, la mia storia: 8 mesi in 6 minuti:

AFRICA: il contatto e la visione della natura, degli animali in uno degli unici posti al mondo dove ancora vivono allo stato brado. La scena spettacolare di una leonessa che, passo dopo passo si conquista una zebra: impagabile, sento ancora i brividi addosso. Ngorongoro, il parco naturale dentro il cratere. Dei paesaggi mozzafiato, gli alberi di baobab e i colori all’imbrunire, le notti in tenda.

ASIA: Atterro a Pechino troppo disorientato: due giorni prima ero a Zanzibar, spiaggia sole e mare. La Cina proibita, la Cina della grande muraglia e i guerrieri ma anche e sopratutto di Guilin: un paesaggio da Jurassic Park. E quei teneri Panda che ruminano e dormono tutto il giorno. Attraversare il confine con il Vietnam e conoscere la meraviglia di Halong Bay non è stata una passeggiata, ma alla fine ho conquistato anche le bellezze di Sapa, le terrazze di riso e…. dormire nella capanna con una famiglia di una tribù indigena non ha prezzo. Attraverso il Mekong arrivo in Cambogia, dove mi fermo estasiato davanti ad Angkor: l’ottava meraviglia del mondo che qualsiasi tentativo di diescrizione sarebbe vano. Continuo a valicare confini per arrivare a Bangkok giusto in tempo per vivere la peggiore alluvione del secolo e scappare alle isole: Koh Tao e Koh Pangan sono semplicemente dei paradisi, l’immaginazione non basta. Una notte senza dormire al Full Moon Party e poi altra scappatella al nord: 3 giorni immerso nella giungla di Chiang Mai, dormendo in capanne davanti ad un focolare che quando si spegne lascia un cielo così illuminato da far paura. Piccola tappa a Singapore, che già non è più Asia, e poi un addio a questo continente che mi lascia tanto.

AUSTRALIA: Darwin e i parchi naturali, bellezze della natura ma sempre attenti ai coccodrilli più grandi e pericolosi del mondo. Poi la costa, il Queensland, le immersioni con le tartarughe e il surf sulle infinite spiagge del nuovo continente. Ultimo saluto da Sydney: forse la città più vivibile – e bella – che ho visto

ISOLA DI PASQUA: pur essendo parte del Chile, questo posto sperduto al mondo, definito anche il posto abitato più remoto del globo, merita una sezione speciale. Cinque giorni difficili da descrivere. Perchè Rapa Nui è un posto magico come pochi al mondo. Perchè l’incontaminata isola ha un’anima, perchè i Moai hanno vita.

PATAGONIA: Il contatto con la natura è netto: sperduto isolato dal resto del mondo me ne vago per le montagne, a volte per giorni, dormendo in tenda e cucinando col fornelletto. Sofferenza e Fatica MAIUSCOLE ma esperienza impagabile. Il Perito Moreno, la Tierra del Fuego, balene, pinguini e leoni di mare.

SUD AMERICA: dopo Buenos Aires c’è il nord dell’Argentina dove vivo come un Gaucho, svegliandomi all’alba e lavorando con il cavallo per i campi, controllando il bestiame. Dopodichè Iguazù, dove la natura ruba il posto alle parole. Ed infine Brasile, le isole, le spiagge indescrivibili, ma soprattutto il Carnevale di Rio e quello di Salvador, una settimana PAZZA. E un’altra settimana, l’utlima prima di partire, a Manaus, nella foresta amazzonica. dormendo in un’amaca, facendo il bagno tra i piranha e andando alla ricerca del giaguaro. Lo troveremo?

Foto e dettaglia del viaggio round the world nel blog giorno per giorno:
http://www.maraska.it

Il video di Maraska: 8 mesi in 6 minuti:

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Marco

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