di Monica Palazzi –
I giardini delle rose italiani è un itinerario il cui nome esatto è “In nome della Rosa” che è stato creato ad
hoc dalla rete i Grandi Giardini Italiani.
In questo modo potrai scoprirne le fioriture, i cicli di vita delle rose che sono diversi da regione a regione e
da rosa a rosa.
Un vero e proprio universo che è l’ideale sia per gli amanti dei fiori sia per chi vuole fare una (mini) vacanza
un po’ diversa dal solito.
Villa Carlotta a Tremezzina sul Lago di Como è davvero una delle dimore più belle che si possono trovare su questo lago tuttavia nel momento della fioritura delle rose è ancora più bella e magica.
Ci sono davvero tante specie da ammirare e io ne menzionerò giusto qualcuno vale a dire quelle che mi
sono piaciute in modo particolare.
La Banksia sia bianca sia gialla che sono allevate a spalliera sia sui muri di contenimento del giardino
all’italiana sia sulle balaustre.
La Mermaid che si riconosce per via dei grandi fiori gialli dal profumo intenso.
Poi ci sono quelli che sono stati creati per celebrare la bellezza del Lago di Como che sono gruppi di fiori a
mazzi che sono di un bel color crema o avorio.
Per maggiori informazioni clicca qui https://www.villacarlotta.it/it/giardino/le-rose-del-giardino-allitaliana/
A Villa Durazzo che è una bellissima dimora che risale al Seicento e che si trova sulle colline che dominano
Santa Margherita Ligure e tutto quanto il Golfo del Tigullio si trova un giardino con un roseto dedicato alla
famosa attrice italiana Virna Lisi.
In questo roseto ci sono degli esemplari dal colore crema con il bordo rosa e da un profumo davvero
particolare che richiama, per lo meno così mi è sembrato, il profumo di una mela.
Ma questo parco non sono solo rose.
La parte più antica è un agrumeto fatto fare proprio dalla Famiglia Durazzo in cui sono ospitati aranci,
pompelmi e limoni.
Nel parco ci sono anche delle statue e fontane, ma sicuramente la cosa più particolare (e più bella) è
l’acciottolato in stile “risseu” che è quello tipico della zona ossia con pietre bianche e nere.
Per maggiori informazioni clicca qui https://villadurazzo.it/il-parco/
Il Roseto Uhrerhof a Bulla in Val Gardena (Bolzano) è il più alto a livello Europeo. Il periodo migliore per
andare a visitarlo è, indubbiamente, la fine di luglio / inizio di agosto tuttavia resta aperto fino alla metà di
ottobre.
Si trova a 1.500 metri di altezza e si compone di circa 7.000 rose di oltre 25 specie diverse.
Segnalo che è presente anche la “Rosa Dolomiti” assai rara che ha i colori di questa montagna ossia il
bianco e il rosa.
Per maggiori informazioni clicca qui https://www.valgardena-groeden.com/it/cultura-e-
territorio/attrazioni/roseto-uhrerhof/
E il prossimo giardino non è, davvero, molto lontano dal precedente dato che sto parlando de
Il Giardino della Rosa a Ronzone (Trento) in Alta Val di Non copre un’area di 8.500 metri quadrati con una
stupenda vista su tutta la vallata circostante.
C’è la possibilità di fare un percorso didattico tra oltre 500 specie di rosa differenti.
E’ possibile visitarlo fino a ottobre.
Per maggiori informazioni clicca qui https://www.visittrentino.info/it/guida/natura/percorsi-nella-natura/il-giardino-della-rosa-a-ronzone_md_2334
Roseto Vacunae Rosae a Roccantica Rieti ti darà la possibilità di fare un viaggio culturale e storico ma non
solo nell’affascinante mondo delle rose.
Il roseto resta aperto al pubblico fino a ottobre. Si sviluppa in 130 settori con dei percorsi tematici. Ogni
settore si compone di un gruppo di rose omogeneo per storia, profumo, colori.
Alcune curiosità
La planimetria è ad ala d’angelo e ospita fino a 7 mila rosai con oltre 5 mila tipi di rose.
Il punto d’ingresso, invece, è un giardino in pietra che vuole prendere spunto da un giardino tipico
dell’Estremo Oriente!
Per maggiori informazioni clicca qui https://www.vacunaerosae.it/
Concludo ricordando che le rose sono il fiore più amato dalle donne, ma non solo dato che una schiera ben
volta di intellettuali e scrittori come, ad esempio, Orwell, Orazio, Saffo, Petrarca, Tasso, Ariosto, Leopardi,
Dante Alighieri ne hanno parlato nelle loro opere citandole come simbolo sia di purezza sia di sensualità a
secondo del colore e allora visto che questo fiore è così famoso una visita ad almeno uno di questi roseti è
praticamente d’obbligo non lo credete anche voi?
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