Germania del Nord in camper

di Mauro Gianneschi – 

Dal 30 luglio al 27 agosto
RAPIDO’ 7096 Plus, su Fiat 130. Equipaggio: Mauro (guida e scrive), Patrizia (navigatore con cartina insieme al Garmin).
CARTAGO C-Line 42, su Fiat 160. Equipaggio: Paolo e Barbara.
LAIKA CREOS semintegrale su Fiat JTD 2800. Equipaggio: Pierino e Daniela.
Percorso totale km. 4747

Verso le Isole Frisone, passando da Praga, fino alla strada delle fiabe

Sa 30 lug – Alle 15,30 incontro con gli altri equipaggi all’area di servizio di Bolzano nord sull’autostrada 22 del Brennero. Dopo i reciproci saluti ripartiamo tutta autostrada fino alla cittadina di ANDECHS sull’Ammersee a sud-ovest di Monaco. Arriviamo all’area di sosta alberata ai piedi della grande Abbazia Benedettina. Sono le 19,30 quando siamo pronti per andare a cena nel chiostro. E’ nota la birra e lo stinco e pensiamo di fare un pasto pantagruelico……invece è già tutto finito, non ci resta che ripiegare sulla nostra cucina. Il tempo è un po’ nuvoloso ma non piove. Tanti camper. Un equipaggio di camperisti italiani ci chiede se i funghi che hanno trovato nel vicino bosco sono commestibili o meno. Sono dei bellissimi porcini giovani e saldi come la roccia, insieme ci sono delle meravigliose Lepiota Procera dette anche “mazze di tamburo”: tutto buono confermiamo.
P a Andechs (n47°58’26” e11°11’11”), non c’è pozzetto ne acqua ne corrente.

Do 31 – Stamani andiamo presto nella vicina abetaia a fare una ricognizione di funghi. Troviamo anche noi tre bei porcini e alcune “mazze di tamburo” per formare un ottimo sugo da spaghetti per questa sera. Quando rientriamo alle 9 andiamo a visitare l’Abbazia. Questa volta siamo in coda per mangiare nel chiostro. Ottimo lo stinco di maiale e ottima la birra doppio malto dei frati. Alle 14,30 partiamo alla volta di Praga. Tutta autostrada fino all’AA Cisarkska sul fiume Vtlava a due passi dal centro storico. Il fondo erboso è allentato dalla recente pioggia e gran parte è occupato da enormi roulotte e grosse auto…. anche i Rom vanno in vacanza! Comunque è tutto tranquillo e poi non ci sono altri posti disponibili vicini al centro ed è già tardi. Cena sul camper e poi chiacchierata serale. La spaghettata ai funghi viene rimandata a domani sera. Nel frattempo aggiungiamo a quelli trovati ieri altri due prataioli raccolti nel prato vicino ai camper.
P a Praga al “Caravan Park Club”, penisola Cisarkska sul fiume Vtlava (n50°3’39” e14°24’51,2”).

Lu 1 ago – Per raggiungere il centro c’è un piccolo traghetto che arriva vicino al Ponte Carlo e parte alla mezza di ogni ora dal pontile adiacente al campeggio. E’ possibile caricare anche le bici. Visita della città con pausa caffè davanti all’antico orologio astronomico (caffè e briosce per 6 persone 66 € !), poi visita alla cattedrale di Tyn e la casa di Kafka in Staré Mesto. Pranzo al Teatro dell’Opera, contenuto nella “Maison Municipales” ed intitolato a Bedrich Smetana grande musicista praghese, può contenere fino a 1200 persone. L’intero edificio, costruito nei primi anni del ‘900 accolse la dichiarazione della Prima Repubblica Cecoslovacca il 28 ottobre 1918. E’ un
magnifico edificio in puro stile Liberty lampadari, decorazioni parietali, arredi stucchi, mosaici e pavimenti nello stile floreale di più alto livello. Scendiamo nella sala da pranzo del piano più basso e ordiniamo enormi piatti di carne, salmone e verdure, annaffiate da ottima birra (prezzi abbordabilissimi!) servita da camerieri in costume tradizionale. Lì vicino si trova la monumentale Torre delle Polveri. Con la pancia piena raggiungiamo il Castello al di là del fiume e facciamo tutta la salita per smaltire le calorie accumulate con il lauto pranzo. Molto bello il complesso chiuso da mura e la chiesa gotica di San Vitus; grandi cortili e palazzi monumentali. Alle 19 prendiamo l’ultimo battello per il campeggio. Apriamo i tendalini per ripararci dalla rugiada e per cenare tutti insieme sotto di essi. Serata con qualche nube ma temperatura ottima. Finalmente gustiamo gli spaghetti con il sugo di funghi. Ottimo.
P a Praga al “Caravan Park Club” sulla penisola Cisarkska del fiume Vtlava (n50°3’39” e14°24’51,2”).

Ma 2 – Bella mattinata di sole. Riprendiamo il battello per il centro per fare una seconda visita
alla città. Piazza S. Venceslao a rendere omaggio a Jan Palac lo studente di 21 anni che si dette fuoco il 16 gennaio 1969, per protestare contro l’invasione russa che reprimeva nella violenza la “Primavera di Praga”, poi sul Ponte Carlo a osservare la fauna umana di tutto il mondo (tanti orientali), quindi prendiamo il battello per tornare ai camper. Pranzo sotto il tendalino tutti insieme, stavolta per ripararci dal sole, poi alle 15,30 partenza per Dresda. Arriviamo alle 19,00 all’AA , alberata in parte, perché adesso il sole picchia. Scendiamo le bici e facciamo un primo giro orientativo al centro storico, arrivando fino sulle sponde dell’Elbe. Rientriamo ai camper e ceniamo fuori con i tavoli, come fanno tanti altri camperisti. Rimaniamo a chiacchierare fino a mezzanotte, poi a nanna. E’ caldo.
P a Dresda nell’AA (pozzetto, acqua, luce, elettricità a pagamento) vicino al centro storico (n51°0.2’39.5” e13°44’35.7).

Me 3 – Visita alla città storica concentrata quasi tutta intorno alle rive dell’Elbe. Inforchiamo le bici e la prima importante tappa è la Frauenkirche, finalmente completata dopo un lungo restauro dovuto al crollo causato dal bombardamento alleato dell’ultima Guerra Mondiale. Semplicemente bellissima, a pianta centrale con delicate decorazioni barocche fino all’alta cupola; l’esterno è in pietra arenaria chiara e tutto intorno la grande piazza che ne esalta la magnificenza. Con le bici raggiungiamo comodamente il Palazzo Reale (Rezidenzschloss) e la Hofkirche (Cattedrale) grande architettura Rococò del 1755 costruita dall’italiano Gaetano Chiaveri (nella cripta è conservato il cuore di Augusto il Forte). Di fianco ad essa l’alta torre Hausmannturm facente parte dello Schloss insieme alla lunghissima teoria di archi, la Stallhof (Scuderie Reali). Dietro la cattedrale si apre la grande Theaterplatz del Semperoper (Teatro dell’Opera). A continuare la visita arriviamo al vicino Zwinger, (significa “tra le mura cittadine”) monumentale complesso architettonico in stile Rococò del 1715 edificato per volere di Augusto II di Polonia, utilizzato per giochi e feste di corte. Interamente ricostruito dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale che rasero al suolo il 90% delle costruzioni cittadine, compreso i monumenti. Attraversiamo il ponte che collega l’altra sponda per vedere la statua equestre di Friedrich August detta “Goldenen Reiter” perché il monumento ha una patina dorata che scintilla al sole. Il pranzo ce lo concediamo in uno dei numerosissimi locali con gli ombrelloni fuori che servono ottimi piatti a prezzi molto contenuti: la birra è ottima come sempre. Dopo una siesta breve partiamo per Berlino, tutta autostrada. Le Aree Attrezzate della città interpellate telefonicamente sono piene. Cerchiamo fuori. Arriviamo al camping “Hettler U. Lange” a Kleinmachnow, Talkirchen intorno alle 19. Disposto lungo il canale Wann See una ventina di km a sud di Berlino è su prato ed in parte ombreggiato. La posizione è ottima in quanto lì vicino c’è la fermata della Metro che in 25 minuti porta in Alexanderplatz. Doccia, birra al bar, cena, chiacchierata serale fino alle 23 e poi a nanna. (N52°24’0.7” E13°10’44.2”) tempo discreto tutto il giorno.

Gi 4 – Alle 8,30 partiamo dal campeggio con le bici fino alla stazione Wann See per prendere la Metrò per Berlino. Carichiamo le bici sul vagone dedicato (pagano anche le bici, €1,5) e in 25 minuti siamo in Alexanderplatz. Con le bici è una meraviglia girare per il centro, piste ciclabili a non finire. Passiamo sotto l’altissima Torre della TV poi procediamo verso il Berliner Dom sull’isola dedicata ai musei; percorrendo la Unter der Linden raggiungiamo la Porta di Brandeburgo dove un’immensità di gente sembra essersi data appuntamento. Arriviamo al Reichstag, ma per salire sulla cupola di vetro (di N.Foster) occorre una prenotazione di tre giorni prima. Girovaghiamo tra i volumi semplicissimi dell’immenso monumento al genocidio ebreo(Memoriale dell’Olocausto). Arriviamo fino in Postamerplatz e al Sony Center dove sotto l’alta cupola tendata consumiamo un altro ottimo pasto. Verso le 16 comincia a piovere a dirotto e tra un acquazzone e l’altro raggiungiamo la stazione in Friedrichstrasse per prendere il Metrò per il campeggio. Sono le 19, riposino prima di cena; il prato è troppo bagnato per cenare fuori insieme, quindi cena in camper, poi riunione sopra per il liquorino (micidiale per il fegato) e poi a nanna.
P a Kleinmachonow al camping “Hettler U. Lange” (N52°24’0.7” E13°10’44.2”) tempo discreto, nella parte finale della giornata pioggia a scrosci.

Ve 5 – Ritorniamo di nuovo in città per una nuova visita tutta culturale. Arriviamo al Pergamum Museum per rivedere l’imponente Altare di Pergamo con i suoi stupefacenti bassorilievi, la Porta del Mercato Romano di Mileto, costruita sotto Adriano nel II sec. a.C. e la ricostruzione dell’altissima Porta di Ishtar di Babilonia innalzata al tempo di Nabucodonosor (605 a.C.) con i mattoni smaltati di azzurro e la serie di bassorilievi con leoni, draghi, unicorni e cavalli lunga 30 metri detta “via Processionale” che precede la porta stessa. La visita di questo museo merita da sola Berlino. Essendo senza le bici questa mattina ci facciamo trasportare dal Bus Turistico che inanella, molto rapidamente, nel suo percorso altre cose, quali la statua dorata della Vittoria (Siegessaule) sull’altissima colonna nel viale Strasse des 17 Juni, il nuovo Quartiere Direzionale con la grande architettura moderna sul lato nord del Tiergarten, il Checkpoint Charlie, i resti del Muro di Berlino con annesso museo fotografico. Consumiamo il pranzo alla maniera tipica berlinese, würstel e patatine fritte innaffiate da un’ottima Weissebieer Paulaner nella Unten der Linden. Alle 16,30 siamo di nuovo ai camper. Tempo variabile con qualche scroscio di pioggia che non impedisce però di cenare fuori sotto i tendalini. E’ abbastanza caldo, la temperatura è sui 25°.
P Kleinmachonow al camping “Hettler U. Lange” (N52°24’0.7” E13°10’44.2”) tempo discreto, serata con qualche scroscio di pioggia.

Sa 6 – Alle 9 volante in mano; tutta autostrada per 220 km. Tempo bello. Arriviamo a Schwerin alle 12,30 giusto per pranzare nel parcheggio a pagamento vicino allo schloss. Nel frattempo arriva improvviso un grosso acquazzone che finisce quasi subito. Visitiamo la cittadina con il bellissimo Schloss neogotico sulla piccola isola di Burg sul lago. Costruito su un precedente castello cinquecentesco è circondato da un bel giardino con serre e limonaia vista
lago. Il Rathaus del 1300 e molte case tipiche a graticcio caratterizzano il centro storico interamente pedonale. Il Dom del 1200 erge il suo campanile a guglia fino al cielo. Nel centro storico si notano anche alcuni edifici notevoli di Art Nouveau, fortunatamente preservati dalla sistematica distruzione quando quest’area della Germania faceva parte della DDR. Arriviamo fino al lago artificiale detto l’Arsenale, (Pfaffen-Teich) confinante con le case del centro per riposare un po’ le gambe seduti sulla sua … Mauro e Paolo allo schloss sponda erbosa circondati dalle anatre e dai cigni. Nel frattempo il cielo si fa nero e facciamo appena in tempo a riparare dentro i camper che viene giù il mondo. La violenza dell’acquazzone dura poco, ma poi segue una pioggerella sottile che ci obbliga a cenare dentro. Breve riunione per il liquorino, poi filmino in TV e quindi a letto.



P a Schwerin in parcheggio misto nella parte riservata ai camper. Non c’è acqua ne scarico, costo €16/24 ore oppure €2/ora. (N53°37’46” E11°25’10”). Tempo variabile.

Do 7 – Alle 9 volante in mano direzione Lubecca. Alle 10,30 siamo al grande parcheggio gratuito (il sabato e la domenica), sul canale di fronte al Musik und Kongresshalle in Willy Brandt Allee. E’ molto vicino al centro ed anche se non controllato, è usato da tanti camperisti. Scendiamo le bici e andiamo in giro incontrando per prima la Holstentor , porta di ingresso al centro, protetta da due grossi torrioni cilindrici in mattoni con tetto a cono, che rappresentano in tutto il mondo la città. Fu capitale della Lega Anseatica nel XIV sec. e fu anche la città di Thomas Mann. Si sviluppa su un’isola alla quale si accede attraverso monumentali porte. Il Rathaus del 1200 è nella ariosa Markplatz affollata di persone e caffè all’aperto. Il sole splende in cielo ed è caldo. All’interno della Marienkirche c’è l’organo più grande del mondo con le sue 15mila canne. Poi la St. Petrikirche con il suo alto campanile in mattoni e guglia in rame e la St. Jakobi und Koberg bella con il suo campanile cuspidato vicino alla quale gustiamo un buon pranzo alla Paulanerbar a base di wurstel, crauti e patatine fritte con un litro di waissbier fresca fresca. Andiamo ancora in giro con le bici per cercare angoli insoliti e meno turistici per gustare appieno il clima storico della città. Ripartiamo per raggiungere Travemunde, sistemazione nel parcheggio camper e poi lunga camminata a piedi sulla passeggiata a mare fino al faro sul canale che sfocia in mare. C’è una festa della birra ed altre specialità locali distribuite su un grande prato. Dal porto-canale sul fiume Trave parte una lussuosa nave da crociera stracolma di persone che salutano mentre la banda suona l’inno tedesco e la nave va….! Commovente nel suo genere, ma non sono emigranti che partono per necessità. Ritorniamo ai camper. Questa sera è fresco e ceniamo dentro. Poi mettiamo le sedie fuori per la chiacchierata serale fino alle 23, poi a letto con la copertina.
P a Travemunde in AA su prato gratuita molto grande con scarico e acqua a gettone, molto bello. Giornata senza pioggia. (N53°58’32.2” E10°52’35.8”).

Lu 8 – Operazioni di carico e scarico poi verso Scharbeutz; bel paese lungo il mare nel golfo di Lubecca, pochi km a nord di Travemunde. Dune e sabbia bianca, ma l’acqua è quella del Baltico! Foto ricordo sulla duna e da qui diamo l’addio a questo mare per entrare all’interno della Germania. Per la 76 arriviamo a Eutin che visitiamo. Entriamo per la visita allo schloss, purtroppo tutta in tedesco, ma molto interessante. Mobili arredamenti, tappezzerie e quadri tutti originali. Questo castello è stato il luogo di incontro tra Pietro il Grande e Katerina. A continuare arriviamo alla AA gratuita di Malente dove consumiamo un frugale pasto sui camper, poi ci fermiamo a Plon parcheggiando i mezzi nell’area del supermarket nei pressi del centro. Bella cittadina tra i laghi di cui i principali Grosser Ploner See e il Kleine Ploner a sud e il Behler See e il Schohsee a nord. In alto sulla collina l’imponente castello bianco dominante tutto l’intorno, corredato da un bel parco con curiosi alberi di olmo con la chioma potata a forma di cubo. Proseguiamo sempre sulla 67 per circa 80 km fino a Schleswig. Si trova al fondo dello Schlei, il fiordo di 40 km più lungo del Mar Baltico. L’AA sul porto è piena di camper, quindi ci spostiamo sulla seconda che si trova un po’ fuori, ma il centro si raggiunge bene in bici. Ci sistemiamo nell’area e poi inforchiamo le nostre due ruote per raggiungere il paese. Visitiamo dall’esterno il duomo e poi alcune vie del centro con case a graticcio e di mattoni, strade selciate lucide in un continuo saliscendi. Il quartiere di Holm è una meraviglia. Stradine strette e casupole molto particolari che un tempo erano di pescatori, ma che adesso sono molto ambite. Al centro , nella piazzetta principale, sorge una cappelletta circondata dal minuscolo cimitero con una infinità di fiori da sembrare un giardino. Poco più avanti sorge il Johanniskloster, un ex convento benedettino che dopo la Riforma fu trasformato in collegiata per donne nobili. Rientriamo per la cena prima che ci raggiunga il temporale.
P a Schleswig in AA a pagamento (N54°31’13” E9°35’44”). Piove tutta la notte.

Ma 9 – Il tempo è migliorato dalla pioggia notturna. Partiamo di nuovo in bici per tornare a vedere la città, rifacendo il giro di ieri sera, ma adesso con il sole splendente. Dopo aver pranzato ai camper ci prepariamo alla partenza, ma il gestore non arriverà prima delle 16 (come dice il cartello al box), cosa fare? Mettiamo il corrispettivo di una notte in una busta con i numeri di targa e le nazionalità nella cassetta delle lettere al box e poi partiamo contenti di non aver fatto i “portoghesi”. Saltiamo Flensburg, con rammarico, perché l’AA gratuita è fuori centro è fangosa e non è attrezzata perché non ha ne acqua ne scarico e poi piove a dirotto che sembra non smetta mai. Proseguiamo quindi sulla strada secondaria che corre parallela al confine danese. Ha smesso di piovere ed il sole è finalmente spuntato fuori. Entriamo in Danimarca a Rosenkranz per andare a Mogeltonder, il villaggio con le case dal tetto di paglia. Andiamo a vedere questo gioiellino dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. C’è anche un bel castello-residenza abitato con tanto di pennone sul quale sventola bandiera e blasone e quindi chiuso al pubblico, ma dall’esterno è una vera meraviglia. Rientriamo in Germania per raggiungere Niebull. Ci sistemiamo nell’AA al centro del villaggio e andiamo subito ad informarci alla Bahn Hof sull’orario dei treni per arrivare all’isola di Sylt. Tag Karten più bici è la formula migliore: partenza alle 9 domani mattina. Cena in camper perché pioviggina.
P a Niebull in AA (€5/24 ore), nella piazza del paese, su prato, ombreggiata e illuminata, (N54°47’20” E8°49’30”).

Me 10 – Prendiamo il treno alle 9 caricando anche le bici sul vagone apposito. Piove. Il treno passa su una stretta lingua di terra che collega l’isola alla terraferma. Capolinea a Westerland, bella cittadina, assai grande e piena di negozi. Molto ventosa. Scendiamo le bici e prendiamo direzione sud percorrendo la stretta lingua di terra riparata dal vento e dai marosi da alte dune di sabbia finissima. La strada è protetta dal vento ed è tutta pianeggiante. Ogni tanto prendiamo i sentieri che scavalcano le dune per vedere la spiaggia battuta affollata delle tipiche poltroncine di vimini con il sopralzo antivento. Poca gente sulla spiaggia. Per ora non piove, ma siamo ben organizzati con mantelle ed ombrelli (l’ombrello con questo vento non serve a nulla!). Ci fermiamo a prendere un cappuccino in un bar sul dosso dunale in vista dei marosi. Arriviamo all’ultima cittadina Hornum, posta all’estremo sud dell’isola. È segnalata da lontano anche dall’alto faro che svetta in cielo. Tra uno scroscio d’acqua e l’altro abbiamo fatto più di 16 km. Carino il piccolo centro, molto turistico. Ci meritiamo un bel pasto a base di pesce e di tutto quello che ci viene voglia. Così facciamo! Ottimo litro di waissbier accompagnato dal dolce finale (22€ a testa un’enormità a queste latitudini). Riprendiamo le bici nel primo pomeriggio per rifare i 16 km in senso contrario e stavolta controvento e con una pioggerella che infastidisce. Nei momenti più intensi ci ripariamo nei casottini d’attesa delle fermate dei bus. Ma infine arriviamo alle 16 a Westerland per riprendere il treno di ritorno. Nonostante tutto, la pioggia non ci ha fermato: ne siamo contenti!. Rientriamo ai camper, ceniamo e andiamo a letto stanchi morti.
P a Niebull. AA in centro, a pagamento, su prato con elettricità, acqua e scarico a gettone (N54°47’20” E8°49’30”).

Gi 11 – Piove anche stamani, ininterrottamente, pioggia sottile e persistente che sembra non smetta più. Partiamo dopo le operazioni di carico e scarico sotto l’acqua. Prendiamo la direzione di Dagebull senza fermarci a causa della pioggia e del vento. Sempre verso sud arriviamo a Husum, ma l’AA è troppo squallida e non ci sono altri parcheggi liberi perché c’è una festa locale fino a domenica prossima. Proseguiamo fermandoci a pranzo sull’argine dell’isola di Nordstrand. Vento e pioggia fanno intravedere appena il mare in basso. Giriamo l’isola con il camper fino a fermarci a Nordhafen rifugiandoci in un bar a farci una buona weissbier. Poi al camper per la cena: salmone in tranci, patate lesse e polenta taragna cucinata da Daniela (sempre ottima per i primi piatti). In serata il tempo migliora leggermente,… senza speranza! (però le previsioni per domani sembrano buone).
P a Nordhafen sull’isola di Nordstrand, parcheggio libero molto tranquillo (54°30’14.8” E 8°49’27.4”).

Ve 12 – ritorniamo di nuovo a Husum per vedere questa festa locale, ci sistemiamo nel parcheggio libero, dove sono già altri camper e andiamo nel vicino centro. Molto carino anche il porto-canale. Compriamo delle belle giacche a vento perché la temperatura e soprattutto l’acqua ha giudicato inadatte quelle portate da casa. Pranzo al punto sosta. Il tempo è davvero migliorato secondo le previsioni. Torniamo di nuovo verso nord di pochi km per andare a vedere la penisola di Nordstandischmoor. La strada si ferma all’argine da dove parte la piccola ferrovia per l’isola, a scartamento ridotto con piccoli vagoni e motrice con motore a scoppio come quello di una motofalciatrice. Ci arrampichiamo sull’argine per fotografare il Mare del Nord. Ci spostiamo ancora verso nord per vedere la penisola di Hamburgerhallig. Ma anche qui la strada si ferma prima dell’argine e quindi anche questa la vediamo dalla terraferma. Tante pecore in giro. Queste due strettissime penisole erano saltate ieri per le avverse condizioni meteorologiche. Adesso con un po’ di sole è tutta un’altra cosa. Rientriamo a Dagebull per andare nel campeggio visto ieri. Breve giro a piedi sull’argine. Poi cena e letto
P a Dagebull in campeggio, tempo migliorato non ha mai piovuto oggi, ma la temperatura non supera i 18° (N54°43’47” E8°41’46”).

Sa 13 – Mattinata nebbiosa e fredda. Visto la brutta giornata che minaccia la pioggia rinunciamo ad andare all’isola di Fohr e a quella di Am Rum con il traghetto. Peccato. Le isole di Langenes e di Oland contrariamente a quanto letto su alcune riviste di settore, non sono raggiungibili con il famoso trenino a scartamento ridotto. I vagoncini sono forniti di salvagente per il percorso che fa sulla strettissima lingua di terra che a volte viene sommersa dalla marea. Ma è abolito il servizio pubblico, solo residenti!. Usciamo dal Camping e riprendiamo la direzione sud. Passiamo di nuovo dalla periferia di Husum per arrivare al faro di Westerhever. Il sole adesso è caldo e ne approfittiamo per andare con le bici a vedere il più bel faro della Germania, come dicono gli opuscoli. All’estremità del piatto promontorio la marea è molto bassa tanto che a piedi si può raggiungere una piccola isola assai lontana. Il fanale non è aperto oggi, ma è comunque un magnifico faro!. Si staglia alto nel cielo con i suoi colori a strisce bianche e rosse come a sfidarlo. Con questo sole caldo facciamo la litoranea arrivando a Ordig. Lunghissimo spiaggione compattato dalla marea, dove le auto e i camper sono parcheggiati sulla sabbia fin quasi sul mare. E’ vietata la sosta notturna per evidente pericolosità di marea. Dopo la passeggiata sulla battigia riprendiamo strada verso sud attraversando la cittadina di Skt.Peter Ordig: sembra una cittadina del litorale adriatico tanta è la gente sulla passeggiata e sulla spiaggia. Passiamo da Tonning, sull’Eider, senza trovare un posto adatto alla sosta notturna. Arriviamo fino all’estuario e nel parcheggio della grande diga mobile troviamo la sosta giusta. Al chiosco del parcheggio prendiamo filetti di pesce affumicato al forno, frikkadelle di merluzzo, gamberetti in guazzetto, il tutto a €9,70. Lo portiamo in camper per la cena, poi fuori a guardare il tramonto infuocato poi le stelle, quindi a letto.
P alla foce dell’Eider nel parcheggio libero della diga mobile, su asfalto, illuminato senza servizi. Bello tutto il giorno e bella serata (N54°15’47.8” E8°50’47.2”).

Do 14 – questa notte ha piovuto e stamani è di nuovo freddo e nebbioso con pioggerella. Partiamo tralasciando di vedere anche Bosum e proseguendo verso sud arriviamo a Gluckstadt dove si trova il traghetto per attraversare l’Elbe (€20). Riprendiamo strada sempre un po’ demoralizzati per la pioggia, arriviamo a Cuxhaven con l’intenzione di visitarla, ma la pioggia persistente e abbondante impedisce qualsiasi uscita. In un breve intervallo senza acqua riusciamo a visitare dall’esterno il Fort Kugelbake, grande fortificazione con mura e terrapieni riutilizzata durante la seconda guerra mondiale con postazioni di artiglieria pesante rimaste ancora in loco per la visita museale. Più oltre non è possibile fare, quindi amaramente decidiamo di proseguire senza fare la visita programmata all’isoletta di Neuwerk. Via autostrada fino a Bremerhaven. Troviamo facilmente l’AA sul porto. Il tempo è migliorato e tiriamo giù le bici per fare un primo giro al bacino delle navi storiche e al modernissimo Centro Commerciale sul porto. Dopo cena usciamo a vedere lo spettacolo della Torre delle Telecomunicazioni altissima illuminata da fari che cambiano colore ogni pochi secondi e li vicino il grande “ciambellone” del Centro Commerciale fittamente illuminato da mille luci puntiformi da farla sembrare una costellazione celeste.
P nell’AA di Bremerhaven al bacino portuale al Whonmobilhaven (N53°31’56” E8°34’33.8”).

Lu 15 – Alle 7,30 c’è il sole che però poco dopo viene velato da nubi minacciose. La temperatura obbliga ad indossare ancora le felpe e le giacche antipioggia (non si sa mai!). partiamo in bicicletta per la città. Il tempo volge al sole e comincia a fare caldo, bene!. Nella darsena Deutsche Schiffahrtmuseum sono ancorate molte navi, storiche e non. C’è l’U-Boot Wilhelm Bauer (U 2540) del ’45 che visitiamo anche all’interno, un veliero a tre alberi, altre imbarcazioni più piccole ma sempre molto interessanti. C’è anche il prototipo di un aliscafo monoposto del 1952. Saliamo sulla terrazza dell’Atlantic Hotel Sail City, a 140 metri da terra. Edificio modernissimo in vetro e acciaio a forma di vela sulla cui terrazza metallica si accede con un ascensore che in 9 secondi porta alla sommità. Veduta spettacolare sul porto, sulla città e sui bacini delle navi storiche. La visita è un po’ angosciante perché ci si trova a sbalzo nel vuoto sotto di noi e sembra di essere sospesi in aria senza alcun appoggio. Il Centro Commerciale è un altro esempio di architettura moderna, anche se discutibile dal punto di vista funzionale, ma certamente di grande impatto visivo. È costituito da un grandissimo edificio in vetro a forma di grande “ciambella” all’interno della quale si svolgono una serie di attività multimediali ed altri uffici e negozi, collegato ad un altro nucleo poligonale di attività commerciali prettamente italiane; la parte centrale è coperta da una cupola sostanzialmente simile a quella di Santa Maria del Fiore a Firenze. Questa è in vetro e di forma ridotta, ma la sostanza è quella!. Pranzo al Nord Fish a base di pesce. Poi prendiamo i camper per andare a Wilhelmshaven. Prima di arrivare alla città però deviamo di qualche km per andare a vedere lo Schloss Godens a Godens appunto. E’ abitato e quindi è possibile visitare solo il magnifico parco intorno all’edificio. Questo è circondato da un fossato d’acqua con tanto di barchetta e terrazza sul prato antistante. Arriviamo in città dirigendoci verso il porto per arrivare all’AA stabilita, ma la strada è interrotta sul ponte che attraversa un canale. Perdiamo l’orizzonte finché un gentile signore decide di accompagnarci seguendo la sua auto e così ne veniamo fuori. L’AA è su una striscia di terra di fronte al grande golfo Jadebusen, ci sono già tanti camper, la posizione è incantevole. Il posto si merita una bella cena a base di spaghetti alla carbonara cucinati da Daniela. In serata il mare che era a pochi metri sotto di noi è sparito in lontananza. La lunghissima marea che scopre grandi banchi si sabbia sembra riunire le due sponte del golfo. Bella giornata e bella serata. Temp.22/23°.
P a Wilhelmshaven in parcheggio riservato ai camper, illuminato, a pagamento (€5/24ore) ma senza scarico ne altri servizi.

Ma 16 – In bici a vedere il porto e la città. Visita al Museo Navale e poi pranzo al parcheggio; quindi partiamo, ma prima ci fermiamo alla periferia di Wilhelmshaven per vedere il bel mulino a vento in Muhlenweg. Il tempo si mantiene bello. Entriamo nell’AA del porto di
Carolinensiel alle 15 (€16/giorno). Tutti i traghetti per l’isola Wangerooge sono terminati causa la bassa marea. Infatti dopo due il mare non si vede più e le barche, compreso il traghetto in banchina è con la chiglia appoggiata sul fondo. Non rimane che fare un giro in bicicletta fino all’abitato di Carolinensiel, con passeggiata nel minuscolo centro, piccoli acquisti, un caffè e visita al vecchio mulino a vento sull’argine. Rientro ai camper con un buon bottino di pesce già cucinato acquistato al chiosco del porto. Ottimo salmone alle erbette, filetti di merluzzo al forno, sogliole fritte, frikkadelle, spiedini di gamberetti, il tutto per 10€. Grande cena sotto il tendalino e liquorino per dare la botta finale al fegato.
P a Carolinensiel al porto a pagamento con elettricità 16 €. Sul mare quando c’è! (N53°42’33” E7°48’33”).

Me 17 – Il sole filtra dalle fessure del camper! Facciamo un altro giretto per il paese in attesa delle 11,30 per prendere il traghetto per Wangerooge. Il battello impiega più di un’ora per seguire il canale tracciato dalle boe. All’improvviso devia per passare vicino ad un banco di sabbia dove un gruppo di numerose foche sono stese al sole caldo della mattina. Una volta sbarcati si prende un trenino a scartamento ridotto con tanto di terrazzini in cima e in fondo ad ogni vagone da dove è possibile salire, scendere e fare foto. La velocità poi è talmente bassa che sarebbe possibile scendere e rincorrere il treno per risalire. Sembra un convoglio da film western. Capolinea è l’unica cittadina dell’isola nella quale non sono ammessi motori a scoppio di ogni genere, solo bici e (pochi) furgoncini elettrici. Prendiamo le bici a nolo e cominciamo a girare tutta l’isola (ricca di selvaggina, uccelli e lepri). Pranzo nella via principale al piccolo ristorante (turco?). Alle 17 il trenino carica tutti fino al pontile dove l’ultimo traghetto riporta a Carolinensiel. Intanto la bassa marea è già cominciata e l’acqua del mare si ritira di qualche km dalla riva. Perdendo questo traghetto si dorme sull’isola perché non ci sono altre soluzioni. Ceniamo in camper, tira un vento fastidioso e siamo stanchi. Un po’ di TV e poi a nanna. Tempo bello e caldo tutto il giorno. Vera estate!, ma in serata c’è vento di mare.
P a Carolinensiel al porto(N53°42’33” E7°48’33”).

Gi 18 – operazioni di carico e scarico poi verso Brema. Prima però facciamo visita al mulino a vento di Wittmund, nulla di particolare, poi quello di Ruttel, funzionante, storico, molto bello dove acquistiamo prodotti della molitura. Passiamo anche da Neuenburg per vedere lo schloss con un bel parco all’interno del quale ci sono alcuni edifici rustici rimasti come 200 anni fa. Il castello attualmente è occupato da una scuola dell’infanzia, l’edificio è circondato dal fossato.
E’ molto semplice senza alcuna caratteristica storica. Li vicino c’è una vecchia stazione in disuso con un tratto di binario e un vecchio vagone. Arriviamo a Brema e il navigatore ci porta sicuri all’AA sul Weser vicinissima al centro. Sono le 15,30 e buttate le bici a terra andiamo a fare un primo giro in città. Molto bella e monumentale la cattedrale di St Petri dove il sole del pomeriggio illumina la facciata di un bel giallo dorato e le due alte cuspidi dei campanili danno un riferimento certo alla città. Il Rathaus con il suo lungo porticato a colonne e la Rastkeller nel seminterrato. Nella Markplatz c’è la statua medievale di Roland, alta in pietra in posizione ieratica rivolto verso il Dom. Di fianco al Rathaus si trova la famosa statua bronzea della favola dei fratelli Grimm “I musicanti di Brema” l’asino, il cane, il gatto e il gallo. Foto di rito. Il centro storico è molto concentrato e si gira facilmente in bicicletta. Il tempo si è mantenuto bello tutto il giorno, ma ora che stiamo rientrando ai camper comincia a pioviscolare, facciamo in tempo a fotografare dal ponte sul Weser la copia della Fregata “Pannekeokship” dell’Ammiraglio Nelson.
P a Brema nell’AA Wohnmobilstellplatz sull’isola sul Weser, alberata con servizio acqua a gettone, (10€/14 ore) (N53°3’53” E8°49’9”).

Ve 19 – E’ piovuto tutta la notte ed essendo sotto alberi di querce siamo stati bombardati dalle ghiande che cadevano sul tetto del camper. Torniamo in città per vedere la Bottcherstrasse. E’ un lungo vicolo creato nel 1931 in forma omogenea alternando vari stili architettonici, espressionisti, dell’Art Decò e dell’Art Nouveau, il suo creatore Ludwig Roselius la salvò dalla distruzione durante il periodo nazista in quanto vista come “arte degenerata”. Per inciso questo personaggio inventò il caffè decaffeinato con il quale fece fortuna. Vediamo la Bleikeller (Cantina di Piombo) della cattedrale dove sono collocate varie salme mummificate; in giro c’è aria di festa per una manifestazione di prodotti tipici. Pranzo alla HB vicino alla Bottcherstrasse. Ottimo. Torniamo ai camper e alle 14 partiamo alla volta di Celle. Arriviamo all ‘AA nel tardo pomeriggio e visitiamo la cittadina con le bici. Gli edifici di questo borgo sono tra i più belli della Germania e sono tutelati come Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Il tempo bello ci permette di arrivare fino allo schloss e farvi un giro intorno perché adesso è chiuso. P a Celle in AA, servizi a gettone (N52°37’41” E10°4’22”).

Sa 20 – C’è il sole di mattinata, tempo bellissimo, partiamo per Hameln e andiamo a sostare nell’AA. Città che vive sulla favola del “Pifferaio Magico” è veramente molto bella, con palazzi e case che forse sono più ricche di quelle di Celle. Passeggiamo per le strade piene di gente e di fascino. Foto di rito davanti alla statua del “Pifferaio”. Pranzo al Nord-See a base di pesce e birra, ottimo ed economico come sempre (10€) tutto compreso. Dopo pranzo ci spostiamo lungo la valle del Weser, prati, boschi, paesaggi bucolici nella luce dorata del pomeriggio. Arriviamo a Bodenwerder, città del “Barone di Munchausen” che però dal punto di vista ambientale delude un poco. Ritorniamo al parcheggio e ci concediamo un po’ di relax seduti sulle poltroncine al riparo dei tendalini dei camper perché oggi è veramente caldo. Quest’area di sosta (N51°58’48” E9°31’06”) sarebbe ottima anche per passare la notte, ma noi dobbiamo andare. Ripartiamo lungo il Weser per arrivare a Polle dominato dai ruderi di un bello schloss sulla collina e arriviamo a Oxter in tempo per cenare fuori sotto i tendalini.
P a Oxter in AA (6€/24ore) molto bella lungo il fiume. (N51°46’26” E9°23’14”). Bella serata, bel tramonto, bella temperatura.

Do 21 – Il cielo di prima mattina è un po’ velato, ma poi spunta il sole. Visita alla cittadina di Oxter con le bici. Rintracciamo il gruppo scultoreo dei personaggi
della favola dei Grimm, Hans e Gretel con la strega cattiva. Grande colazione al bar del centro, poi breve conversazione in italiano con il pastore evangelico davanti alla chiesa cattedrale che invitandoci ad entrare annuncia ai fedeli l’arrivo di un gruppo di turisti italiani in visita alla città. Raggiungiamo Sababurg per una lunga strada di montagna che forse nasconde quintali di funghi porcini tra le sue faggete; è uno schloss in restauro molto frequentato, è in parte deruto ma affascinante lo stesso. Partiamo arrivando ad Hann Munden, bella cittadina alla confluenza tra i fiumi Fulda e Werra (insieme formano il Weser). Case pittoresche a graticcio bellissime. Nella piazza principale la cattedrale e alcune fontane a getto particolare. Ci spostiamo ancora verso sud trovando una bella festa ad Allendorf. Nel caos generale troviamo l’AA su prato e ci sistemiamo, poi entriamo in paese sommersi dalla folla e dalle bande che suonano motivetti ballabili. La birra scorre a fiumi. E’ la festa propiziatoria e di ringraziamento per i 153 anni di raccolto annuale. Mazzi di fiori e ghirlande di grano addobbano tutte le facciate. Il Borgomastro e gli assessori, belli rubizzi in viso, cercano di parlare, ma sono sopraffatti dai cori e dalla musica in un turbinio generale di colori e suoni. Ceniamo ai camper con i tavolini fuori sotto le stelle. La temperatura è ottima.
P a Allendorf in AA a pagamento (5€/24 ore), illuminata e con servizi, compreso l’elettricità (N51°16’18” E9°58’19”) in Bahanofstrasse.

Lu 22 – Il sole è alto anche stamani. Partiamo da Allendorf per andare a vedere Echwege. Bel villaggio con parcheggio molto ampio sul fiume, case a graticcio, castello in pietra. Ripartiamo per Rotemburg an der Fulda, anch’esso con il centro ricco di case a graticcio, con il ponte che divide in due parti la cittadina. Arriviamo a Fulda, parcheggio in AA . visita alla città. Chiesa ottocentesca imponente, poi giro per le strade del centro storico per arrivare allo schloss, grande, bello imponente, ma già chiuso. Ci consoliamo entrando nel parco di esso. Immersi nella frescura di alberi secolari con le fontane che zampillano acqua e pratino rasato maniacalmente, ci lasciamo trasportare dai sogni dell’epoca in cui questi luoghi erano appannaggio dei soli nobili. Il parco si conclude con una stupenda Oragerie coronata da un’ampia scalinata. Ripartiamo alla volta di Karlstadt dove parcheggiamo lungo il fiume e sotto le mura della cittadina.
P a Karlstadt in parcheggio misto sotto le mura sul bordo del Main (N49°57’44” E9°45’45”).

Ma 23 – visitiamo il piccolo centro di Karlstadt racchiuso in parte da una cinta muraria con porte protette da alti torrioni. Molto bella la Markplatz con fontana e antichi palazzi a graticcio. Ripartiamo, ma prima di arrivare a Wurzburg ci fermiamo a Weitshochheim per visitare la villa-castello, residenza estiva dei Principi-Vescovi di Wurzburg. Il suo giardino in stile rococò, è considerato uno dei più belli d’Europa. La visita al castello si svolge anche in italiano, siamo fortunati. A Wurzburg troviamo subito l’AA lungo il Main, in parte alberata da platani sotto i quali pranziamo con i tavoli fuori all’ombra delle grandi chiome. Fa molto caldo, siamo sui 32°. Riposino pomeridiano, poi verso le 17 prendiamo le bici per raggiungere il centro. Guidati dalla mappa dell’Ufficio Turistico, visitiamo il Dom, St Kilian, poi raggiungiamo l’enorme piazza della Residenz, capolavoro barocco di Neumann che nel frattempo chiude i portoni d’ingresso alle visite dell’edificio. Quindi andiamo a rinfrescarci nel parco annesso, che per ora è sempre aperto. Seguendo il percorso ciclabile segnato sulla cartina raggiungiamo il ponte storico Alte Mainbruck che ricorda quello di Praga, sotto il quale ci sono alcune chiuse che permettono ai lunghissimi barconi di navigare il Main. Rientriamo ai camper per cenare fuori al fresco della sera.
P a Wurzburg in AA a pagamento in parte alberata, prospiciente un canale laterale del Main. Il treno che passa li vicino si fa sentire la notte! (N49°48’12” E9°55’8”). Fare molta attenzione all’ingresso all’area di sosta perché si trova a ridosso del cavalca ferrovia.

Me 24 – ritorniamo in città per visitare la Residenz di buon’ora. L’interno, con foglietto in italiano, è semplicemente magnifico. Con le bici oltrepassiamo il ponte Alte Mainbruck per salire la collina dove sorge il castello fortificato di Marienberg che domina l’intera città. Panorama mozzafiato. Discendiamo la collina e attraversiamo di nuovo il ponte storico, dove sull’altra sponde c’è un locale ristorante molto caratteristico ed elegante con terrazze sul fiume stesso. Ci regaliamo un pranzo memorabile, non basta la prima birra, ne occorre una seconda (1 litro) per degustare gli appetitosi piatti (Forellen –trote- spalla di maiale, bistecca e un’infinità di contorni). Rientriamo ai camper in un bagno di sudore per il gran caldo (e la birra). Riposino fino alle 16,30 poi volante in mano per Elwagen. Punto sosta in un grande parcheggio misto, asfaltato e illuminato con servizi pubblici. Ha cominciato a piovere e questo ci costringe a cenare sui camper.
P a Elwagen in piazzale asfaltato (N48°57’43.8” E10°7’36,2”). Piove .

Gi 25 – E’ di nuovo il sole, bene!. Andiamo a visitare il borgo con le bici. Molto carino e vivo il piccolo centro pedonale con grande chiesa romanica di fede evangelica, e grande organo a canne che diffonde un enorme volume di suono. Saliamo fino al castello sulla collina facendo una faticata immane per la ripida salita. Protetto da rivellini in mattoni e grandi torrioni cilindrici che controllavano il fossato, peccato che il museo apre solo alle 14. Discendiamo la collina e partiamo alla volta di Ulm. Tutta autostrada alle 13 siamo in città nel parcheggio gratuito, alberato e con la Sanystation per i servizi. Ci sono altri camper. Pranzo nel camper perché fuori è molto caldo. Riposino poi alle 17 visita al centro storico. Stupefacente il Dom con il suo Munster gotico di 164 metri che non finisce più, è il campanile più alto d’Europa. Nella piazza c’è un edificio modernissimo, la Stadthhaus di R.Mayer che lascia un po’ perplessi. Giriamo senza meta per il centro beandoci della bellezza delle vie e individuiamo il monumento a ricordo di Einstein che da questa città dovette partire in seguito alle leggi razziali naziste. Con le bici percorriamo la pista ciclabile lungo il Danubio arrivando fino ai camper. Cena fuori perché adesso è fresco. Lunga chiacchierata fino a mezzanotte e poi a nanna.
P a Ulm in AA mista, gratuita con servizi a gettone (N48°24’23” E10°0’32.7”).

Ve 26 – partenza per l’Italia. Pranzo in Austria in una piazzola stradale. Arriviamo a Modena in via Canaletto nord dove si trova un ristorantino tipico che ormai conosciamo bene, “il Cantone”. Si mangia divinamente con un lambrusco a giusta temperatura che fa resuscitare i morti. Ceniamo alla grande con due bottiglie di lambrusco e poi dormiamo nel parcheggio del ristorante con il consenso del gestore.
P a Modena loc. “Il Cantone” via Canaletto (N44°43’0.1” E10°58’8.6”).

Sa 27 – partenza da Modena alle 8,30 ed arrivo a Lucca alle 11. Fine viaggio.

Totale km.4747

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