Europa

Verso le falesie di Etretat

di Monica e Vinicio – 

Alle 8.20 del mattino partenza da Fiumicello. Imbocchiamo subito l’autostrada a S. Giorgio di Nogaro con l’idea di arrivare al Passo del Moncenisio il più in fretta possibile: ci siamo dati 10 giorni di tempo e un sacco di posti da visitare. I miei problemi alla schiena mi obbligano a delle brevi, ma indispensabili soste ogni due ore di viaggio e visti i chilometri che abbiamo intenzione di percorrere è bene che segua le indicazioni del fisiatra. In autogrill a Rivoli Alpignano incontriamo un gruppetto di turisti francesi: ne approfitto per una verifica sulla cartina e per avere qualche indicazione sulla nostra prima tappa CHAMBERY. Alle ore 16,30 facciamo una sosta a EXILLES, comune di 267 abitanti nella Val di Susa, con il suo Forte nel quale si narra fosse stato tenuto prigioniero Maschera di Ferro nel 1687. Beviamo un caffè al bar del paese e subito dopo riprendiamo la strada verso il colle del Moncenisio. La grande diga, costruita per la produzione di energia elettrica, si divide tra Francia e Italia, formando il Lago del Moncenisio, uno spettacolo per gli occhi e la mente…

Lago del Moncenisio

Passiamo il confine e dormiamo a Vanoise nell’ambiente alpino e selvaggio del parco nazionale omonimo. Da adesso in poi ci facciamo aiutare dal tom-tom programmato ad evitare strade con pedaggi e autostrade.

8 giugno 2015 (293 km)

Alle 9.00 partenza per Chambery dove arriviamo alle 11.00. Visita alla città antica, il castello e i vari negozietti del centro. Ovunque c’e’ profumo di pane appena sfornato, per cui non resistiamo e compriamo la deliziosa baguette, mentre in un negozietto di verdura compriamo frutta e un salame con le noci. Ripartiamo e ci fermiamo in una delle tante aree di sosta che si trovano allestite lungo tutte le strade secondarie della Francia, subito dopo il Lac du Burget, con vista sulle montagne, a rendere omaggio alla baguette e al salame. Alle 17.00 arriviamo a LYON, beviamo un caffè e inizia l’odissea per trovare una stanza libera in albergo. Ci aiutano un giovane motociclista prima ed uno scooterista dopo che ci fanno strada , ma gli alberghi sono al completo. Tentiamo la fortuna verso la periferia della città, giriamo a vuoto… ci fermiamo a chiedere informazioni ad una signora intenta a sistemare il giardino di casa: prima tenta di spiegarci la strada per l’albergo con penna e foglio, poi desiste, toglie le ciabatte infila le scarpe e ci fa strada con la sua auto per una decina di chilometri fino all’albergo. Ci benedice e con un bacio ci saluta augurandoci “bonne route!”…. Ma chi l’ha detto che i francesi sono tutti antipatici??!! L’albergo ha una stanza per noi, abbiamo un tetto sulla testa per la notte. Siamo sfiniti.

 


Castello di Chambery lato est

9 giugno 2015 (300 km)

La mattina ritorniamo a Lyon per visitare la città, ma appena arriviamo mi accorgo di aver dimentica to in albergo lo zainetto con tutti i soldi, idocumenti ecc. Panico!! Rifacciamo la strada a ritroso per ritornare all’albergo pensando che non avrei ritrovato nulla, dato che mi ero ricordata di averlo lasciato sulla panchina del parcheggio. Invece in albergo mi restituiscono lo zaino integro: un’altra occasione per pensare solo bene dei francesci, ben consapevole che se fosse successo in italia probabilmente il finale sarebbe stato diverso… decidiamo di lasciare Lyon e di dirigersi verso BOURGES.Il tragitto per Bourges è uno spettacolo di colori: distese infinite di piantagioni di grano verde e giallo; a tratti la strada si tuffa nel bosco, tra curve all’ombra degli alberi, stiamo per arrivare al centro geografico della Francia.

 


Verso Bourges

Arriviamo a Bourges e pernottiamo in albergo (per gli alberghi, abbiamo preferito sempre optare per le catene alberghiere della Francia per il rapporto qualità e prezzo: da 45 a 70 euro per una camera doppia).

10 GIUGNO 2015 (131 KM)

Appena svegli visitiamo la splendida Bourges classificata come Città d’arte e di storia, a partire dalla meravigliosa cattedrale gotica riconosciuta Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1992. Il vivace quartiere medievale si colora con le sue meravigliose vetrate, le case a graticcio e i vicoli pittoreschi. Bella.


Cattedrale di Bourges


Le case a graticcio

In tarda mattinata partiamo per ORLEANS e a metà strada ci fermiamo in un grill specializzato per la cottura della carne di manzo: mangiamo una entrecote divina, ma la paghiamo salatissima, 78 euro….
La moto si infila ancora in paesaggi stupendi, distese sterminate di pascoli di bovini e campi di grano, ogni tanto ci addentriamo in deliziosi paesini agricoli, piccole case con recinti e cavalli. Scatto foto per strada di continuo,
voglio portarmi a casa tutta questa meraviglia e la nostra V-Strom 1000, oltre a essere comodissima mi dà anche questa opportunità!
Alle 15.30 arriviamo ad Orleans, la città nella valle della Loira, pernottiamo per la notte (72 euro) e andiamo a visitare la città famosa soprattutto per le gesta vittoriose di Giovanna d’Arco nel 1428 durante la Guerra dei Cent’Anni. Partiamo dalla splendida cattedraleSainte Croix, il vecchio municipio, la casa di Giovanna d’Arco… ma ci fermiamo per un caffè e un dolcetto alla pasticceria “Brioche chaude” nella splendida Place du Martori.

11 giugno 2015 (228 km)
Decidiamo di partire direttamente verso ROUEN. Arriviamo agilmente, grazie alle splendide strade francesi e all’aiuto del tom-tom, consigliato caldamente per trovare itinerari lontano da pedaggi e autostrade. Appena si arriva al centro della città si ha la netta sensazione che Rouen offrirà una visita eccezionale. Infatti il centro antico, tutto pedonale, si apre in un dedalo di stradine piene di negozietti, trattorie, pasticcerie e dalle tipiche case normanne: colorate, storte, fiorite, bellissime. Sono tutte viuzze pulsanti di gente che aumentano via via che il pomeriggio volge al termine. I prezzi sono abbordabilissimi e la cucina veramente ottima: mangiamo e ci saziamo con 26 euro in due. Rouen, capoluogo dell’alta normandia è il principale porto fluviale tra Ile-de-France e Atlantico ritratta più e più volte da Monet. Sulla riva nord est della Senna la Vieille Ville ha il centro in Place de la Cathédrale, la cui area include le chiese di St. Maclou e di St. Ouen, il Palais de Justice e il Gros-Horloge simbolo
della città, autentiche meraviglie!


Place du Vieux Marché

 


Palais de Justice


Ceniamo in albergo e decidiamo di rimanere a Rouen due notti, come base per la prossima tappa di domani: la Cote d’Albatre; l’albergo è veramente carino e la stanza spaziosa e confortevole,il bagno comodissimo, ancora una volta non possiamo che apprezzare.

12 giugno (225 km)
Al mattino, dopo una lauta colazione ci avviamo verso HONFLEUR e verso l’Oceano… La strada come sempre ci regala un paesaggio mozzafiato: attraversiamo il Parco Naturale Regionale della Bassa Normandia, un spettacolo di bosco dai profumi e dai colori intensi. Continuano gli sterminati campi di grano, alternati da coltivazioni con fioritura azzurra.
In prossimità di Honfleur, all’orizzonte si staglia il
Ponte della Normandia, che collega l’Alta Normandia alla Bassa Normandia, scavalcando il fiume Senna a 59 metri d’altezza, scendiamo dalla moto per fotografarlo da lontano, pregustando il momento in cui ci saremmo passati sopra, tra qualche minuto…incredibile dove può arrivare l’ingegno dell’uomo! E la sorpresa è che le moto non pagano il pedaggio!

Honfleur si apre sul porto e l’immagine è mozzafiato, una cartolina! Un porto colorato dalle case dei pescatori e dalle tende e ombrelloni delle trattorie, bar, ristoranti che lo circondano. La ridente cittadina di Honfleur vicino alla foce della Senna è un vero gioiello rimasto quasi immutato nel tempo e non ci resta che sederci a un tavolino in un bar del porto e ammirare le antiche case in pietra, i tetti di ardesia e i velieri ancorati alle banchine che ricordano l’antica tradizione marittima . Davanti a caffè e croissant diamo un’occhiata alla cartina, prossima tappa Etretat e le falesie a circa 90 km. Il tempo oggi non è dei migliori, grossi nuvoloni minacciano pioggia…

 

 


Honfleur

Arriviamo ad Etretat ed è inutile dire che la cittadina è stupenda, Questo meraviglioso villaggio di pescatori incastonato fra le due scogliere più suggestive della costa, la Falaise d’Amont e la Falaise d’Aval ci lascia senza fiato. Case, fiori,zone pedonali meravigliose ed infine, saliti gli scalini che portano alla spiaggia ecco le Falesie e l’oceano, immenso, profumato e maestoso. Le falesie sono spettacolari e non possiamo perdere l’occasione per una passeggiata sulla Falaise d’Aval raggiungibile tramite una lunga scalinata che parte dalla passeggiata a mare. Qui il sentiero regala vedute mozzafiato sugli scogli sottostanti tra cui il famoso arco descritto da Maupassant come un elefante che beve nel mare, sulla cittadina e sullo straordinario arco La Manneporte, immersi nella natura più incontaminata. Foto, foto, foto e ancora foto!

Pranziamo in riva al mare cozze alla normanna e frutti di mare crudi : lumache di mare, ostriche,gamberi, capesante e vongole giganti… strepitosi!! Ad un prezzo più che abbordabile :39 euro in due!

Ancora un giro per il paese e poi puntiamo verso FECAMP. Nel sistemare il tom-tom perdiamo la molla interna del carica batteria, che con un balzo finisce sul marciapiede…cominciamo a cercare

per terra… si avvicinano due tipi che ci aiutano a cercare, ma niente da fare, la molla non si trova più. Allora uno dei due rovista all’interno della sua automobile e ritorna con un carica batteria simile al nostro, lo apre e nonostante lo incitassimo a non romperlo, lo svita e stacca la molla interna e ce la regala…Altra occasione per pensare solo bene dei francesi!!Ringraziamo, salutiamo e partiamo per Fecamp. Arrivati a Fecamp altre foto alle falesie, ma il meteo peggiora, il tempo di bere qualcosa di fresco, mettere l’equipaggiamento antipioggia e rientrare a Rouen. Doccia calda in albergo, cena e nanna…


Le Falesie di Etretat

13 giugno 2015 (315 km)

Al mattino si parte per TROYES, che ci avvia verso il rientro a casa…solo che per strada, fermati a bere un caffè e dopo tanti cartelli che indicavano la via per Parigi, decidiamo che non potevamo non passarci… Così eccoci a PARIGI, Entriamo in centro dall’Arco di Trionfo, parcheggiamo la moto ai Champ Elysees, la srada più famosa di Parigi che parte dall’Arco di Trionfo e si allunga per due chilometri tra caffeteterie e negozi di alta classe.


Arc de Triomphe

Ci incamminiamo verso la Torre Eiffel. Confesso di non aver mai avuto interesse per Parigi e per la sua Torre, ma quando te la vedi davanti non puoi che cambiare repentinamente idea: è immensa e bellissima!

Un capolavoro di 324 metri di altezza! La mole di gente che si trova alla sua base è impressionante, tutti gli ingressi per salirci sono facilmente individuabili dalle lunghe fila di persone che si apprestano a comperare il biglietto.
Intorno, nel parco che la circonda, la gente si dstende, prende il sole o fa picnic. Passiamo sotto la torre, attraversiamo il ponte sulla Senna e ci troviamo di fronte al Palais de Chaillot, con le sue fontane, formato da due grandi ali a forma di arco allargato separate dall’Esplanade du Trocadero che offre una spettacolare vista sulla Torre Eiffel. Un’opera mastodontica dove ancora, gente, bambini e famiglie intere si ritrovano, riposano o mangiano negli spazi verdi del monumento. In tutta la Francia i monumenti e le chiese sono molto vissuti dalle persone, che ne usufruiscono nel tempo libero per ritrovarsi e chiaccherare o mangiare in luoghi meravigliosi, Mangiamo un panino all’ombra del Parco che costeggia il museo. Riprendiamo la moto, sono già le 14.00. Mentre usciamo da Parigi scatto al volo alcune foto dei palazzi sulla Senna, in corsa, monumenti spettacolari, sulla strada che ci porta fuori Parigi,verso Troyes.


Ingresso al Palaise de Chaillot

Mentre percorriamo la strada verso Troyes nella Champagne Ardenne, ci imbattiamo in una festa medievale, in un paesino che si chiama PROVINS che offre un patrimonio architettonico fuori dal comune. È un borgo medievale perfettamente conservato, dove si svolge questa mitica festa giunta alla sua 32° edizione, con figuranti artisti che intrattengono con musica, giochi e rievocazioni di duelli ecc, e persone travestite in vari modi ispirate a film fantasy come “il Signore degli Anelli” . Il risultato è un tuffo nel passato con contaminazioni magiche e fantasiose. Ci facciamo coinvolgere nelle bancarelle colorate dove si vende di tutto, dalle cinture in pelle, alle spade in acciaio, al sidro di mele e la carne alla brace, ai dolci tipici con le mele…buonissimi!!


Mercatino all’interno della Chiesa


Bancarella dei dolci


Particolare dei partecipanti

Questo paese che ho conosciuto in occasione di questa grande festa molto rinomata, non so come si presenta normalmente, però in ogni caso conviene darci un’occhiata. Rotta verso TROYES. Pernottiamo e ceniamo al grill vicino all’hotel.

14 giugno 2015 (310 km)
Il centro di TROYES è costituito da strette stradine per lo più pedonali con le case antiche che vi si affacciano. Il centro storico e culturale è ricco di attrazioni: la biblioteca, la cattedrale gotica e la Basilica di sant’Urbano iniziata nel1262, il centro universitario e i musei… ci vorrebbero almeno tre giorni per visitarla tutta…Beviamo una bibita seduti al tavolino di un bar della zona pedonale e ci rilassiamo a guardare i turisti che passeggiano e scattano fo to. Ripartiamo verso MACON . Durante il tragitto ci facciamo 100km sotto la pioggia e arrivati a Macon la nostra stanza d’albergosi trasforma in un grande asciugatoio: una delle borse ha assorbito l’acqua nonostante la copertura… domani visita a Macon.


Troyes centro storico

15 giugno 2015 (312 km)
Arriviamo a MACON, la città più meridionale della Borgogna, attraverso il ponte sopra il fiume Saon nel quale le case colorate vi si rispecchiano. Facciamo un breve giro all’interno, ma le nuvole sopra la nostra testa si fanno minacciose..
Invece il sole fa capolino e ci accompagna per tutto il resto della mattinata. Quando cominciamo a salire il versante montano i nuvoloni si addensano e comincia piovere, mentre all’orizzonte sul proseguio della strada si vede la pioggia battente. Ci infiliamo le tute antipioggia e ci avviamo verso il Passo, mentre alla pioggia si sostituisce la grandine. Proseguiamo lentamente, incrociando altri motociclisti che salgono verso la Francia, mentre noi scendiamo sul versante italiano. A Moncenisio scendiamo al Lago Ferrera, attraverso una stradina stretta e mal ridotta. Alla fine della discesa ci troviamo davanti all’albergo proprio davanti al lago: bellissimo paesaggio e bellissimo l’hotel. Pernottiamo (albergo e cena 117euro) , mentre fuori fa freddo e dentro il riscaldamento è acceso. La cena in hotel è sublime, l’ennesima prova che la cucina italiana resta la migliore del mondo! La mattina dopo facciamo colazione , mentre la padrona dell’hotel ci regala un vasetto di confettura di cipolle di loro produzione, da
assaporare con il formaggio.


Veduta del Lago

16 giugno 2015 (597 km)
Alle 9.00 partenza dal Lago Ferrera per Fiumicello e come per l’andata anche per il tragitto di ritorno, attraversiamo l’Italia settentrionale in autostrada.
A San Giuliano Susa imbocchiamo la Torino Bardonecchia e fino a Verona tutto ok. Ci fermiamo in autogrill per il pranzo.

Subito dopo Verona inizia a piovere e guardando il cielo non possiamo che pensare che la pioggia ci accompagnerà fino a casa…Infatti è stato proprio così: dentro al diluvio fino a San Giorgio di Nogaro!

Arriviamo a Fiumicello verso le ore 16.30, fradici ma entusiasti di aver vissuto questa entusiasmante ed incredibile avventura on the road.

DI SEGUITO UN RIEPILOGO DELLE SPESE SOSTENUTE:

descrizione

Spesa

 

Pedaggi

110,20

Benzina

301,43

Hotel

707,98

Cibo e bibite

1237,38

 

 

TOTALE

2356,99

In dieci giorni, abbiamo percorso 3560 km a bordo della nostra confortevole ed affidabile
Suzuki V-Strom

A TUTTI BONNE ROUTE!!

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Pubblicato da
Marco

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