di Ferny Forner –
Io e Rita eravamo a Nizza, il 16 gennaio decidiamo di andare a visitare uno dei siti turistici più belli della Francia, il villaggio di Saint Paul, già perché questo è il vero nome del luogo.
Da Nizza prendiamo il comodo bus di linea 400 che ci porta a destino al prezzo di 1 euro (20 km). Arriviamo dopo circa un’ora a Saint Paul che è un piccolo villaggio medievale molto frequentato, arroccato su di uno sperone roccioso, da lontano sembra una fortezza circondata da alte mura (vedremo poi che le mura sono percorribili a piedi), su cui svetta una torre, in questo periodo è poco frequentato, e quindi la visita è molto godibile.
Le origini del villaggio sono antiche ma l’attuale sistemazione risale al XIV secolo, ma gran parte di quello che si vede è dei secoli XIV-XVII.
La scoperta come località turistica è relativamente recente, intorno al 1930, quando iniziò ad essere frequentata da celebri pittori ed artisti (Mirò, Picasso, Matisse, Chagall, per citarne alcuni) attirati dalla particolare posizione, poi vennero attori e registi del cinema.
Entriamo nel villaggio, praticamente quasi tutto pedonalizzato, passando dalla Porte Royale dove è piazzata la bocca del cannone Lacan, utilizzato nel 1544 in una battaglia svoltasi in Piemonte, a lato due piacevoli sculture, iniziamo quindi la visita percorrendo la rue Grande, una stretta strada, di origini romane che attraversa tutto il paese dalla Porte Royale alla Porte de Vence, si cammina tra piccoli palazzi in pietra con belle facciate, ai lati ampie vetrine di boutique, gallerie d’arte, negozi di souvenir, alberghi e ristoranti, tutto ben inserito, incontrerete spesso allegre sculture, con questa strada si incrociano strettissime vie con archi e scale, da notare la pavimentazione di sassi, è tutto interessante, anche perché in gennaio non ci sono le folle in visita, incontriamo la Place de la Grande Fontaine con la celebre ed elegante fontana del 1600-1850 in un’artistica piazzetta, alle spalle un antico lavatoio, quindi la Placette.
La Rue Grande termina di fronte al piccolo cimitero dove è sepolto il grande Chagall.
Saliamo sulle mura percorrendone un tratto (ignorando i cartelli di pericolo) per godere dell’interessante panorama, con il mare in lontananza.
Poi dalla Place de l’Hospice, camminiamo a lato della parte ovest delle mura, dove ci sono alcuni spazi terrazzati che costituiscono dei belvedere, da dove la vista in alcuni punti arriva sino al mare.
Naturalmente non manchiamo di visitare la Cappella dei Penitenti Bianchi chiamata anche Cappella Folon, del XVII secolo (ingresso 2 euro compreso il museo, aperta solo al pomeriggio, si possono fare foto senza flash) con all’interno i recenti originali affreschi, mosaici e sculture in stile moderno (originale l’altare a forma di mano, che simboleggia il donare) progettati da Folon, e la chiesa Collegiale (XIII secolo, rifatta nel 1700), che potrei definire la cattedrale del villaggio, sulla stessa piazza il Municipio e la torre del XIII secolo, resto di un antico castello.
Per quanto riguarda la Fondazione Maeght, è chiusa per ristrutturazione, invece la Colombe D’Or, il celebre albergo e galleria d’arte, abbiamo tentato di entrare, ma il personale ci ha detto che per visitarla occorre pernottare.
Il pranzo l’abbiamo fatto nel celebre Café de la Place del 1850 con davanti la piazza il campo da bocce (petanque), il piatto del giorno l’abbiamo pagato 14,5 euro, in giro vedrete esposte molte foto di celebri attori francesi che si cimentano nel gioco.
Poi ritorno a Nizza con il 400.
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