In questi ultimi anni avevo sentito questi 2 miei amici parlarmi della Thailandia , alla fine ero affascinato e piuttosto incuriosito quindi appena mi sono sposato , assieme a mia moglie abbiamo deciso di fare il viaggio di nozze proprio là.
Così due giorni dopo esserci sposati ,siamo partiti per la Tailandia per un mese ,proprio con questi due miei amici con l’intento di fare un bel giro in quel paese a me sconosciuto .
Infatti abbiamo visitato Bangkok , Ko Samui ,Phuket e Chiang Mai su al nord vicino al famoso triangolo d’oro …
Siamo partiti da a Ronchi fino a Roma poi da lì abbiamo fatto 13 ore secche di volo fino a Bangkok con la Thai, una rottura di palle inumana.
Dopo tutte quelle ore arriviamo alle 6 di mattina a Bangkok e abituati all’aria condizionata, l’uscita dall’aereo è stata qualcosa di allucinante perché siamo passati da un aria inodore con un tasso di umidità del 50%, ad un aria puzzolente di gas di scarico con l’80% di umidità ,una cosa agghiacciante per una persona che non se l’aspettava .Subito dopo aver ritirato il bagaglio andiamo all’ingresso del aeroporto per trovare un taxi che ci porti in albergo (da noi prenotato via Internet)il Nana Hotel subito vedo i miei amici (che erano già esperti del posto )andare a contrattare il prezzo per il taxi(in Tailandia praticamente contratti su tutto) fatto ciò troviamo un minivan di una società privata che ci carica tutti quanti e ci porta all’albergo…
Bangkok
Arriviamo in albergo attorno alle 8:30 ci portano i bagagli in camera, il tempo di fare una doccia, disfare le valigie e via a visitare la città.
Dopo una breve colazione decidiamo di prendere un taxi per visitare dei templi il primo che siamo andati a vedere è stato il Wat Pho il tempio in realtà e composto sa una serie si palazzi nel classico stile Thai l’un l’alto collegati da un percorso in mezzo a giardini portali con statue di 3m e intere file di teche in vetro contenenti centinaia di raffigurazioni del Buddha in grandezza naturale.
Sono cose che se non le vedi non ci credi. All interno ci sono 3temli principali contenenti ognuno una statua del Buddha di cui una detta del Buddha disteso lunga 36 metri .
Dopo aver visitato il Wat Pho decidiamo di attraversare il fiume Chao Prhaya River con un traghetto per visitare il famoso tempio dell’Alba il Wat Arun. Per arrivare alla fermata del traghetto ci inventiamo una scorciatoia…non è stata una buona idea infatti finiamo in un quartiere dove c’erano dei magazzini di merce alimentare con molta gente vestita di stracci , scalzi sporchi ,molti di loro trasportavano degli scatoloni giganti con dentro chissacosa .Da come ci guardavano penso che da quelle parti non passassero molti turisti io di fatto nn mi sentivo molto contento mia moglie coraggiosamente con la telecamera in mano intanto senza dare nell’ occhio filmava tutto rendendomi ancora più nervoso ma dopo aver camminato per un pò siamo di colpo usciti da un vicolo praticamente dentro un ristorante all’aperto vicino all’ approdo del traghetto ,mi sembrava una scena del film “grosso guaio a China Town “.Ci dirigiamo verso il traghetto facciamo il biglietto e in 10 min siamo dall’altra parte ci facciamo un giro nel Wat Arun ,dopo aver fatto le foto di rito ci affrettiamo per andare a visitare la serie di monumenti più belli di Bangkok tutti nel Palazzo dell’ Imperatore…Visitato il wat Arun riprendiamo il traghetto e andiamo a visitare il palazzo dell’imperatoredopo un lungo viale d’ingresso passiamo attraverso un enorme porta con due enormi guardiani di pietra dipinta davanti a me uno spettacolo incredibile statue e costruzioni ricoperte d’oro da tutte le partiGiriamo cercando di fare un percorso tale da non perdersi nulla consultando la cartina consegnataci all’ingresso penso che le foto descrivano meglio delle mie parole l’immensità e la bellezza del palazzo.Siamo completamente ubriachi dalla stanchezza ,dal cambio di fuso orario e dalla bellezza del posto nelle orecchie senti un costante tintinnio di campane votive appese a centinaia su tutti i cornicioni di tutte le costruzioni attorno a noi, l’aria è piena dell’odore d’incenso che i fedeli accendono perché il palazzo dell’imperatore è anche il più importante tempio di culto tailandese.Infatti all’interno del Palazzo Reale c’è il Wat Phra Kaew dove c’è il Buddha di smeraldo l’immagine più venerata della Tailandia alla quale lo stesso imperatore cambia la veste 3 volte all’anno una per le 3 stagioni Tailandesi estate ,inverno e delle piogge.Sfiniti ma contenti prendiamo il taxi e andiamo a lavarci in albergo ,arrivati fuori dall’albergo mi accorgo di una cosa che non avevo notato la mattina ,davanti al nostro albergo c’è un complesso di night su 3 piani è il famoso Nana Plaza , che visto di sera ha tutto un altro aspetto ,con un brulichio di ragazze thai vestite molto poco attorniate da turisti di tutte le età e nazionalità.Andiamo in albergo una doccia e via fuori a cena mangiamo qualcosa in un self service prendiamo la skyline (metropolitana sopraelevata) e andiamo al famosissimo Pat Pong una via lunga circa 300 metri circa con su i due lati Night club e al centro bancarelle piene zeppe di roba falsa , dagli orologi più conosciuti, alle magliette di tutte le marche, alle borsette, alle scarpe da ginnastica .Trovi anche bancarelle di souvenir, argento, coltelli ,calzini , mi facciamo un paio di giri per vedere il tutto poi una birra e vado subito a contrattare pe 2 orologi Panerai uno per me e uno per un mio collega è una lotta dura loro partono da 3000 bath al cambio dell’epoca 150000£ e dopo circa mezzora di lotta ne porto a casa 2 per 2400 bath ma sono sfinito ho sudato tutta la birra e me ne vado subito a bere un’altra poi la stanchezza ha la meglio oramai è passata la mezzanotte e la skyline è chiusa allora io e mia moglie decidiamo di prendere un tuk tuk, contrattiamo il prezzo e via a tutta birra al Nana hotel il viaggio è incredibile noi non spegniamo un momento la telecamera l’ape a tre ruote corre come in pista schiva taxi e macchine a tutta birra si infila in posti incredibili e in 20 minuti di terrore arriviamo in albergo ,felice di ciò ,do 200 bath in più al conducente e ce ne andiamo a dormire , domani è un ‘altro giorno.La mattina ci svegliamo alle 8 e andiamo a fare colazione che con mia meraviglia è a buffet con un banco lungo 5 o 6 metri pieno di ogni ben di Dio facciamo il pieno più volte mangiando fino a non poterne più. Attorno a me noto degli uomini di età variabile dai 25 ai 70 anni che al loro tavolo hanno delle ragazze thai che fanno colazione con loro probabilmente dopo una notte brava questo mi mette una certa tristezza. Usciamo dall’albergo e prendiamo un Taxi per andare a vedere il Wat Tramit , in esso è contenuta una statua del Buddha in oro massiccio dal peso di 7 tonnellate. Attraversando la città vedo una cosa strana ci sono dei viali lunghissimi dove ci sono solo meccanici con tantissimi motori e parti di ricambio usate, la via dei serramentisti con tutti i serramenti in legno e una via piena di negozi che vendono solo immagini sacre. Arriviamo al tempio lo visitiamo poi decidiamo di andare un po’ per centri commercialila Golden Mountain ,tempio che contiene una reliquia del Buddha arriviamo sotto una collina e saliamo sù per una stradina che fa il giro della collina e ogni tanto ci sono delle seri di campane che vanno suonate per buon auspicio ,una volta arrivati in cima si entra nel tempio e si può visitare la teca dove è contenuta la reliquia .Salendo al piano di sopra si ha una buona visuale di Bangkok dall’alto Prendiamo la skyline e scendiamo alla stazione centrale e da li a piedi ci dirigiamo verso MBK un centro commerciale a 7 piani dove dentro trovi di tutto. Camminando per la strada vedo molta gente che chiede la carità molti sono messi proprio male ,certi, fanno persino impressione a guardarli per le deformità o le mutilazioni che mostrano, però noto che comunque anche se non hanno niente e i vestiti sono laceri dimostrano una grande dignità e comunque sorridono sempre ,se gli dai qualche spicciolo poi ti ringraziano davvero tanto inchinandosi e augurandoti buona fortuna. Arriviamo al centro commerciale e all’interno troviamo oltre che ai negozi tradizionali con vetrina centinaia piccoli commercianti con dei banchetti o con solo lunghe file di appendini con vestiti come ad un mercato all’ aperto, alcuni anche contraffatti dappertutto trasformando l’ MBK in un labirinto di piccoli imprenditori di se stessi che ti vendono di tutto. Passiamo il pomeriggio a fare acquisti poi andiamo in albergo una doccia e fuori ceniamo in un KFC con pollo fatto non so come ma comunque chimico, poi facciamo un giro al Hard Rock caffè ,poi di nuovo al Pat Pong per contrattare una borsetta polo vista la sera prima presa la borsetta andiamo a dormire stavolta con la skyline…Dopo aver fatto la solita megacolazione mattutina prendiamo un taxi per andare a visitare il Wat Benchamabophit un tempio tutto realizzato con marmo di Carrara Arrivati al tempio restiamo stupefatti a vedere la bellissima facciata anche all interno in un cortile tutto lastricato del famoso marmo italiano, l’atmosfera come al solito è irreale con il profumo d’incenso che pervade l’aria e il costante suono delle campanelle votive, ti trasmettono una sensazione di pace e tranquillità difficili da provare in occidente…Girovaghiamo un po’ nel tempio ,nel quale sono custodite numerose statue bronzee del Buddha di vari paesi asiatici e di varie epoche storiche, nei suoi giardini pieni di orchidee e piante accuratamente potate. Visitato il tempio torniamo all’MBK e finiamo di passare il pomeriggio lì, mangiamo qualcosa poi la sera andiamo in albergo perché l’indomani dobbiamo partire per Ko Samui …ma alla fine decidiamo di passare la serata nei paraggi del nostro albergo che di sera si popola di gente e compaiono come funghi i soliti baracchini che ti vendono di tutto .Girovaghiamo un pò poi decidiamo di berci una Singha beer al Nana Plaza ma non è stata una buona idea perché una birra tira l’altra e alla fine siamo un pochino “brilli”. Intanto facciamo l’incontro con un ‘elefantino con il suo padrone che per 20 bath 1000 lire dell’epoca ti dava 5 banane da dare da mangiare al “cucciolo” fatto anche questo ci fermiamo in un altro bar dove attacchiamo discorso con una Metresse che gestiva il locale e tra una cosa e l’altra parlando probabilmente di cose senza senso ci facciamo un altro paio di birre e poi a nanna che domani si parte.
Ko Samui
Alla mattina mi sveglio completamente rovinato non riesco a capire con cosa fosse stata fatta quella birra per procurarmi un tale mal di testa… mi faccio una doccia vado giù a fare la colazione poi pago l’albergo e via con un taxi verso l’aeroporto attraversando la citta , ho già una certa nostalgia di questo posto che mi ha dato emozioni cosi diverse e così intense, penso che Bangkok o la ami profondamente o la odi profondamente non ci sono mezze misure.
Prendiamo un volo “domestic” che ci porta a Surattani da li dovremmo prendere una corriera poi un traghetto che ci porterà sull isola di Ko Samui.Durante il volo ho ancora dei postumi della notte precedente cosi resto a stomaco vuoto arriviamo a Surratani , aspettiamo un po fuori dall’aeroporto, poi arriva una scassatissima corriera , noi carichiamo le valige e poi via . Il viaggio e una palla mostruosa ogni tanto attraversiamo delle risaie o dei tratti di vegetazione foltissima e dei villaggi che si estendono in lunghezza sulla statale con le case una affianco all’altra dopo 1 ora di corriera una specie di autogrill ne approfittiamo per far pi pi e poi via per un altra ora .
Finalmente arriviamo al traghetto un ammasso ferroso riverniciato più volte e anche male , ci imbarchiamo e dopo un ora e mezza di navigazione attracchiamo a Ko Samui.
Ecco finalmente arrivati , dopo lo smog di Bangkok l’aria di Ko Samui è un vero toccasana per i polmoni e per l’anima.
Troviamo un furgoncino ad attenderci per portarci in albergo montiamo con altri turisti caricando le valigie sul tetto e partiamo . facciamo tutto il giro dell’isola per arrivare alla nostra destinazione a Chaweng Beach ,rimango sbalordito vedendo ai lati della strada enormi Bufali d’acqua che pascolano liberi a gruppetti un po’ da per tutto.
Arriviamo in albergo che avevamo prenotato dall’Italia, come gli altri, su Internet e personalmente ci resto un po’ male perché il bagno è stato ricavato all’esterno della camera da una mezza terrazza , lo sciacquone non esiste e al suo posto c’è un secchio con una ciotola dentro accanto ad una spina in compenso abbiamo la tv satellitare il frigo e al pian terreno le cassette di sicurezza .Dopo aver collaudato il funzionamento del secchio con la ciotolina ,andiamo a fare una passeggiata per Chaweng , ci facciamo una pizza dal solito napoletano che trovi da per tutto, poi passeggiatina a vedere un pò di vita notturna e via a nanna che siamo stanchi che domani mattina ci aspetta finalmente il mare!!!!!!!!
Ha Ha… stamattina si va al mare oggi come primo giorno andiamo a comprare la crema protettiva Hawaian topics 46 perché essendo vicini all’equatore rischi di farti veramente male .Oggi decidiamo di andare nella spiaggia di Chaweng per prendere il primo sole.
Prendiamo 4 sedie sdraio con due ombrelloni al prezzo di 10000£ per tutto il giorno, mi addormento sotto l’ombrellone con il rumore delle onde nelle orecchie, ma dopo una decina di minuti mi sveglio con un piede in fiamme infatti spostandosi il sole non avevo più l’ombra sul piede che in poco tempo si è surriscaldato svegliandomi la giornata passa velocemente tra bagni e pisolini ma comunque anche restando sotto l’ombrellone e con la crema mi sono scottato un po’ lo stesso .
Però che bella sensazione fare il bagno a Febbraio quando da noi fa freddo .
Dopo esser stati tutto il giorno in spiaggia andiamo in albergo doccia e fuori per la cena decidiamo di andare a cenare in un ristorante Thai che avevamo visto la mattina ,entriamo il ristorante e di quelli indimenticabili all aperto ,con musica in sottofondo , cascata con laghetto luci soffuse arredamento in giunco arriva il cameriere e mentre mia moglie con un nostro amico cominciano a ordinare cucina thai io e l’altro prendiamo del riso Americano con contorno di anelli di cipolla appannati e assaggiamo sporadicamente quello che ci pare più commestibile .Dopo cena decidiamo di andare al Reggae Pub quindi prendiamo un taxi.
Arrivati il locale è molto bello ma non troppo pieno, ci facciamo 2 birre e torniamo verso il centro ,andiamo al Green mango una discoteca all’aperto circondata da una serie di piccoli disco bar qui c’è il delirio con gioventù proveniente da tutto il mondo, americani, australiani , norvegesi ,francesi , svizzeri tedeschi…tutti a bere e a ballare come matti beviamo ancora un paio di cose balliamo un po’e poi a dormire.
Ko Samui è famosa per l’originale festa del Full Moon Party che si svolge nel isola di fronte a Kok Phangan
é una festa tekno sulla spiaggia che dura tutta la notte e ha strascichi anche il giorno dopo con la fortuna che abbiamo nei giorni che stiamo sull’isola non c’è luna piena…Questa mattina noleggiamo i motorini per fare il giro dell’ isola e visitare un paio di posti.Il motorino è una specie di “fifty” degli anni 90 rivisitato di 150cc e con il cambio contrario come le moto da gara con la prima verso sù e le altre marce tutte verso il basso aggiunto al fatto che si guida a sinistra come in Inghilterra…il giro è tutto un programma con scalate di marcia involontarie che ti bloccano la ruota a 50 Km/h e precedenze mancate e sbagli di carreggiata .
Arriviamo sulla prima spiaggia quella di Samrong bay questa è una piccola spiaggetta con un piccolo residence con dei bungalows , ristorante , piscina (piena di gente e non capisco perché).Facciamo un bagno, un po’ di sole, poi un toast un succo d’ananas fresco e via verso il tempio del grande Buddha dopo una mezzora arriviamo all’ingresso del tempio si respira un’aria diversa rispetto ai templi di Bangkok forse perché questo è più nuovo costruito negli anni 70 e mi dà come l’impressione di essere a Gardaland in sottofondo c’è una registrazione tetra che probabilmente recita una preghiera sacra comunque la statua è imponente e suggestiva .
Dopo ave fatto le foto di rito ce ne andiamo lasciandoci la statua alle nostre spalle per dirigersi in un altra spiaggia per fare un bagno rinfrescante Arriviamo alla spiaggia di Bo Phut beach poi stanchi ce ne torniamo in albergo per prepararci per la sera.
La Thailandia è famosa oltre che per i suoi templi anche per i suoi tramonti bellissimi Oggi è un altro giorno, riprendiamo i nostri motorini e andiamo a fare benzina con mia grande sorpresa il distributore consiste in un baracchino di legno e lamiera accostato alla strada e la pompa di benzina non è altro che un bidone come quelli che sono pieni d’olio qui dai nostri meccanici con una pompa a manovella posta su di esso e al posto della pistola un tubo di gomma trasparente.
Fatto il pieno decidiamo di a andare a vedere le cascate di Namuang parco naturale con al suo interno una struttura per il recupero degli elefanti sottratti ai campi di lavoro al nord. Le cascate non sono un gran che…ma gli enormi pachidermi sinceramente fanno una certa impressione.
Decidiamo poi di andare a vedere Hin Ta – Hin Yai due rocce, una di forma vaginale e una di forma fallica
per quanto riguarda i restanti giorni di permanenza a Ko Samui li abbiamo passati girovagando di giorno per le spiagge dell’isola e di notte nei vari locali notturni…
Phuket
Per andare a Phuket abbiamo due possibilità ,la prima è quella di prendere di prendere di nuovo il traghetto e poi in corriera perdendo così una giornata o prendere semplicemente l’aereo pagando 150000£ e arrivare in un ora. Decidiamo di prendere l’aereo , arriviamo all aeroporto privato dell’isola veramente molto bello tutto all’aperto fatto da un agglomerato di capanne e pieno di fiori coloratissimiCosì ci imbarchiamo su un ATR72-200 della Bangkokairwais lasciando così l’oceano Pacifico per quello Indiano. Arrivati in aeroporto troviamo un Taxi che mandatoci dall’albergo che ci porta a Patong Beach la località da noi scelta sull’ isola per la sua maggior vita notturna , l’albergo è nuovo ma è stato tutto rovinato durante un alluvione … vabbè tanto dobbiamo solo dormirci …Fatta la doccia di rito andiamo in spiaggia a Patong che dista 50 m dall’albergo la spiaggia è piena di gente a differenza di Samui , questa spiaggia e piena di acquscooter parasailing e banana boat , ci sono delle aree delimitate da boe dove i bagnanti possono fare il bagno in sicurezza da acquascooter e motoscafi , prendiamo le solite sdraio con ombrelloni , ci distendiamo e la spiaggia è un brulichio di ambulanti Thai che se vuoi ti vendono di tutto dal cibo ,polli ananas pomeli (frutto tropicale dal gusto tra il pompelmo e l’uva) mango papaia panini ,ai souvenir di tutte le qualità quali parei, vestiti, o sculture in legno di qualsiasi forma …dopo esserci riposati e rilassati andiamo a cambiarci e poi a cena , andiamo in un ristorante italiano dove i miei amici sono di casa da Mauro tipo strano ma simpatico di Roma finita la cena andiamo a Bangla road la zona della vita notturna è veramente un gran casino ma questa è un’altra storia…La vita notturna di Phuket è quasi tutta concentrata in Bangla Road che alla sua destra arrivando dalla spiaggia è piena di beer bar con dei negozi con articoli falsi ogni tanto, alla sinistra invece ai vari beer bar abbiamo 4 vie perpendicolari sempre piene di ber bar e go go bar un centro commerciale un ring all aperto con dei baretti attorno, dove si pratica la kik boxing per far divertire i turisti. Incominciamo a percorrere la via in mezzo ad un brulichio di gente e ci fermiamo nel U2 bar di fronte ad un complesso di mar con una scritta Andamad club ,ci beviamo un paio di votka redbull io noto dall’ altra parte della strada delle ragazze sembrano delle modelle alte ,magre dai seni prosperosi e molto più femminili delle altre ragazze thai , resto sinceramente male quando mi dicono che quelle sono i famosi Katoeis ovvero transessuali, infatti a Phuket esiste una clinica dove per circa 20.000000 delle vecchie lire entri uomo ed esci donna e se spendi un po’ di più ti tolgono anche il pomo d’Adamo. Mentre siamo seduti per la strada passa gente che vuole venderti di tutto sigarette accendi, monili in argento addirittura c’è una vecchina di 1000 anni che deambula per la strada vendendo pacchetti di gomme da masticare .Dopo un po’ cambiamo locale e andiamo in Soi Seadragon a trovare delle ragazze thai amiche dei nostri amici che gestiscono un bar il Bangla Sexi 9 ci sediamo e ci mettono subito a nostro agio se non altro perché io e mia moglie ci sentiamo forse un po’chino fuori posto in quel contesto . Al centro del bar c’e un palo per la lap dance dove si alternano le ragazze i baristi sono molto simpatici beviamo un paio di cose parlando con le ragazze del più e del meno. Loro prendono in simpatia mia moglie probabilmente perché lei non ha lo sguardo imbronciato come altre turiste che vedi li attorno e cominciano ad offrirle da bere .Ciò non è bene perché l’indomani dobbiamo noleggiare il motorino per girare le spiagge dell’ isola e vorrei farlo senza mal di testa così sci sganciamo gentilmente andando a dormire lasciando i nostri amici finalmente da soli per finire la serata .La mattina andiamo ad un 7eleven, catena di piccoli supermercati aperti anche 24 su 24,per fare rifornimento di provviste per rimpinguare il frigo della camera d’albergo nei supermercati in Tailandia trovi veramente dei prodotti particolari come per esempio il succo di frutta al crisantemo o di lyces , alle confezioni di piccoli pesci essiccati ,ai vasetti pieni di larve o grilli da friggere a casa assieme a tutti i prodotti da noi conosciuti come per esempio la cocacola , la pepsi tutte con il marchio in tailandese o tutti i prodotti della Nestlè li onnipresente . Facciamo anche una scorta d’acqua minerale perché berla dal rubinetto potrebbe farti perdere dei giorni seduto sul water a causa della dissenteria . Portato tutto in albergo noleggiamo il solito motorino sul lungomare e andiamo nella spiaggia di Laem Sing Beach splendida spiaggia con un ottimo ristorante . A Phuket ogni spiaggia anche la più remota ha almeno un piccolo ristorantino a conduzione familiare che cucina di tutto dal pollo ai pesci al riso ecc. ecc. noi infatti ogni giorno pranziamo in uno di questi localini , dopo facciamo una pennichella sotto l’ombrellone per un oretta ,i un paio di bagni e alla fine in albergo .Al ritorno dalla spiaggia , prima della doccia in albergo andiamo in qualche supermercato a fare il pieno di frutta ,molto apprezzata dopo una giornata passata in spiaggia. Dopo la doccia e prima della cena si va a passeggiare e si guardano i negozi per vedere gli acquisti da fare si chiedono i prezzi, si contratta,e se ci pare un buon prezzo si compra. Per contrattare qualcosa il prezzo giusto di un qualsiasi articolo và dai ¾ ad ½ del prezzo di partenza, si possono anche avere prezzi migliori comprando più pezzi dello stesso articolo o facendo un prezzo forfetario su un lotto di pezzi diversi . Per me contrattare qualcosa è sempre stancante perché già il mio inglese è a livello scolastico in più a loro mancano sulla pronuncia la lettera R e altre, perciò invece che room dicono loom o watch dicono wak e così via.Un’altra via famosa per la vita notturna è Soi Eric via chiusa con beer bar a destra e a manca con in testa un Go Go bar (Night) il Flash a go go. A metà di Soi Eric sulla destra c’è il mai thai con una web cam .Secondo me le due spiagge più belle di Phuket sono quella di Surin e quella di Freedom Beach la prima si raggiunge in mezzora in sella ad uno scooter la spiaggia e bellissima l’acqua è cristallina i ristorantini sono ottimi .Per arrivare a Freedom beach invece si deve noleggiare una barca perché sembra che via terra non ci si possa arrivare (anche se per me una strada ci deve essere ) la spiaggia è fantastica lì poi si può fare snorkeling e ci sono dei pesci fantastici . Di sera poi ci sono due locali alla fine di Bangla Road che noi frequentavamo fino alle 2 di notte,( orario di chiusura di tutti i locali notturni in Tailandia dal 2002 perché prima di fatto trovavi locali aperti a qualsiasi ora),il primo è il Tai Pan disco bar che fino ad una certa ora suonano musica dal vivo , poi mettono musica commerciale internazionale , qui assieme alla consumazione ti danno dei biglietti di una lotteria alla 1 fanno l’estrazione e il premio è in denaro.Il secondo posto è il VIP Asia sempre disco bar più piccolo dell’ altro locale ma affollatissimo al suo esterno una fila di tavolini non male. I due locali sono vicini tra loro li separa solo un ristorantino tradizionale all’aperto fatto di lamiera e la zona alla sera è molto frequentata.Oggi decidiamo di fare un giro più lungo per l’isola perciò decidiamo di noleggiare due moto i miei amici noleggiano un Honda Shadows io invece scelgo un Honda CBR 400 (moto che ho visto solo in Tailandia).Decidiamo di andare a visitare le cascate di Bang Pae waterfall partiamo,finalmente il cambio della moto è normale e non diretto come i motorini il canotto dello sterzo e durissimo e ci metto un po’ ad abituarmi alla moto poi anche l’asfalto non aiuta, girando a sinistra dalla statale e prima di arrivare alle cascate vediamo in mezzo ad una piantagione di albero della gomma degli elefanti con i loro conduttori,probabilmente in attesa di qualche turista che vuole provare l’ebbrezza di un giro sulla schiena del pachiderma , alla fine della piantagione imbocchiamo una stradina e arriviamo in uno spiazzale dove parcheggiamo le moto come al solito c’è il solito ristorante, beviamo qualcosa e via . In queste cascate c’è un centro di riabilitazione per Gibboni che vengono recuperati da bar dove sono legati al bancone vestiti in stile europeo per fare divertire i turisti o da abitazioni private che li comprano da piccoli ,poi crescendo diventano aggressivi e se ne liberano. Il centro li riabilita e poi li libera in un isola disabitata a sud della Birmania. Prendiamo un sentiero ed entriamo in foresta ,dopo un po’ un incontro inaspettato proprio con un gibbone allo stato brado un incontro emozionantissimo lo vediamo lì davanti a noi che mangia in completa tranquillità il tempo di scattare due foto e poi se ne va. Noi proseguiamo per il sentiero che si restringe sempre di più arriviamo alle casate che sono proprio piccole ma essere immersi in quella foresta tropicale ha il suo fascino tanto che decidiamo di proseguire e camminiamo ancora per ¾ d’ora sino a che il sentiero finisce e ci troviamo “dispersi” si sente solo il rumore delle cicale ci sono delle canne di bambù grossissime e con delle spine giganti decidiamo di tornare indietro dopo un ora torniamo giù e ci fermiamo al ristorante per mangiare…Ripartiamo in sella alle nostre moto, di bell’aspetto ma sia il motore che i freni sono proprio finiti, e ci dirigiamo verso il tempio di wat Chalong il più bel tempio di Phuket. Nella via che porta al tempio troviamo una specie di mercato dove vendono un po’ di tutto entriamo nel cancello d’ingrasso e dentro le mura è ancora peggio questo tempio è formato da tre templi piu piccoli separati tra loro da dei viali e giardini c’è anche una strana costruzione a forma di “pigna “ di 5 metri fatta in mattoni dove all’interno un uomo butta delle enormi file di petardoni accesi(sicuramente più di un centinaio) che scoppiano per alcuni minuti producendo un rumore assordante. Il tempio è molto bello è dedicato a due monaci buddisti che lottarono per scacciare i birmani dall’ isola , peccato solo per questo mercato all’interno che rovina tutta l’atmosfera, visitati i tre templi torniamo a casa stanchi morti pronti per una nuova serata.L’ultimo posto dell’ isola di cui vorrei parlare è Coral Island noi per arrivarci siamo andati sulla spiaggia di Rawai in motorino , lì abbiamo contrattato una barca che per 40000£ ci ha portato sull’isola e il personaggio che la governava è rimasto sull’isola tutto il giorno aspettandoci per il rientro .L’isola è bellissima è un isola vulcanica dalle rocce nere che contrastano con una bianchissima sabbia corallina .Lì è il massimo per fare snorkeling tra coralli e pesci coloratissimi. A Phuket ci sono tantissime altre spiagge ma io ho citato solo quelle che a me sono piaciute di più.Alla fine abbiamo passato sull’isola 18 giorni che sono passati velocemente siamo abbronzati e io metto sino all’ultimo giorno la crema protettiva N 8(che in Italia uso solo i primi giorni ad inizio stagione) non male considerando che ero partito con la 45 .Considerato tutto a me l’isola di Phuket mi è piaciuta di più rispetto a quella di Samui che anche sicuramente se più incontaminata , comunque se una spiaggia non la pulisci la marea ti porta di tutto e alla fine la spiaggia risulta sporca. C’è da dire che su tutte le due isole puoi trovare dei posti dove per ora non trovi nessun turista e dei bungalows isolati da tutto in completa sintonia con la natura e forse con se stessi .Phuket forse è solo più moderna e quindi puoi trovare anche degli alberghi di superlusso un ospedale all’avanguardia e dei servizi sovradimensionati rispetto al numero effettivo di turisti presenti sull’isola , anche se comunque i migliori affari per acquistare souvenir , vestiti,borsette orologi o altro restano sempre i mercati di Bangkok.Partiamo da Phuket per andare nell’ ultima tappa del nostro viaggio Chiang Mai .
Chiang Mai
Arrivati all’ aeroporto di Chiang Mai prendiamo un taxi che ci porta alla Lai Thai ghest house l’albergo che avevamo scelto per la nostra permanenza qui al nord della Tailandia. L’albergo e molto carino ha la piscina il ristorantino un agenzia per le escursioni, infatti volendo da qui si possono acquistare dei pacchetti di trekking sia a piedi che a dorso d’elefante sulle montagne circostanti a visitare dei villaggi di varie tribù indigene con pernottamento proprio nelle loro capanne; i trekking durano minimo dai tre giorni in su.Da Chiang Mai si può prenotare anche una visita ad il parco storico di Sukhotai protetto dal Unesco ,o del rafting su zattere di bambù. Noi purtroppo non avendo tanto tempo non faremo nulla di tutto ciò ma faremo delle visite ai templi della zona e di sera andremo al Night Bazar Grosso mercato dove si vende di tutto soprattutto oggettistica di legno scolpito(Teck) presente in grande quantità nelle foreste della zona. Girovaghiamo un po’ per la città , si respira decisamente un’area diversa rispetto quella di Phuket la città appare molto più sporca rispetto a tutti gli altri posti da noi visitati sino ad ora, in giro si vedono delle donne vestite con abiti tradizionali della tribù Akha che ti fermano per venderti dei monili in argento, nella parte vecchia della città ci sono molti templi che andremo a visitare in seguito ora oramai è ora di cena e cerchiamo un ristorante nella zona del Nigt Bazar per mangiare qualcosa con nostro stupore troviamo un locale in stile tirolese , pieno zeppo di gente ,decidiamo allora incuriositi di provare a mangiare lì i camerieri e le camere thai sono vestiti da tirolesi ,una vera tristezza , ma il mangiare sia europeo che Thai è veramente squisito , anche la birra è buona . Finito di cenare andiamo a visitare il Night bazar il famoso marchet notturno di Chang Mai , qui si può trovare di tutto ,però la qulità dei tessuti delle magliette (sempre false) è decisamente la più scarsa trovata qui in Tailandia in compenso si trovano sia tra le bancarelle che nei negozi della zona bellissimi lavori in tec scolpito e anche oggettistica in argento. Dopo aver comprato un po’ di tutto andiamo in albergo a dormire su di un letto tutto in tec scolpito. Domani noleggiamo un taxi per visitare dei templi fuori Chiang Mai.Partiamo alla mattina a piedi , andiamo nella città vecchia seguendo una cartina presa gratuitamente fuori da una banca e andiamo a visitare il Wat Chedi Luang , probabilmente il più vecchio tempio della città la parte originaria costruita nel 14 secolo il tempio è molto suggestivo sotto il tempio c’è una bancarella dove si vendono pelli di bufalo intagliate raffiguranti varie figure mitologiche tailandesi tra l’altro le più belle che ho visto sino ad ora in Tailandia.Visitato il Tempio decidiamo di prendere un taxi per visitare il Wat Phra That Doi Suthep probabilmente il più bel tempio dell’area di quest’ area .Contrattiamo il prezzo con uno dei tassisti che trovi fuori da qulsiasi tempio in attesa di procacciarsi qualche turista la trattativa è come al solito dura per arrivare al prezzo più basso ma noi ci divertiamo così partiamo e facciamo circa 20 KM per una strada di montagna piena di curve a metà strada vedo il mio amico che si agita e scopriamo che nel taxi soggiorna una colonia di formiche proprio sul lato passeggero anteriore e tanto che il tassista è un buddista osservante le lascia vivere lì. Arriviamo ai piedi del tempio e prendiamo un ascensore che ci porta al suo interno l’atmosfera è se possibile, ancora più mistica rispetto a quella dei templi di Bangkok ci sono piante di Bouganville da per tutto gli Stupa sono di forma quadrata, in queto tempio era custodito originariamente il Buddha di smeraldo poi portato a Bangkok e costudito nel del palazzo del imperatore visitiamo tutto quanto e dopo scendiamo per la sua famosa scalinata.Riprendiamo il nostro tour montiamo sul taxi per visitare un altro tempio il Wat Suan Dorg molto meno sfarzoso rispetto a quello che abbiamo appena visto ma forse ancora più mistico perché al suo interno c’è un cimitero fatto di tombe a forma di stupa in pietra bianca affiancate ad uno stupa più grande con delle raffigurazioni di Naga (serpente sacro tailandese) e un enorme albero dove ai suoi piedi ci sono dei monaci che parlano con i turisti .Il tempio vero e proprio e fatto tutto in teck e al suo interno ha due enormi statue del Buddha che si danno la schiena assieme ad altre più piccole visitato tutto abbiamo un certo appetito ,ci lasciamo convincere dal tassista ad andare in un ristorante di sua conoscenza .Su di una tristissima statale accosta sulla sinistra e ci fa scendere , davanti a noi una baracca di legno fradicio con 5 tavoli con sedie spaiate , il pavimento dell’ autofficina del mio meccanico sicuramente è più pulita ci sediamo ad un tavolo e ordiniamo da bere . Poi arriva il padrone e ci chiede in thai cosa vogliamo mangiare il tassista traduce ognuno ordina il suo piatto a base di riso. La cuoca tira fuori da una pentola del riso bollito e lo mette in un wuock tutto unto assieme ai vari ingredienti per i nostri piatti ,cominciano ad arrivare le portate ma mancano le posate che ci viene detto di prenderle da una sctola di plastica tutta sporca cerchiamo le più pulite e mangiamo. I gusti non sono male ma l’igiene del locale ci mette parecchio a disagio . Consumato il nostro lauto pasto paghiamo il conto anche per il tassista in totale per 5 persone paghiamo circa 12000 delle vecchie lire davvero nulla ,ce ne andiamo salutando il gestore e la sua cuoca sicuri di passare gli ultimi giorni delle nostre ferie seduti al bagno con qualche brutto virus intestinale.Il tassista ci invita ad andare a visitare delle fabbriche della zona dove producono dell’ artigianato locale ,noi incuriositi accettiamo. La prima azienda che ci porta è una megagioielleria dove ci attende una guida all’ingresso che ci fa visitare da prima il laboratorio orafo spiegandoci in inglese tutte le lavorazioni del oro dalla fusione al montaggio di pietre preziose alla lucidatura, poi ci porta nello showroom dove ci sono migliaia di gioielli sotto in teche con il prezzo attaccato pronti ad essere acquistati dai turisti.Al cetro della stanza si può ammirare una cascata con un piccolo stagno in stile giapponese pieno di carpe koi. Al interno si possono trovare anche delle bellissime sculture di giada dai prezzi mostruosi e purtroppo vari articoli in avorio proibitissimi in Italia ma legali là. Usciamo dal locale e il terribile tassista ci porta a visitare una fabbrica di vasellame dove ci accoglie un Katoeis(Transessuale) di 20 anni circa che sempre in inglese ci illustra tutta la tecnica tradizionale thai di costruzione tei vasi e piatti partendo da delle fibre di bambù e arrotolate e incollate una dopo l’altra prendono la forma di vasi e piatti poi ci mostra una tecnica per la colorazione di questi con degli inserti di guscio d’uovo, facciamo un giro nel showroom e dopo diciamo all’autista che ci porti in albergo perché siamo stufi . Lui ci spiega che quel tour lì è lungo 13 km e comprende una serie di fabbriche locali (scultori, ombrelli di carta, pelletteria, filatoi di seta ed altro ancora) e che per ogni posto dove lui ci portava il titolare dell’azienda dava a lui un coupon per la benzina e ci prega di farne ancora uno e poi basta così ci porta in uno showroom di tappeti dove noi facciamo un giroe usciamo all’ interno vediamo degli australiani che ne comprano un bel po’ . Rientriamo in albergo e dopoe esserci lavati andiamo verso la zona del Night Bazar dove troviamo dei negozi di antiquariato incredibili lì si vendeva di tutto da pitture tibetane a pezzi di teck vecchi rappresentanti immagini mitologiche a testi buddisti risalenti a 40 anni fa a prezzi per noi contenuti. Compriamo un po’ di cose e torniamo in albergo . Alla sera torniamo fuori perché devo contrattarmi un trolley vado al Night Bazar e comincio la trattativa per uno veramente bello e dopo mezzora di tira e molla lo porto via per 45000 lire esausto dalla trattativa torno in albergo perché oramai è l’una di notte e a Chiang Mai la vita notturna non è certo quella di Phuket .Oggi ci siamo fatti dare un indirizzo di un centro commerciale della zona , prendiamo il solito taxi e via per una nuova avventura arriviamo davanti al centro commerciale entriamo e rispetto a quello visitato a Bangkok è del tutto simile ai nostri , di articoli falsi non c’è quasi l’ombra , una vasta area del centro risulta vuota a causa della crisi economica che attanaglia il paese negli ultimi anni , trovo addirittura dei negozi di giocattoli dove ci sono i modellini di tantissime serie Manga per esempio il Gundam ,Evanghelion e altre che non sto qui ad elencare a prezzi stracciati io personalmente mi compro un paio di deformini del Gundam per me e un paio per un mio collega . Poi vediamo moltissimi gadget di Maschi Maro che ha l’aspetto di una specie di coniglietto tenerissimo in realtà è un bastardo cronico che deruba gli altri abitanti della foresta minacciandoli con una bottiglia rotta e anche cose ben peggiori che potrete vedere in flash sul sito tra una spesa e l’altra arriva l’ora di pranzo ,entriamo nel self service del centro pranziamo alla fine torniamo in città per la solita routine giri per negozi e alla sera Night Bazar.Oggi è l’ultimo giorno e stasera torniamo a casa abbiamo il volo per Bangkok alle 22 così stamattina decidiamo di fare un giro dei templi in città ma prima torniamo al centro commerciale per fare gli ultimi acquisti e ci andiamo con il tuc tuc .Dopo aver fatto il nostro dovere di turisti comprando le ultime cose visitiamo un paio di templi per passare l’ultima giornata cosi visitiamo il wat che Tawan il wat Buppaharam e il Mahawan TempleVisitato tutto e fatto le solite foto andiamo in albergo e ci finiamo di preparare le valigie poco prima di partire ci accorgiamo che in camera d’albergo ci sono una serie di formiconi con le ali guardando poi le zanzariere ci accorgiamo che ne sono piene tutto d’un tratto compaiono i gechi che con balzi fulminei e presi da una frenesia alimentare ne fanno delle enormi scorpacciate.Ora dobbiamo proprio andare il Taxi ci aspetta apriamo la porta ed è tutto nero dei formiconi alati corriamo sul taxi e via in aeroporto il taxi ne e pieno, andandocene vediamo la città completamente invasa dagli insetti sembra di essere in una tormenta di neve nera che strana sensazione… arriviamo in aeroporto e fatte le pratiche d’imbarco attendiamo il volo che ci riporta ai nostri climi freddi e umidi e con già con la nostalgia del posto io e mia moglie ci promettiamo di ritornarci quanto prima perché sono troppe le cose che non abbiamo ancora visitato ma questa è un’ altra storia .
In questo racconto di viaggio descriverò solamente i posti nuovi che ho visitato e quindi non descritti nel mio precedente diario.
Bangkok
Questa volta a Bangkok abbiamo preferito visitare meno templi, (i più belli comunque visitati l’altra volta) in quanto dedicheremo un intera giornata alla visita della vecchia capitale della Thailandia Ayutthaya ,per girovagare per i mercati e le vie più caratteristiche di Bangkok.
Khao San Road , una strada storica di Bangkok ormai quasi esclusivamente a uso dei turisti ma una volta ritrovo degli hippy ,ora vi si trovano centinaia di piccoli negozi dove trovi un po’ di tutto dai soliti vestiti falsi ai cd e dvd piratati alla bigiotteria in argento e persino delle false tessere da giornalista ,è il paradiso dei turisti indipendenti infatti se ne vedono tantissimi armati solo da enormi zaini . In questa via ci sono anche molte Guest House e alcune veramente economiche per una singola con prima colazione puoi pagare anche solo 4 € .In questa via trovi tantissime agenzie di viaggio che ti permettono di arrivare in qualsiasi posto dell’ Asia o Australia ,per esempio puoi anche prenotare una serie di minibus che ti portano in Cambogia a visitare il complesso dei templi per Angkor protetto dall’ UNESCO .Alla fine della via c’è il Modern Music caffè locale molto caratteristico con un tuc tuc appeso sopra la porta d’ingresso. La via è affollatissima anche di sera dove c’è anche un locale notturno il Bayon con la facciata in stile proprio del famoso tempio cambogiano. Nella via ci sono anche strani individui probabilmente indiani che ti vogliono predire il futuro.
China Town , un quartiere di Bangkok secondo me veramente caratteristico sicuramente da non perdere dai colori caratteristici rosso e oro colori considerati benaugurali , con i suoi mercati strapieni di frutta e cibi stranissimi con grande varietà di pesce fresco o essiccato o fritto in una strana pastella gialla ,trovi anche delle bancarelle piene zeppe di spezie o di te , una stradina dei tagliatori di pietre preziose, le gioiellerie cinesi, le farmacie tradizionali dove vendono pinne di squalo ,corni d’antilope e altre stranezze perciò probabilmente è la zona giusta per i patiti della medicina alternativa . In questa zona puoi trovare anche dei ristoranti che ti propongono ,carne di coccodrillo ,di lucertola e pitone ,oltre ai nidi di rondine indispensabili per la per la famosa zuppa. All’incrocio tra Yaowarat Road e Charoen Krung Road il Wat Trimitr, detto il Tempio del Buddha d’Oro dove c’è una statua del Buddha in oro massiccio alta circa 3 metri e dal peso di 5 tonnellate.
Chatujak Weekend Market per ora è il posto più incredibile che io ho visto in Thailandia è aperto solo il Sabato e la Domenica probabilmente è il più famoso mercato di Bangkok ci si arriva prendendo la skyline BTS e scendendo all’ultima fermata quella di Mo Chit , poi basta seguire la folla e arrivi subito .A vederlo dall’ esterno, se non fosse per il grosso cartello posto sopra il portone d’ingresso, sembra quasi una baraccopoli di lamiera ,ma ,una volta entrati è tutta un’altra cosa …infatti ci sono più di 8500 piccole bancarella accorpate per tipo di merce venduta una attaccata all’altra separate solo da dei stretti corridoi comunque ad uno degli ingressi puoi trovare anche la cartina per trovare la merce che ti serve e soprattutto per non perderti .Circa il 90 % delle persone che frequentano il mercato sono Thai il resto sono turisti, i prezzi sono per ora i più bassi che ho trovato in Thailandia l’unico problema e non da poco è sicuramente il caldo infatti la temperatura è sicuramente è ben al di sopra dei 30gradi con un umidità tremenda, , comunque al interno ci sono un sacco di bar e ristorantini dove ci si può dissetare abbondantemente, da non sottovalutare neanche la quantità delle persone che ci sono qui è in certi posti c’è veramente una calca fastidiosa ( per non dire altro) .In questo mercato tu puoi comprare di tutto trovi qualsiasi capo d’abbigliamento falso e non , cappelli, borsette , cinture anche di cobra , manufatti in argento, antiquariato, strumenti musicali, sciarpe in seta, pipe per fumare l’oppio in ghisa con forme di animali mistici ,artigianato birmano e malese , persino katane giapponesi risalenti alla seconda guerra mondiale , pittori che ti fanno il ritratto o ti vendono qualche copia di quadri famosi o raffiguranti il Buddha o la sua testa o la sua mano, intere bancarelle di maschere mitologiche asiatiche intagliate nei legni più svariati, orologi ,riviste thai vecchie, dischi cd e dvd piante di tutti i generi vasellame in ceramica e o ottone tavolini accessori di tutti i tipi da quelli per la cucina a quelli da giardinaggio ad attrezzi da lavoro, ecc. ecc. .Poi in un’altra zona trovi gli animali vivi, dai più comuni come cani ,gatti, tartarughe ,scoiattoli, topolini, uccelli di varie specie compresi i pappagalli a quelli piu particolari tipo iguane serpenti ,ragni, scorpioni, orrendi millepiedi, per passare poi probabilmente a specie protette infatti su molte pareti di questa zona trovi degli adesivi dove si vieta di far foto e video ,infatti io facendo foto non me ne ero accorto fino a che dopo aver fotografato una orrenda donna thai che vendeva dei piccoli cuccioli di una specie di marsupiale che io non avevo mai visto neanche su Quark, mi è venuta contro incazzata gridandomi di non fotografarla e chissà cos’ altro … Vicino a questa zona troviamo la parte dedicata agli acquari co pesci di tutte le qualità sia d’acqua dolce che salata .All’interno poi ho visto una vecchina che con un grande pentolone fumante in metallo metteva dei liquidi colorati in tubi d’acciaio con uno stecchino al centro e dopo un po’ ecco un coloratissimo ghiacciolo artigianale. Al Chantujak si trovano anche le pietanze più strane dagli insetti fritti alle teste di porco bollite ,ai polletti arrosti, alle anatre cucinate in qualche modo indefinito. Sulla parte esterna del mercato si vendono anche galli da combattimento e pollame vario per l’aia con i rispettivi mangimi .Alla fine il tempo è passato proprio velocemente sono passate quasi 8 ore e siamo stanchi morti ma contenti di aver passato una giornata unica e indimenticabile in questo mercato .
Pratunam Si può passare una serata diversa nei mercati serali di Pratunam, dietro a Ratchaprarop Road , è una zona molto vasta e si trova un po’ di tutto vestiario , borsette ,cd, dvd , frutta , verdura, portafogli ,orologi , souvenir di tutte le specie , profumi ,qui a differenza di altri mercati le merci hanno quasi tutte il cartellino del prezzo fisso così non perdi tempo a contrattare .Noi girovagando per il mercato ci siamo infilati in un vicolo strettissimo all’interno di un edificio non ben definito dove all’ interno c’erano molte bancarelle con le saracinesche chiuse altre con dentro delle persone che cucivano qualche piccolo ristorante poi girovagando per questo posto siamo passati in un’altra zona dove ile bancarelle erano tutte aperte e alla fine siamo sbucati su un’altra strada sempre piena di bancarelle il mercato pare non finire mai .Dopo un po che giri per il mercato le merci in vendita sono sempre quelle e allora stufi ce ne torniamo in albergo senza comunque vedere la fine del mercato.
Questa mattina ci alziamo presto per andare a visitare Ayutthaya che è stata la capitale della Tailandia dal 1350 al 1767 quando fu invasa dai birmani . Qui governarono ben 33 sovrani , questa città è stata dichiarata dal UNESCO patrimonio dell’umanità . La città dista circa 85 KM da Bangkok e per arrivarci decidiamo di andarci in pullman così prendiamo la sopraelevata Sky Train sino alla fermata di Morchit, poi a piedi fino alla stazione dei pullman dove ne parte uno ogni mezzora per la nostra meta .Alla stazione anche se non parlano inglese a gesti ci indicano il terminal giusto , saliamo sul primo autobus in partenza e via, ci vorrà circa un ora e mezza per arrivare a destinazione , l’autobus è vecchio ma ha al suo interno un televisore e un videoregistratore che rimarranno spenti per tutto il breve viaggio. Sulla strada per Ayutthaya ci fermiamo più volte alle varie fermate e l’autobus si riempie sia di pendolari che di scolari siamo gli unici stranieri in tutto il pullman . dopo un paio di fermate passa il bigliettaio per farci il biglietto anche lui non parla inglese e non ha neanche da restituirci il resto, allora rovistiamo nelle tasche e paghiamo tutto con gli spiccioli che troviamo nelle tasche .
Per la strada dalla corriera si può vedere dal finestrino uno scorcio della vita rurale della Tailadia , poi dopo un po’ mi assopisco e mi faccio una dormita per una mezzora quando mi svegli l’autobus è quasi vuoto e si incominciano a vedere le prime rovine dell’antica capitale. Prima di venire qui ci eravamo fatti un idea dei templi più belli da visitare ,che secondo noi sono Wat Mahathat ,Wat Ratchaburana, Wat Mongkhon Bophit , Wat Phra Si Sanphet , Wat Phra Cha Phanan Choeng, Wat Yai Chaya Mongkon.
Scendiamo dalla corriera e ci dirigiamo a piedi verso le rovine che avevamo visto arrivando , il caldo è soffocante ,per fortuna il cielo è velato e il sole fa capolino solo ogni tanto, Arriviamo sino alle prime rovine a circa 300 metri dalla fermata del bus, per nostra fortuna è proprio uno dei templi che volevamo vedere è il Wat Mahathat al suo ingresso c’è un enorme testa sopra il muro di cinta, in giro ci sono molti turisti ma il parco storico è talmente grande che non ci sono assembramenti visibili . Qui all interno c’è la famosissima testa del Buddha imprigionata nelle radici di un albero il tempio purtroppo e stato molto danneggiato dall’invasione dei Birmani perciò quasi tutti gli stupa sono mezzi distrutti ,al suo interno ci sono decine di statue decapiate e senza braccia, depredate per vendere le parti a collezionisti Europei e americani . Qui nel parco storico di Ayutthaya si possono notare affiancati ai tradizionali stupa in stile Thai a forma di “campana “ degli altri a forma di “sigaro” in stile Khmer infatti guardano alla nostra destra ne vediamo un paio e decidiamo di andarli a vedere , siamo fortunati è un altro dei templi che dovevamo vedere è il Wat Ratchaburana dove c’è uno stupa in stile khmer perfettamente conservato ,
al interno delle sue mura ci sono rovine di stupa e templi un po’ da per tutto con le solite statue decapitate l’atmosfera è irreale con una pace e un silenzio da noi oramai dimenticati con in sottofondo il cinguettio degli uccellini è veramente una bella sensazione di pace e tranquillità ,solo se non fosse così caldo .
Finito di visitare anche questo luogo prendiamo un tuk tuk che ci porta a visitare altri due templi della nostra lista che sono piuttosto lontani. Volendo , per visitare il parco archeologico si possono anche noleggiare le biciclette ma noi preferiamo il tuk tuk , qui sono diversi da quelli visti a Bangkok sono molto più grezzi e hanno la carrozzeria in vetroresina senza spigoli , tutta arrotondata , ricordano a grandi linee le nostre 500 degli anni 70 . Ci facciamo portare al Wat Mongkhon Bophit , congediamo il tassista che era troppo insistente, perché voleva portarci a tutti i costi a vedere dei posti che a noi non interessavano ,entriamo nel grande tempio bianco con il classico tetto in Tec con due enormi porte in legno di color rosso e oro finemente cesellate , al suo interno un enorme statua del Buddha ,il posto è pieno di fedeli che pregano inginocchiati a terra che pregano verso all’enorme statua accendendo incensi e piccole candele di colore giallo. Finito di vedere questo tempio ci spostiamo per poche decine di metri per vedere il Wat Phra Sri Sanphet il più grande per estensione della città e antica dimora reale per molti secoli , la residenza reale e molto suggestiva , oramai gli intonaci dorati degli stupa non ci sono più e si vede solo il rosso colore dei mattoni . In visita a questo parco archeologico vi sono anche moltissimi monaci che si aggirano curiosi con le loro borsette per le offerte.
Uscendo dal vecchio palazzo reale vediamo dei bellissimi elefanti tutti bardati con i classici colori buddisti tailandesi che fanno fare il giro turistico del parco ad un gruppo di giapponesi .
Prendiamo un altro tuk tuk e andiamo a visitare gli ultimi due templi del nostro programma il “tassista” se così lo possiamo definire per guadagnare tempo invece che prendere la strada taglia tutto il parco per una strada sterrata correndo a più non posso ,noi dobbiamo stare attenti a non prendere testate ogni volta che , prende una buca .Arriviamo al primo tempio il Wat Phra Cha Phanan Choeng qui, c’è una statua del Buddha in posizione seduta alta ben 19 metri, il suo ingresso è pieno di fedeli che accendono ceri e bacchette d’incenso, noi arriviamo nel bel mezzo di una qualche funzione religiosa ,infatti nella gigantesca sala del Buddha c’è un monaco che getta dell’acqua sui fedeli e degli assistenti che in piedi sopra la statua agitano un enorme drappo in organza sopra altri fedeli sinceramente, come turista, per la prima volta mi sento fuori luogo in mezzo a tutti questi fedeli e quindi decido di uscire …
Riprendiamo il tuk tuk e andiamo al Wat Yai Chaya Mongkon nel quale vi è una famosa statua del Buddha disteso , questo tempio rispetto agli altri è diverso innanzitutto perché al suo interno ci sono dei bellissimi giardini con aiuole ben curate ,fiori , orchidee sugli alberi , bellissime palme .I prati sono pieni di studenti che disegnano paesaggi o particolari di statue . Da quello che ho potuto vedere possiamo dividere il posto in tre settori principali il primo è quello vicino al fiume dove c’è la statua del Buddha disteso li vicino, una monaca vende dei vassoi pieni di fettine di banana a delle scolare che con un lungo stecchino li prendono e li danno da mangiare come offerta ai pesci gatto del fiume. La seconda zona è quella centrale dove c’è una statua d’oro più grande con altre più piccole circondate da fedeli e con delle persone che suonano il gong non so per qual motivo , la terza zona e anche quella più bella è quella sulla destra del ingresso con uno stupa centrale che si vi accede da una ripida scalinata con due enormi statue una alla sua destra e una alla sua sinistra entrati nello stupa ci sono delle statue del Buddha in delle nicchie tutte attorno al perimetro principale, al centro della stanza un enorme tavolo di legno con delle ciotole per le offerte il soffitto invece è pieno zeppo di pipistrelli all’esterno è tutto racchiuso da un muro di cinta con centinaia di statue del Buddha infila lungo tutto il muro tutte vestite col il solito drappo arancione dietro allo stupa un bellissimo giardino botanico con tre statue bianche del Buddha , con questo termina la nostra visita in questo bellissimo parco archeologico , ci facciamo portare sino alla fermata delle corriere e ce ne torniamo in albergo a riposare dopo una bellissima giornata passata qui.
Per visitare questa isola abbiamo valutato diverse soluzioni ma alla fine quella più economica secondo me è quella di fare un giro per le agenzie viaggi direttamente a Phuket ,loro ti offrono qualsiasi tipo di soluzione dalla gita in giornata con tre programmi diversi e tre prezzi diversi , all’ escursione di più giorni sia in albergo che in bungalow .Per le nostre esigenze e per farci una prima idea del posto optiamo per quella in giornata, dopo aver fatto il giro delle agenzie ne trovo una che ci propone il tour per 800 bath , la prenotiamo e il giorno dopo partiamo.
Passano a prenderci con un minivan di lusso climatizzato alle 7 di mattina , siamo i primi che vengono a prendere ,poi facciamo un giro per Patong per prendere altri turisti che hanno prenotato il nostro stesso tour, quando il minivan è pieno andiamo al porto , ci mettiamo circa mezzora ,quando arriviamo e scendiamo dal mezzo c’è un addetta del tour operator che ci smarca da una lista e ci attacca sulla camicia un adesivo di colore bianco e poi ci imbarca su di un traghetto . Noi ci mettiamo seduti sul ponte superiore a breve il traghetto è pieno zeppo di gente e partiamo ,il mare è per fortuna piatto ma dura poco dopo venti minuti con i motori del traghetto al massimo ,il mare si ingrossa e ogni volta che prendiamo l’onda di prora l’acqua arriva sino sulla coperta bagnandoci tutti ,così decidiamo di andare sottocoperta dove ci offrono da bere e da mangiare .La toelette è a poppa vicino alla sala macchine in un area semichiusa e non climatizzata , qui si possono vedere dei giapponesi che soffrono il mal di mare e stanno malissimo…dopo circa un ora la barca rallenta e cominciamo a vedere un isola con una parete a strapiombo altissima e piena di vegetazione noi torniamo su in coperta e armati di macchina fotografiche e telecamera facciamo il nostro dovere di turisti, passiamo anche davanti alla Viching Cave una grotta dove ci sono pitture rupestri tailandesi , qui si raccolgono anche i famosi nidi di rondine prelibatezza cinese . Phi Phi Island e formata il realtà da due isole principali con altre più piccole attorno la più grande è Phi Phi Don , li attracchiamo in un porto affollatissimo di traghetti e turisti dove una voce al microfono del traghetto parlando in inglese fa sbarcate tutti i turisti con gli adesivi diversi dal nostro bianco per imbarcarli su altri traghetti , fatto ciò ripartiamo e andiamo a vedere l’atra isola Phi Phi Lay dove ci fermiamo a 300 metri dalla spiaggia di Maya Bay resa famosa dal film di Leonardo Di Caprio “ The Beach”. La baia è bellissima con colori sgargianti anche se rovinata dall’enorme massa di traghetti , motoscafi veloci e le tipiche barche di legno tailandese le longtail ,ce ne sono talmente tante che nell’acqua davanti alla spiaggia non c’è spazio per ormeggiarne delle altre. Nell’aria purtroppo si sente un cattivo odore di benzina e gas di scarico .Il nostro traghetto butta l’ancora e dopo un rinfresco ci avvertono che resteremo lì per una mezzoretta per fare snorkelig noi ci eravamo portati le nostre maschere da casa, quasi tutti gli altri invece se le sono fatte dare dall’equipaggio …, scendiamo in acqua assieme agli altri turisti l’acqua è limpidissima il fondale è di circa 6 metri sul fondo dei coralli , sinceramente sono un po’ deluso perché gli unici pesci che vedo attorno a me in branchi numerosi sono i soliti pesci striati gialli e neri che mangiano il pane gettato dal traghetto per fortuna l’acqua e calda e almeno mi godo il bagno. Ci stufiamo e torniamo a bordo per mangiare un po’ di frutta nel buffet salendo la scaletta mi accorgo di una cosa strana che mi fa morir dal ridere ci sono una seri di giapponesi che tentano di fare snorkeling indossando giubbetto di salvataggio , che fanno degli enormi sforzi per tenere la testa sott’acqua .Passata la mezzora ripartiamo per Phi Phi Don dove ci sbarcano su di un motoscafo e con questo ci portano su di una spiaggia con un bar, sotto una tettoia ci sono dei tavoli sparsi e una lunga tavola per il self sevice ,li ci facciamo un bel pranzetto , poi ci lasciano due ore di tempo per fare il bagno l’acqua e la sabbia sono le più belle che ho visto sino ad ora , peccato che ci siano troppi turisti in giro, facciamo il bagno, prendiamo un po’ di sole , ce la godiamo proprio .Ma ogni bel sogno dura poco purtroppo così dobbiamo ripartire , montiamo sul motoscafo che ci riporta sul traghetto che è di nuovo pieno di gente così ripartiamo per tornare a Phuket.
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