di Antonio –
Questo è il diario del mio breve viaggio a Copenhagen, Danimarca. Non mi dilungherò tanto nella descrizione delle tante attrazioni che questa splendida città offre (ci sono guide turistiche e siti internet per questo) ma cercherò di dare qualche consiglio pratico e mettere nero su bianco le sensazioni provate
nella capitale danese!Periodo del viaggio: 11-15 Gennaio 2008
Cambio: 1 Kr = 0,135€
1€ = 7,45 Kr
Guide utilizzate: “Danimarca”, Lonely Planet 2005, Internet
Colonna sonora: “Comalies” e “Karmacode”, Lacuna Coil
VENERDI’ 11 GENNAIO, Roma FCO-Copenhagen: Giunto di buon mattino a Roma, prendo il treno dalla stazione Tiburtina per raggiungere l’aeroporto “Leonardo da Vinci” di Fiumicino. Consiglio questa soluzione rispetto al “Leonardo express” che parte dalla stazione Termini, il biglietto costa esattamente la metà (5,50€ invece di 11€) ed il viaggio è poco più lungo.
Durante la tratta vien fuori un inaspettato problema, un guasto alla linea elettrica e la possibilità di “ritardo imprecisato” come annunciato dal
Fortunatamente il tutto si risolve in circa 30 minuti.
Giunto a Fiumicino mi reco al terminal B dove faccio il check-in per il mio volo SAS (Scandinavian Airlines System), destinazione Copenhagen (165€ a/r).
In realtà, scoprirò poi, il volo sarà operato da un aereo della compagnia islandese “Jet X” poichè la SAS, in fase di rinnovamento della flotta, al momento noleggia qualche aereo per coprire tutte le rotte.
Comunque si parte!
Decollo in leggero ritardo ma arrivo puntuale nella capitale danese, alle 16:00.
Il tempo non è dei migliori: temperatura di 5 gradi (neanche tanto male), pioggia e foschia.
La Danimarca è membro UE ed aderisce al trattato di Schengen come l’Italia, quindi nessuna dogana!
Recuperate la valige nel modernissimo aeroporto danese (il più bello tra quelli visti insieme ad Amsterdam-Schipol) mi dirigo subito in centro città.
Prima però cambio euro in corone danesi (Kr): il tasso di cambio in aeroporto non è malaccio.
Per andare in centro ci sono 2 possibilità: il treno che porta alla stazione centrale oppure la metropolitana (linea M2), che da pochi mesi raggiunge anche l’aeroporto.
Scelgo la seconda opzione: il biglietto per la centrale stazione di Kongens Nytorv costa 28 Kr e qualche centesimo.
La futuristica metro di Copenhagen è automatica, non ci sono conducenti sui treni!
Arrivato a Kongens Nytorv perdo un pò di tempo per orientarmi
Il Danhostel Copenhagen City si rivelerà essere un’ottima scelta: come qualità non ha nulla da invidiare a molti alberghi, è economico per gli standard danesi (ho pagato poco meno di 25 euro a notte in una camerata mista da 6 persone), centrale (5 minuti dalla centrale Radhusplazen),pulito e c’è un’atmosfera allegra, con gente di ogni parte del mondo.
Sistematomi nella mia stanza faccio giusto un giro orientativo in centro, sulla celebre Stroget, la strada principale. Poi a nanna, sono sveglio dalle 4:00!
SABATO 12 GENNAIO, Copenhagen: Sveglia di buon mattino, ma non troppo (9:00). Qui comunque in questo periodo non rischiara prima delle 8:00.
Prenotando l’ostello non ho richiesto la colazione, che poi ho comunque fatto al bar dello stesso (ed è cara). Più economico è andare in qualunque minimarket 7eleven (ce ne sono numerosi in centro) dove un cappuccino ed un cornetto hanno un prezzo ragionevole (25 Kr).
L’impressione che ho avuto durante la mia seppur breve permanenza è che qui i prezzi siano decisamente alti per i nostri standard.
Il clima: non è freddissimo, ho avuto sempre 3-5 gradi. Il problema è il vento (non forte ma gelido).
Ovviamente stando in giro tutto il giorno anche 3-5 gradi non è che siano molti…
Il cielo è nuvoloso ma non piove, sarà così anche nei prossimi giorni.
Come prima meta scelgo la Sirenetta, che non sarà la cosa più bella di Copenhagen, però è forse il suo simbolo più famoso.
Raggiungo la stazione di Vesterport e prendo l’S-train fino ad Osterport (19Kr se ricordo bene), sono solo 2 fermate.
L’S-train è una rete ferroviaria locale che connette varie zone della città, estendendosi fino alla regione circostante. Pur avendo usato poco i mezzi pubblici mi è parso che funzionino bene.
Qui poi è diffusissimo l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto. D’altra parte che mezzo migliore
Uscendo da Osterport mi oriento con la mappa e dopo una breve passeggiata raggiungo la celebre statua raffigurante la protagonista della celebre fiaba di Hans Christian Andersen. In effetti non è niente di che, diciamo che “va vista”…
Decido poi di girare per il parco circostante e dirigermi lentamente verso il centro.
Non è facile fare foto, le giornata nuvolosa ed il sole sempre abbastanza basso all’orizzonte fanno sì che ci sia poca luce!
Mi incammino quindi per Amaliegade e, giunto nella piazza davanti ad Amalienborg, assisto alla parte finale della cerimonia del cambio della guardia. Mi ero proprio dimenticato di questa cerimonia, mi ci sono trovato casualmente!
Raggiungo quindi il Nyhavn, il celebre canale di Copenhagen, e decido di assaggiare le aringhe al “Nyhavns Faergekro”. Posto carino, le aringhe non sono male ma i condimenti un pò troppo forti, almeno per i miei gusti (buffet di aringhe + Carlsberg 154Kr).
Il pomeriggio ho girato un pò per la centrale Stroget e visto un pò di negozi, in particolare i “Magasin du nord”.
La sera pizza (commestibile a stento) e birra in ostello (77Kr).
DOMENICA 13 GENNAIO, Copenhagen:
Vado prima in Stroget a cambiare un altro pò di euro (cambio pessimo).
Per raggiungere la Carlsberg la soluzione migliore è prendere il bus 26 in Vesterbrogade, in direzione Vesterbro (19Kr).
L’ingresso costa 50Kr, ma praticamente è gratis considerando che alla fine vengono offerte 2 birre (buonissima la Jacobsen!). All’interno del centro si possono vedere una immensa collezione di birre ed inoltre si compie un percorso lungo il quale vengono descritti le fasi di produzione della birra e la storia della Carlsberg.
Tornato in centro città, vado a visitare il Nationalmuseet (gratis tutti i giorni). Purtroppo il tempo è poco (chiude alle 17:00) ma riesco comunque a fare un bel ripassino sulla storia Danese dal XVII sec fino ai giorni nostri. Ci sarebbe molto altro da vedere ma I have no time…
LUNEDI’ 14 GENNAIO, Copenhagen: Ultimo giorno in terra danese. Oggi decido innanzitutto di esplorare la zona nord di Stroget, il cosiddetto “Quartiere Latino”.
Questa è sicuramente la mia zona preferita di Copenhagen, qui si trovano la sede storica dell’Università e tutta una serie di stradine che, incrociandosi tra loro, creano degli angoli davvero suggestivi. Passeggiare per queste strade è davvero piacevole, il tempo passa in fretta! Mi trasferirei qui senza problemi…
Vado poi a fare un veloce giro a Christiania (prendere la metro M1 o M2 e scendere a Christianshavn). Una passeggiata all’interno è tranquilla, è solo tassativamente vietato fotografare. Christiania è stata fondata nel 1971, quando alcuni hippy occuparono un’area abbandonata della capitale danese. Si è poi sviluppata come comunità indipendente intorno alla strada principale “Pusher street” (un nome una garanzia!),
E’ strano pensare a come possa esistere tutto ciò da 37 anni e chissà quanto potrà durare, le pressioni del governo e della polizia danese per un suo smantellamento sembrano essere sempre più insistenti.
Torno poi a piedi verso il centro città e trascorro l’ultimo pomeriggio danese nelle vie che mi son piaciute di più.
MARTEDI’ 15 GENNAIO, Copenhagen-Roma FCO: Si torna a casa, questo breve viaggio post-natalizio è giunto al termine.
Esco dall’ostello alle 6:30, c’è già un gran movimento anche così presto.
Stavolta decido di compiere il tragitto per l’aeroporto col treno e non con la metro. Raggiungo quindi la stazione centrale e lì compro alla biglietteria automatica il biglietto per l’aeroporto. Il viaggio è breve (l’aeroporto è appena fuori città) e sono in perfetto orario per prendere il mio volo verso Roma.
Concludendo, che dire di Copenhagen? Sicuramente la città vale il viaggio, ci sarebbero anche tante altre attrazioni che io non ho visto, anche se sarebbe ben più interessante poter trascorrere più tempo in terra danese così da poter visitare anche il resto della Danimarca.
Il clima a gennaio non è chiaramente il massimo, io spesso mi fermavo nei negozi per potermi riscaldare un pò e quindi la visita è rallentata. In ogni caso a me non piace girare di fretta, se un posto mi colpisce particolarmente posso anche starci una giornata intera.
La città si può visitare quasi completamente a piedi, quindi sono inutili carte ed abbonamenti al sistema di trasporto pubblico (comunque efficiente).
Il consiglio finale ovviamente è… comprare presto il biglietto per la capitale danese!
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