di Barbara – Gennaio 2016.
Check in e dogana: noi siamo partiti da Bologna e al check-in ci hanno chiesto il visto. Ottenute le carte d’imbarco, passati i controlli e già nella zona imbarchi ci siamo sentiti chiamare con l’altoparlante per ripresentarci ai banchi accettazione.
Un volta tornati, l’addetta si è scusata per l’inconveniente e ci ha detto che per Cuba era obbligatoria l’assicurazione. L’abbiamo mostrata e tutto è finito lì, ma non so cosa sarebbe successo se non l’avessimo avuta. Per quanto ne so si potrebbe stipulare anche all’aeroporto di arrivo, ma sembra che gli addetti al check-in non abbiamo questa informazione.
Arrivati a Cuba la procedura è stata rapida e senza problemi: se non si ha nulla da dichiarare e denaro nei limiti richiesti (che sono comunque molto alti, mi sembra 4500 dollari) si può passare dalla corsia “verde” dove non vengono effettuati controlli. Il tempo più lungo è stato l’attesa delle valigie (direi una buona mezz’ora).
Cambio: l’ufficio cambi dell’aeroporto dell’Avana è fuori dall’edificio. Bisogna uscire e immediatamente a destra, sotto il portico c’è il cambio.
Presso le cadecas il cambio è più favorevole rispetto alle banche, ma spesso c’è una lunga fila. La differenza è di circa 1,25 dato in meno dalla banca ogni 100 Euro cambiati. Portarsi il passaporto (a noi hanno accettato anche la fotocopia).
Moneta: come sapete esistono due monete, il CUC e il CUP (Moneda National). Se volete risparmiare un po’, vi consiglio di cambiare circa 15/20 CUC in CUP. Vi serviranno per dare mance (ai suonatori nei ristoranti, ai parcheggiatori, ecc.), per pagare i ciclotaxi e per acquistare cibo e bevande a prezzi irrisori (vedi voce cibo).
Costo della vita: Cuba non è una destinazione a buon mercato, ma neanche carissima. Con qualche accorgimento si possono contenere i costi. I prezzi delle case, del cibo e dei trasporti li ho specificati nelle singole voci. Quello che costa tanto sono gli ingressi ai parchi e le escursioni organizzate dalle agenzie (Cubanacan, Havanatur, Paraiso). Quando entrate nei vari siti storici come, ad esempio, il Castillo del Morro a Santiago, vengono chiesti oltre al costo del biglietto che, nello specifico, è di 4 CUC a testa, altri 5 CUC per scattare fotografie. Sconsiglio di comprare il biglietto per la macchina fotografica perché all’interno si avvicina sempre un custode che vi darà qualche informazione e sarà lui stesso a dirvi che potrete scattare foto senza problemi in cambio di una mancia.
Nel dettaglio alcuni costi:
In generale, costi si abbassano man mano che ci si sposta verso est.
Casas Particulares: le ho prenotate tutte via mail dall’Italia (tranne quelle nelle città dove pensavo di soggiornare solo 1 notte) senza utilizzare intermediari (Amorcuba, BB Vinales, ecc). Moltissime case ora dispongono di un indirizzo di posta elettronico ed è facile comunicare. Prenotandole in anticipo avrete il vantaggio di scegliere le case che più vi piacciono senza lo “sbattimento” di mettervi a cercare casa una volta arrivati in città oppure di andare “al buio” in quella che vi ha consigliato/prenotato la casa precedente. Io avevo prenotato 2/3 notti nelle varie città secondo un itinerario di massima, ma non mi sono sentita vincolata. Se intendete cambiare “in corsa” si può fare tranquillamente, basta non avvisare all’ultimo minuto così come – nonostante la prenotazione – è necessario chiamare un paio di giorni prima l’arrivo previsto per confermare la prenotazione. Per comunicare potete acquistare una scheda Etecsa locale, oppure chiedere al proprietario della casa precedente di chiamare quella successiva (lo fanno volentieri senza nessun addebito) oppure inviare un SMS dal vostro cellulare. Ad esempio, a Santiago sarei arrivata una notte prima del previsto e ho inviato un SMS al proprietario per chiedere se aveva disponibilità; purtroppo era pieno, ma si è attivato per trovarmi una sistemazione vicinissima a lui ancor prima che arrivassi così da essere sicura di avere il posto. I costi vanno dai 20 (Baracoa) ai 35 (Varadero) a seconda della destinazione, ma la media si aggira sui 25 CUC a camera. Per la colazione abbiamo speso dai 2,5 ai 5 CUC a testa.
Anche in quelle che hanno le migliori recensioni non aspettatevi lusso o particolari comfort. Spesso la doccia è appena tiepida, non ci sono finestre, i materassi sono distrutti con molle che spuntano ed è facile trovare animaletti in camera compreso un mega ramarro verde/azzurro. Ma con un po’ di adattamento si supera tutto e la gentilezza dei padroni di casa fa il resto!
Cibo: la cucina è buona, ma il cibo non è vario e dopo 25 giorni che mangi le stesse cose non ne puoi davvero più! La comida criolla consta di un piatto principale (in genere maiale, pollo o pescado del dia) più una zuppa, riso bianco e/o nero chiamato congris (si tratta di riso al quale viene aggiunto un brodo di fagioli neri), platano fritto e verdure crude. A volte portano anche un po’ di pane con una salsina a base di verdure. Dopo i primi due giorni abbiamo imparato a chiedere un solo menu da dividere (“a compartir”) perché era già più che sufficiente per sfamare entrambi.
Altra cosa che abbiamo imparato è stata quella di evitare i negozi “tipo supermercato” con addirittura l’addetto alla sicurezza all’ingresso. In questi negozi, deserti in tutti i sensi, vendono soprattutto bevande, detersivi, pasta e qualche inscatolato. Eravamo entrati per comprare dell’acqua e abbiamo avuto la malaugurata idea di acquistare dei biscotti da mangiare a pranzo. Non sapevamo il prezzo perché vengono tenuti in una vetrina dietro la cassa, abbiamo capito che li tenevano lì perché costano come l’oro, 3,60 CUC il pacchetto.
Dopo questo scivolone abbiamo cominciato ad usare i CUP per acquistare delle deliziose pizze che vendono in chioschetti lungo le strade. Sono pizze al tegamino, alte e soffici. Il costo per una pizza al formaggio è di 5/7 CUP. Ci sono poi chioschi che vendono panini al prosciutto e formaggio che vengono scaldati sulla piastra al costo di 5/10 CUP secondo le dimensioni. Anche i refrescos de cola abbiamo cominciato a prenderli in luoghi un po’ più periferici. Di solito nei pressi del terminal dei bus o delle fermate più importanti ci sono chioschi che vendono le lattine ad un costo che varia dai 10 ai 15 CUP (contro un costo di 1/1,5 CUC). In questi posti si trovano anche dei deliziosi crackers o grissini che vengono venduti in buste di plastica trasparenti: di norma costano 10 CUP a busta. Nelle dulcerie si trovano anche dei grandi e buonissimi biscotti di pasta frolla ripieni di marmellata di ananas che costano 2 CUP l’uno. In questo modo con l’abbondante colazione che viene servita al mattino ed arrangiandoci per il pranzo siamo riusciti a risparmiare un bel po’.
Un’annotazione: i cubani non sanno cucinare il pesce, lo cucinano troppo e diventa “tignoso”.
Autobus: non fateci affidamento…..ci sono molte meno corse delle richieste e a meno che non li prenotiate con largo anticipo non troverete posto. A Vinales siamo andati per prenotare la corsa per Cienfuegos, ma sia il Viazul, sia il Transtur erano pieni. A Cienfuegos siamo andati per prenotare la corsa per Trinidad, ma non c’era posto. A Trinidad siamo andati domenica 17 gennaio per prenotare la corsa per Camaguey per giovedì 21 (ben 4 giorni prima) e non c’era posto. A quel punto abbiamo prenotato la corsa da Camaguey a Santiago per il 22 sperando di riuscire a raggiungere Camaguey con un taxi collettivo.
Il 22 mattino il bus è partito da Camaguey alle 11.30 invece che alle 9.30 (arrivava dall’Avana e aveva accumulato ritardo). Nonostante il ritardo, dopo pochi km. ci siamo fermati; mi stavo chiedendo quale fosse il motivo quando il controllore ha esclamato: “Parada almuerzo” ! Non è stata l’unica sosta… ci si ferma spessissimo per pause pipì, sigaretta, commissioni, ecc.
Preparatevi anche a discutere per l’assegnazione dei posti perché quando salirete a bordo troverete dei posti liberi che, naturalmente, occuperete, ma dopo un po’ arriverà qualcuno sostenendo che era sceso per comprare da mangiare e che quel posto era suo nonostante sui sedile non ci fosse nulla e i posti risultassero palesemente disponibili.
Taxi collettivi: Insciallah…..dall’Avana a Vinales tutto bene. Prenotato dalla casa particolar, CUC 40 per 2 persone, taxi nuovo condiviso con altre 2 persone. Da Vinales a Cienfuegos un mezzo incubo. Taxi prenotato presso Cubataxi dopo che l’opzione autobus era saltata, sono stati onesti nel dirci che si sarebbe trattato di un coche americano e il prezzo di 70 CUC era in linea con il costo del bus ( 64 CUC) con il vantaggio che ti vengono a prendere a casa e ti lasciano alla casa successiva.
Autisti gentili e prudenti. Tutto il resto…da dimenticare. Eravamo in 8+autista stipati come sardine, era in corso un mezzo nubifragio e tutti i bagagli erano sul tetto coperti da un misero teloncino, sotto un cavalcavia nei pressi dell’Avana c’è stato il cambio di auto e relativo trasbordo bagagli.
Pronti dalle 8.40 del mattino, arrivati a Cienfuegos verso le 16
Da Cienfuegos a Trinidad, saltata l’opzione bus e dopo l’esperienza terrificante con il coche americano, abbiamo chiesto a Cubataxi il costo di una corsa per Trinidad con sosta a El Nicho solo per noi 2. Il prezzo di 70 CUC era piuttosto alto però viaggiavamo comodi e potevamo rimanere a El Nicho tutto il tempo che volevamo (tra l’altro non tutti gli autisti sono disposti ad andare perché dicono che la strada non è in buone condizioni anche se a noi non è sembrato così).
Da Trinidad a Camaguey, saltata l’opzione bus, abbiamo chiesto al dueño se poteva trovarci un’auto, cosa che ha fatto al costo di 60 CUC. Alle 8.30 si sono presentati presso la casa 2 persone a bordo di una Peugeot piuttosto nuova, soddisfatti prendiamo i nostri bagagli, ma ci dicono che sarebbero andati prima a prendere gli altri 2 passeggeri e in 10 minuti sarebbero tornati. Si ripresentano solo alle 9.15 con una macchina diversa che stava insieme con il fil di ferro (penso fosse una Moskoviča) e con una terza persona a piedi. I 3 discutevano molto animatamente e ad una mia richiesta il dueño mi risponde che “se equivocaron”. Dopo più di mezz’ora di discussione finalmente partiamo, con i 2 che in macchina continuavano a discutere, ma facciamo solo il giro dell’isolato e torniamo alla casa. La discussione continuava mentre, nel frattempo, era sopraggiunta un’altra auto con a bordo 2 turiste tedesche. Il dueño era sempre presente e cercava di calmare gli animi ripetendo “muchachos, en frente de los clientes…” Finalmente alle 10.20 partiamo: le altre 2 persone si spostano sulla nostra macchina, l’autista parte urlando e guiderà come un pazzo fino a Ciego de Avila dove, con la scusa che aveva rotto il tubo di scappamento, ci affida – per fortuna – ad un altro autista fino a Camaguey. La ciliegina sulla torta è stata scoprire che le altre 2 persone avevano pagato 50 CUC e non 60
Taxi pubblici e particolar: riporto i costi che abbiamo concordato con gli autisti, ma non ho termini di paragone per giudicare se siano alti o bassi se non quelli che ci hanno dato i vari dueños.
Mezza giornata (circa 3 ore) da Cienfuegos per Laguna Guanaroca, PasoCaballo e rientro con macchina nuovissima, CUC 25 (la casa ci aveva chiesto 30).
Mezza giornata (circa 3 ore) da Santiago per Basilica del Cobre e Castillo del Morro con rientro in Parque Cespedes, CUC 30 (macchina in ottimo stato).
Mezza giornata (circa 4 ore) da Santiago a Gran Piedra con rientro in Plaza Dolores, CUC 50 (auto in pessimo stato, ci siamo fermati sia all’andata, sia al ritorno per raffreddare il motore). La casa ci aveva chiesto 70/80 CUC
Auto a noleggio: dopo le tremende esperienze con i taxi e i bus, per noi è stata la manna dal cielo.
Per chi, come noi, intende prendere l’auto in una città e rilasciarla in un’altra, consiglio senza dubbio di noleggiare presso Rex. Questa compagnia, di livello superiore rispetto alle altre, non addebita nessun costo per il one-way; ha una copertura casco con una franchigia minima di circa 170 Euro, non ha macchine di categoria economica (la prima scelta è una media) e garantisce condizioni pressoché perfette. Il costo è maggiore rispetto a quello delle altre compagnie: noleggiandola on line abbiamo speso 90 Euro al giorno per 8 giorni di noleggio. Ma se considerate che Cubacar e Havanacar addebitano, come one-way charge, 0,10 cent/cuc ogni km.percorso e Viacar addirittura 0,15 il conto è presto fatto. Noi abbiamo percorso poco più di 2000 Km. e avremmo quindi speso almeno 200 CUC, in pratica 25 CUC al giorno che sommati al costo base di 50/55 CUC ai quali va aggiunta l’assicurazione di 10/15 CUC porta ad un importo molto simile a quello applicato da Rex.
A noi hanno consegnato una MG5 che non ci ha dato nessun problema; pneumatici con ottimo battistrada (nessuna foratura nonostante le strade pessime che abbiamo percorso), autoradio con CD e attacco per MP3, silenziosa con sospensioni perfette.
Benzina: la compagnia di noleggio chiede che venga messa benzina a 94 ottani che si trova ovunque senza problemi, il costo è di 1,20 CUC al litro. Noi l’abbiamo sempre fatta presso i distributori Rio Negro e, come consigliato dai vari forum, abbiamo sempre chiesto la cifra esatta (facendo un po’ di conti sul consumo) e non il pieno. Di norma si va prima a pagare presso lo sportello e poi ci si reca alla pompa per fare benzina.
Strade: le abbiamo trovate in condizioni decisamente migliori di quello che ci aspettavamo. Ogni tanto c’è qualche buchetta o avvallamento, ma niente di drammatico. La segnaletica è scarsa, ma ci è venuto in aiuto il navigatore (vedi voce) Nel dettaglio:
– l’autopista, 3 corsie per ogni senso di marcia, è in ottime condizioni e, praticamente, priva di traffico.
– La strada costiera da Cienfuegos a Trinidad (no.12) è in ottime condizioni
– la Carrettiera Central, da Avana via Colon, Santa Clara, Ciego de Avila fino a Santiago, è in buone condizioni anche se la strada è stretta e costringe a continui rallentamenti per superare carretti e biciclette. Il tratto peggiore è quello da Bayamo a Santiago.
– La strada da Santiago a Guantanamo e poi la costiera fino alla Farola è in ottime condizioni.
– Consiglio di visitare la punta che c’è oltre la Farola. La strada costiera continua fino a Rio Seco e prosegue per La Maquina. Da qui si arriva a Punta de Maisi, il punto più orientale di Cuba. In alcuni punti la strada ha un pochino di sterrato, ma nel complesso è tutta asfaltata e non richiede particolari accorgimenti se non un po’ di prudenza ed attenzione. La strada che scenda da La Maquina verso Boca de Yumuri è, a dir poco, spettacolare. Noi l’abbiamo percorsa nel tardo pomeriggio e i colori e il paesaggio erano meravigliosi.
– la famigerata Baracoa/Moa è degna di tutta la sua fama. A mio avviso il tratto peggiore è quello all’uscita di Baracoa dove la strada dovrebbe essere asfaltata, ma è una buca dietro l’altra e ti costringe a continui dribbling. Dopo pochi km.diventa completamente sterrata e, paradossalmente, meno complicata da percorrere anche se il fondo è spigoloso con tanti sassi che spuntano. Per percorrerla noi abbiamo impiegato circa 2 ore e 15 (un’ora e mezza per arrivare al Parco Alejandro de Humboldt e da lì altri 45’ per raggiungere Moa).
– Da Moa a Guardalavaca strada asfaltata di recente e perfetta.
– Per andare da Guardalavaca a Gibara conviene passare per Holguin. La strada che da Rafael Freyre porta a Floro Perez è meglio evitarla perché tutta sterrata e lentissima.
– Per prendere il Circuito Norte da Gibara non é necessario arrivare fino ad Holguin. Poco prima di Floro Perez c’è una strada che passa da Candelaria e raggiunge Velazco. Si tratta di 16 Km. di strada non asfaltata, ma con fondo battuto ed in buone condizioni. Il CN procede tutto asfaltato e in buone condizioni da Velazco fino a Puerto Padre e Manati. Dopo iniziano circa 35 Km.di sterrato abbastanza snervante che prosegue fino a circa 20 Km.prima di San Miguel de Bagà. Da lì, strada perfetta attraverso Nuevitas, Moron e Remedios.
– Le strade che portano ai Cayos e a Varadero sono in condizioni più che perfette e continuamente manutenute. Per percorrerle si pagano 4 CUC A/R ed è necessario mostrare il passaporto.
Navigatori: L’applicazione Osmand che funziona offline e consente di scaricare fino a 5 mappe gratuitamente è eccezionale. E’ molto dettagliata: mostra i distributori di benzina, i punti Etecsa e altre info utili. Per noi è stata fondamentale non tanto per percorrere le strade principali, quanto per entrare e uscire dalle città e condurci alla casa particolar. Una volta usciti dalla città, consiglio però di confrontare la strada che propone con una carta stradale tradizionale (io avevo quella della Michelin). Purtroppo l’abbiamo imparato a nostre spese….il navigatore non sa in che condizioni siano le strade e quindi ti guida sulla base delle sue informazioni. Noi ci siamo fidati e abbiamo seguito quello che ci diceva trovandoci in serissima difficoltà nella zona di Gibara in una strada con voragini (nel vero senso della parola) tanto da non sapere da che parte passare e tantissimo fango. Ce la siamo vista brutta, ma siamo riusciti ad uscirne.
Internet: a Cuba vi sentirete fuori dal mondo, non si trovano giornali internazionali, in TV si vedono solo i canali locali e non c’è WiFi. In genere, gli unici posti dove si trova è nei pressi del punto principale Etecsa (la compagnia telefonica locale). Di norma è vicino alla piazza principale e vi accorgerete che c’è connessione perché troverete decine di persone che utilizzano cellulari e personal computer.
La scheda per connettersi si compra nei Punti Etecsa e costa 1 CUC per ½ ora di connessione e 2 CUC per un’ora. C’è sempre file per cui vi conviene andare nelle ore meno affollate (intervallo pranzo o primo pomeriggio) oppure acquistarla negli uffici “decentrati”, dove presenti. Di solito sono dei prefabbricati tipo container uso ufficio.
Si cerca la connessione WiFi Etecsa, ci si collega e si entra con lo username e la password che si trovano sulla schedina. Ricordatevi di disabilitare la WiFi una volta terminata la navigazione altrimenti continua a rimanere collegato e a consumare credito.
Ecco un elenco di dove si trovano:
Vinales – Calle Ceferino Fernandez (è la strada che taglia la principale all’altezza della chiesa) angolo Rafael Trejo
Cienfuegos – Parque Marti
Trinidad – Calle Lino Perez all’altezza del Parque Cespedes
Santiago – Parque Cespedes (sotto la cattedrale)
Santa Clara – Parque Vidal
Varadero – Avenida primera angolo 30. Varadero è l’unica località nella quale non ho trovato connessione fuori dagli uffici Etecsa. Per trovarla bisogna andare in calle 54 angolo autopista dove c’è il parco giochi Todo En Uno
A questo link trovate le zona dove dovrebbe esserci connessione WiFi
http://www.etecsa.cu/?page=internet_conectividad&sub=wifi
Sicurezza: abbiamo girato in tantissime parti del mondo e Cuba è il posto più sicuro che abbiamo visitato. Anche di sera, non ci siamo mai sentiti a disagio o “puntati”, al massimo può capitare di incontrare qualche persona alticcia. Allo stesso modo la gente è meravigliosa, aperta, cordiale e gentile e se può aiutarti lo fa volentieri.
A noi i jineteros non hanno dato fastidio, anzi ne abbiamo trovati davvero pochi. Forse perché non siamo più troppo giovani non ci hanno offerto né rum, né locali, né balli. Al massimo qualcuno si limitava a sussurrare “cigars” e se rispondevi “no grazie”, non insistevano. I tassisti spesso si affiancavano suonando il clacson per chiederci se cercavamo un passaggio. Peccato che quando lo cercassimo veramente non si riuscisse a trovarne uno !
Clima: purtroppo pessimo. Abbiamo avuto 3 giorni di pioggia all’Avana, 3 giorni a Vinales, pioggia a Cienfuegos, a Santiago. Abbiamo dovuto indossare pile e giubbotti. Lì dicevano che erano 30 anni che non c’era un tempo così brutto e davano la colpa alle nevicate straordinarie degli Stati Uniti che portavano a Cuba un frente frio particolarmente intenso e al niño che anziché far piovere in ottobre e novembre, come di solito succede, aveva portato siccità in quel periodo e piogge in gennaio.
Spiagge: causa freddo non abbiamo fatto mare, ma sono rimasta malissimo nel vedere come stanno distruggendo la costa. La punta alla fine di Cayo Guillermo, dopo Playa Pilar, credo si chiami Punta El Morro è sede di un cantiere che sta costruendo un albergo. Abbiamo chiesto al custode di entrare (era domenica e non stavano lavorando) e abbiamo visto che c’era un baretto e un piccolo pontile ora semidistrutti.
Stessa cosa a Cayo Las Brujas. Playa Las Salinas è ancora bella, ma il baretto con relativi bagni che erano nella parte sud, quella dove non c’è l’albergo, sono abbandonati e sulla destra si vedono gru e grandi edifici in costruzione per tutta la costa. Capisco che per Cuba il turismo sia una risorsa, ma non mi sembra che le cose si stiano facendo per bene.
Rimpianti: non aver visitato la casa di Hemingway all’Avana perché quando piove è chiusa e non aver visitato il Parco de Humboldt. L’idea era quella di farlo durante il trasferimento da Baracoa a Guardalavaca, ma quando abbiamo visto lo stato della strada e che in un’ora e mezza avevamo fatto 40 Km. abbiamo desistito. In realtà dopo il parco rimangono solo una ventina di km. che si percorrono in 45’ e poi la strada è buona. Quindi, partendo presto da Baracoa, si può tranquillamente visitare per poi proseguire. Direi invece, che sarebbe stupido farlo in giornata da Baracoa, perché farsi 40 Km. ad andare ed altrettanti a tornare è volersi del male !
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