di Monica Palazzi –
Senza l’Italia, Torino sarebbe stata più o meno la stessa cosa.
Senza Torino, l’Italia sarebbe molto diversa.
Umberto Eco
Per poter visitare con calma la città io credo che ci serva un intero fine settimana perché oltre a Torino ci sono altre località nei pressi che, secondo me, meriterebbero un passaggio già che siamo in zona.
La mia visita inizia da Piazza Castello che è il centro della vita cittadina. Qui trovo Palazzo Madama che nasce sui resti di un antico castello e ora ospita il Museo di Arte Antica che è un esempio, meraviglioso, di roccocò. E’ opera dell’Architetto Juvara che interpreta a suo modo le residenze francesi e, difatti, si notano le ampie finestre che illuminano ma soprattutto servono ad alleggerire la facciata e il maestoso scalone.
Sempre in questa piazza troviamo la chiesa di San Lorenzo che è opera di Guarino Guarini e la sua particolarità è la mancanza della facciata e ciò è stato fatto per non spezzare la simmetria della piazza stessa. Un’altra particolarità di questa chiesa sono le otto finestre della copula da cui filtra la luce che finisce con il formare una stella a otto punte (derivazione islamica) e inquadra un ottagono su cui poggia la lanterna.
Nei pressi si trova la piazzetta Reale in cui troviamo l’omonimo Palazzo Reale (che attualmente ospita la Galleria Sabauda (pinacoteca) e il Museo delle Antichità Greco – Romane però in passato è stato il fulcro della vita sia privata sia pubblica dei nobili.
Nei pressi di Piazza Castello possiamo ammirare il Duomo dedicato a San Giovanni Battista con la Cappella della Sacra Sindone (secondo la tradizione cristiana era il lenzuolo con cui è stato avvolto Gesù) su progetto del Guarini. E’ come un’idea assai moderna e audace di andare verso l’alto e tutto ciò è possibile grazie alle pareti traforate, alla policromia dei materiali e alla tensione degli elementi architettonici della cupola. E così lo spettatore viene preparato passo dopo passo ad accedere al luogo in cui sta per entrare ….
E se vogliamo continuare ad ammirare lo stile del Guarini dobbiamo andare a Palazzo Carignano che è ubicato tra il Museo Egiziano e il Museo del Risorgimento e la sua particolarità è la torre ellittica che si può vedere meglio dall’interno del cortile ed anche, soprattutto, la superficie che sembra che si muova in sezioni convesse e concave.
Il Museo Egiziano ha avuto una grande ristrutturazione nel 2015 e ora offre un’esposizione che è seconda solo al Museo Civico del Cairo.
Museo del Risorgimento è il più grande spazio espositivo di storia della patria italiana nonché il più antico e il più importante museo del Risorgimento italiano perciò un passaggio direi che sia proprio d’obbligo!
Torino è piena di novità anche nell’Ottocento e ne sono una prova la Mole Antonelliana dell’Antonelli che ora è sede del Museo Nazionale del Cinema e la sua peculiarità è l’essere stata costruita mischiando materiali innovativi a quelli tradizionali. Raggiunge i 167 metri di altezza e secondo l’epoca era l’edificio in muratura più alto. E l’innovazione sta nella struttura portante a scheletro invece della classica a muri continui.
La piazza San Carlo è stata pensata sul modello della “place royale” francese.
E nei dintorni meritano una visita anche il
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