di Monica Palazzi –
Castel Gandolfo: cosa vedere?
Castel Gandolfo è affacciato da una parte sul lago Albano e dall’altra verso il mare. Il Palazzo Apostolico o Pontificio comunque sia Castel Gandolfo è aperto alle porte dei visitatori dal 2016 per volere di Papa Francesco in quanto egli non fa le vacanze e perciò ha preferito lasciarlo “disponibile” per essere visitato.
Qui ci sono davvero tante cose da vedere però cercherò di soffermarmi sulle principali.
La cappella privata ha sull’altare un quadro della Madonna di Czestochowa che fu un dono dei vescovi della Polonia a Pio XI (Papa dal 1922 al 1939) perché in quel paese era stato sia Visitatore sia Nunzio Apostolico.
La cappella comunica direttamente con la camera del Papa che ha un arredamento semplice e che racchiude anche una storia particolare sia perché proprio qui morì sia Papa Pio XII nel 1958 sia Papa Paolo VI nel 1978 e, infine, Papa Giovanni Paolo II fece qui la sua convalescenza dopo l’attentato nel 1981.
Ma questo luogo è ricordato soprattutto per qualcosa di più allegro in quanto qui sono nati circa quaranta bambini le cui madri erano ospitate tra queste mura durante la Seconda Guerra Mondiale e da qui il nome “di figli del Papa”. Questa decisione fu presa da Papa Pio XII che volle proteggere tutte queste persone, oltre 12 mila, e ciò fu possibile grazie all’extra territorialità della residenza papale.
Al secondo piano degno di nota “il salone degli Svizzeri” dove svolgeva servizio il corpo di Guardia del Pontefice, oppure “la sala del Concistoro” dove il futuro papa Roncalli ebbe il cappello rosso a tesa larga con le nappe da cardinale e ancora la sala dove il Papa riceve gli ospiti illustri.
Da qui poi si passa alla terrazza in cui si ha una splendida vista sul lago, i Castelli Romani e nelle giornate belle e limpide si può vedere anche la Cupola di San Pietro e proprio da qui nel 2001 si affaccio Giovanni Paolo II insieme all’allora presidente Americano Bush che era in visita assieme alla moglie Laura.
Si prosegue poi per la biblioteca, lo studio del Papa, gli uffici dei segretari del pontefice e per la cronaca su quello che era in dotazione al segretario Ganswein, segretario di Benedetto XVI, c’è ancora una pistola bandiera della Baviera (Germania).
Molto bella anche la Galleria dei Ritratti che racconta la storia della Chiesa dal 1500 a oggi. Ci sono, tra gli altri, i ritratti di Papa Giulio II che divenne Papa nel 1503 a papa Francesco.
Nel palazzo Apostolico, al primo piano, si trovano le vesti liturgiche, divise storiche e tanto altro. Il percorso di visita è stato fatto dai Musei Vaticani.
A Villa Barberini che si trova vicina al Palazzo Apostolico si può girare anche per i giardini all’italiana ed anche nel labirinto di siepi e vedere una magnifica magnolia che è centenaria così come un viale di lecci ma anche statue e fontane.
In fondo a un viale, in una zona riparata, si trova una statua della Madonna che guarda i pesci e proprio in questo angolo si fermava spesso Papa Benedetto XVI a pregare. E su di un muretto a fianco gli veniva lasciato appositamente del pane che il Santo Padre poi dava ai pesciolini.
Qui si trovano inoltre i resti della Villa di Domiziano: resti di mura e teatro dove l’Imperatore convocava il Senato e riceveva anche gli ospiti illustri che andavano a trovarlo. E ciò che resta di questa dimora secondo il direttore dei musei Vaticani, il signor Antonio Polucci, convive alla perfezione con la natura che li circonda e, aggiungo io, si completano davvero a vicenda.
Ci sono diverse tipologie di visita e quella che andrò ad illustrare io è quella della giornata completa. Per maggiori informazioni visitare il sito internet www.museivaticani.va oppure si può inviare una mail, per avere maggiori informazioni a accoglienzavillepontificie@scv.va.
Con la visita “full day” si incomincia alla mattina dai Musei Vaticani (ogni giorno mediamente entrano 20 mila persone) per proseguire poi con i Giardini (stiamo parlando di oltre 250 tipi di piante) e con il treno che parte dalla Stazione del Vaticano (la stazione del Vaticano è la più piccola del mondo con solo 250 metri di binari) si giunge a Castel Gandolfo e poi si segue il percorso che porta a Castel Gandolfo. Si rientra, quindi, nella capitale in serata.
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