di Manuela Perego –
Quest’anno vogliamo di festeggiare il capodanno fuori Italia, e così io Andrea ed altri due amici, Laura e Silvano, decidiamo di andare a visitare Vienna. È la mattina del 30 dicembre quando all’alba partiamo da casa diretti a Baden, abbiamo parecchia strada da fare in automobile ed il nostro desiderio è quello di arrivare il prima possibile. Al confine con lo stato austriaco si inizia a vedere la prima neve e a sentire l’aria fredda e pungente tipica del nord. Riusciamo ad arrivare a Baden che sono le 15.00, e dopo aver preso possesso delle nostre stanze decidiamo per un giro in questo paese.
Abbiamo scelto di dormire a Baden perché nel nostro hotel vi lavora un ragazzo italiano, Piero, che Silvano ha conosciuto nel periodo che ha lavorato in Austria, ed è lui che ci ha prenotato le stanze ad un prezzo davvero spettacolare!!!
Questa cittadina, probabilmente poco conosciuta, ci riserva piacevoli sorprese. Caratteristica principale di Baden sono le calde sorgenti sulfuree che da millenni sono la base economica della città. Già nel diciannovesimo secolo Baden riceve un particolare impulso grazie alle presenza dell’Imperatore Francesco che ne fa la sua residenza estiva; al suo seguito la corte, la ricca nobiltà e gli artisti: spicca su tutti il nome di Beethoven dove nella sua casa, la “Beethovenhaus”, compose alcuni dei suoi brani più famosi.
Dopo aver visitato la “Beethovenhaus” e fatto un’immancabile foto seduta al suo pianoforte, ci dirigiamo verso la Piazza principale la “Hauptplatz” dove su tutti domina la colonna della Santa Trinità “Dreifaltigkeitss ule” alta 20 metri e posta al centro della zona pedonale dove in questo periodo dell’anno vi sono le innumerevoli bancarelle dei tipici mercatini natalizi. Dopo una visita all’altrettanto bella “Josefsplatz” optiamo per una cioccolata calda ed una ottima Sachertorte in un Caffè in tipico stile Viennese.
Prima di tornare in hotel ci fermiamo ad ammirare il bellissimo casinò, totalmente illuminato, inaugurato nel 1934, che si trova proprio al fianco del nostro hotel.
Prima di uscire per cenare decidiamo di approfittare del centro benessere all’interno dell’hotel e dopo aver fatto una caldissima sauna ci abbondiamo nella piscina riscaldata per un’oretta circa….che meraviglia!!! Dalle ampie vetrate tutt’attorno vediamo i boschi, la neve, le luci delle case e dalla condensa sui vetri ci rendiamo conto del freddo pungente che con tutta probabilità ci attende all’esterno.
Per cena si va in un ristorante italiano, non per campanilismo, ma perché invitati dal proprietario che è un amico di Silvano e che attendeva con impazienza il nostro arrivo, qui ritroviamo Piero con la sua ragazza, il proprietario del ristorante e sua moglie.
Tutti assieme passiamo piacevolmente la serata, fino a quando, ormai esausti, decidiamo di andarci a riposare.
31 dicembre Vienna
Alla mattina del 31 siamo in giro per Vienna, il freddo è davvero pungente, la scusa è buona per iniziare le visite ai numerosi palazzi e musei di questa splendida città.
Prima meta è il Palazzo di Shonbrunn, l’antica residenza estiva della famiglia imperiale. Armati di cuffiette per sentire le spiegazioni in italiano (su questo a Vienna sono organizzatissimi) iniziamo la nostra visita in questo splendido edificio. Indimenticabili sono gli affreschi alle pareti, la stanza circolare del gabinetto cinese, la sontuosa Gran Galleria, e la sala della colazione della famiglia reale con decori floreali alle pareti realizzati da Maria Teresa e dalle sue figlie. Proseguiamo la visita all’esterno e mentre scende una pioggerellina mista neve, ci dirigiamo nei fantastici giardini accontentandoci di vederli privi di fiori e colori (come accadrebbe invece in periodi dell’anno più miti) ma ugualmente ricchi di fascino, perché anche il clima rigido di questo paese unito ai colori tipici dell’inverno sono una particolarità di questo paese.
Passeggiamo così fino alla Gloriette, un porticato neoclassico eretto nel 1775 sulla collina dietro il palazzo, da qui si gode una vista fantastica sul palazzo stesso e sulla città retrostante. Ai piedi della collina c’è l’imponente fontana di Nettuno, scenografica e maestosa con la sua grande vasca d’acqua completamente ghiacciata.
Dopo la sosta per il pranzo in una paninoteca in centro, ci dirigiamo nel quartiere di Stephansdom dove si trova l’omonima cattedrale. Questa zona è costituita da un intreccio di stradine che sboccano su piazze di svariate dimensioni su cui si affacciano chiese, eleganti palazzi e lussuosissimi negozi. In giro fervono i preparativi per il capodanno, numerosi sono gli stand che vendono tazze, piene di caldissimo punch, commemorative della festa (Wienn San Silverster) e bancarelle di svariati tipi.
Finito di sorseggiare il nostro punch, optiamo per una visita alla Stephansdom, l’edificio è il risultato di numerose aggiunte e rifacimenti che dall’originale struttura d’epoca romanica è mutata fino ai giorni nostri, degno di nota è certamente il tetto interamente in maioliche e l’altissima torre gugliata gotica di ben 137 metri di altezza, simbolo indiscusso della città. All’interno vi si trova una vasta collezione di opere d’arte, tra cui il Pulpito di Pilgram riccamente decorato, l’Altare di Wiener Neustadt, l’Altare maggiore con la pala del martirio di Santo Stefano e i due imponenti organi, il più antico nella galleria sopra l’ingresso ed il più recente a sud del coro.
Prima di rientrare in albergo ci dirigiamo verso il Neues Rathaus, la sede del municipio Viennese, ai cui piedi troviamo bancarelle che vendono prodotti tipici, souvenir, cibo caldo accompagnato da boccali di birra. Acquistiamo anche delle statuine raffiguranti dei maialini che ci scambieremo questa sera tra di noi, perché è di buon auspicio, secondo la tradizione locale, scambiarsi raffigurazioni di maialini la notte di capodanno.
Rientrati in albergo, e prima di riuscire nuovamente per andare a festeggiare, decidiamo di goderci nuovamente il caldo della sauna e della bellissima piscina, per toglierci di dosso tutto il freddo accumulato durante il giorno e per immagazzinare calore da portare con noi nella lunga notte in programma.
Dopo una piacevole cena passata a casa di Piero ci dirigiamo in centro a Vienna: bardati di tutto punto, con doppio strato di calzettoni e quant’altro possibile per ovviare al freddo ci prepariamo a trascorrere la nostra lunga nottata viennese tra balli, canti e tanta allegria. Alla mezzanotte ci scambiamo i maialini ben augurali, apriamo le bottiglie di spumante e ci attacchiamo ai telefoni cellulari per cercare di comunicare con l’Italia e scambiarci gli auguri con i nostri familiari. Rientreremo a notte fonda in hotel.
1 gennaio Vienna
Alla mattina del primo dell’anno ci alziamo tutto sommato presto, facciamo una ricchissima colazione (che ci basterà anche come pranzo) ed andiamo di nuovo a Vienna.
La giornata è davvero fredda, anzi freddissima, e così decidiamo di visitare quanto più possibile al chiuso!!!!.
Il giro inizia dal vasto complesso dell’Hofburg, che comprende gli appartamenti imperiali, alcuni musei, la chiesa, una biblioteca, il maneggio d’inverno ecc.
L’Hofburg, in cui la famiglia dell’imperatore visse fino al 1918, ha rappresentato il centro del potere austriaco per secoli. Tracce dell’antico castello medioevale sono visibili ancora oggi nella cappella gotica del castello, mentre tutto il complesso fu ampliato nel corso dei secoli fino a diventare l’attuale prestigiosa residenza.
Oggi vi si trovano la sede del presidente della repubblica austriaca nonché un importante centro congressi e numerose collezioni d’arte.
Armati delle solite cuffiette visitiamo le camere private della famiglia imperiale; qui abitarono l’imperatore Francesco Giuseppe ed Elisabetta insieme ai loro figli.
Vediamo le sale per gli ufficiali dello stato maggiore imperiale, la grande sala delle udienze, la camera delle conferenze in cui si riunivano il consiglio dei ministri e il consiglio della corona, lo studio dell’imperatore Francesco Giuseppe, il bellissimo salone dei banchetti con la tavola apparecchiata come al tempo dell’imperatore, oltre a numerosi saloni e alle camere. La parte senza dubbio più affascinante è quella riguardante le stanze di Elisabetta, gli attrezzi ginnici con cui l’imperatrice amava mantenersi in forma, le sue stanze da bagno e da toeletta ed il bellissimo e famosissimo ritratto dipinto da Winterhalter dove Elisabetta appare con i capelli adorni di stelle.
La visita prosegue per il museo dell’argenteria e dei servizi da tavola dove ammiriamo i servizi di piatti, le posate, le alzate, i bicchieri tutto rimanda al fasto della tavola imperiale. Fra gli oggetti di maggiore attrazione c’è la famosa “Alzata di Milano”, lunga quasi 30 metri, le opere in porcellana dell’Asia orientale, le maioliche, i lavori in oro ed argento battuto fra cui il servizio di argenteria della corte viennese e il “servizio di Vermeil”, un enorme servizio per 140 persone.
Proseguiamo poi la visita ai tesori di stato dove si trovano oltre alla corona del Sacro Romano Impero e alla corona degli imperatori austriaci il tesoro dei Burgundi, il tesoro dell’Ordine del Vello d’Oro, il globo imperiale, lo scettro, i gioielli preziosi e gli eccellenti monili. Usciti dal museo ci dirigiamo verso il Neues Rathaus, ci sono ancora le bancarelle in piazza e da un maxi schermo è possibile assistere al tradizionale Concerto di Capodanno. La temperatura è davvero bassa (sono circa le 13.30 e siamo a -5 gradi) per scaldarci un poco compriamo dei panini con enormi wurstel fumanti e passeggiamo lungo la Ringstrasse, il rappresentativo boulevard di Vienna, che però immaginavo molto più ricco di Parchi e meno di palazzi. Passiamo davanti alla sede del parlamento, un imponente edificio in stile neoclassico, al cui ingresso oltre ad un’ampia scalinata ricca di sculture marmoree e in bronzo, vi è una splendida fontana dominata dalla figura di Pallade Atena, dea della saggezza, ed infine ritorniamo in centro a Vienna decisi ad entrare in un caffè viennese a mangiare una Sachertorte. È così che ci ritroviamo a mangiare dolci buonissimi accompagnati da infusi e tè di ogni tipo in un sciccoso locale Viennese, prima di proseguire per un giretto in centro e di rientrare in hotel.
Al rientro ci attende la solita oretta di benessere tra sauna e piscina, e poi ci dirigiamo per cena a Soss un paese vicino a Baden dove vi sono delle intere vie riservate a locali tipici chiamati “Heuriger” dove si producono e si vendono vini propri e cibi a prezzi ragionevoli. Particolarità di questo luogo è che i locali, per non farsi concorrenza tra loro, sono aperti a turno e per sapere quali sono aperti e quali non, basta guardare la lunga lanterna appesa all’ingresso del locale: se è accesa il locale è aperto, se è spenta il locale è chiuso!!. Entriamo così in uno di questi Heuriger dove troviamo donne ed uomini vestiti con abiti tradizionali, un arredamento che mi ricorda molto la casa di Heidi, tendine e tovaglie a quadrettini rossi. Il cibo è molto buono: non possiamo fare a meno di addentare la tipica Schnitzel, molto simile alla nostra cotoletta alla milanese, gli Knodel le insalate e degustare un buon vino di produzione locale.
Rientreremo in hotel per passare l’ultima notte in Austria.
2 gennaio Graz
Prima di tornare in Italia andiamo a far compere in un grosso emporio vicino a Baden, dove prendiamo del buonissimo speck da portarci a casa, vari infusi di tè è numerosissime confezioni dei tipici cioccolatini “Palle di Mozhart”, passiamo poi a salutare Piero e ci mettiamo in viaggio diretti a Graz.
Prima tappa è la bellissima Torre dell’orologio, simbolo della città, che si trova in cima ad un alto bastione da cui si gode un splendido panorama. Saliamo in cima mediante un ascensore in vetro ultraveloce che corre tra la roccia… la sensazione è quella di essere ingoiati dalla roccia stessa. Dall’alto si gode una bellissima visuale sulla città, vediamo il centro, i tetti delle case , il fiume Mur con la sua isola in acciaio, ed in lontananza il modernissimo Kunsthaus.
Il giro prosegue verso l’isola della Mur, un isola in acciaio dalla forma di conchiglia, che doveva essere un’opera temporanea, ma che è divenuta nel tempo così cara alla città da non esser più rimossa , anzi, è attualmente pienamente utilizzata, visto che oltre ad unire le due sponde della Mur contiene un anfiteatro, un bar-cafè e spazi per bambini. Ci dirigiamo poi al Kunsthaus chiamata anche “Frendly Alien” un edificio creato per ospitare mostre contemporanee, dall’architettura spettacolare divenuto il simbolo di un armonioso contrasto tra vecchio e nuovo di Graz. La pelle esterna dell’edificio è formata da elementi in plexiglas e la facciata si illumina alla sera con luci e scritte.
Passiamo nuovamente dall’altra parte della Mur per dirigerci nel centro della città dove visiteremo il Duomo e la piazza del mercato, attuale centro della vita pubblica, ricca dei tipici chioschi di Wurstel e da dove dipartono numerose vie che costituiscono il meraviglioso centro pedonale, ricco di stili, dal gotico delle cornici delle finestre ad interi edifici rinascimentali e barocchi, fino allo storicismo e al moderno; La Sporgasse è uno splendido esempio del centro storico di Graz, dove diversi stili riescono a costituire un insieme davvero unico e armonioso. Interessantissima è la splendida casa barocca conosciuta come la Luegg-Haus all’angolo con la Piazza Centrale con i portici a volta e
stucchi su tutta la facciata, ma non dimeno sono tutti gli altri edifici presenti riccamente decorati e davvero ben tenuti.
Lasciamo Graz ormai a sera tarda, ultima tappa prima di rientrare in Italia… di quel poco che ho visto in Austria mi ha davvero impressionato la pulizia, l’ordine, la cura di dettagli e l’estrema valorizzazione di splendide città come Vienna e Graz. Spero vivamente di tornare per visitare tutti quei luoghi che in soli quattro giorni non è stato possibile vedere, magari in primavera con tutti i giardini fioriti ed i parchi all’apice del loro splendore….perchè no….a presto Austria!!!
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