di Virna –
21/02 – partenza da Torino ore 16.50 per Roma poi Roma BuenosAires
22/02 – arrivo a Bue ore 07.00 circa. Con Bus n. 8 o 51 si arriva in centro città. Trasporti da e per aeroporto Ezeiza
1. La línea de colectivo 8 (ex línea 86) ramal “Aeropuerto” es la que va al aeropuerto y vuelve al centro de la ciudad de Buenos Aires, pasando por Liniers – Mercado Central – Congreso – Pza. de
Mayo – Facultad de Ingeniería (UBA) – Paseo Colón.
La línea 51 conecta el aeropuerto con el sur del Gran Buenos Aires y en su recorrido pasa por Monte Grande – Temperley – Lomas de Zamora – Banfield – Lanús
2. Shuttle bus Manuel Tienda Leon www.tiendaleon.com.ar da aeroporto Int. per il centro costa 12 Euro a testa
Noi contrattiamo con un taxi e per 100 pesos, rimasti dal viaggio precedente, ci facciamo portare in
hotel ( Grand Hotel Hispano in Avenida de Mayo 861, zona Microcentro). Abbiamo già soggiornato in questo hotel lo scorso anno e che ci piace molto sia per la sua ubicazione sia per la gentilezza dei proprietari. Il prezzo è trattabile già via email e dipende sia dal tempo di
permanenza sia dal tipo di pagamento. Col pagamento cash si risparmia il 10%.
Lasciati i bagagli andiamo a cambiare, al nero, gli euro in pesos. In av. Florida si trovano molti “cambisti”
il cambio nero è molto favorevole.
1 euro = 14 pesos, contro i 10 del cambio ufficiale!
Alle 15 siamo alla Viruta, locale all’interno dell’associazione armena, per uno stage di 3 ore di tango
A soli 120 pesos!
23/02 – Al mattino prendiamo un taxi per arrivare alla stazione dei Ferry di Porto Madeiro dove prendiamo il Ferry per Colonia del sacramento, Uruguay
– Buquebus, Cordoba 867, L-V 9:00-19:00 e S 9:00-14:00, www.buquebus.com, il più noto e costoso ma ha la soluzione di 3h per Colonia che costa meno, altrimenti 1h in aliscafo che costa ben 63 euro!
– Seacat, Cordoba 772 esq. Esmeralda, L-V 9:00-19:00 e S 9:00-13:00, www.seacatcolonia.com, durata e prezzo (biglietti comprati senza anticipo) 1h e AR per Colonia e 3h15 e per Montevideo via Colonia e bus.
– Colonia Express, Cordoba 753 (di fronte a Seacat), L-V 10:00-19:00, sembra la più economica ma, diversamente dalle precedenti, non c’è tutti i giorni.
Noi abbiamo speso, per il viaggio di 3 h 39 euro, pagati in euro perché l’Argentina, dagli stranieri, chiede valuta pregiata. Partenza alle 09.30 arriva alle 13.30 (in Uruguay c’è un’ora in più rispetto all’Argentina). La stazione marittima della Buquebus è nuova e molto ben organizzata e funge anche da frontiera, Il traghetto è molto elegante, a bordo si trova un duty free molto fornito.
Itinerario del viaggio in Uruguay
Cambio 1 euro 29/30 pesos uruguaiani. Non esiste il cambio al nero
1° giorno – Buenos Aires – Colonia Visita della città e pernottamento
2° giorno – Colonia-Montevideo in bus. Ritiro dell’auto a Montevideo partenza verso le 12 per Minas- Villa Serrana- Minas (pernottamento) percorsi 240 km. Di cui 7 di sterrato molto brutto per vedere la cascata del Penitente
3°giorno – Minas- Treinta y Tres – Chuy (confine col Brasile) – 350 km. strada buona fino a trenta y Tres poi traghetto da La chaqueada (gratis) e sterrato discrete per 30 km fino a Cebollati. Solo hotel squallidi
4° giorno – la costa – Chuy – Punta del diablo – Aguas Dulces – Barroz de Valizas – La Paloma , 200 Km.
5° giorno – La Paloma- Punta de l’este – Piriapolis – Atlantida , km.180
6°giorno – Atlantida – Montevideo 50 km.
7°/8°/9° giorno – Montevideo. Visita alla città e lezioni di tango!
Percorso dal Porto all’hotel Hotel Ayres Colonia
Hotel Ayres colonia è vicinissimo sia al porto che alla stazione dei bus, dove c’è anche un cambio. Molto tranquillo e pulito. Stanza normale con letti singoli tv e frigo, cassaforte. Ottima colazione a buffet il prezzo è applicato in dollari e convertito in pesos con cambio medio del giorno.
Colonia del Sacramento E’ la città più antica del paese, dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO, a 180 km da Montevideo.
E’ una tranquilla cittadina carina ma forse un po’ sopravvalutata, non ha semafori e gli automobilisti si fermano sempre per far passare i pedoni.
Fondata dai portoghesi nel 1684, il quartiere storico di Colonia del Sacramento ospita edifici del XVII, XVIII e XIX secolo. L’intero centro storico è ben conservato con le sue tortuose stradine di ciotoli, intatte. Da vedere Il faro , la “famosa” via Sospiri, la Puerta de la Ciudadela, la Plaza de Toros e alcuni piccoli musei ospitati in case coloniali.
Cenato al ristorante Mercosur, Av. Genarale Flores 252, un Bife de lomo e una milanese, birra e caffè. Le porzioni sono abbondanti, contorni compresi ma , purtoppo, la carne non ha il gusto deciso di quella argentina! Speso 920 PU, circa 31 euro in due.
24/02 – Partenza da Colonia per Montevideo la stazione dei Bus è vicina all’Hotel – Prendiamo il Bus delle ore 08.30 della compagnia COT costo 270 PU a testa, in modo da essere a Montevideo per le 11.00 a ritirare l’auto. Ci sono divErse compagnie che effettuano la tratta, con prezzi simili, basta scegliere l’orario più comodo. I Bus, hanno il wifi gratuito a bordo. La strada è in buone condizioni ed il paesaggio è un immensa campagna verde infinita con mandrie al pascolo.
Ritiriamo l’auto, noleggiata dall’Italia tramite rentalcars.com , in Av. Mercedes 1422 alla Sixt. Una
Chevrolet Spark 5 porte per 4 gg a 170€ km illimitati. La benzina costa 41,80 PU. Per il pieno spendiamo
1.320 PU
Dal terminal dei bus di Tres Cruces ci sono alcuni bus che ci arrivano, al costo di 21 PU:
143 fermata CIUDADELA in calle Ferrer Serra/ Mario Cassinoni – discesa COLONIA y DR JAVIER BARRIOS AMORIN
151 fermata VERDISOL in calle Ferrer Serra/ Mario Cassinoni – discesa come sopra
495 fermata PAJA BLANCAS in calle Ferrer Serra/ Mario Cassinoni
Se non si vuole noleggiare un auto dal terminal di Tres Cruces partono comodi Bus per tutto l’Uruguay.
La città di Minas, capitale dipartimentale della regione Lavalleja, è posta tra le “montagne” di Minas e Carapé. Un territorio ricco di miniere di rame, granito e marmo. L’area è caratterizzata da un paesaggio collinare, non ci sono montagne in Uruguay. La “vetta” più alta è il Cerro Catedral 512 mt!
è una bella e tipica cittadina del Sudamerica con la caratteristica piazza centrale alberata su cui si affacciano bar e ristoranti e da cui partono le vie dello shopping. E’ la base ideale per escursioni e belle passeggiate nei dintorni.
la Ruta 8 collega Montevideo a Minas, a sud, e Treinta y Tres
Cerro Arequita si trova a 12 chilometri a nord della città di Minas. Si tratta di una collina di granito di origine vulcanica, con altezza di 230 metri. Bel Panorama ma deludente la situazione, non si può accedere alle grotte Columbus, recintate e privatizzate senza contattare quelli del Parador ristorante Mirador.
Sulla strada per Villa Serrana R8, facendo una deviazione a 16 km, su un strada sterrata, che porta al “salto del penitente” una bella cascatella immersa in un parco. Un buon posto per rilassarsi un po’. Costo 5 PU.
Un villaggio in stile europeo e un po’ isolato questo è lo scenario particolare, che offre Villa Serrana. Fondata nel 1945 Il design di Villa Serrana è stato progettato dall’architetto Julio Vilamajó, che ha studiato la zona con un gruppo di paesaggisti stranieri. L’idea originale voleva un’architettura strettamente legata ai materiali regionali, come segno di produzione naturale e industriale regionale. Il risultato ci lascia dubbiosi è paesino architettonicamente strano e molto sparso nel territorio. La Ventorrillo di Buena Vista è il lavoro più importante dell’architetto Julio Vilamajó a Villa Serrana.
Difficoltà di pernottare e di mangiare nei periodi di bassa stagione. Abbiamo visionata la Posada Calagula ma l’abbiamo trovata fatiscente, squallida e umida e costosa 650 PU a testa! Percui siamo tornati a Minas per il pernottamento
Pernottamento all’ hotel Minas, un po’ squallido ma pulito con stanza e bagno grandi, 1480 PU con colazione, scarsa e garage. Ristorante Ki-Joia, un buon posto, calle Perez 489, Sorrentinos, pasta ripiena con prosciutto e formaggio, ¼ di pollo, lomo grigliato, patate, birra, caffè.
25/02 – ripartiamo da Minas per Treinta y Tres, che deve il suo nome allo sbarco dei trentatré orientali, liberati da Juan Antonio Lavalleja, che partirono nel 1825 dall’attuale Argentina per recuperare l’indipendenza dalla Provincia Orientale, in quel momento sotto il dominio portoghese. Proseguiamo per
la zona di confine con il Brasile, utilizziamo una “balsa” traghetto tra La Charqueada, Ufficialmente il paese si chiama General Enrique Martinez, ma tutti i locali continuano a identificare con il suo nome originale, che deve la sua esistenza ad una vecchio saladero dove si produceva “charque” (carne secca). e Cebollati per attraversare il rio Cebollati. La strada è spesso sterrata e il panorama un immensa prateria verdissima costellata di stagni, mandrie e greggi al pascolo.
Fermata a Chuy, paese di frontiera a pochi km dal Brasile. Grande centro per lo shopping duty free, dove uruguaji e brasiliani comprano tutti i prodotti, di marca, d’importazione e dove la valuta corrente è il dollaro! Si fanno dei buoni affari.
Hotel Sao Joao rua Perù 1587 1000 Pu, con colazione. Posto orribile, ma il meno peggio del posto. Stanza piccola, squallida con muri scrostati, bagno a pezzi. Cenato alla Pizzeria nella pietra Gral Artigas,
179. Ottima pizza alla napoletana, a metro, e entrecote con patate, birra e caffè 830 PU. Bel locale, mangiato bene
26/02 – da Chuy raggiungiamo nell’ordine , Punta del diablo, Aguas Dulces, Barroz de Valizas e La Paloma. Tutti posti molto semplici ma suggestivi. Nessun grande albergo ma casette di legno, ostelli, piccole abitazioni sulla spiaggia. Atmosfera hippy anni ’70 e relax.
Punta del Diablo. È costituito da case di pescatori e rocce sui cui si infrange l’oceano. Molto suggestivo
Valizas, con le sue dune che arrivano fino a Cabo Polonio è spettacolare, l’atmosfera è rilassata, le strade non sono asfaltate e le case spartane. Si traghetta il fiume con una piccola barca per 30 pesos per raggiungere le belle dune di sabbia e piccole lagune. Spiagge immense, pulite e oceano sempre agitato. Abbiamo saltato Cabo Polonio per mancanza di tempo. Per arrivarci si deve lasciare l’auto e attendere, presso una specie di portale, i 4×4 che percorrono, a pagamento, i 7 km di sterrato. Oppure con una stupenda passeggiata di circa due e mezza tra dune, rocce e mare in un paesaggio ancora
incontaminato. E’ il posto che più mi è piaciuto.
La Paloma uno strano mix di località di mare alla moda e posto alla buona. Si snoda su un territorio piuttosto esteso ed ha ben 20 km di spiaggia. C’è molto vento e si pratica surf . Simbolo della cittadina e monumento storico è il Faro de Santa Maria, costruito nel 1870. Difronte alla baia ci sono alcune isole visitabili.
Dormiamo al Beach Hostel la Balconada di La Paloma, consigliato da amici viaggiatori, difronte all’omonima spiaggia e fuori dal centro. Bella struttura con ampie vetrate e grandi zone comuni. La nostra stanza, con bagno privato era grande e pulita. Buona colazione self service nella cucina ad uso comune, con due grandi frigoriferi. Gestione familiare molto cordiale. Buon rapporto qualità prezzo,
1050 Pesos.
Cenato al Risto Arrecife av. La Paloma 981 speso 1.000 Pesos con sconto 10% cazuela de mariacos, bife un dolce, vino caffè. La cazuela era un po’ nausenate. Locale molto turistico e dozzinale.
27/02 – da La Paloma percorriamo la strada costiera, la Routa n.9 , dove visitiamo:
Punta de l’Este famosa e orribile città piena di enormi grattacieli e brutture. Belle solo le spiagge, originale e curiosa la scultura a forma di mano che esce dalla sabbia a Playa Brava, opera dell’artista cileno Mario Irarrázabal
Piriapolis, discreta cittadina, con bei palazzi anni ’30 e bella passeggiata lungomare. E ‘stata fondata nel
1893, al culmine della Belle Époque, da Pirie Francisco imprenditore e alchimista.
Si può ammirare l’Argentino Hotel
Questo enorme hotel, inaugurato nel 1930, per molti anni ha rappresentato il più lussuoso, ampio e comodo hotel delSud America. Attualmente ha un 4 stelle. Le camere sono arredate con mobili originali Thonet. L’edificio è stato riconosciuto come monumento storico nazionale nel 1993.
Atlantida, piccolina con ampie spiagge e discreta ricettività alberghiera per tutte le esigenze. Pernottato ad Atlantida all’Hotel Munday Calle 24y1 speso 1270 Pu. Hotel senza pretese ma vicino alla
spiaggia, stanza ampia e tranquilla, pulito. Wifi e buona colazione inclusa.
Cenato piuttosto bene al Ristorante Don Vito – 756 PU Calle 11y22 minuteria di pescado, cioè merluzzo fritto, asado de tira papas e birra. Cibo discreto e servizio veloce il posto molto grande adatto per la grande affluenza estiva.
28/02 – da Atlantida in poco tempo raggiungiamo Montevideo dove riconsegnamo l’auto e, a piedi raggiungiamo il nostro hotel.
Le strade percorse, contraddistinte da un numero , sono tutte in buono stato però ogni tanto, si incontrano dei caselli di pedaggio dove bisogna pagare 55 pesos. Abbiamo anche incontrato alcuni tratti, più o meno lunghi, di strada non asfaltata non sempre di facile percorribilità con una normale utilitaria.
7°/8°/9° Montevideo. Visita alla città e lezioni di tango!
Montevideo
Percorso dal rentcar all’hotel
La città è molto bella, mi ha ricordato in più punti l’Havana vecchia, in quartieri come Barrio Sur e Palermo ci sono in maggior parte case basse della fine dell’800, molte con bellissime decorazioni. Buona parte la città conserva questo bello stile. Bella la Rambla, il lungo mare che si estende per 20 km. E che termina con una spiaggia in prossimità del Teatro del Verano, dove si svolgono le manifestazioni del famoso carnevale. Gli Uruguaji sono persone gentili e socievoli. Si fa amicizia molto rapidamente
Se sentite dire Que Barbaro! E’ un complimento vuol dire, bello, molto bene, figo!
Permanenza a Montevideo dal 28/02 al 3/03
Pernottiamo all’hotel Iberia – Maldonado 1097 y Paraguay, in zona Barrio Sur. Hoetl molto carino, lo definirei un boutique hotel, nonostante le sole due stelle. Vicino al centro. Pulito e tranquillo con stanze grandi e ben arredate, colazione non compresa ma che si può fare acquistando l’occorrente nella panaderia vicina e consumare nella caffetteria dell’hotel che mette a disposizione tazze, microonde, termos ….personale molto gentile e disponibile. Superconsigliato per l’ottimo rapporto qualità prezzo
Situata centro-sud del paese, sul Rio de la Plata, a Montevideo si concentra più della metà della popolazione del paese. Più di un milione di abitanti.
In una striscia di non più di 20 chilometri, Montevideo condensa spiagge, siti storici, negozi, quartieri di lusso, prati verdi e una ricca vita culturale. Le sue attrazioni principali hanno le radici nella tradizione
Come il candombe, musica indigena della cultura afro-uruguaiano, legata al carnevale che qui è molto sentito e festeggiato per 40 giorni e il tango danza nata sul Rio de la Plata le cui origini vengono contese dalla vicina Buenos Aires
Da vedere:
Plaza Indipendencia e Il Palazzo Salvo è l’edificio emblematico della città di Montevideo. Per lungo tempo è stato l’edificio più alto, e ancora oggi è l’icona che definisce lo skyline della città. L’edificio può essere visto da molte parti distanti della città. Situato su Avenida 18 de Julio, l’arteria principale della città, con facciate in un’ampia spianata del Plaza Independencia. Ha 27 piani, due interrati e 370 unità abitative, con un’altezza complessiva di 95 metri.
Il terreno su cui è stato costruito il palazzo apparteneva alla leggendaria pasticceria La Giralda, dove il compositore Gerardo Matos Rodríguez ha creato il famoso tango La Cumparsita.
La porta della cittadella e la città vecchia
Il Mercado del Puerto a Montevideo è stato inaugurato il 10 ottobre 1868. Originariamente progettato come mercato a disposizione delle navi in transito, oggi ospita numerosi ristoranti che offrono carne alla griglia per i turisti che scendono dalle navi da crociera attraccate al vicino porto.
Pirie Palace a Montevideo che si trova sulla Plaza Cagancha
Il Cabildo di Montevideo si trova nel centro storico, all’angolo della calle Sarandi y Juan Carlos Gomez
La Feria Tristan Narvaja è certamente il mercato, Feria, più grande della città.
Questa fiera si svolge solo la Domenica mattina fino a metà pomeriggio. E’ immensa! e si può trovare assolutamente di tutto dalla Frutta, verdura, abiti nuovi e usati, libri, elettronica, oggetti d’antiquariato, ecc e senza fine. La trovate in calle Tristan Narvaja ma anche nelle vie vicine fino all’ Avenida 18 de Julio.
Noi abbiamo unito il piacere della visita alla città, che è ricca di belle case di fine ‘800, alla nostra passione per il tango che abbiamo ballato in alcune milonghe storiche della città come Joventango all’interno del Mercato Abundancia in Aquiles Lanza 1290 esq. San Jose e l’ Ensueño ex Vieja Viola nella calle Paysandú 1639 y Minas.
Il Tango uruguaiano ha due emblemi che lo contraddistinguono nel mondo. Il primo è La Cumparsita, il più famoso tango della storia , scritta nel 1916 dal musicista Gerardo Matos Rodríguez, e dichiarato nel
1997 inno popolare e culturale dell’Uruguay.
Il secondo è il leggendario Carlos Gardel. Famoso cantante di tango ,anche se il paese di origine è ancora controverso (alcune versioni danno la Francia e l’Argentina come suo luogo di nascita), la maggior parte dei ricercatori dicono sia nato in Uruguay a Tacuarembó. La figura Gardel ha avuto un enorme presenza internazionale, con una filmografia di undici titoli e quasi un migliaio di registrazioni a fronte di un repertorio di ottocento canzoni. Dopo la sua tragica morte nel 1935, è diventato leggenda.
Passeggiando per Montevideo è facile trovare gruppi di ballerini, di tutte le età, di tango che ballano in alcune piazze della città.
Durante la permanenza abbiamo cenato: Parada Sur,calle Carlos Gardel 1100 y Paraguay- Posto molto caratteristico con personale gentile. Si mangia dell’ottima carne, con porzioni abbondanti, una picana e una milanese con contorno. Prezzo sugli 800 pesos. Non arrivate troppo presto, prima delle 21 non si cena!
La Papoñita 18 de Julio y Minas, ristorante un po’ fuori dal centro e frequenato da locali, non troppo pulito. La carne è buona. Per 2 entrecotes giganti con fritas e birra speso PU 1000, per la prima volta abbiamo pagato pane e coperto ben 40 Upesos!
La Pasiva 18 julio 1022- Buon posto per la colazione dove con 100 PU si fa una colazione davvero abbondante. Discreto per pranzo/cena due entrecotes y papas y birra y caffé a 960PU. Il locale, tipo birreria, è in pieno centro, difronte a piazza dell’Entrevero, camerieri veloci e possibilità di mangiare ad ogni ora
VARIE:
1) Cambio: 1 euro = tra i 29 e 30 Upesos circa. Si trovano cambi in tutta la zona centrale, però la domenica sono chiusi. In caso di necessità potete, quindi, cambiare all’hotel Radisson , un cinque stelle con cambio interno in Ciudadela.
2) Alcune espressioni tipiche possono essere: que tal? como le va, que le pasa bien, que le pasa lindo,
como anda, barbaro, mira vos, impecable.
3) Contrattare il prezzo non è una loro consuetudine ma fanno eccezione gli hotel, soprattutto fuori stagione, se avete la faccia tosta potete spuntare dei buoni prezzi.
4) Gli uruguaji sono gran consumatori di mate, moltissime persone vanno in giro con termos di acqua calda sotto il braccio e il matero in mano e di carne.
Il lunedì e martedì di Carnevale è festa in tutto l’Uruguay e molti musei e negozi sono chiusi. Alcuni musei sono gratuiti.
5) Chivito è il nome del panino che è considerato un piatto nazionale in Uruguay. E’ costituito principalmente da una sottile fetta di carne, churrasco di manzo,
con mozzarella, pomodoro, maionese, nere o verdi olive, ma anche pancetta fritta o uova
sode e prosciutto. Il tutto viene servito in un panino, spesso con un contorno di patatine fritte. Altri ingredienti, a scelta, possono essere aggiunti nel panino
L’Uruguay è un bel paese mi è piaciuto molto, come la sua gente che ho trovato estremamente cordiale, simpatica e disponibile. Lo consiglio vivamente
Dal 03/03 all’08/03 – Permanenza a BUE
Per il ritorno dall’Uruguay a Buenos Aires utilizziamo il servizio della Seacat. Acquistiamo i biglietti in Rio Negro 1400 y Colonia, ma si possono acquistare anche al Tres Cruces. Bus da Montevideo a Colonia, circa 3 ore più ferry veloce da Colonia a Baires, 1 ora, oltre ad un ora di stop al terminal marittimo di Colonia per le pratiche di frontiera. Partenza dal terminal Tres Cruces alle 06.30 ed arrivo a Baires alle
10.45, per un totale di 5 ore visto che in Argentina c’è un ora in meno. La spesa è di 40 euro a testa, pagato in euro con carta di credito. Anche questo ferry arriva al terminal Buquebus di Puerto Madeiro.
Pernottamento della notte del 3/3 a casa di un amico in zona Caballito poi , nuovamente al Grand Hotel
Hispano in zona microcentro.
Cambio ufficiale: 1 Euro = 10/11 Apesos – Cambio nero 1Euro = 15/17 Apesos
In origine avremmo dovuto restare 5 giorni a Baires e fare un piccolo tour con tre amici, di altri 5 giorni verso il sud dell’Argentina, oltre Mar del Plata fino a Bahia Blanca e Las Grutas ma, la voglia di dedicare un po’ di tempo al Tango è stata più forte e così, disdetta l’auto, che avevamo già prenotato e pagato dall’Italia, abbiamo passato i restanti 10 giorni a Baires. Durante questo periodo abbiamo visitato alcuni
musei, che lo scorso anno non avevamo potuto visitare in quanto chiusi per ferie. Abbiamo, inoltre fatto tre gite giornaliere a El Tigre, La Plata e San Antonio de Areco.
A El Tigre, cittadina molto carina a 30 km da Baires, si arriva agevolmente prendendo il treno, della linea Mitre, alla Stazione di Retiro. I treni sono molto frequenti, la corsa costa 8 pesos e il viaggio dura 50 minuti circa
Pittoresca e tranquilla cittadina fluviale di El Tigre è nord-est della provincia di Buenos Aires, una zona turistica molto popolare . Si visita agevolmente con il bus scoperto, che tocca tutte le principali attrazioni costo 200 pesos. Aggiungendone altri 85 si può pranzare e rientrare a Baires con un bel battello che permette di vedere la vita sul fiume e le sue isole. Il battello arriva alla stazione del Buquebus.
La zona de La Plata e San Antonio le abbiamo visitate noleggiando un’auto per due giorni, 75 euro, ma facendo sempre ritorno a Baires la sera. La Plata è la città argentina capitale della provincia di Buenos Aires le principali “attrazioni” si trovano sulla Av.53, che parte dalla cattedrale. A pochi km si trova il Balneario “la Balandra” tranquilla spiaggia fluviale meta dei picnic domenicali.
San Antonio de Areco è a oltre 100 km da Baires. E ‘stata dichiarata città di interesse storico nazionale dal governo argentino ed è riconosciuta per essere la patria di Don Segundo Sombra , il personaggio immortale del romanzo scritto da Ricardo Güiraldes . La città è la sede del Museo Gauchesco Ricardo Güiraldes. Ogni anno nel mese di novembre, nella città si tiene el Día de la Tradición che celebra i gaucho.
A Baires abbiamo visitato
Museo Nazionale dell’Immigrazione – Retiro Tra la Stazione ferroviaria di Retiro e quella marittima del
Buquebus. In questo museo si trova il database più importante dell’arrivo degli immigrati giunti nel porto di Buenos Aires tra il 1882 e il 1929. Dichiarato Monumento Storico Nazionale nel 1990, l’hotel è il luogo più adatto per riportare in superficie le radici profonde del Paese. Infatti, in quei luoghi hanno passato i loro primi giorni argentini la maggior parte degli immigrati che arrivarono tra il 1911 e il 1953, anno in cui fu chiuso. Oggi il museo, permette di conoscere le storie dei primi immigrati, attraverso una mostra fotografica in esposizione permanente. Può essere visitato dal Lunedi al Venerdì tra le ore 12:00 alle ore 17:00 e Sabato e Domenica 11:00-18:00. Av . Antartide Argentina 1355
LA CASA ROSADA, o palazzo del Governo si può visitare, gratuitamente, il sabato, la domenica e nei giorni festivi dalle 10:00 alle 18:00 hs. (Calle Balcarce, 50)
Ingresso ogni 10 minuti / Durata 60 minuti. Visite guidate in Spagnolo, inglese, portoghese
MUSEO CASA CARLOS GARDEL Jean Jaures 735. La casa, diventata museo del grande cantante di tango. Vengono proiettati anche i suoi film. Ingresso 5 pesos, il mercoledì gratuito.
Mercato delle Pulci: è il mercato delle pulci più grande del sudamerica, c’è veramente di tutto ma non mi è piaciuto. L’ho trovato senz’anima. Pareto dal martedì alla domenica dalle 10 alle 19. Tra Alvarez Thomas y Dorrego, Colegiales. Bus 39, 108, 140, 151, 168.
I migliori Outlets di Buenos Aires si trovano in Calle Aguirre dal 700 in poi angolo Gurruchaga 900
Altri posti da vedere:
Abbiamo intervallato la visita alla città a lezioni di tango private e presso la Escuela Argentina de Tango , dove si possono fare lezioni di vario genere e per tutti i livelli dalle 11.00 alle
22.00 a 85 pesos. Le nostre serate sono state dedicate tutte al tango, una vera overdose, e le abbiamo passate nelle migliori milonghe, locali dove si balla il tango, della città. Esiste all’uopo un giornalino che elenca e pubblicizza le milonghe giorno per giorno.
Totale spese: Volo a/r Torino-Roma-Buenos Aires con Alitalia, tariffa promozione a 750 euro a testa, biglietto acquistato circa 6 mesi prima.
Traghetti da e per l’Uruguay 80 euro a testa
Noleggio auto, in Uruguay, 190 euro x 4 giorni
Noleggio auto, in Argentina, 70 euro a coppia x 2 giorni
Spese per hotel, pasti, trasporti, musei, milonghe e varie 2.500 euro in due
Totale complessivo viaggio 4.500 euro in due
ELENCO MILONGHE FREQUENTATE
Lunedì: Club Gricel;
Martedì salon canning, El beso
Mercoledì Lo de Celia, La catedral, la Milonguita
Giovedì El beso, la Viruta, la Glorieta, Club Gricel
Venerdì Obelisco tango – Poteno y bailarin
Sabato Milonga en rojo, Domenica El beso
Il testo di questo racconto e’ anche disponibile in formato pdf (download pdf 3,5 mb)
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