Baviera

 

di Moira Vitali –
Questa e’ la prima vera vacanza dell’anno e finalmente riusciamo a realizzare uno dei “nostri sogni”: visitare i castelli della Baviera. Già in passato avevamo pensato diverse volte a questa meta, ma poi per fattori diversi, avevamo sempre rimandato.
In occasione di questo ponte decidiamo allora di sfruttare questa idea e, agli inizi di marzo, iniziamo a progettare la nostra vacanza. A dire il vero la progettazione non e’ molto impegnativa visto che andando in macchina abbiamo solo da stabilire un itinerario di massima e prenotare i vari hotel.
Scelte le mete principali decidiamo di fissare 4 notti: 2 a Fussen, 1 ad Augsburg ed 1 a Rothenburg o.d.T.
Per Fussen seguiamo il consiglio di Marzia e prenotiamo, esclusivamente via mail e senza alcuna caparra, un B&B a Schwangau con balcone proprio sul castello di Neuschwanstein ( ne parlerò’ comunque poi!!!).
Per le notti di Augsburg e Rothenburg ci affidiamo a www.booking.it dove prenotiamo due Gasthof.
Come in tutte le nostre vacanze, anche qui ci alziamo presto ed alle 6.00 siamo già in auto destinazione Brennero.
Pausa per benzina e colazione (ci beviamo l’ultimo caffè) ed entriamo in Austria dove acquistiamo la vignetta per le autostrade. Ne esistono diverse opzioni a seconda del periodo di tempo prescelto e noi optiamo per la vignetta di nove giorni al costo di 7 euro. Superiamo il cosiddetto Ponte d’Europa a pagamento ( 8 euro!!!) e continuiamo la nostra strada con direzione Prien, cittadina tedesca non distante da Salisburgo dove vogliamo visitare il primo dei castelli di Ludwing. Si tratta di una cittadina affacciata sul lago di Chiemsee sulla cui isola Ludwing fece costruire il castello di Herrenchiemsee.
Lasciamo l’auto in un parcheggio a pagamento (i gratuiti sono veramente molto lontani!!) piuttosto economico visti i prezzi a cui siamo abituati (per 5 ore paghiamo 3 euro).
Per raggiungere questo castello esiste un servizio navetta che porta all’isola al costo di 6,20 a testa andata e ritorno, mentre la visita al castello e’ a parte (7 euro).
Approdati sull’isola ci si trova immediatamente di fronte alla biglietteria del castello dove e’ possibile acquistare il biglietto per la visita. Infatti, tutti i castelli di Ludwing sono visitabili grazie a visite guidate anche in italiano tramite delle guide oppure audio guide.

Ogni visita ha un orario prestabilito che deve essere rispettato pena la perdita della visita e questo viene fatto al fine di ridurre al minimo le code per i visitatori.
E’ importante anche tenere conto che spesso le biglietterie non sono vicine all’entrata dei castelli e che bisogna trascorrere un tratto di strada a piedi che nel caso del castello di Neuschwanstein e’ addirittura di 40 minuti.
Prenotiamo la visita al Castello di Herrenchiemsee alle 12.45 e nel frattempo, dopo aver raggiunto il castello a piedi (circa venti minuti) ne approfittiamo per scattare qualche fotografia all’esterno.
Il castello e’ l’ultimo dei progetti di Ludwing ed e’ anche il più grande ed il più costoso. Fu voluto dal re per celebrare la magnificenza del re francese luigi XIV, meglio noto come re Sole. Il castello doveva rispecchiare la Reggia di Versailles ed essere una unica esaltazione dell’assolutismo della corona francese.
Purtroppo Ludwing abitò questa reggia per solo nove giorni, prima della sua prematura scomparsa nel lago di Starnbergersse.
Il castello restò incompiuto e completato solo nelle sue parti principali e, due anni dopo la scomparsa del re, fu aperto al pubblico.
In attesa di entrare ci fermiamo a mangiare al self service del castello (20 euro).
Alle 12.45 insieme ad un’altra coppia di italiani iniziamo la visita di questo splendido ed imponente castello. Si accede dal salone delle scale che è una riproduzione dello scalone della reggia di Versailles; Ludwing non aveva in mente una servile riproduzione ma una ricostruzione celebrativa perfetta.
Dallo scalone si accede agli Appartamenti di rappresentanza una serie di fastose stanze tutte dedicata alla gloria del Re Sole. Fra di esse molto imponente e’ la camera da letto ufficiale posta al centro del castello. Questa enorme stanza e’ un omaggio sempre al Re Sole con decori e ricami che richiamano l’importante famiglia reale francese.
A separare gli appartamenti di rappresentanza dalle stanze del re si trova una splendida Galleria degli Specchi con una serie di 17 finestre laterali, 33 lampadari e 44 candelabri con un totale di 2000 candele.
La sala e’ una copia di quella francese, ma per molti aspetti la supera completamente.
Molto sfarzosi e belli sono comunque anche gli appartamenti del re riccamente decorati. Da notare una sala detta della porcellana dove la maggior parte delle decorazioni sono in porcellana tedesca decorata e la sala da pranzo. Particolarità’ di questa sala e’ un tavolo da pranzo a scomparsa, presente anche in un altro castello. Il tavolo prima del pranzo veniva fatto scendere al piano terra apparecchiato e preparato in modo da non disturbare il re durante il pranzo.
Una cosa particolare e’ anche il bagno del re; infatti, attraverso una scala a chiocciola il re poteva scendere al piano terra in una sala con una enorme vasca ovale con soffitto affrescato da un panorama mediterraneo.
Terminata la visita del castello (circa una mezz’ora) e’ possibile visitare un museo dedicato a Ludwing II in cui trovare pezzi provenienti dalla Residenz di Monaco, progetti dei lavori dei diversi castelli etc.
Passeggiamo ancora lungo l’isola ammirando lo splendido panorama e verso le 15.00 riprendiamo il battello per raggiungere la terraferma.
Dopo aver passeggiato sul lungolago riprendiamo la nostra auto in direzione Fussen, per raggiungere il B&B Weiher a Schwangau, dove abbiamo prenotato una stanza (http://www.bensbauernhof.com/pensionweiher.html ) .
Guidati dal Tom Tom che addirittura ci fa percorrere una strada sterrata imbocchiamo la Romantische Strasse e, visto l’orario, ci fermiamo a Wieskirche, importante santuario in stile rococò dove l’aspetto interno della chiesa è un insieme armonioso di ricchi stucchi, dipinti e decorazioni dorate. L’importanza della chiesa, dichiarata dall’Unesco bene culturale di interesse mondiale, è una statua che rappresenta Gesù pieno di sangue e ferite legato ad un miracolo del 1738.
A dire il vero la chiesa non e’ nulla di particolare.
Riprendiamo la Romantische Strasse e da lontano iniziamo a scorgere la sagoma del castello di Neuscwanstein, che ovviamente immortaliamo con i nostri scatti. Arriviamo al B&B consigliatoci su Forum Viaggiatori e ci viene assegnata la stanza con vista proprio sul castello.
Sistemati i bagagli ci facciamo una doccia e, memori del consiglio di Marzia e Luciano, alle 19.00 usciamo per cercare un posto per la cena. Effettivamente in giro c’e’ pochissima gente e molti dei ristoranti sono chiusi ( lunedì ????). fra i pochi aperti ne scegliamo uno dove prendiamo due piatti unici a base di carne (26,70 euro in due).
Dopo cena prendiamo l’auto ed andiamo a Fussen distante circa 4 km. La cittadina e’ carina ma anche questa non molto animata.
Dopo aver fatto una passeggiata nelle vie del centro rientriamo in camera.
………… domani ci aspetta il Castello di Neuschwanstein.

24 aprile
Oggi e’ il giorno di Neuschwanstein e Hohenschwangau, altri due castelli voluti dall’eccentrico Ludwing II.
La giornata non e’ affatto bella ed il cielo e’ grigio e sembra promettere pioggia.
Già da casa abbiamo prenotato i biglietti per entrambi i castelli tramite un sito web (http://www.hohenschwangau.de/ticketcenter.0.html) e ci hanno assegnato orari abbastanza scomodi (40 euro totali!!!).
Alle 8.45 abbiamo fissato l’orario di ingresso a Hohenschwangau e dobbiamo ancora ritirare i biglietti alla biglietteria che si trova ad una decina di minuti a piedi dal nostro B&B.
Dopo una rapidissima colazione che la proprietaria ci lascia fare in anticipo, alle 8.00 siamo di fronte alla biglietteria e fortunatamente, non essendoci nessuna coda, in un attimo ritiriamo i due biglietti: uno alle 8.45 per Hohenschwangau e uno alle 10.45 per Neuschwanstein.
Per raggiungere il castello di Hohenschwangau esistono due differenti modi: a piedi circa venti minuti oppure in carrozza.
Noi scegliamo di andare a piedi ed, invece, della strada pedonale prendiamo una gradinata che in meno di dieci minuti ci fa arrivare al castello.
Il castello di Hohenschwangau fu restaurato dal padre di Ludwing Massimiliano II che lo fece ricostruire in stile medioevale ed in esso Ludwing trascorse parte della propria infanzia. Qui conobbe anche la leggenda del cavaliere del cigno “Lohengrin” che ritroveremo poi anche in altri castelli. Il castello è diviso sue due piani, il primo riservato alla regina, madre di Ludwing, il secondo al re, suo padre prima e, dopo la sua morte, a Ludwing. In una di queste sale, la sala del Tasso dedicata ad un’opera dello scrittore italiano, Ludwing aveva installato un cannocchiale per osservare i lavori di costruzione del castello di Neuschwanstein.
Anche qui seguiamo una visita guidata della durata di circa trenta minuti. Fortunatamente anche qui siamo solo in quattro due tedeschi e noi due con l’audio guida in italiano.
Appena terminata la visita e dopo qualche fotografia agli esterni del castello (in tutti i castelli e’ proibito fotografare e filmare) scendiamo per dirigerci verso il castello di Neuschwanstein.
Anche qui per raggiungere il castello ci sono tre possibilità:
– a piedi con un tempo di percorrenza di circa 40 minuti
– in carrozza, arrivando ad una decina di minuti a piedi dal castello
– in autobus arrivando anche qui a dieci minuti a piedi dal castello.
Noi scegliamo quest’ultima opzione ed acquistiamo due biglietti di sola andata (1 euro a testa).
Dopo una breve attesa accalcati insieme agli altri saliamo sull’autobus che in una quindicina di minuti ci porta, fortunatamente senza problemi vista la guida, al capolinea. Da qui per prima cosa andiamo a vedere il ponte di Maria. Si tratta di un ponte ad arcata unica costruito in legno e sostituito nel 1866 che sovrasta un orrido di 92 m ed una cascata di 45 e che permette di ammirare il castello in tutto il suo splendore. Purtroppo io, visto il mio terrore per le altezze, preferisco non salire e mi accontento di ammirare il panorama guardando le fotografie scattate da Giovanni.
Da qui, tramite una bella passeggiata immersa nel verde, scendiamo verso il castello ammirandone lo splendore ed immortalandolo con un po’ di fotografie.
Il castello di Neuschwanstein costruito su rocce a picco fra il 1869 e il 1886 e’ il classico castello delle fiabe grazie alle sue torri e guglie sottili. Il castello costruito con un corpo centrale su cinque piani ha al suo interno diversi riferimenti a molto opere di Wagner, di cui Ludwing era un grande ammiratore.
Anche qui l’ingresso funziona come negli altri castelli. Ogni biglietto riporta un codice di accesso che viene scritto sui pannelli al momento dell’ingresso e tramite dei tornelli si accede poi al castello.
Qui, a differenza degli altri, siamo in un gruppo più numeroso (circa venti) e praticamente quasi tutti italiani e muniti di audio guida.
Il castello e’ molto bello ed attraente dall’esterno, ma anche gli interni sono veramente molto belli ed affascinanti.
Tutti gli interni sono veramente molto spettacolari ma alcuni meritano sicuramente di essere citati.
Prima fra tutti sicuramente la Sala del trono ispirata al Santo Gral del Parsifal. Si tratta di una sala enorme disposta su due piani molto simile alla Moschea di Santa Sofia di Istanbul che termina con un’abside dorata semicircolare.
Tutta la sala e’ decorata da splendidi mosaici dove dominano colori come l’oro, il verde ed il blu. Un importante lampadario di ottone dorato a forma di corona bizantina con 96 candele domina la sala dove secondo l’idea di Ludwing si sarebbe dovuto trovare anche un trono in oro ed avorio.
Riccamente decorata con statue in legno e decorazioni molto sfarzose e’ anche la camera da letto reale che richiama soprattutto lo stile e le forme neo gotiche. Tutte le decorazioni si rifanno alla storia di Tristano ed Isotta che impressionò moltissimo il re e che scelse questa storia per le decorazioni della sua camera da letto. Annesso alla camera da letto si trova una piccola grotta artificiale con uno splendido giardino d’inverno in cui il re spesso si ritirava.
L’ultima stanza del palazzo enorme e splendida e’ la Sala dei Cantori che fungeva sia da sala da ballo che da sala per il canto.
Tutte le decorazioni richiamano la leggenda medioevale di Parsifal raccontata nell’opera di Wagner. E sulla parete posteriore della sala uno splendido affresco che richiama le scene del Parsifal. Ci sono circa 600 candele che illuminano questa sala e ci volevano quaranta minuti ed il lavoro di tre servi per accenderle tutte ogni qualvolta il re lo desiderava.
Con questa stanza si conclude la visita guidata a questo splendido castello.
A differenza degli altri si vede che questo castello e’ più frequentato dai turisti perche’ in esso si trovano un self service, due negozi di souvenir ed una sala multimediale.
Lasciamo il castello a mezzogiorno e, dopo qualche altra fotografia, scendiamo verso il paese.
Quando arriviamo al B&B inizia a piovigginare.
Prendiamo l’auto ed andiamo verso la cittadina di Fussen. Per pranzo ci fermiamo da Mc Donald’s dove troviamo anche dei menù dedicati alla cucina indiana (10,89 euro).
Dopo pranzo mentre continua a piovigginare iniziamo a vedere il primo paese che si affaccia sulla Romantische Strasse: Fussen. E’ una graziosa cittadina di 13.000 abitanti a ridosso delle Alpi e a due passi dal confine con l’Austria che approfitta della vicinanza con il castello di re Ludwing.
Fussen è veramente una città carina con un bel centro storico con case riccamente decorate e affrescate. Passeggiamo nel suo bel centro storico, nonostante la pioggia, animato dai turisti ed ammiriamo le bellissime insegne in ferro battuto. Saliamo sino al castello di Fussen e ne ammiriamo gli esterni (e’ chiuso al pubblico!!) in particolare le decorazioni delle sue pareti a trompe d’oeil.
Il centro e’ piuttosto piccolo e complice il brutto tempo in poco tempo lo vediamo tutto per cui decidiamo di proseguire alla scoperta degli altri paesi affacciati sulla Romantische Strasse.
La prima tappa e’ la cittadina di Steingaden (a 23 km da Fussen). Si tratta di una stazione climatica nota ai più per il Santuario di Wieskirche (visto ieri) e per il suo Duomo romanico.
La nostra sosta e’ davvero breve e poco dopo riprendiamo la nostra auto in direzione Shongau (49 km da Fussen), cittadina dall’aspetto medievale racchiusa da mura con torri e porte d’accesso e collocata su una collina lungo le rive del fiume Lech. La cittadina vanta un passato importante in quanto fu fortezza di frontiera e residenze dei Wittelsbach.
Da visitare il centro storico con la Marienplatz circondata da case tardo gotiche dal caratteristico tetto. Anche qui la sosta non e’ lunghissima ma ci permette di ammirare nuovamente lo stile architettonico tipico delle case bavaresi.
Rientriamo al B&B per una breve pausa di relax, mentre nel frattempo il brutto tempo si sta allontanando ed il cielo assume delle belle sfumature azzurre.
Per cena decidiamo di tornare a Fussen in uno dei tanti ristoranti visti durante la passeggiata del pomeriggio.
Fra i tanti ne scegliamo uno “Romer Keller” dove assaggiamo due piatti tipici sempre a base di carne e due splendidi strudel (29.40 euro in due).
Dopo cena passeggiamo ancora per la cittadina ma restiamo stupiti dalla poca gente in giro…………
Dove sono i turisti che oggi animavano le vie del centro ????



25 aprile
Questa mattina il risveglio e’ decisamente meno brusco rispetto a ieri e possiamo goderci l’ottima colazione preparata dalla proprietaria del nostro B&B.
Anche questa mattina, come del resto ieri, la signora tenta di farci prendere l’uovo ma noi, gentilmente, rifiutiamo l’offerta e ci “accontentiamo” della classica colazione dolce.
Dopo aver saldato il nostro conto (108 euro per due notti), riprendiamo la nostra auto e ci dirigiamo verso l’ultimo dei castelli di Ludwing, Lindehorf.
Il castello si trova ad una cinquantina di Km da Fussen e, senza difficoltà, guidati dal navigatore arriviamo al parcheggio a pagamento vicino al castello. Non esiste nessuna alternativa e lasciamo l’auto nel parcheggio al costo di 2,50 euro. Da qui a piedi saliamo fino alla biglietteria dove acquistiamo il biglietto per la visita guidata in italiano (7 euro a testa).
Per raggiungere il palazzo, si dice fosse il preferito del re, passeggiamo all’interno di un bosco e dopo circa dieci minuti ci troviamo di fronte al castello.
Rispetto agli altri e’ il meno spettacolare e si presenta come una palazzina con una terrazza che da’ su un giardino al centro del quale si staglia una fontana.
Alle 10.00 inizia la nostra visita guidata che ci porta a visitare questo sfarzoso castello riccamente decorato secondo il gusto rococò.
Fra tutti i castelli voluti da Ludwing questo e’ quello che ci e’ piaciuto meno perche’ troppo decorato e con uno stile troppo ricco.
In questo caso la visita guidata la effettuiamo con una scolaresca italiana abbastanza rumorosa e, seguendo le descrizioni della nostra guida, visitiamo le diverse stanze che furono anche il set del film Ludwing di Luchino Visconti.
Ma la particolarità’ di questo palazzo sono sicuramente gli strani edifici che in esso si trovano. Primo fra tutti la grotta artificiale che si trova nascosta sotto una collina.
Il re volle costruire questa grotta con tanto di stalattiti e lago artificiale per ascoltare le opere del suo amato Wagner. All’interno della grotta, riscaldata ed illuminata con colori differenti a seconda delle opere ascoltate, si trova anche un piccolo laghetto con una piccola barca a forma di conchiglia in cui il re si accomodava per ascoltare le varie opere.
Andando verso l’uscita arriviamo alla Casa Marocchina, padiglione costruito per l’Esposizione di Parigi del 1878 ed acquistato dallo stesso Ludwing per ornare il giardino del suo palazzo.
La casa non e’ visitabile, ma attraverso una vetrata e’ possibile ammirare gli splendidi interni voluti da Ludwing.
Con Lindehorf si conclude la nostra visita ai castelli della Baviera.
Cosa dire di questi castelli ?????
Sono veramente molto belli e particolari ognuno con proprie specificità’. Meritano sicuramente tutti di essere visitati, ma fra i quattro il più stupefacente e’ sicuramente Neuschwanstein sia per i suoi esterni che per gli interni spettacolari.
Pensavamo sinceramente di trovare molta gente e, quindi, molte code ed, invece, tutto e’ andato benissimo e non abbiamo mai aspettato questo forse anche grazie alla perfetta organizzazione degli ingressi.
Riprendiamo la nostra scoperta della Romantische Strasse con la nostra prossima meta, la cittadina di Landesberg am Lech.
Sulla strada ci fermiamo per il pranzo al classico Mc Donald’s (10.98 euro).
Terminato il pranzo andiamo verso Landesberg am Lech, pittoresca cittadina adagiata sulla riva del fiume Lech e situata all’incrocio della romana Via Claudia con l’antica Via del Sale. Questa cittadina conserva ancora l’impronta medievale grazie alle sue fortificazioni e alle torri.
Si accede al centro storico, ricco di edifici in stile rococò attraverso le porte delle torri medioevali.
Cuore della cittadina e’ la Hauptplatz dove la Rathaus, il Municipio, la fontana Marienbrunnen.
A poca distanza e un po’ più in alto si trova la chiesa parrocchiale dalla struttura gotica e barocchizzata alla fine del ‘600.
Restiamo nella cittadina per circa un’ora girovagando fra i suoi vicoletti e poi riprendiamo l’auto in direzione Friedberg. Anche qui in questa cittadina la nostra sosta e’ breve ma ci permette ancora una volta di ammirare la splendida architettura che caratterizza tutta la Baviera e la Romantische Strasse, in particolare.
Visto l’orario, sono le sedici, ci dirigiamo verso Augsburg, dove abbiamo prenotato una notte tramite www.booking.it alla Jakober Hof, un albergo a conduzione familiare che sorge nel centro di Augusta, a pochi passi dalla zona pedonale.
Senza nessun problema giungiamo all’hotel e, dopo aver lasciato l’auto nel parcheggio gratuito, ci viene assegnata la nostra stanza molto grande e carina.
Sistemati i bagagli usciamo per una visita alla città di Augsburg, nota gia’ dal tempo dei romani con il nome di Augusta.
La città vanta una importante storia sin dalla sua fondazione nel 15 a.c. da parte dall’imperatore Augusto e ben presto divenne un importante centro commerciale.
Nel corso degli anni assunse un importante ruolo economico grazie anche alla famiglia dei Fugger che scelsero la città come base per il proprio impero finanziario.
Nel ‘500 fu centro nevralgico della riforma protestante.
Sono diversi i monumenti da visitare in città; alcuni li vedremo nel pomeriggio altri domattina.
Arriviamo subito alla Rathausplatz, piazza del Municipio che ospita la Perlachturm, la torre alta 70 metri, la chiesa di St. Peter, il Municipio e la Augustusbrunnen, la fontana realizzata nel 1575 in onore del fondatore della città.
Da qui parte la Maximilianstrasse, principale via di Augsburg che termina nella Ulrich-platz. Da vedere la Merkurbrunnen e una serie di eleganti palazzi appartenuti alle più ricche famiglie della città. Alla fine della via si trova il santuario di St. Ulrich und Afra che custodisce la tomba del martire Afra, morto nell’anno 304.
Questa via e quelle circostanti sono sicuramente il centro della vita della città vista la grande presenza di negozi di vario genere, di locali e soprattutto di gente che passeggia.
Anche noi ci immergiamo fra le tante persone ed ammiriamo le varie vie e molti dei suoi negozietti, dedicandoci anche ad un po’ di shopping.
Passeggiando notiamo che i turisti in giro sono veramente pochi.
Sono le 18.00 quando rientriamo in hotel per una pausa di relax e per prepararci per la cena. Scegliamo fra alcuni dei locali visti nel pomeriggio una steak house, John Benton in Karolinen Strasse, non lontano dal municipio.
Per questa sera decidiamo di non mangiare la cucina locale ma assaggiamo due ottime steak al pepe verde e con salsa al cognac (26,80 euro).
Dopo cena usciamo per una passeggiata ma notiamo che anche qui, come nelle altre cittadine, la gente in giro e’ veramente poca, salvo qualche gruppo di ragazzi seduti ai tavolini all’aperto dei bar.
Verso le 22.00 rientriamo in hotel.

26 aprile
Anche oggi la giornata si presenta splendida con un cielo blu come quello delle cartoline.
Prima delle 8.00 siamo già a fare colazione al buffet dove anche oggi ci chiedono se voliamo l’uovo.
Terminata la colazione e saldato il nostro conto ( 74 euro) usciamo per vedere le ultime cose tralasciate nel pomeriggio di ieri.
Per prima cosa andiamo verso l’imponente Duomo cittadino con le due torri campanarie gemelle. Entriamo nel Duomo (a differenza di altri luoghi qui le chiese sono gratuite) dove ammiriamo le più antiche vetrate della Germania (1130). A fianco dell’edificio si trovano il chiostro e resti di edifici romani.
La nostra ultima visita della città e’ la Fuggerei. Si tratta di un piccola cittadella nata per ospitare gli abitanti cattolici della città poveri o indigenti, e far anche produrre loro lavoro in qualità di artigiani, salariati, ecc. onde evitargli di continuare a vivere di elemosina. Fautore di tutto cio’ fu Jakob Fugger nel 1514, che mise a disposizione per le spese di costruzione 10.000 fiorini del suo immenso patrimonio.
Si tratta del più antico esempio di edilizia sociale del mondo ed era anche una abilissima mossa di “immagine” e di “public relations” del ‘500.
In tutto ci sono 147 appartamenti distribuiti in 67 case a due piani, l’affitto simbolico era di 1 fiorino più un obbligo spirituale: recitare ogni giorno una preghiera per i membri della famiglia Fugger e vivere da bravi credenti.
Per visitare il quartiere si paga un biglietto di ingresso (2 euro). In uno degli edifici è stata allestito un piccolo museo per illustrare lo stile delle abitazioni ed il modo di vivere degli abitanti della Fuggerei nel ‘500.
Oggi le case ospitano principalmente coppie di anziani che vivono con la pensione minima.
Terminata la visita riprendiamo l’auto e ci dirigiamo verso la prossima tappa, la cittadina di Donauwörth che sorge su una collina alla confluenza del Danubio con il Wörnitz. Originariamente era una piccola comunità di pescatori.
Da vedere e’ la Reichsstrasse, l’asse del centro storico che congiunge il Rathaus con il palazzo dei Fugger, è contraddistinta da case borghesi con variopinte facciate in stile svevo-bavarese e rappresenta una delle più belle strade della Germania meridionale.
Qui troviamo anche un supermercato che vende prodotti per la cura del corpo in formati mini utili per le nostre vacanze.
Prossima nostra tappa e’ la bellissima cittadina medioevale di Dinkelsbühl con la medioevale cinta muraria e le sue 16 torri e 4 porte.
Lasciamo l’auto in un parcheggio gratuito appena fuori le mura ed entriamo attraverso una delle porte.
All’interno delle mura e’ possibile parcheggiare ma per una sosta massima di un’ora.
Nel centro storico della città si trovano numerose e ben conservate case a graticcio, del XV e XVI secolo e la chiesa di St. Georg, dalle slanciate linee tardo gotiche e considerata una delle più belle della Germania meridionale.
Meritano di essere visti il mercato del vino (Weinmarkt), l’antica birreria Ratsherrentrinkstube (oggi Gustav-Adolf-Haus), il pittoresco albergo Deutsches Haus, lo Schranne (antico magazzino dei viveri), l’Hezelhof, il castello dell’Ordine Teutonico, il rione dei pittori (Malerwinkel) che si trova accanto allo “stagno di Rothenburg” con la torre Faulturm.
Qui ci fermiamo per il pranzo all’interno di una forneria che svolge anche il servizio di bar spendendo una vera miseria (7,80 euro).
Ci fermiamo nella cittadina per circa tre ore girovagando nelle sue splendide stradine ed approfittando per scattare qualche fotografia. La cittadina e’ davvero splendida …… peccato solo per i lavori di ristrutturazione del centro storico.
Terminata la visita ci dirigiamo verso la nostra ultima tappa della Romantische Strasse, Rothenburg o.d.T. dove abbiamo prenotato la nostra ultima notte in Baviera.
Anche qui ci siamo affidati a www.booking.com ed abbiamo scelto la Gasthof Breiterle. L’hotel si trova all’interno delle medievali mura cittadine proprio di fronte alla Porta di Röder, vicino al famoso negozio di ferramenta Gerlach, situato nel centro della città vecchia. Senza nessun problema, guidati dal navigatore arriviamo anche qui proprio di fronte all’hotel che dispone anche di un parcheggio privato.
Già dal breve percorso in auto la cittadina appare molto bella e particolare e ce ne accorgeremo appena usciti dall’hotel dopo aver sistemato i bagagli in stanza.
Rothenburg ob der Tauber è una delle cittadine “minori” della Baviera ma emerge per essere un gioiello dell’arte medievale. La città si trova a 425 metri d’altezza e vanta un grande numero di alberghi, pensioni e ristoranti questo perché è molto visitata dai turisti soprattutto giapponesi.
L’origine della città risale al X secolo quando sorse il castello dei Conti di Rothenburg e per tutto il 1100 Rothenburg godette di un periodo molto fiorente e positivo. Nel 1945 durante la seconda guerra mondiale subisce un terribile bombardamento che distrugge buona parte del centro storico. Si procede subito ad un enorme lavoro di ricostruzione tanto che oggi si può ammirare la città in tutta la sua ritrovata bellezza.
Punto centrale della città e’ la Marktplatz (piazza del mercato), luogo principale della vita cittadina su cui si affaccia la Rathaus (municipio). Il grande edificio del municipio è caratterizzato da due differenti stili architettonici: una parte risale al periodo gotico mentre la facciata principale sulla Marktplatz è in stile rinascimentale.
La strada principale di Rothenburg è la Herrngasse che collega la piazza con i Burggarten, giardini del castello. La via rispecchia la caratteristica tipica della Baviera con le abitazioni dalle facciate con stili e colori diversi, balconi ricchi di fiori dai colori accesi e molti negozi. La caratteristica principale è la grande cinta muraria che racchiude la città e le porte d’accesso. Una parte della mura sono percorribili a piedi e permettono di ammirare la città dall’alto.
Tutte le vie sono piene di negozi caratteristici con bellissime insegne di ferro battuto.
Ma fra tutti c’e’ soprattutto un negozio che merita di essere visitato. Si tratta del negozio fondato dalla famiglia Wohlfahrt ed interamente dedicato al mondo del Natale. Ovviamente noi non possiamo non entrare ed immergerci nello splendido clima natalizio (……… chissà che effetto visitare questa cittadina durante le festività natalizie). Ne usciamo dopo un bel po’ con qualche addobbo da appendere sul nostro albero di Natale.
Fra tutte le cittadine viste sino ad ora Rothenburg e’ sicuramente la più bella e particolare e, tra l’altro, anche quella con il maggior numero di turisti.
Per cene ci fermiamo in un ristorante nella piazza principale dove assaggiamo gli spatzle ed un piatto di carni bavaresi (22 euro).
Dopo cena usciamo per una passeggiata serale e ci accorgiamo che la maggior parte dei turisti del pomeriggio se ne è andata lasciando qua e la’ solo qualche gruppetto di turisti giapponesi.
Siamo cosi’ arrivati alla nostra ultima notte di vacanza.
Domani in giornata rientreremo verso casa.

27 aprile
Come tutte le cose belle anche le vacanze finisco e si deve rientrare a casa (……… stiamo pero’ già pensando alle prossime vacanze!!!).
Facciamo colazione al buffet dell’hotel e saldiamo il conto (65 euro).
Prima di ripartire facciamo un’ultima passeggiata per Rothenburg scoprendo ancora angoli molto caratteristici.
Verso le nove e trenta riprendiamo la via di casa.
Decidiamo di fare tappa ad Innsbruck, in Austria vista qualche anno fa nel periodo natalizio.
Poco dopo l”una, dopo una breve sosta, arriviamo ad Innsbruck e lasciamo l’auto in un parcheggio a pagamento a pochi passi dal centro storico.
Per prima cosa cerchiamo un posto dove pranzare ed anche qui scegliamo una forneria dove spendiamo 7 euro.
Decidiamo di fermarci per poco visto che in passato l’abbiamo già vista bene e ci accontentiamo di una passeggiata in una delle vie più antiche caratterizzata da negozi con splendide insegne in ferro battuto. Non possiamo non ammirare la casa con il tetto d’oro.
Non manca nemmeno una visita allo store di Swarowsky e ad un vicino negozio interamente dedicato al Natale.
Dopo qualche fotografia ripartiamo alla volta di casa, senza incontrare nessuna coda.

Cosa dire di questa vacanza ???

E’ stata una vacanza molto bella sia dal punto di vista meteorologico che dal punto di vista culturale.
Abbiamo avuto l’opportunità di vedere paesaggi magnifici e nello stesso tempo anche interessanti monumenti.
Dei castelli di Ludwing ho già detto molto. Sono veramente molto particolari, Neuscwanstein, in particolare.
Un analogo discorso si può fare anche per la Romantische Strasse. Tutti i paesini che abbiamo visto sono veramente molto belli e particolari ed , imperdibili, sono sicuramente Fussen, Augsburg, Dinkelsbühl e Rothenburg.
Per quanto riguarda la gastronomia, a differenza delle aspettative, ci siamo trovati molto bene affidandoci ovviamente alla cucina locale.
Forse l’unico problema sono state le colazioni; infatti, noi propendiamo maggiormente verso colazioni incentrate sul dolce, mentre, invece, la tendenza dei tedeschi e’ più indirizzata verso il salato.
Fra i piatti da assaggiare sicuramente gli spatzle (devo ringraziare ancora Marzia per il suggerimento) ed i piatti a base di maiale affumicato.
Per l’organizzazione della vacanza accanto al già nominato www.booking.it, ci siamo affidati alle informazioni del sito www.tuttobaviera.it, molto utile per reperire informazioni complete ed aggiornate.
L’unica guida che abbiamo utilizzato e’ stata una Guida ai Castelli di Ludwing acquistata in un negozio di souvenir a Prien in cui si trovano le descrizioni complete dei castelli, ma soprattutto splendide fotografie dei suoi interni.

Potete trovare le immagini del racconto nel sito FotoinViaggio

Il Viaggio Fai da Te – Hotel consigliati in Baviera

 

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