"Volare" a Vienna

Lago de Atitlan - Foto Chensiyuan

di Giada Franco –  
Un tripudio di colori, sorrisi gratuiti ma grezzi, forme dei paesaggi in continuo movimento e mai piatti. In Guatemala si intravede un forte tratto ancestrale nelle chiese dai tetti crollati, negli abitanti con gli zigomi alti e la statura bassa riconducibili alle origini Maya, nei vestiti tradizionali che le donne indossano per andare al mercato.

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Foto Pierluigi Cortesi

La Via Francigena in gravel bike

di Pierluigi Cortesi
18-25 maggio 2018

Premessa: Si è concluso, a cinque anni di distanza dal primo, il secondo cicloviaggio sulla Via Francigena. Rispetto al precedente la differenza principale consiste nel fatto che quello era in solitaria e seguiva il percorso per biciclette, su asfalto o su buone strade bianche; questo invece ha seguito senza quasi eccezioni l’impegnativo tracciato “pedonale”, risultando così più faticoso e più lento.

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di Pierluigi Cortesi
Pedalando tra Noricum e Raetia e
scendendo lungo la Via Claudia Augusta.

Giovedì 14 luglio, giorno della partenza

Giorno fatidico (mica è da tutti partire nell’anniversario della Presa della Bastiglia) … e faticoso: tre cambi di treno e un viaggio da Livorno a Bressanone di quasi 8 ore (e altrettanti litri di sudore) delle quali un paio regalate all’attesa delle coincidenze.

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Trichy - India del sud - Markos.it

di Marco –
Un viaggio nel sud dell’India, tre settimane intense tra Tamil Nadu e Kerala, sfidando la sorte lungo le strade indiane, dove le precedenze sono regolate dai decibel dei clacson e i sorpassi dal caso e dalla fortuna, a bordo di una Maruti nera.

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di Lorena –
Che tu sia alla ricerca di mare, montagna o laghi, l’Italia ha sempre un sacco di opzioni da offrire per posti che ti lasceranno senza fiato. Uno di questi è sicuramente la Sardegna, principalmente conosciuta per le sue spiagge da sogno, ma che nasconde molto altro ancora. È anche vero che non è una delle regioni più facili da visitare con i mezzi pubblici, infatti è essenziale avere un mezzo proprio. La soluzione perfetta in questo caso e per questa regione è senza dubbio il camper! 

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Thailandia Foto MarkosIt

di Francesca Pierantoni
Bangkok giorno 1.
Appena aperte le sliding doors dell’aeroporto sono stata inglobata da un blob di smog e caos primordiale. Ho dormito 2 ore negli ultimi due giorni, e questo non aiuta a sopportare il clima. Caldo come a Bologna quando si sta malissimo moltiplicato per 4, però umido…. ma umido davvero.
Budda è bellissimo. Ma forse io sono induista. Sto cercando di capire.
Bangkok ha dimensioni che un cervello europeo non può comprendere. Tipo che per portarti “a un albergo vicino” ci vuole un’ora. In più, i taxisti sono rinunciatari. Se non sanno dove ti devono portare ti scaricano in mezzo alle puzze della strada.

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di Francesca Pierantoni
Giorno 1
Arcobaleni
Il mio zaino è azzurro. Quello di Cristina è verde. Io sorrido alla hostess di Iberia che porta un rossetto con lo stesso punto di rosso della bandiera spagnola. Fuori dal finestrino tondo brilla il giallo del sole di Madrid. Il mignolo del mio piede sinistro continua ad essere viola, dopo che me lo sono sfranto contro il frigo a due giorni dalla partenza (infatti ho addosso le Ipanema nere, le Reebok bianche non riesco ancora a metterle. Troppo male). I nostri blues, le piccole o grandi malinconie ci pesano come zavorre. Per questo siamo partite. Per svuotare gli zaini da tutto ciò che non seve più. Per cercare una trasparenza.

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New York - Foto Francesca Pierantoni

di Francesca Pierantoni
Giorno 1: Milano – Düsseldorf – New York Gli Stati Uniti, si sa, hanno una politica di controllo immigrazione ferrea. Per entrare negli USA non si transige. Devi mettere le crocette. Ti danno un modulo dove sottoscrivi che sei sano di mente. Che non ti droghi. Che non sei mai stato comunista. Che non nutri sentimenti antiamericani. E che non stai pianificando attacchi terroristici. Ora. Come io ho mentito sulla cosa dei comunisti, chi mi dice che il tipo seduto nel sedile dietro non pianifichi attacchi terroristici? Gli americani non se lo pongono. Se metti la crocetta si fidano. Che teneroni.

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