di Gabriele Formentini –
Il viaggio è di quelli che sogni di fare almeno una volta nella vita. L’obiettivo? Vedere uno dei fenomeni naturali più spettacolari al mondo: l’Aurora Boreale. Tanti sono i nomi utilizzati per questo fenomeno la cui causa è da ricercare nell’interazione del vento solare con la magnetosfera e l’atmosfera terrestre, ma uno tra tutti rende meglio l’idea: “la Dama Sfuggente”. I popoli lapponi portano un profondo rispetto per le luci del nord e quando si rivolgono alla Dama Sfuggente lo fanno a bassa voce quasi sussurrando, per la paura ancestrale che lei possa portarti via con sé solo se osi schernirla. In effetti quando ti ritrovi con il naso all’insù, circondato dalle tenebre e dal tepore di un abbigliamento tecnico, vieni letteralmente conquistato dalla magia del posto e, nel momento in cui i primi bagliori di luce iniziano a solcare il cielo nero pece, allora senti l’emozione salire dentro di te. E quando l’Aurora appare in tutta la sua bellezza ed inizia la sua danza in cielo con pennellate di colore verde che compaiono e scompaiono avvolgendosi su sé stesse, inizi a sentirti piccolo piccolo con i brividi che scorrono lungo tutto il corpo e lo spettacolo ti lascia a bocca aperta. E’ una di quelle visioni che non si possono descrivere a parole ma che bisogna per forza di cose vivere in prima persona e ti lasciano dentro un ricordo fatto non solo di immagini impresse indelebilmente nella mente, ma di sensazioni vere e proprie.
Ammirare l’Aurora Boreale mi ha dato la stessa forte emozione che ho provato in altri viaggi dedicati ad altrettanti fenomeni naturali che possiamo definire tranquillamente incredibili o che perlomeno riescono a far emergere dentro di noi le paure più primordiali che i nostri antenati sicuramente avevano provato al loro cospetto: le eclissi totali di Sole e i tornado delle Great Plains americane.
La Lapponia svedese offre un paesaggio invernale di una bellezza sconfinata. Quando si lasciano le nostre caotiche città per volare fino ad una latitudine superiore a quella del circolo polare artico, sembra quasi di entrare in un mondo magico dove la neve ha la capacità di ovattare non solo i rumori ma anche i ritmi di vita. Scendendo dalla scaletta dell’aereo e mettendo i piedi sulla pista ghiacciata dell’aeroporto di Kiruna con il Sole che a mezzogiorno non riesce neppure a fare capolino da dietro le basse colline circostanti, si comprende che quello che sta per cominciare sarà un viaggio che difficilmente si potrà scordare.
Kiruna è una città mineraria e i giacimenti di ferro che sprofondano nelle viscere della Terra a chilometri di profondità rappresentano il motivo per cui alcune decine di migliaia di persone hanno scelto questo remoto avamposto minerario per vivere e lavorare. Ma se il sottosuolo dà da vivere alle persone, sono soprattutto la natura e il cielo che spingono i turisti a spingersi fin a quelle latitudini. Così la fatica di cambiare due-tre aerei per arrivare fin lassù è poca cosa rispetto a quello che si riporta a casa nello zaino, tra fotografie, ricordi, immagini, emozioni, sensazioni, odori…
Andare a caccia di aurore boreali significa riuscire ad ottimizzare le probabilità di avvistare questo sfuggente fenomeno: per questo è meglio non improvvisare, ma piuttosto affidarsi a qualcuno che ha l’esperienza per offrire i consigli migliori. I parametri in gioco sono molti ed il successo di un viaggio del genere non dipende solo dalla fortuna ma anche e soprattutto da un’attenta preparazione. Quante dita vi mangereste se dopo aver passato una notte intera a scattare fotografie al buio, vi accorgeste che non vi è una sola fotografia che sia all’altezza di quello che hanno visto i vostri occhi? Così quando si decide di intraprendere un tale viaggio occorre essere preparati al fatto che non vi è garanzia assoluta di avvistare l’Aurora Boreale, ma solo una probabilità più o meno alta che è strettamente correlata alle caratteristiche del viaggio che si vuole fare.
La Lapponia svedese nei dintorni di Kiruna è in grado di offrire tutto quello che ci si può aspettare da un’avventura invernale. E sono proprio le svariatissime escursioni che si possono fare durante le ore di blue-daylight (la luce azzurrognala che domina il paesaggio nelle ore centrali del giorno nel pieno dell’inverno polare) oppure avvolti dal buio della notte, a regalare quelle forti emozioni che non dimenticherete mai; e anche se alla fine la Dama sfuggente non si sarà fatta vedere, esse saranno valse da sole il viaggio.
L’abbaiare dei cani che a fatica riuscite a trattenere con le redini della vostra slitta tanta è la loro voglia di correre, lo scricchiolio della neve sotto le racchette da neve che portate ai piedi nella passeggiata avvolti dal silenzio del bosco, il tepore di una tenda dove sorseggiare un caffè bollente, la potenza di una motoslitta che cavalcate quasi volando sulla superficie di un lago ghiacciato, lo scorgere un maestoso alce nel suo ambiente naturale o un branco di renne che “pascolano” libere, l’adrenalina frammista a paura che provate strisciando dentro una grotta artica o la forza che vi sentite nei muscoli delle braccia e delle gambe scalando una cascata di ghiaccio e le sensazioni che vi trasmette la salita in seggiovia all’Aurora Sky Station avvolti dal buio della notte con un numero di stelle sopra di voi che mai prima avevate visto, sono solo alcune delle emozioni che è possibile vivere in un viaggio del genere e che vi porterete dentro per sempre.
Un viaggio a caccia di aurore boreali è alla portata di tutti, ma è importante affidarsi ad un partner che è in grado di soddisfare le più svariate esigenze con una provata esperienza sul campo e con le conoscenze tecniche e scientifiche che possono offrire la maggior probabilità di successo in base alle proprie aspettative. Dietro al sito internet www.auroreboreali.it c’è un’agenzia svedese particolare, fondata da un astronomo italiano e specializzata esclusivamente in viaggi dedicati al fenomeno dell’Aurora Boreale, che offre oltre ad innumerevoli informazioni pratiche e tecniche sul fenomeno delle aurore boreali, anche la possibilità di organizzare il viaggio dei sogni in base ai proprio desideri. Non rimane altro che programmare la propria avventura artica. Il 2013 sarà l’anno delle aurore boreali grazie al massimo dell’attività solare che la NASA prevede arrivare proprio durante il prossimo anno. Quale miglior occasione quindi per lasciarsi ammaliare dalle danze della “Dama Sfuggente”?
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