di Marco –
Ciao! E’ un po’ che non ci vediamo, se sei libero nel week-end potremmo incontrarci e bere qualcosa insieme. Si’? Perfetto che ne diresti di una buona horchata da Daniel… organizzo io, ti faccio sapere. Due chiacchiere davanti ad un buon bicchiere non si rifiutano mai, ma il dubbio rimane: Daniel? Non conosco nessun locale con questo nome e cos’è una horchata? Forse un cocktail di nuova creazione.
L’enigma si svela il mattino dopo quando fra le mail trovo la carta d’imbarco di un volo low cost per Valencia. “Daniel” è il nome della più famosa tra le horchaterie di Alboraya, un paesino a pochi chilometri da Valencia, e l’ horchata altro non è che un rinfrescante miscuglio di acqua, zucchero e una specie di tubero dolce chiamato chufa che cresce nelle pianure circostanti.
A questo punto non resta che organizzarmi per queste improvvise e inaspettate vacanze a Valencia e cercare qualche informazione sul sito istituzionale della Fondazione Valencia Turismo dove scopro, tra l’altro, che con 54 euro è possibile acquistare una carta turistica valida per tre giorni che comprende l’entrata alla Città delle Arti e delle Scienze, e include il trasporto pubblico gratuito (valido anche per il treno dall’ aeroporto). La Vlc Travel Card permette inoltre l’ingresso ai musei e monumenti municipali e assicura sconti fino al 50% per servizi turistici, tempo libero, negozi e ristoranti convenzionati. Altre utili informazioni le trovo in un racconto di viaggio di Valentina e Michele dal titolo “Tutta Valencia nel nostro viaggio di Pasqua”.
Il primo assaggio della città, la terza in ordine di grandezza in Spagna dopo Madrid e Barcellona, lo facciamo esplorando il centro storico e il meraviglioso Barrio del Carmen, attraversato da quella che in epoca medioevale era la strada principale della città, e ora sede di diversi musei, gallerie e boutique. La zona al calar del sole si trasforma nel centro della movida notturna grazie ai locali di cui è punteggiata.
Da non perdere una visita al Mercado Central, uno splendido edificio in stile modernista costruito agli inizi del ‘900, che ospita il più grande mercato di prodotti freschi d’ Europa. Vale la pena di fermarsi a pranzo nei ristorantini low cost o fare uno spuntino in uno dei tanti banchi di street food spagnolo e internazionale.
In una città che ha 300 giorni di sole l’anno non si può mancare di fare una passeggiata nei Giardini Turia, un intreccio di nove chilometri di sentieri, alberi e fontane, creato negli anni ’60 durate i lavori di deviazione del fiume che attraversa la città, in un alternarsi tra il verde degli alberi e l’azzurro del cielo sgombro di nubi.
La grande attrazione di Valencia, e uno dei luoghi più visitati di tutta la Spagna, è la Ciutat de les Arts i les Ciències il capolavoro architettonico futuristico di Santiago Calatrava che dal 2000, anno della sua inaugurazione, è stato visitato da oltre 27 milioni di persone.
La struttura colossale ospita un cinema IMAX (situato nell’Hemisfèric), insieme all’acquario più grande d’Europa, l’Oceanogràfic, con oltre 500 specie marine; Le mostre educative interattive del Museo della Scienza di Príncipe Felipe, il Palazzo delle Arti Regina Sofia sede del Teatro dell’Opera della città, nonché l’imponente ponte dell’ Assut de l’Or e l’Agora, dove si svolge il torneo di tennis Valencia Open 500 .
Alla periferia nord-ovest di Valencia si trova il Bioparco, un interessante progetto di conservazione con più di 4.000 animali di 250 specie. E ‘ costruito con la filosofia dello “zoo-immersion” che mira a immergere i visitatori in una fedele ricreazione degli habitat naturali. In uno spazio di circa 100 ettari si può passeggiare a piedi dalla savana alle foreste del Madagascar e dell’Africa equatoriale e vedere gli animali nativi di ogni habitat. Per pranzo si può sostare in un ristorante con vista sulle giraffe e sugli elefanti della savana con i ritmi della musica africana in sottofondo.
Occorre essere amanti del buon cibo per apprezzare al meglio le tapas di Valencia. Andare per “taperie” come in una caccia al tesoro scoprendo i sapori più ammalianti in piccole porzioni.
Alla domanda dove mangiare a Valencia ? la risposta è: ovunque! Da ovest ad est, da nord a sud, la città è traboccante di affascinanti locali, tradizionali e luoghi di tendenza. Si passa da ristoranti con oltre cento anni di storia e rinomati per il loro gusto nella scelta dei migliori prodotti locali, passando a concetti più innovativi o alla rivitalizzazione degli spazi tradizionali. In centro città, ci sono ottimi punti gourmet con grande selezione di prosciutti e salsicce, acciughe, tagli di tonno selezionati e vini tradizionali.
Riso, carne marinata, verdure verdi, aglio, pomodori e fagioli, ai quali si aggiungono lumache, brodo e spezie, come paprica, zafferano e rosmarino e a volte anche frutti di mare, preparati nella tipica paellera danno vita al più tradizionale e conosciuto tra i piatti locali: la Paella alla Valenciana. Non perdete l’occasione di assaporarla in uno dei locali frequentati dalla gente del luogo.