Acquari e bimbi (ma non solo)

di Monica Palazzi –
Quattro idee lungo lo Stivale, perché questa potrebbe essere un’idea alternativa al mare in quanto, magari, quest’ultimo e la spiaggia non sono usufruibili tutto l’anno (ad esempio, perché sono troppo lontani da casa e tu non hai la possibilità di farti un week end lungo) e allora che cosa c’è di meglio degli acquari?

Negli acquari potrai scoprire tante bellezze, quasi meglio di quello che potresti vedere direttamente al mare e, difatti, che cosa si potrebbe essere di più bello che osservare, ad esempio, praticamente faccia a faccia, le tartarughe Caretta Caretta così come gli squali oppure tantissime altre specie marine che normalmente non riusciresti ad avvistare stando sulla spiaggia? 😊

Il mondo degli acquari è, certamente, l’ideale per i più piccoli ma lo è anche per gli adulti che potranno andare alla scoperta di un modo unico (e, per lo più, sconosciuto) anche senza bagnarsi i piedi e passeggiando lungo la spiaggia! 😉

Acquari e bimbi (ma non solo) quattro idee lungo lo Stivale

Genova e il suo Acquario

L’Acquario di Genova, Liguria, è probabilmente il più famoso sia nei confini nazionali sia all’estero.

Il progetto è dell’Architetto, italiano ma famoso in tutto il globo, Ettore Piano che fu inaugurato nel 1992 in concomitanza con l’Expo.

Ha diversi percorsi sia educativi sia, allo stesso tempo, interattivi ed ha lo scopo di far conoscere le specie marine ai bambini.

Se i bambini hanno tra i 7 e gli 11 anni potranno vivere un’esperienza davvero unica, quasi, magica!

Come mai?

Semplice perché potranno restare davanti alla vasca degli squali una notte intera.



Durante le ore notturne si potrà osservare sia la vita “serale” di questo gigantesco predatore del mare sia degli altri ospiti che popolano la vasca.

I ragazzini non dovranno portare nulla di nulla in quanto le brandine sono preparate dagli organizzatori e alla mattina ci sarà anche la colazione.

Per maggiori informazioni clicca qui https://www.acquariodigenova.it/notte-con-gli-squali


Livorno e il suo Acquario

L’Acquario di Livorno che si trova nei pressi della rinomata Terrazza Mascagni è stato inaugurato nel 1937 per essere però distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale.

Fu ricostruito in seguito e attualmente qui ci sono ben 33 vasche che ospitano specie che vengono da qualsiasi parte del mondo.

Dal 2017 l’Acquario di Livorno è diventato ufficialmente Centro di Recupero di Lunga Degenza relativamente alle tartarughe marine ed è il solo nel suo genere nella regione Toscana.

I percorsi educativi non mancano in quanto, volendo, si potrà pure andare alla scoperta della zona dove gli animali sono curati oppure di quella dove, i più piccoli, sono accuditi fino a quando poi non avranno “i numeri” per andare nelle vasche da esposizione.

Per maggiori informazioni clicca qui https://www.acquariodilivorno.it/

Napoli e il suo Acquario

L’Acquario di Napoli è nella Stazione Zoologica Anton Dohrn.

Qui hanno trovato dimora svariate specie di pesci che arrivano da ogni parte del globo anzi l’Acquario di Napoli ha anche un suo primato in quanto risulta essere il primo “acquario pubblico italiano” con tanto di stazione d’osservazione sia della fauna sia della flora marina del mar Mediterraneo.

Degno di nota, secondo me, è la ricostruzione del Murenario (nda luogo dove si allevano le murene) di epoca romana e di cui si ha traccia nella zona archeologica sommersa di Gaiola.

Per maggiori informazioni clicca qui https://fondazionedohrn.it/home/aquarium/

Sardegna e i suoi Acquari

In Sardegna avrai modo di vedere degli Acquari che sono tra i più ricchi di pesci tropicali a livello nazionale.

In quello di Alghero c’è, ad esempio, il pesce pietra che richiama una roccia incrostata e piena di coralli oppure i piranha o la tartaruga Caretta Caretta ma anche la murena verde tropicale.

Un vero e proprio paradiso per i bambini che sono, forse, i maggiori amanti del genere, ma (probabilmente) non solo loro apprezzeranno questo fantastico mondo marino.

Molto bello è anche l’Acquario di Gala Gonone nei pressi di Orosei con tanto di percorso “tattile” che vuole insegnare ai più piccoli come interagire nella maniera più corretta con gli animali ma anche far scoprire i profumi e i colori stupendi della macchia Mediterranea.

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