di Barbara –
Di ritorno dall’Uzbekistan vi lascio il mio itinerario e qualche nota tecnica. Nonostante il viaggio sia durato tre settimane, ho dovuto rinunciare a tante cose che avrei voluto inserire e quindi l’itinerario definitivo è il risultato di tanti cambiamenti e ripensamenti.
Per l’organizzazione ho utilizzato la guida Bradt, le pagine web di Advantour dove sono riportati moltissimi luoghi meritevoli di visita, anche minori e meno turistici https://www.advantour.com/uzbekistan e il forum di Caravanistan https://caravanistan.com/uzbekistan
Era tanto che volevo visitare l’Uzbekistan perché, città come Bukhara e Samarcanda, mi rimandavano a luoghi di grande fascino, al pari – ad esempio – di Timbuctù. Onestamente sono rimasta un po’ delusa principalmente perché preferisco luoghi più remoti e meno frequentati e l’Uzbekistan, almeno in questo periodo, è affollatissimo di gruppi da ogni parte del mondo. In effetti, ciò che ho preferito sono state l’escursione al lago Aral perché dietro ogni curva c’era un panorama diverso, la visita di Termez perché eravamo gli unici turisti accompagnati da una guida eccezionale e la scappata in Tajikistan per vedere i Seven Lakes.
Trasporti: voli acquistati circa 3 mesi prima sul sito di Turkish. Pagati 605 Euro a testa per la tratta Bologna / Istanbul / Urgench e Tashkent / Istanbul / Bologna. Ottima compagnia, voli puntualissimi.
Sul posto, i trasferimenti più lunghi li abbiamo fatti in treno, biglietti prenotati tramite il sito delle ferrovie uzbeche e pagati con carta di credito. Normalmente la vendita viene aperta 45 giorni prima della data di viaggio. Il biglietto è elettronico, non è necessario stamparlo, basta averlo sul cellulare. I treni veloci Afrosiyob sono molto molto confortevoli anche nella classe “standard”. Per i treni notturni ho prenotato i posti SV (LUX) per essere soli ed avere un po’ più di privacy oltre che di comfort. In questa classe ogni scompartimento ha solo 2 cuccette. Vengono fornite lenzuola, federa e asciugamano. La cabina é piuttosto semplice e non particolarmente pulita, quindi non fatevi fuorviare dalla sigla lux perché di lussuoso non c’è nulla ☺
Questa tipologia di posti è molto limitata, in ogni convoglio c’é solo una carrozza per un totale di 10 scompartimenti / 20 cuccette.
Il transfer da Khiva a Nukus l’abbiamo fatto con Islambek (che consiglio vivamente) https://islambektravel.uz e quello da Tahskent a Kokand con autista locale.
Nelle città ci siamo mossi quasi sempre a piedi o con i taxi, tranne a Tashkent dove c’è un’efficiente metropoliana. Purtroppo Yandex e consorelle (Yandex Go, Yango, YangMap) non funzionavano né via web, né con la App, molto probabilmente a causa delle sanzioni verso la Russia, nonostante avessi la sim locale. Ho comprato una Sim Ucell con 35GB da utilizzare soprattutto per Google Traduttore e Maps, comprensiva inoltre di telefonate locali illimitate, 2000 sms, WhatsApp, Facebook e altri social, valida un mese a 71000 Sum (circa 5,50 Euro)
In alternativa a Yandex, abbiamo utilizzato Yoko Taxi a Bukhara, Taxi OK a Samarcanda e Uklon a Tahskent, ma queste compagnie sono più care di Yandex e, soprattutto, hanno meno auto a disposizione. A volte abbiamo chiesto alla reception se potevano chiamarci un taxi Yandex con il loro cellulare.
Escursioni: ho prenotato 2 gg/1 notte al lago Aral con Besqala Travel che gestisce anche l’omonimo ostello a Nukus. L’escursione è davvero molto cara e quindi avevamo deciso di farla solo nel caso in cui fossimo riusciti a trovare altri 2 compagni di viaggio e così è stato. Tutte le comunicazioni sono avvenute via mail in inglese con Timur e Habib che sono stati estremamente efficienti e professionali. Tutto ok: auto, autista, tende per il pernotto, pranzi/cene, l’unica nota dolente i bagni del campo tendato che erano davvero indecenti, oserei dire inavvicinabili.
L’altra escursione è stata ai 7 lakes in Tajikistan, prenotata con Mr.Behzod Imomov di Tajikistan Mountain Travel. Per chi fosse interessato a questa escursione consiglio assolutamente di rivolgersi a questo operatore. Tutto perfetto: prenotato via Facebook/Messenger, senza versare alcun acconto. Un paio di giorni prima, Mr.Behzod mi ha inviato nome di autista e guida. Macchina nuova, autista prudente e attento (le strade sono strette e sterrate), guida simpatica, pranzo ottimo, prezzo più che onesto.
Valuta: siamo partiti con dollari perché tutti gli hotel e le escursioni ci sono state quotate in dollari. Poi abbiamo prelevato con carta di credito (funzionano sia le Visa, sia le Mastercard) i sum per pagare i ristoranti, i taxi, ecc.
Pernottamenti: prenotati sia con Booking (la maggioranza), sia direttamente. Abbiamo pagato dai 25 ai 35 USD a notte, quasi ovunque con colazione inclusa, tranne a Termez dove abbiamo pagato 50 US$ con mega colazione a buffet.
Ristoranti: noi abbiamo mangiato più che discretamente e non abbiamo avuto problemi intestinali. Il nostro piatto preferito è stato lo shashlik (spiedini cotti sulla brace) e le zuppe. Ma ci sono piaciuti anche i manti e i langman. Nei mercati abbiamo acquistato molto spesso i samsa, sia vegetariani, sia con carne e li abbiamo trovati sempre buonissimi. So che può sembrare un’eresia, ma non ho assaggiato il Plov ed ho evitato intingoli troppo grassi, anche perché faceva piuttosto caldo.
Per una cena per due considerate dai 5€ (nei ristoranti locali) ai 15€ (nei ristoranti turistici) bevande comprese.
Lingua: quasi nessuno conosce l’inglese, ci siamo aiutati con Google Traduttore che ha anche l’opzione “foto” utile per tradurre i caratteri cirillici dai menu dei ristoranti.
Ecco l’itinerario del viaggio in Uzbekistan
21/9 – Bologna-Istanbul–Urgench. Partenza puntuale alle 19.25 con arrivo alle 7.00 del giorno dopo, scalo ad Istanbul rapido, così come le formalità di ingresso in Uzbekistan. Aeroporto microscopico, il bancomat non funzionava e il desk Ucell accettava solo SUM in contanti. Transfer a Khiva organizzato con Islambek, ma qualsiasi hotel è in grado di provvedere.
Pernotto presso Orzu B&B, situato nella città vecchia, ottima colazione, wifi, camera confortevole e pulita. Consigliato senza averci lasciato il cuore.
22/9 – Ore 7.00 transfer da aeroporto di Urgench a Khiva. Intera giornata a Khiva.
23/9 – Visita di Khiva
24/9 – Transfer a Nukus organizzato con Islambek. Lungo il tragitto visita di Ayaz Kala, Toprak Kala, Kizil Kala e Chilpik Kala. Arrivati a Nukus, facciamo due passi intorno all’ostello che è situato in ottima posizione.
Pernotto presso Family Guest house Friends-J, situato a due passi dal Museo Savitsky e dal bazar. E’ un ostello che ha anche camere doppie con bagno privato e wifi. Sono microscopiche, ma confortevoli. Buona colazione per 3 US$/pax. Il personale non parla inglese. Consigliato
25/9 – Puntualissimo alle 8 passa a prenderci l’autista con un grande 4×4. Troviamo a bordo già uno dei nostri due compagni di viaggio: è Matthias, tedesco. Facciamo una sosta veloce al Besquala per pagare quanto pattuito (in US$ e in contanti) e incontrare l’altro compagno: Karol, polacco. La prima tappa è a Moynaq per la visita del museo e della zona con le barche arenate. Pranziamo in una casa locale con ottimo cibo. Proseguiamo lungo strade sterrate attraverso zone desertiche punteggiate da torri di perforazione, poi lo Ustyurt Plateau e infine il lago Aral dove è possibile fare il bagno. Cena e notte al campo tendato che si trova in una posizione sopraelevata rispetto al lago. La zona è, ovviamente, priva di inquinamento luminoso ed è quindi possibile vedere un incredibile cielo stellato.
26/9 – sveglia presto per vedere l’alba (il sole sorge dal lago). Dopo colazione si riparte: oggi visiteremo il lago Sudochie, Urga, un vecchio villaggio di pescatori abbandonato; lungo il percorso incontreremo uomini a cavallo e cammelli bactriani in libertà. Pranzo a Kungrad. Prima di rientrare visita alla necropoli di Mizdakhan. Rientriamo a Nukus e veniamo lasciati allo stesso hotel, Family Guest house Friends-J (dove avevamo lasciato anche le valigie perché non aveva senso portarle al seguito).
27/9 – Dopo colazione visita del Museo Savitsky e del bazar di Nukus. Alle 13.25 treno per Bukhara che raggiungeremo dopo circa 9 ore di viaggio.
Pernotto a Lion GuestHouse. situato in posizione incredibile, a due passi dalla piazza Lyab-i Hauz e da uno dei bazar coperti, camera confortevole, wifi, colazione semplice. E’ gestito da marito e moglie, in pratica si è quasi in casa loro, non parlano una parola di inglese, ma sono molto gentili. Consigliato soprattutto per la posizione.
28/9 Visita di Bukhara
29/9 Visita di Bukhara
30/9 Visita dei dintorni di Bukhara (palazzo d’estate dell’Emiro e Khoja Bakhouddin Naqshbandi). Alle 15.46 treno Afrosiyob per Samarcanda dove arriviamo dopo un’ora e 45 di viaggio.
Pernotto a Nursultan Grand Guest House, anche questo b&b è situato in posizione strategica a due passi dal Registan, dal bazar e dalla moschea Bibi-Khanym. La proprietaria Dilnoza parla inglese e si fa in 4 per accontentare i suoi ospiti. Camere pulitissime e confortevoli (anche se un po’ piccole), con wifi. E’ stato l’unico B&B, tra tutti quelli visitati, dove veniva rifatta la camera quotidianamente. Ottima colazione. Il tutto per 30$ a notte. Non cercate altro, andate ad occhi chiusi.
Se amate gli shashlik andate al ristorante Da Bobur, non lontano dal B&B a questa posizione gps 39.660823, 66.979094. Hanno anche spiedini vegetariani e la birra ☺.
1/10 – Visita di Samarcanda
2/10 – Escursione ai 7 Lakes, Tajikistan. Abbiamo prenotato con Tajikistan Mountain Travel, il nostro referente è stato Mr. Behzod Imomov. A Samarcanda, ci siamo piazzati sulla strada di fronte al Registan e subito si è fermato un taxi che con 120.000 sum (poco meno di 10 Euro) ci ha portato al confine Tajiko che dista circa 45 Km., un’ora di viaggio. Il passaggio di frontiera é molto semplice e non richiede visto. Meglio arrivare intorno alle 8/8.30 max perché altrimenti la fila si allunga. Di là dal confine ci aspettavano guida e autista. Siamo arrivati al 6° lago con varie soste panoramiche e dal 6° al 7° siamo saliti a piedi. Ritornati all’auto siamo ridiscesi a Panjakent dove abbiamo pranzato che erano quasi le 15 – Dopo pranzo siamo andati al sito dell’antica Panjakent con relativo museo, a seguire abbiamo visitato il Museo Rudaki e abbiamo concluso la giornata con il sito preistorico di Sarazm, risalente all’Età del Bronzo.
Verso le 18, quando il sole stava per tramontare, abbiamo ripassato il confine. Al rientro è stato un po’ più difficile trovare un taxi ad un prezzo decente perché a quell’ora non c’erano né molti taxi, né molti clienti. Con un po’ di pazienza siamo riusciti ad ottenere la stessa cifra del mattino anche se il mezzo era decisamente meno confortevole.
3/10 – Visita di Samarcanda. Alle 23.48 treno per Termez dove arriveremo dopo 10 ore di viaggio.
4/10 Arrivati alla stazione di Termez, troviamo ad attenderci la nostra guida Sergei Tel. +998 91 2376449, mail sergei_avtaev@mail.ru
E’ “amore a prima vista”. Sergei è appassionato, preparato, laureato in inglese, colto e pieno di interessi.
Rimane con noi tutto il giorno e ci riporta in hotel alle 8 di sera. Abbiamo visitato tutti i siti più importanti di Termez e dintorni (come la Stupa Zurmala, Karatepe e Fayaztepe), compreso il Museo Archeologico. Il tutto all’onestissimo prezzo di 60US$ compreso autista.
Pernottamento all’Asson Hotel assonhotel@gmail.com prenotato direttamente. Hotel centrale a due passi dal Museo, ottima camera, colazione a buffet stratosferica. Non c’è ascensore (lo specifico non perché lo ritenga fondamentale, ma visto il prezzo magari qualcuno se lo aspetta).
5/10 – Alle 8 Sergei e l’autista vengono a prenderci in hotel. Come primo sito visitiamo Alexander on the Oxus (Kampyr Tepe) e poi ci dirigiamo verso il Darbad Canyon. Visitiamo la zona intorno a Boysun, compresa la fortezza Kurganzol, un luogo isolatissimo, raggiungibile solo a piedi, circondato da montagne e vallate. Ottimo pranzo presso l’Hotel Gaza.
Ci salutiamo alla stazione di Boysun, dove alle 20.33 abbiamo il treno che in poco più di 12 ore ci porterà a Tashkent.
6/10 – Arrivati a Tashkent, ci aspettava l’autista che avevamo contattato per il transfer a Kokand. L’idea era quella di andare in treno, ma non c’erano coincidenze tra l’orario d’arrivo del treno da Boysun e quello in partenza da Tashkent per Kokand, e quindi abbiamo deciso per l’auto, anche perché ci dava la possibilità di vedere il panorama durante il transito del passo di montagna. In realtà diluviava ed era tutto coperto, quindi di paesaggio ne abbiamo visto proprio poco.
All’ora di pranzo arriviamo al Silk Road Kokand Hotel. Abbiamo deciso di concederci un piccolo lusso e abbiamo scelto questa struttura. Sicuramente bella e molto confortevole, ma con il senno del poi non la sceglierei più, anzi la sconsiglio proprio. Il pomeriggio abbiamo visitato la bella cittadina di Kokand compreso il palazzo di Khudáyár Khán e la Juma Mosque.
7/10 – L’itinerario di oggi prevedeva il trasferimento in taxi verso Rishtan per vedere le botteghe di ceramica. Il taxi ci avrebbe poi lasciato a Margilan dove avremmo pernottato per visitare il giorno dopo, domenica, il mercato di Kumtepa con rientro da Margilan a Tashknt in treno nel tardo pomeriggio. Purtroppo, qualche giorno prima, il proprietario del B&B ci ha cancellato la prenotazione per non meglio identificati motivi e non siamo riusciti a trovare un’altra struttura. Quindi abbiamo cambiato i piani: con un taxi siamo andati a Rishtan per vedere le botteghe di ceramica e a Margilan per visitare la fabbrica di seta, quella dove tingono i tessuti e la Said Akhmad-Khoja Madrasah per poi rientrare a Kokand dove alle 17.33 abbiamo preso il treno per Tashkent. In una giornata si riesce a fare tutto, compreso pranzo in ristorante.
Pernotto al Nest Inn. Ottima struttura, non centralissima, ma comoda rispetto alla metro che dista circa 1 Km. Camere grandi, molto confortevoli, wifi. Non servono la colazione. Costo: 35 US$, prezzo onestissimo considerando che si è a Tashkent.
8/10 – Visita di Tashkent. Oggi è domenica, poco traffico e tanta gente nei parchi che punteggiano la città. Abbiamo fatto una bellissima passeggiata lungo il fiume tra la Minor Mosque e la torre della televisione. A me Tashkent è piaciuta proprio tanto, pulita, ordinata, abbiamo cercato i pochi edifici in stile brutalista che ancora insistono in città. Abbiamo visitato tutti i siti più importanti, compresa la Galleria di Belle Arti dove, durante la nostra visita, era stata allestita la mostra “L’Italia veste il cinema”, dedicata ad alcuni dei costumi che hanno fatto la storia del cinema italiano. Dopo tante moschee e madrase abbiamo visitato la chiesa cattolica e quella ortodossa. Abbiamo dedicato tempo alle varie fermate della metro per apprezzarne l’architettura. Ci siamo goduti con calma il Chorsu Bazar. Siamo stati alla kitsch, ma simpatica Magic City.
9/10 – Visita di Tashkent
10/10 – Visita di Tashkent. Intorno alle 22.30 trasferimento in aeroporto da dove, alle 2.35, sarebbe partito, puntualissimo, il nostro volo per Istanbul.
11/10 – Arrivo a Bologna.