Cornovaglia, cosa vedere ancora

di Monica Palazzi –  
In Cornovaglia ci sono davvero tante cose da vedere che un secondo viaggio è praticamente d’obbligo e, quindi, eccomi di ritorno…

Quando andare in Cornovaglia?

La stagione migliore è l’estate tuttavia la Cornovaglia gode di un clima temperato oceanico perciò risulta essere la zona più mite e soleggiata dell’intero Regno Unito e difatti, per esempio, la temperatura media annua varia dagli 11,6 gradi della zona interna ai 9,8 gradi della costa.

Tuttavia io ci sono stata anche verso la fine di settembre e ti dirò che mi sono trovata tutto sommato bene!

Quali sono i piatti tipici della Cornovaglia?

Ci sono svariate specialità tuttavia qua ti indicherò quelle che preferisco personalmente.

La cornish pasty sono come dei panzerotti di pasta frolla con ripieno di verdure e carne, il granchio che deve essere però fresco di giornata e il gelato fior di latte che viene preparato con il latte delle Channel Islands.

Cornovglia cosa vedere

Cornovaglia cosa vedere ancora

Primo Giorno:

Tintagel e Port Isaac

La mia prima tappa è Tintagel che si trova sulla costa settentrionale della Cornovaglia.

È la prima cosa che vedo arrivando sono le rovine di una fortezza che risale al 1230 che si trova sul cocuzzolo di una scogliera che guarda sull’oceano.

Segnalo che questo luogo esatto fu indicato già nel XII secolo dallo scrittore Goffredo di Monmouth come il posto dove nacque re Artù.

La leggenda o storia narra che il re di Britannia, Pendragon, grazie a una magia di Mago Merlino avesse assunto le sembianze del duca di Cornovaglia e una volta entrato nel castello abbia passato la notte con la moglie del duca e così dopo nove mesi è nato re Artù.

Goffredo di Monmouth fu storico, scrittore e vescovo britannico che visse in epoca medievale. Le sue opere sono tutte quante in latino. In origine i suoi scritti furono considerati storici attualmente però sono viste e intese come opere di fantasia.

Ma torniamo a noi.

In questo luogo c’è una passerella (sconsigliata a chi soffre di vertigini) che è sospesa su di una gola a 60 metri d’altezza e che in questo modo può collegare la terra ferma al castello.



Il materiale di cui è fatta la passerella è acciaio, ardesia locale e quercia, tale passaggio era talmente sottile che venne detta “Din Tingell” ossia “la fortezza dall’entrata stretta”

Sempre qui a ricordare re Artù c’è tuttora una statua con le fattezze di Artù.

Sicuramente per stuzzicare la fantasia degli amanti del genere una mano è stata data anche dal ritrovamento, il 4 luglio 1998, proprio qua di una fortezza con un insediamento, si pensa che possa essere commerciale, che risale al V-VI secolo, ma soprattutto un frammento di materiale che è detto impropriamente “Artognou” e da qui “pietra di re Artù”. Tuttavia, in realtà, è un frammento di una lapide che riporta due iscrizioni.

Sotto ai ruderi del castello, infine, si apre la Grotta di Merlino che si riempie durante l’alta marea mentre per il resto del tempo è visitabile.

Per maggiori informazioni visitare il seguente sito internet https://www.english-heritage.org.uk/visit/places/tintagel-castle/

Il tempo di mangiare un boccone e, quindi, mi dirigo verso la mia seconda tappa.

Port Isaac è un villaggio di pescatori davvero molto carino.

È proprio uno di quei posti tipici della costa britannica ed è per questo motivo che ha fatto da sfondo a diversi film o telefilm.

Personalmente sono stata invogliata ad andarci per via della serie televisiva “Doc Martin” dove il protagonista è quel medico condotto non troppo simpatico che però è davvero un ottimo dottore!!

Per arrivare a Port Isaac devi lasciare la tua macchina in un parcheggio non troppo lontano dal borgo e poi fare un piacevole percorso pedonale che passa tutto a fianco della scogliera e così si arriva al villaggio che si trova attorno alla baia.

Port Isaac si compone di strade strette e ripide con delle casupole dai portoncini bassi con i tetti in ardesia … è un amore di villaggio …. Vederlo sul video è bello, ma dal vero è a dir poco stupendo!!

Secondo Giorno:

Eden Project e Polperro

Per arrivare all’Eden Project ci si deve spostare dalla costa, difatti è vicino alla città di Saint Austell, però ne vale sicuramente la pena.

È stato realizzato in una ex cava di caolino! Non sai che cosa sia il caolino? E’ presto detto! Il caolino è un materiale argilloso!

In quest’area si sono ricreati dei biomi (i biomi sono degli ambienti con del clima davvero particolare): uno mediterraneo, uno tropicale e un altro che si trova all’esterno e si sviluppa per circa 15 ettari che ripropone alla perfezione il clima inglese.

Gli altri due biomi, invece, sono all’interno di due biosfere grandissime in cui trovano dimora centomila piante che vengono da ogni dove.

Oltre a questa meraviglia c’è anche un centro per le mostre e svariati progetti educativi.

Per maggiori informazioni visitare il seguente sito internet https://www.edenproject.com/

Il tempo di mettere sotto i denti qualcosa e poi mi dirigo verso la mia ultima tappa.

Polperro che si trova non troppo lontano dall’Eden Project.

L’origine del nome “Polperro” potrebbe derivare sia dal nome del fiume Pol sia dal termine cornico “Porthpyra” che vuol dire “porto di Pyra” e Pyra è un nome proprio di persona.

Quando arriverai in questo borgo (se ci vai con la tua macchina) anche in questo caso sarai invitato a lasciarla nel parcheggio che si trova sulla collina per poi girare per il borgo o a piedi oppure con i mezzi pubblici.

Se camminare non è un problema è bello andare a piedi fino al villaggio dato che devi percorrere una facile strada in discesa (all’andata!!) così da vivere un’atmosfera dei tempi passati davvero incantevole e magica quasi unica.

Polperro è anch’esso un villaggio di pescatori con i tipici cottage di colore bianco e le finestre coloratissime.

Il villaggio si trova arroccato su di una scogliera che con il passare del tempo è diventato anche il porto (naturale). La sua ubicazione in passato la resa “la sede” dei contrabbandieri a cui oggi è dedicato anche un museo!! Da vedere assolutamente!!

Se hai modo di andare a Polperro di mercoledì ti consiglio di soffermarti fino a sera in quanto ogni mercoledì sera estivo il coro dei pescatori fa delle canzoni, davvero piacevoli, di fronte al mare.

Anche questo secondo giorno è terminato e non mi resta che rientrare anche perché devo preparare ancora i bagagli e devo sbrigarmi dato che domani sul presto si rientra a casa!!

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