Procida

di Monica Palazzi –  
Per visitarla bastano un paio di giorni però io proporrei di starci almeno una settimana in modo da alternare anche qualche giorno di mare e spiaggia che soprattutto qua meritano davvero di essere fatti anche per i non amanti della tintarella

Procida è l’isola del Golfo di Napoli che è diventata famosa grazie al libro di Elsa Morate “L’isola di Arturo” che racconta di un ragazzo che è orfano di madre trascorre la sua adolescenza su quest’isola aspettando il ritorno del padre.

Procida credo che meriti un passaggio anche perché è capitale italiana della cultura 2022. La nomina del ministero per i  Beni e le attività Culturali per il Turismo è stata fatta direttamente dal ministro Franceschini.

L’Isola ha una superficie di 3.7 km quadrati e una popolazione di poco superiore ai 10 mila abitanti. E’ facilmente raggiungibile in traghetto e la traversata dura circa 1 ora oppure in aliscafo dalla durata di mezz’ora.

Io l’ho trovata un’isola molto allegra con delle vedute davvero meravigliose e assai graziose. Credo che delle tre isole del Golfo di Napoli Procida sia quella meno alla moda, per lo meno fino ad ora, però più vera ed autentica



Isola di Procida, Panorama
Panorama dell’ isola di Procida

L’isola di Procida ha tre marine:

  • Marina Grande con il suo porto principale e dove si sbarca
  • Coricella che è il borgo dei pescatori
  • Chiaiolella che è la marina turistica collegata con un ponticello all’isolotto verde di Vivara.

Gran parte del suo litorale è tutelato dall’area marina protetta Regno di Nettuno. Quest’area è stata istituita con decreto del Ministero dell’Ambiente nel 2007 ed è nel golfo di Napoli tra Procida, Ischia e Vivara. Io ho trovato che le spiagge siano tutte facilmente raggiungibili e ve ne sono alcune anche libere come, ad esempio, quella della Chiaiolella sul Lungomare Colombo però certo lì bisogna andare in bassa stagione per poter trovare un posto con facilità altrimenti consiglio di andare in quelle a pagamento.

La sabbia  qui è scura e spessa per via della sua origine vulcanica

Nella parte più alta dell’Isola possiamo ammirare il borgo di Terra Murata che è il primo nucleo abitativo si trova l’Abazia di San Michele Arcangelo che è il Santo Patrono dell’Isola e si narra che quando apparve in cielo con la spada in pugno tanto bastò per far scappare i barbareschi che avevano assalito l’Isola. Questa chiesa si trova a circa 90 metri a picco sul mare. E’ una delle chiese più ricche e prestigiose del sud Italia. La sua struttura è del XI secolo seppur quella attuale sia del XV secolo in quanto è stata più volte distrutta e ricostruita.  E quindi anche dal punto di vista architettonico ci sono state diverse stratificazioni e modifiche. Poi sempre qui è possibile visitare anche il museo permanente del presepio che a me è piaciuto davvero molto. Quando ci sono andata io l’ingresso era libero però per maggiori informazioni contattare lo 081/8967612.

Da non perdere, sempre qui, il giro dei sotterranei in cui è possibile vedere pure un antico luogo di sepoltura.

Sempre qui sorge invece l’ex Penitenziario che è stato chiuso nel 1988 quando lo Stato lo cedette al Comune che spera di farlo diventare un polo culturale. In ogni modo l’ex carcere è davvero uno straordinario complesso monumentale che è costituito da quello che in origine era il Palazzo D’Avolas. E’ possibile visitarlo e la visita dura circa un’ora (include il cortile, l’edificio delle celle singole, la caserma delle guardie, il padiglione delle guardie, l’edificio dei veterani, la medicheria e tanto altro) al costo di 12 euro (per lo meno quando ci andai io) . Per maggiori informazioni contattare lo 081/18920446.

Molto belle anche le abitazioni tipiche scavate nel tufo e un esempio lo possiamo trovare, ad esempio, in Via del Borgo.

In piazza dei Martiri sulla sinistra scendendo da Terra Murata si trova la chiesa della Madonna delle Grazie e eretta nel 1679 su  una preesistente cappella che era sempre dedicata al culto di Maria. Questa piazza è , almeno secondo me, una delle più belle d’Italia perché le tonalità del colore del mare è in perfetto contrasto con il giallo della chiesa.

Una cosa molto carina che ti consiglio di andare a vedere è Marina Corricella ossia il borgo dei pescatori che è il più antico dell’isola in quanto risale al Settecento. E’ tutto un susseguirsi di archi,cupole, gradinate e facciate variopinte . E’ raggiungibile per mare oppure attraverso una delle quattro gradinate. Imperdibile per gli amanti del cinema la famosa piazzetta Massimo Troisi. Difatti in questa piccola isola si sono girati ben cinque film tra cui “il Postino” (appunto Troisi), o “Francesco e Nunziata”, ma come detto anche tanti altri.

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