di Stefania Grasso –
La verde Valsesia, ricca di parchi naturali, di passeggiate in mezzo a prati rigogliosi, ma non solo natura: tantissima arte.
Siamo abituati a sentir nominare i capolavori del noto Gaudenzio Ferrari a Varallo Sesia, il Sacro Monte, Santa Maria delle Grazie, tuttavia oggi ci soffermiamo su incantevoli località in alta Valsesia in direzione di Alagna appena oltrepassato il comune di Scopello: una visita alle bellezze artistiche di Pila e Piode. Iniziamo il nostro itinerario proprio da Pila dalla Chiesa di San Pietro, passata alla parrocchia di Scopello che presenta meravigliosi affreschi del ‘400 (autore ignoto) nell’abside con i volti di apostoli e profeti. Da notare un bellissimo altare ligneo.
Leggermente fuori dal centro abitato spicca la Chiesa di Sant’Antonio con una facciata in legno e pilastri in pietra risalente alla fine del 1400. Sul lato sinistro ci sono gli affreschi ritraenti San Cristoforo, San Marco e San Secondo di Asti con il miracolo della gamba del cavallo compiuto sa S.Eligio.
Del 1600 invece la Chiesa di Santa Caterina con la gloria di Santa Caterina stessa al centro della facciata.
A 2 km troviamo la località di Piode con la Chiesa Parrocchiale di Santo Stefano terminata nel 1748. L’edificio in stile barocco presenta sulla facciata il martirio di santo Stefano rappresentato come nel giudizio universale di Lignod in Val d’ayas dalla tonalità del rosso. All’interno di possono notare scene della Natività e della presentazione di Gesù al Tempio mentre dietro l’altare spiccano opere rilevanti di scuola gaudenziana.
Il tema dell’affresco è molto ricorrente lungo le strade della Valsesia, ne troviamo altri esempi significativi ritornando verso Vercelli, a Scopa e nella sua piccola frazione Muro
Concludiamo la nostra piacevole mattinata soffermandoci a Vocca per fotografie esterne alla chiesa di San Maurizio, costruita verso la fine del 1400 con un campanile romanico e un tetto a capanna. Sulla facciata si può osservare l’affresco di San Maurizio a Cavallo. Adiacente alla chiesa un piccolo tempio con la contemplazione dei santi e degli angeli musicanti.
Un territorio quello della Valsesia che ha subito continue innovazioni, alla piacevole riscoperta di opere d’arte molto suggestive che ampliano la propria cultura, particolari curati e gran senso del decoro. Merita sicuramente di essere visitato.
Un ringraziamento sentito al parroco don Marco Barontini e alla signora Anna per la gentilezza, cortesia, disponibilità per la realizzazione del reportage e l’accoglienza.