di Elsa e Sergio –
Il viaggio inizia domenica 25 maggio alle 5.55
Un equipaggio è composto da Elsa, impareggiabile navigatrice e Sergio, pilota, alla guida di una Ford C-Max TDCI, agganciata caravan Adria Adora 462 PH L’altro equipaggio è formato da Carmen e Silvano, che si alternano nelle funzioni di navigatore e pilota di un camper Rimor Superbrig 675 Domenica 25 maggio Partiamo alle 5.55 da Laives (BZ) con cielo coperto.
Al distributore Q8 della MeBo troviamo Carmen e Silvano con il loro Superbrig pronti alla partenza, che avviene alle 6.40. Alle 8.10 raggiungiamo passo Resia e, prima di attraversare il confine con l’Austria, consumiamo la colazione fatta di cappuccino (chissà come saranno quelli che troveremo d’ora in poi) e cornetto. Le preoccupazioni (rivelatesi infondate) per la salita al passo e successiva discesa, lasciano il posto al godimento di un bellissimo paesaggio; molto suggestivo il lago di Resia con il campanile che emerge dalle acque del lago. Al primo distributore dopo il valico acquistiamo la “vignette” per euro 7,70, valida 10 giorni. Scesi a Landek, all’imbocco dell’autostrada troviamo due poliziotti che verificano l’esistenza della “vignette”. Poco dopo ci tocca il pedaggio dell’Alberg
Tunnel: euro 8,50. Passando per Bregenz facciamo rifornimento di gasolio a euro 1,38/lt, il prezzo più basso dell’intero viaggio. Entrati in territorio germanico, costeggiamo per alcuni Km il bellissimo lago di Costanza Poco dopo le 15 attraversiamo anche il confine francese e alle 17.25 arriviamo al Camping International du lac a Vesoul, dopo aver percorso 653 Km. Il campeggio, ben attrezzato con ampie piazzole su fondo erboso, confina con un grazioso laghetto. Peccato che la pioggia ci abbia rovinato la passeggiata in riva al lago. Paghiamo il soggiorno al camping con euro 15,35
Lunedì 26 Ci svegliamo alle 7 al canto degli uccellini. Alle 8.30
siamo pronti a partire per Parigi, dove raggiungiamo il camping Bois de Boulogne alle 16.15. Delle 6h e 30′ impiegati per percorrere 387 Km, 2h sono state trascorse nel traffico caotico della Periferique di Parigi. La pioggia ci ha accompagnato per quasi tutto il viaggio, per altro abbastanza piacevole per il paesaggio campestre fatto di prati, campi di grano, mucche ecc.(abbiamo anche incrociato una centrale nucleare). Alle 21 finalmente smette di piovere ed il cielo si fa miracolosamente sereno, facendoci sperare per l’indomani.
Martedì 27
Parigi i magazzini Lafayette Sveglia alle 7 con il cielo coperto. Alle 8.30 prendiamo il primo bus navetta che ci porta alla fermata della metropolitana (euro 3,60 a cranio A. e R.). Alla stazione del metrò compriamo i biglietti: euro 19 a testa per tre giorni. Raggiungiamo la Tour Eiffel ma decidiamo di non salire, sia per la lunga coda sia perché piove. Ripieghiamo allora sul Batòbus (coda anche qui per i biglietti: 12euro a testa per tutto il giorno). Dopo aver completato ½ giro Scendiamo nei pressi del Louvre, dove Silvano prende un taxi per tornare in campeggio a causa di un malessere. Piove sempre più insistentemente, per ripararci dalla pioggia decidiamo di visitare i magazzini Lafayette; sono piaciuti moltissimo, specie alle signore, che hanno anche acquistato un paio di cosette. Lì abbiamo anche consumato il pranzo alla Mc Donalds (prima ed ultima volta). E pensare che nella seconda sezione dei magazzini c’era un imponente reparto gourmet con cibi di tutto il mondo!!Usciti ci dirigiamo verso l’Operà, che però non possiamo visitare a causa di prove in corso. Attraversiamo i giardini delle Touliery dove troviamo il set di un film ambientato nella Parigi del primo ‘900, con carrozze, cavalli ed auto d’epoca. Ma piove e non possono girare. Anche noi gettiamo la spugna e torniamo in campeggio sotto la pioggia. Continua a piovere anche la sera e di notte un temporale violento ci tiene svegli.
Mercoledì 28 Solita sveglia alle 7 con un cielo in continua e repentina
variazione, ma almeno non piove. Raggiungiamo il museo del Louvre 20′ prima dell’apertura e la coda era già lunga, ingresso euro 9. Decidiamo di limitare la visita alle aree di maggiore interesse e dopo tre ore usciamo soddisfatti. Torniamo alla Tour Eiffel, il cielo è sereno anche se tira un forte vento e fa freddo. Carmen e Silvano riescono a salire in cima alla torre, dopo aver fatto più di un’ora di coda alle casse; lo spettacolo offerto dal panorama che si gode da lassù non fa rimpiangere la coda.. Passiamo per les Invalides e poi raggiungiamo la cattedrale di Notre Dame. Avremmo voluto visitare la St. Chapelle, ma la lunga coda ci ha fatto desistere. Rientriamo in campeggio alle 19 distrutti.
Giovedì 29
Le Sacre Coeur Sveglia alle 7 e partenza alle 8.30, cielo nuvoloso. Questa
mattina ci dividiamo: Carmen e Silvano visitano il Museè d’Orsay, Elsa e Sergio, che l’hanno già visitato si dedicato alla visita della zona des Alles, dove si trova il centro Pompidou ed i vecchi mercati generali, oggi trasformati in centro commerciale, veramente carino. Dopo aver passeggiato lentamente lungo rue Rivoli ed attraversato la Senna, ci ricongiungiamo con Carmen e Silvano appena usciti dal museo.
Cambiando un paio di volte metrò e prendendo un minibus raggiungiamo Monmatre, dove pranziamo, in compagnia di molti altri turisti, sulla scalinata della chiesa con un’ottima quiche acquistata da un fornaio della zona. Dopo esserci goduta la visita sia della basilica che di questo caratteristico quartiere parigino, scendiamo in centro per la passeggiata sugli Champs Elyses. sotto la pioggia. Questa volta decidiamo di anticipare il rientro alle 16.30, per cui dobbiamo avvalerci del bus di linea (244) perché la navetta del campeggio entra in servizio alle 18. Dopo cena Carmen e Silvano decidono di tornare in centro e di recarsi al Trocadero per ammirare la tour Eiffel illuminata, un vero spettacolo
Venerdì 30
Sveglia alle 7 e partenza alle 8.30 per Versailles, cielo nuvoloso. Il biglietto della RER costa euro 6,10 per la sola andata e ritorno. Giunti a Versailles esce il sole, che ci accompagna per tutta la visita. Paghiamo i biglietti euro 13.50 l’uno, ma ne vale la pena. Abbiamo visitato altre regge ma questa sicuramente supera tutte le altre per sontuosità e ricchezza degli arredi. L’ingresso al parco è gratuito ma la sua estensione è talmente grande che per visitarlo abbiamo deciso di noleggiare una macchinetta elettrica che ci è costata 35euro per 45′. Lungo il percorso abbiamo acquistato un panino, che poi abbiamo consumato all’interno del parco. Alle 15 partiamo per il rientro ed alle 17 arriviamo in campeggio. Facciamo i preparativi per la partenza del giorno seguente. Paghiamo il soggiorno del campeggio: per 5 giorni 151 euro, il più caro di tutto il giro, ed i servizi non erano certo i migliori. ma siamo a Paris
Sabato 31
Sveglia alle 6.45, cielo sereno, alle 8.15 partiamo, con qualche preoccupazione per l’uscita da Parigi, dopo aver visto il traffico caotico dell’arrivo e dei giorni successivi. Per fortuna è sabato ed il traffico è notevolmente ridotto. Il navigatore ci fa raggiungere agevolmente l’ingresso dell’autostrada, malgrado un’inversione a “U” non consentita. Per il pedaggio autostradale relativo ad una tratta di una ventina di Km paghiamo euro14,20!!!!per cui alla successiva barriera usciamo sulla nazionale. Raggiungiamo il camping Vitamine a Vertus, nei pressi di Dieppe alle 11.45. Il camping è molto bello, fondo erboso, piazzole ampie e servizi eccellenti. Pomeriggio dedicato al rifornimento alimentare e bucato. Il camping è dotato anche di lavatrice e asciugatrice (indispensabile da queste parti)
Domenica 1 giugno
St. Ouen
Dopo una notte di pioggia ci svegliamo alle 7 e dopo aver sperimentato con successo l’asciugatrice con gli accappatoi che non si erano asciugati il pomeriggio precedente, partiamo per Rouen alle 9.30. Fortunatamente abbiamo scelto domenica per visitare questa splendida città, infatti riusciamo a parcheggiare vicino al centro. Davanti alla cattedrale di Notre Dame, bella ed imponente, troviamo gli stand di una festa in costume d’epoca medioevale, ne approfittiamo per pranzare con couscous alle verdure. Il centro storico è incantevole, con le numerose case antiche a graticcio, le chiese di St. Ouen e St. Maclou veri gioielli di stile gotico ornato, il palais de Justice, appena restaurato riccamente ornato in stile gotico del XVI secolo.
Ci è piaciuto molto anche il mercato coperto, pieno di vita malgrado fosse domenica. Quel giorno poi era l’anniversario del martirio di Giovanna d’Arco, bruciata sul rogo. A lei è dedicata la piazza dove si sono svolti i fatti e qui è stata eretta una croce a ricordo. Torniamo percorrendo un tratto della valle della Loira e ci fermiamo a visitare un paio di abbazie
Lunedì 2
Dopo una notte di pioggia ci alziamo alle 7.40, cielo nuvoloso. Partiamo per Fècamp, cittadina di pescatori , caratterizzata dalle più alte scogliere della Normandia (126 m). Ci fermiamo a visitare il Palais Bènèdectine, splendido palazzo del 1900 in stile gotico, sede di una distilleria di un digestivo fatto con un’antica ricetta con 24 erbe e spezie (buono ne abbiamo comprato una bottiglia). Il palazzo è anche sede di un interessante museo. Proseguiamo per Ètretat, famoso per le falesie che sono formazioni rocciose a picco sul mare. Il cattivo tempo e la nebbia ci hanno però impedito di goderne il paesaggio. Al rientro paghiamo il camping, per la sosta di tre giorni 39euro
Martedì 3
Altra nottata di pioggia intensa e freddo: in caravan misuriamo 13 °C, fortuna che c’è la stufa. Partiamo alle 8 ed alle 12.40 arriviamo ad Etrehem al camping Reine Mathilde. La pioggia ci ha accompagnati per tutto il viaggio ed il traffico era molto intenso, specie nei pressi di Rouen. Nel pomeriggio visitiamo il centro di Bayeux, famosa per il suo arazzo dell’XI secolo, che narra la storia della conquista normanna di Guglielmo il conquistatore; si tratta di una tela lunga 70m sulla quale sono ricamate le scene storiche corredate di molti dettagli, sembra quasi un fotoromanzo. Per l’ingresso paghiamo euro 7,70 a testa e viene fornita un’audioguida, ne siamo usciti molto soddisfatti. Di Bayeux abbiamo apprezzato anche il duomo ed il centro storico.
Mercoledì 4
Ci svegliamo con 10 °C in caravan, però splende il sole. Oggi dedichiamo la visita ai luoghi dello sbarco. Ci rechiamo pertanto al cimitero americano di Colleville. Entriamo nel cimitero in un ambiente surreale, i prati e sentieri sono curatissimi, su tutto incombe un perfetto silenzio, interrotto solo dal verso dei gabbiani. Quando arriviamo ai campi pieni di croci bianche, perfettamente allineate, a tutti viene un nodo alla gola, pensando alle innumerevoli giovani vite spezzate nel giro di pochi giorni.
Il cimitero è stato costruito a ridosso delle zone dello sbarco, Omaha Beach con un panorama veramente stupendo. Ci rechiamo poi a Point du hoc, dove un reparto di Rangers americani scalarono i 30m di parete rocciosa per conquistare una postazione di artiglieria pesante, è stata la prima azione militare di quel 6 giugno 1944, il “D” day. Tutta la zona è stata trasformata in museo all’aperto, sono ancora visibili i crateri lasciati dall’artiglieria alleata e le casematte dell’artiglieria tedesca, in parte sventrate. Tornando verso il camping ci siamo imbattuti in numerosi musei dell’epoca dello sbarco. Nel pomeriggio siamo tornati a Bayeux per rivedere il centro storico veramente molto bello.
Giovedì 5
Sveglia alle 6.40, ci attende un nuovo viaggio: alle 10 arriviamo infatti a Courtil, camping St. Michel. Il pomeriggio ci rechiamo a St. Malò, splendida città fortificata, con un’impareggiabile vista sull’oceano. Qui per la prima volta in questo viaggio vediamo lo strano effetto della bassa marea. Nel viaggio di ritorno ci fermiamo a Cancalle, dove non potevamo esimerci da mangiare le ostriche appena acquistate al mercatino a ridosso dei grandi allevamenti, per 4.50euro abbiamo mangiato una dozzina di ostriche enormi. Torniamo in campeggio per cena. Dopo cena visitiamo il piccolo zoo all’interno del camping, formato da capre, asini un bue ed alcuni cavalli (e tante mosche.). Specie alle signore non è piaciuta la promiscuità (maschi e femmine) dei bagni del campeggio (da qui in avanti sarà una regola).
Venerdì 6
Le Mont St. Michel
Anche questa mattina abbiamo dovuto accendere la stufa. Alle 9 arriviamo alla vicina Mont St. Michel, la marea era al livello massimo. Essendo arrivati presto troviamo l’interno della cittadelle ancora sgombero da turisti e possiamo effettuare la visita tranquillamente, l’entrata è costata 17 euro a copia, mentre per il parcheggio abbiamo speso 4 euro. A parte il primo tratto di strada, pieno di botteghe , ristoranti e brasserie, il resto del percorso si immerge in un clima medioevale di spiritualità intensa. Merito anche della mostra della spiritualità, fatta di gigantografie dei luoghi di devozione nel mondo. Molto belli e suggestivi il chiostro e l’interno della chiesa. Dopo un pomeriggio di relax ceniamo in una creperie della zona, dove troviamo due ragazzi di Udine. Poi torniamo a Mont St. Michel per una visita notturna. In realtà abbiamo dovuto attendere le 10.30 per vedere accendersi le luci ma, malgrado il vento freddissimo, ne valeva la pena. Da notare che al momento dell’uscita dalla cittadella abbiamo trovato la passerella da cui eravamo entrati completamente allagata per l’alta marea. Fortunatamente abbiamo trovato un’altra uscita, altrimenti.
Sabato 7
Partiamo alle 8 con cielo sereno e molto freddo, destinazione Loira Atlantica, Pornic dove arriviamo alle 11.15 al camping “La Bboutinadiere”con qualche difficoltà a trovare la strada del campeggio. Il camping *** è piuttosto grande e, almeno sulla carta, fornito di tutte le attrezzature per un soggiorno confortevole. Giriamo tutto il campeggio per trovare le piazzole ideali, salvo poi fare la scelta peggiore.
Nel pomeriggio visita a Pornic, località di villeggiatura con un porto situato sulla foce di un fiume. Arriviamo con la bassa marea e le barche a secco. Attorno al porto si notano numerose ville circondate da parchi, che danno l’idea di un turismo d’elite. Al rientro decidiamo di utilizzare la piscina coperta, provvista di giochi d’acqua, idromassaggi e sauna. A parte le dimensioni della piscina e l’affollamento che non consentivano di nuotare, lo scarso rispetto per l’igiene ci hanno convinti a non ripetere l’esperimento.
domenica 8
la costa selvaggia
Ancora una mattinata fredda: in caravan abbiamo 12°C. Partiamo per la visita alla penisola della Guerande. Prima di ST. Nazaire attraversiamo un ponte sospeso sulla Loira di dimensioni e stili veramente sorprendenti. Passiamo per La Baule, noto centro di villeggiatura, troviamo un ufficio turistico dove inaspettatamente troviamo un’impiegata gentilissima che ci da tutte le informazioni in un buon italiano. Proseguiamo per Croissic e la costa selvaggia, bellissima con scogli di granito e sabbia bianca. Poi è la volta di Guerande, cittadella medioevale, difesa da un perimetro di alte mura, l’interno della città rispetta l’impostazione del XIV secolo, molto bella. Per completare i giro attraversiamo il parco della Guerande, formato da saline e paludi che ci affascinano per l’aspetto di natura incontaminata. Torniamo in campeggio e ci rechiamo in spiaggia, dove ci attende una lunghissima bassa marea, ci togliamo lo sfizio della passeggiata sull’arenile lasciato libero dal mare, impantanandoci per bene.
lunedì 9
Tutto sereno e la temperatura si è alzata: 15°C. Visitiamo Nantes, subito troviamo l’ufficio turistico e anche qui troviamo un’impiegata che ci fornisce spiegazioni in un ottimo italiano. Visitiamo la bella chiesa di St. Nicolàs, il “passage Pommeraye”, che è una galleria commerciale costruita in stile XIX secolo. Arriviamo poi al alla cattedrale intitolata ai Santi Pietro e Paolo, recentemente restaurata, nota per la sua volta altissima Pranziamo con un Kebab nel cortile del castello dei duchi di Bretagna, poi visitiamo la mostra ospitata all’interno del castello, dove è narrata la storia di Nantes con reperti di tutte le epoche. La mostra dispone di numerosi sistemi audiovisivi, ben realizzati, che illustrano le varie fasi della storia della città a partire dal medio evo fin ai tempi nostri. Devo. dire che questa mostra ci ha entusiasmato. Ci rechiamo poi al Parc des Chantiers per il museo delle machine de l’ille, purtroppo chiuso il lunedì. Si tratta di un museo ispirato dalle macchine concepite da Jule Verne, peccato non averle potute vedere. All’esterno invece c’era un enorme elefante meccanizzato in riparazione; normalmente questo mastodonte effettua un circuito nella zona dei cantieri navali e può ospitare una ventina di passeggeri. Rientriamo al campeggio e ci prepariamo per la prossima tappa. Alla sera assistiamo, noi soli italiani in mezzo ad una moltitudine di olandesi alla partita Italia – Olanda finita per 3-0 per gli olandesi. Del camping, un tre stelle, non ci è piaciuto il fatto che metà dei blocchi servizi erano chiusi per bassa stagione (ma il camping nel weekend era affollato), quelli aperti erano promiscui, lo spaccio era quasi inesistente e non funzionava nemmeno l’internet point. Pagato per 3 giorni 45euro con camping card ACSI
Martedì 10
Sveglia alle 6 con cielo sereno e temp. 18°C, alle 7.00 siamo già in viaggio, che è abbastanza piacevole per un lungo tratto, con strade a scorrimento veloce, spesso a quattro corsie. Ci fermiamo per il pranzo poco dopo Bordeaux, in un’area di sosta piena all’inverosimile di tir, perlopiù spagnoli. La zona però è molto bella e ci ripromettiamo di dedicarle più tempo in un futuro viaggio. Riprendiamo la marcia con un intasamento di traffico, che ci fa percorrere una decina di Km in un’ora, probabilmente a causa di un incidente. Dopo qualche decina di Km la strada torna a due corsie, si fa stretta e tortuosa, gli attraversamenti dei paesi sono un incubo per la presenza di ogni tipo di “dissuasore” come cunette spacca balestre, chicane e rotatorie di tutti i tipi. Come se non bastasse l’intenso traffico ci fa fare lunghe e snervanti code. Abbiamo imparato che, se ne nord della Francia è possibile utilizzare le statali viaggiando bene, qui è decisamente necessario utilizzare le autostrade. Arriviamo al camping Pra du Rey a 7 Km da Lourdes alle 18.30, dopo aver percorso 635 Km. Alla reception ci avvisano che li piove da molti giorni e c’è il serio rischio di impantanarsi per il terreno reso soffice dalle piogge. Scegliamo le due piazzole che ci sembrano meno a rischio. Ci rendiamo subito conto che il blocco dei servizi più vicini è chiuso e di quello aperto solo due gabinetti, maleodoranti, sono utilizzabili. Come se non bastasse, il camping era pieno di olandesi che appena ci hanno visti ci hanno fatto il segno “3”, come i gol presi dalla nazionale dall’Olanda la sera precedente
Mercoledì 11
Dopo una notte trascorsa ad ascoltare i forti scrosci di pioggia, ci alziamo presto ed alle 9 eravamo già arrivati alla basilica. Devo dire che in nessun posto durante questo tour abbiamo visto tanti italiani. Dopo aver visitato basilica e sottostante grotta, ci “scappa l’occhio” sul vicino torrente, dove il livello abbastanza impetuoso dell’acqua sfiorava il bordo degli argini, il cielo è grigio e minaccia pioggia.. Immediata decisione di cambiare il programma: alle 12.15 avevamo pagato il camping (10euro, ma non ne valeva di più) ed eravamo già in marcia, dopo essere transitati dal sentiero del camping, rischiando di venire risucchiati dal fango.
Impieghiamo 5h e ½ a percorrere 266 Km, con code estenuanti per l’intenso traffico e lavori in corso. Lungo il tragitto abbiamo visto più di un torrente in piena e qualche allagamento e .piove. A Castres troviamo, non senza qualche difficoltà, il camping Gouryade. Il campeggio, ben attrezzato con ottime piazzole è situato ai bordi di uno stupendo parco pubblico, che siamo riusciti a vedere in minima parte, durante una passeggiata dopo cena.
Giovedì 12
Anche questa mattina è nuvoloso. Partiamo alle 8, decidendo all’ultimo momento di preferire una strada regionale alla statale che deve affrontare un passo con pendenza dell’11% (segnalato sulla carta). Ci viene il dubbio di essere caduti dalla padella nella brace dopo pochi Km di una tortuosa strada di montagna, al passo troviamo anche una fittissima nebbia. Giunti a Carcassonne finalmente prendiamo l’autostrada e fino ad Arles non abbiamo più problemi, al costo di euro 17,30. Durante il viaggio assaggiamo il “mistral”, vento freddo da N W .Arriviamo alle 14.45 dopo aver percorso 340 Km, al camping Le Canet Plage di St. Chamas sull’Etang de Berre, dove troviamo una sistemazione conveniente.
Venerdì 13 Ci svegliamo alle 7.30 con il cielo sereno ed il mistral che
imperversa. Raggiungiamo il parco della Camargue, dove avvistiamo i tipici tori neri, i cavalli bianchi ma soprattutto i fenicotteri rosa, emozionante. Poi venimmo a sapere che percorrendo ancora una ventina di Km in macchina ed un tratto a piedi potevamo vederne una moltitudini di alcune migliaia di esemplari anziché la decina che abbiamo visto noi. Nel pomeriggio raggiungiamo un angolo dell’ Etang de Berre, dove avvistiamo un paio di fenicotteri e due cigni. Sullo sfondo del golfo un’acciaieria, una raffineria ed altre industrie più o meno inquinanti
Sabato 14 Sveglia alle 7.30, cielo sereno ed il mistral non accenna a scemare. Per le 8.30 siamo già ad Arles, dove visitiamo il famoso mercato del sabato, citato in molte riviste di cucina come quello dove si trova tutto il necessario, da verdura, frutta e spezie; veramente suggestivo. Passiamo poi per l’arena romana, dove si svolgono ancora corride incruente, per il teatro romano e giungiamo in piazza del municipio, dove si trova anche la cattedrale: bella, ma dopo aver visto le altre.Rientriamo in campeggio per le 14 dopo aver tentato inutilmente di visitare un castello nei pressi: L’orario di visita era incompatibile con le nostre esigenze. Dopo un pomeriggio di relax la sera andiamo in paese per una festa popolare, con tanto di complessino con musiche anni ’60 e buone crepes. Il soggiorno del campeggio è costato 42 euro per tre giorni.
Domenica 15
Alle 8 partiamo per raggiungere l’ultima meta del viaggio, il cielo è parzialmente coperto e non c’è più vento. Anche oggi ci serviamo dell’autostrada: 17,10 euro per circa 120 Km Arriviamo alla Gaiarde (8 Km da Frejus, Costa Azzurra) alle 10. Troviamo facilmente il campeggio il cui nome è tutto un programma: Au paradis du campeurs. Purtroppo fuori dal cancello c’è la coda e l’interno del camping sembra pieno. Dopo una breve attesa Possiamo parlare con il gestore del campeggio, che è un italiano trapiantato li da molti anni. Forse proprio per questo ci trova un’ottima sistemazione malgrado il cartello tutto esaurito. Il nome del camping è azzeccato: ottimi servizi, piazzole ampie fornite di fontanella privata munita di ripiano e scarico. La spiaggia, compresa in un insenatura di scogli, è di sabbia rosea molto bella ed è raggiungibile da un sottopasso stradale. Fra i servizi da enumerare anche una sala TV che ci ha consentito di vedere le ultime partite del campionato europeo ed il GP di Francia di F1.
Lunedì 16 Finalmente, dopo tanto girovagare, ci aspettano 10 giorni di vacanze stanziali, quindi apriamo il tendalino, sistemiamo il tavolino esterno e la griglia: finalmente ferie vere. Il tempo non è ancora dei migliori ma si riesce comunque, almeno Sergio, a fare il bagno in mare (acqua decisamente fredda)..
Martedì 17 Partiamo alle 8.30, direzione St. Tropez. La strada per arrivare al villaggio dei “vips” è un ininterrotto lungomare, con panorama stupendo, quando però arriviamo a Grimaud il traffico diventa intensissimo e fino a St, Tropez si procede a passo d’uomo (fortuna che è bassa stagione). Nel porto possiamo ammirare yachts favolosi. Caratteristico e molto bello l’interno del villaggio, con stradine strette e case ricoperte di buganvillee. Al ritorno ci fermiamo a Port Grimaud, complesso turistico sorto nei primi anni ’70 costruito in modo che ogni unità immobiliare disponga di un attracco per la barca. Le case assomigliano a quelle di pescatori,colorate e una diversa dall’altra. Nell’insieme, anche se artificioso, l’aspetto è veramente carino.
Mercoledì 18 Al mattino troviamo un cielo tutto sereno. La giornata è dedicata all’ultima escursione: Montecarlo, Nizza, Antibes e Cannes. A Montecarlo troviamo posto nella rimessa sotto il museo oceanografico. Dalla terrazza del palazzo reale osserviamo lo smantellamento dei box e dei guard rails del gran premio, disputatisi una ventina di giorni prima. Dall’altro lato della piazza invece si possono ammirare i “condomini” dei più fortunati monegaschi, con attracco per gli yachts ed un via – vai di elicotteri. Lungo le strade abbiamo visto almeno una dozzina di Bentley coupè, auto davvero popolare da queste parti.
Lasciato il principato di Monaco raggiungiamo Nizza percorrendo la vecchia statale (corniche inferieur), che oggi è poco frequentata ed offre uno splendido panorama. Attraversiamo Nizza lungo la “Promenade des Anglais” senza fermarci. Ci fermiamo invece ad Antibes, splendida città circondata da mura medioevali e con un porto per barche da diporto molto grande. Qui vediamo gli yacths più grandi e lussuosi. Pranziamo con una pizza al trancio in un locale gestito da italiani, poi prendiamo la via più breve per tornare al camping, dove arriviamo alle 16, giusto in tempo per goderci la fine della giornata in spiaggia.
Giovedì 19 – martedì 24. Per i giorni rimanenti pratichiamo un’oziosa, stupenda vita da spiaggia, corroborata da lunghe nuotate e bagni di sole. Una sera siamo tornati a Port Grimaud, dove ci siamo fermati a mangiare una pizza (anche i francesi stanno imparando a farle decenti); siamo rimasti delusi invece per la scarsa animazione, soprattutto per i negozi quasi tutti chiusi. Un’altra serata l’abbiamo trascorsa a St. Maxime, dove invece l’animazione non mancava e le mules e frittes (cozze e patatine fritte) sono buone e a buon mercato
Data – Giorno progr. – Descrizione – Km – Km progr.
25 maggio 1 Bolzano Vesoul 653 653
26 2 Vesoul – Parigi 394 1020
27-30 3-6 Parigi
31 7 Parigi – Vertus 168 1188
1-2 giugno 8-9 Vertus
3 10 Vertus – Bayeux 221 1409
4 11 Bayeux
5 12 Bayeux – Le Mont St. Michelle 128 1537
6 13 Le Mont St. Michelle
7 14 Le Mont St. Michelle – Pornic 235 1772
8 – 9 15 -16 Pornic
10 17 Pornic- Lourdes 615 2387
11 18 Lourdes – Catres 246 2633
12 19 Castres – St. Chamas 321 2954
13-14 20-21 St. Chamas
15 22-31 St. Chamas – Les Issambres 154 3108
25 32 Les Issambres – Bolzano 628 3870
Tappa Camping – Località – Prezzo/giorno Euro- giudizio
1 International du lac Vesoul 15,35 Buono
2 Bois de Boulogne Paris 30 Discreto
3 Vitamin Vertus 13,1 Ottimo
4 Reine Mathilde Bayeux 15 Buono
5 Saint Michel St. Michel 12,4 Discreto
6 La Boutinadiere Pornic 15 Sufficiente
7 Lourdes Pradu Rey 10 Scarso
8 Castres De Gourjade 12,5 Buono
9 St. Chamas Le canet plage 14 Discreto
10 Les Issambres Au paradis du campeurs 20,09 Ottimo
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