Amsterdam e qualche dintorno

di Ferny Forner e Rita Risoli 

Io e Rita siamo partiti per Amsterdam dalla Malpensa il 6 maggio con la Easyjet (euro 115 a/r per 2 pers), avevamo preparato il viaggio consultando molti diari sul web, per la ricerca dell’albergo e dei ristoranti (tutti con sito internet). All’arrivo prendiamo il treno per la Centraal Station servendoci del distributore automatico che accetta alcune carte e monete. (7,6 per 2 pers.). Arriviamo in 20 minuti ad Amsterdam, in stazione acquistiamo la strippen caart (7,65 euro), un biglietto multiplo per utilizzare i mezzi pubblici anche in più persone, poi ci rechiamo all’Ufficio del turismo davanti alla stazione e acquistiamo la “I Amsterdam card” per viaggiare 72 ore, dalla vidimazione, su tutti i mezzi di trasporto, entrare nei musei, chiese, fare il tour dei canali in battello, sconti vari ecc.. Eravamo molto incerti sull’acquisto, ma si è rivelata una scelta giusta, soprattutto perché i mezzi pubblici sono comodi, veloci e frequenti, e l’ingresso si paga dappertutto, e poi considerato il tempo piovoso, poter saltare liberamente su un tram poteva fare comodo.
Arriviamo all’Hotel Nadia, situato in centro, praticamente davanti alla Wester Kerk, la scala è molto ripida, la nostra camera, con vista sul Kaisergracht, è un po’ piccola ma dotata di tutto, tv (no canali italiani), cassaforte, wifi gratis, colazione ricca in sala con vista canale, caffettiera elettrica, bagno normale (100 euro a notte).

Ci sistemiamo e iniziamo la visita, notiamo i ciclisti che sfrecciano sulle corsie riservate, restiamo sorpresi che i marciapiedi lungo i canali siano adibiti a parcheggio di auto e bici, costringendoci a camminare a lato degli edifici, peraltro le strade e i marciapiedi sono spesso ingombri di cumuli di sacchi di spazzatura, spesso rotti, carta ovunque, anche nelle zone centrali, non l’avrei mai pensato.
Iniziamo con una passeggiata sul Prinsengracht, il canale più popolare poi passiamo a vedere il Dam, quindi a cena al ristorante Argentins nelle vicinanze della Damrak (trovato a caso), non siamo stati molto soddisfatti, abbiamo speso circa 32 euro in due.

Venerdì – Maggio 7: iniziamo il vagabondaggio per la città, soffermandoci sulla Wester Kerk, uno dei simboli della città, ma è chiusa (sarà sempre così), quindi ne vediamo solo l’esterno, ci dirigiamo verso Piazza Dam, la piazza principale della città, è molto grande, su di essa campeggia il Palazzo Reale, attualmente in ristrutturazione, al centro della piazza l’obelisco che ricorda la liberazione dal nazismo.
A lato si trova la Nieuwe Kerk, in stile gotico del XV secolo, utilizzata come sala per esposizioni, l’interno è piuttosto sobrio, volte in legno, ampie le 75 vetrate istoriate con scene religiose, che la rendono molto luminosa, notevoli il pulpito in legno con preziosi intarsi e la cancellata dorata.
Vediamo il Magna Plaza un grande centro commerciale in finto stile rinascimentale, con all’interno negozi di grandi firme e il museo Madame Toussaud.
Quindi con un comodo tram ci rechiamo al Museo Van Gogh, c’è anche una mostra temporanea con opere di Gauguin e altri impressionisti, che visitiamo poi passiamo a Van Gogh, tra i circa 300 capolavori esposti cito l’inquietante quanto celebre Campo di grano con corvi, le opere sono esposte in grandi sale, ordinate praticamente in ordine cronologico per poterne seguire la vita attraverso le opere (da non perdere).
All’interno un buon ristorante self service con ricco menù di dolci, panini, zuppe e qualche altro piatto caldo, abbiamo speso circa 14 euro a testa.
Ci dirigiamo quindi verso il centro, percorrendo un tratto del Herengracht, per andare a visitare il Begijnhof, famosa residenza di suore laiche, entriamo e ci troviamo in un gradevole giardino con statue di carattere religioso, gli edifici in classico stile olandese sono adornati con tulipani e fiori a lato due cappelle una protestante e una cattolica (funzionanti) nella chiesa cattolica sono interessanti le vetrate colorate e i dipinti con scene del miracolo di Amsterdam, sul cortile si affacciano anche edifici adibiti a comuni abitazioni.
Alla sera cena al ristorante Van Puffelen sul Prinsengracht, simpatico ed elegante locale a metà strada tra un pub ed un ristorante, ambiente giovane e borghese, buona cucina, noi abbiamo preso un risotto con funghi mozzarella di bufala e pancetta, zuppa del giorno, petto d’anatra con crauti, porri, salsa al formaggio e pancetta, ananas con crema di cioccolato e vaniglia, caffè e birra spendendo sui 40 euro in totale.



Sabato – 8 Maggio
Di buon mattino visitiamo la casa di Anna Frank, nelle vicinanze dell’hotel, a due passi dalla Wester kerk di cui dall’albergo sentiamo i rintocchi delle campane, ne parla anche Anna Frank nel diario (la casa è praticamente attigua alla chiesa), lunga coda, passiamo per i locali in cui sono esposte le testimonianze delle persecuzioni antisemite, documenti, fotografie e in una vetrina alcune pagine originali del diario, si sale nella casa e si accede, tramite una ripida scala, alle stanze dove erano ospitati gli otto clandestini che trascorsero più di due anni nel silenzio e nell’oscurità, vediamo anche il passaggio segreto nascosto da uno scaffale e la soffitta con il castagno che appare alla piccola finestra.
Usciamo piuttosto emozionati e proseguiamo camminando per i canali e guide alla mano andiamo a cercare gli edifici storici, in modo da vederne le differenze, in particolare dei frontoni e delle decorazioni, poi ci dirigiamo verso la Oude Kerk, passando per la Centraal Station visitiamo la chiesa cattolica di San Nicola, nelle vicinanze vediamo la Schreirstoren (torre delle piangenti), antica fortificazione medievale, molto simile al Waag, all’interno c’è un negozio.
La Oude Kerk si trova nel quartiere a luci rosse, stretta dal canale e dalle via adiacenti (a pochi passi si trovano le caratteristiche vetrine con le donnine), è la chiesa più antica della città, in stile gotico, il campanile è uno dei più belli della città, anche questa è utilizzata solo come sede espositiva, l’interno è piuttosto spoglio, ha un’unica navata, grandi finestre con interessanti vetrate istoriate, noto il celebre organo del 1700, il pavimento è praticamente costituito da pietre tombali.
Ritorniamo alla Centraal per fare un’escursione in battello sui canali (le escursioni partono quasi tutte da qui, compresa nella card), visto anche che inizia a piovere e siamo piuttosto stanchi.
Il giro è molto interessante, permette di farsi un’idea precisa dell’architettura della città, del sistema dei canali, delle case galleggianti, in particolare confrontare i vari tipi di frontoni e le travi sporgenti (argani) che sono gli elementi tipici degli edifici, e che, a mio parere, consentono di datare gli edifici, i più antichi sono i frontoni a becco, a gradoni e a campana, alcuni di questi presentano cornici e sculture e altre decorazioni, caratteristiche che sono riportate anche nelle costruzioni più recenti, ovviamente tutto questo lo conoscevamo già prima di partire, successivamente aiutandoci con la guida siamo andati a cercare lungo i canali gli edifici più caratteristici uno per uno, da non perdere zona del Gomito d’oro nelle vicinanze della Leidsestraat sul Herengracht.
Andiamo quindi all’Hermitage a visitare l’esposizione “da Matisse to Malevich” circa 75 opere di grandi pittori impressionisti e moderni, provenienti dall’Hermitage di San Pietroburgo e altre pinacoteche russe.
Prima però andiamo al ristorante del museo, il Neva, elegante e luminoso con ampio menu, arredamento molto moderno, bar con ampi sofà, servizio al tavolo (un pò lento), prendiamo una zuppa di patate, una zuppa russa di verdura fatta con verdure e carne, un dessert, un bicchiere di vino e una birra, 2 caffè, per circa 28 euro, pienamente soddisfatti.
L’esposizione è molto curata, grandi capolavori come “la danza” e “la stanza Rossa” di Matisse, per citarne solo due ma anche opere di Picasso, Utrillo e altri grandi artisti.
Approfittando del tempo più clemente, facciamo un pezzo del Kaisergracht, per andare a vedere alcuni edifici, tra cui l’edificio al n. 123
Alla sera andiamo alla Leidesplein dove si concentra la vita notturna della città, la piazza è molto affollata, giovani giocolieri e suonatori si esibiscono in ogni angolo, tantissimi i ristoranti, pizzerie, locali vari, entriamo quindi al pub Café Reynders, un ambiente giovane, musica su grande schermo ecc., ci si va anche solo per bere.
Ordiniamo zuppa al pomodoro, e di porri, patate fritte, uno stufato irlandese, birra, vino, 2 caffè, conto da 39.60, siamo rimasti soddisfatti.

Domenica 9 Maggio
Il tempo è migliorato ne approfittiamo per passeggiare per Herengracht e sul Kaisergracht, vediamo edifici risalenti al secolo d’oro con i caratteristici frontoni, scalinate esterne, arriviamo sino alla Rembrandtplein, bella piazza con il monumento al celebre pittore, circondata da bar e ristoranti.
Passiamo quindi sul Reguliersgracht con i suoi noti sette ponti a schiena d’asino, le cui arcate si riflettono sull’acqua formando cerchi perfetti e alcuni edifici hanno la facciata leggermente inclinata in avanti, sono le famose “case pendenti”.
Arriviamo quindi al Bloemenmarkt il mercato dei fiori galleggiante su chiatte (anche se per capirlo bisogna saperlo), sul Singel, acquistiamo anche dei bulbi.
A lato della piazza un’altra porta medievale la Munttoren, antica zecca con in alto la torre dell’orologio.
Poi visita al Rijksmuseum, in ristrutturazione, si possono vedere solo alcune sale, dedicate alla pittura del Secolo d’oro, in particolare le opere di Rembrandt e di Vermeer, inutile dire che la sala più affollata è quella dove è esposta La Ronda.
Usciamo e andiamo a pranzo al ristorante Canaletto, non eccelso.
Nel pomeriggio visitiamo la zona del porto, con il tram 10, poi prendiamo una strada pedonalizzata lungo il canale all’imbocco del porto, molti fanno jogging, il quartiere periferico è costituito da edifici non molto alti, la zona appare molto ordinata e strade più pulite del centro città.
Ritorniamo con un bus che facendo il giro del porto ci riporta alla stazione
Alla sera cena al ristorante bar In the Waag, situato nella Nieuemarkt, il più antico mercato della città, anche l’edificio è uno dei più antichi della città (il Waag), originariamente era una delle porte delle mura che la circondavano, a vederlo sembra quasi un castello.
Il menù è abbastanza ricco, cucina olandese. Noi abbiamo preso: pollo cotto a fuoco lento con rape e risotto, zuppa del giorno, patate fritte, birre e caffè spendendo 51 euro circa.

Lunedì 10 Maggio: breve visita a Zandvoort e Haarlem
Iniziamo la giornata con il sole, approfittiamo per visitare il Prinsegracht, per vedere alcuni edifici con particolari frontoni, poi andiamo al Cuypmarkt, un normale mercato rionale.
Poi pranzo al cafè Il Panorama sul Herengracht, normale amministrazione, poi con il treno (€ 18,4 A/R 2 PERS) andiamo a Zandvoort, sul mare del nord, piccolo paese, a circa 40 km da Amsterdam, dove in passato si svolgeva il GP di formula 1
Il paese è quasi disabitato, spiaggia di sabbia fine, tipo Rimini, molta larga, lunga a perdita d’occhio, vento freddo, poca gente, ma in mare ci sono alcuni surfisti, sulla spiaggia alcune sdraio con tende per ripararsi dal vento.
Poi con il treno ad Haarlem, citta del rinascimento di cui visitiamo la Grote Markt, si sta svolgendo un mercato, sulla grande piazza molti bar con tavoli all’aperto, edifici storici rinascimentali, alcuni hanno facciate con sculture barocche, al centro della piazza la statua di Laurens Coster, di cui si afferma essere il vero inventore dei caratteri di stampa, la famosa chiesa di S. Bavone, costruzione che risale al 1300, la chiesa era chiusa, ne possiamo apprezzare solo il massiccio esterno in stile gotico, un campanile molto alto (Torre lanterna), alcuni negozietti appoggiati alle mura, facciamo un giro della città
Torniamo ad Amsterdam e andiamo a cena al cafè Bloemers, dove ceniamo con zuppa del giorno, uno stufato di carne, verdura, dessert, spendendo intorno ai 40 euro in due, siamo stati soddisfatti.

Martedì 11 Maggio:
Ultimo giorno giro triste per i canali, visita ad alcuni negozi di stampe, poi ritorniamo al museo Van Gogh per acquistare dei poster e degli oggetti ricordo.
Andiamo a pranzo nel ristorante e poi dopo una breve passeggiata andiamo in albergo a ritirare e bagagli e poi all’aeroporto di Schipol per la partenza, contenti per la visita e lo scampato pericolo della nube.
Ferny Forner
Rita Risoli

Il Viaggio Fai da Te – Hotel consigliati ad Amsterdam

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