di Federica Forner –
Desiderando visitare un mercatino di Natale caratteristico, mi sono recata in compagnia di mia madre ad Annecy, in Haute-Savoie, Francia.
Abbiamo viaggiato con il pullman organizzato da Chiesa Viaggi, tour operator già sperimentato in precedenti occasioni; siamo partiti da Torino Esposizioni alle 6,30 del mattino del 13 dicembre, un sabato. Il viaggio è durato all’incirca 4 ore, passando per il tunnel del Fréjus e con una sosta in autogrill francese, giungendo ad Annecy alle 10 e qualcosa. In Italia abbiamo lasciato un tempo grigio e piovoso, mentre non appena siamo usciti dal tunnel ci siamo trovati immersi in un bellissimo cielo azzurro, con le cime innevate splendenti di una calda luce rosata. Questo bel tempo si è mantenuto magicamente per tutta la giornata, cosicché ad Annecy c’era un sole smagliante; la temperatura ahinoi era però glaciale, sempre sotto zero, anche perché il paese si trova a circa 500 mt. sul livello del mare.
L’intento di questa gita in teoria sarebbe stato concentrarsi sul mercatino natalizio, ma appena scesa dal pullman sono stata totalmente rapita dal colpo d’occhio sul lago, incorniciato dalle montagne spolverate di neve, con candidi cigni che fluttuavano mollemente qua e là, e gabbiani che riempivano l’aria con il loro grido marino. Il lungo lago era parzialmente ricoperto di neve, creando un’atmosfera molto suggestiva, da cui ho avuto proprio difficoltà a staccarmi per proseguire la visita, e, perlomeno, andare a prendere un caffè.
Esauriti tutti i biscotti che avevamo da dare in pasto a cigni e gabbiani siamo entrate nella parte vecchia del paese, che parte dal lungolago, ed è uno dei siti delle bancarelle natalizie (Le Village de noel); un aspetto molto caratteristico di Annecy che assolutamente ignoravo è la presenza di molti canali, infatti viene chiamata per questo la Venezia francese. Questi canali, con i ponticelli, gli archi in pietra, i piccoli porticati bassi nei vicoli stretti, creano scorci molto belli.
I cigni vagano placidamente su e giù dai canali al lago, da soli o in gruppo, e sono proprio buffi.
Dopo aver preso un caffè (necessario per avere la grinta di sopportare quel gelo polare) abbiamo deciso di salire subito a vedere la basilica di “Notre Dame de la Visitation” posta su una collinetta panoramica, il cui impianto originario risalirebbe all’epoca romanica; ci si arriva percorrendo una strada in salita che si diparte dal lungo lago, in circa 20 minuti. Purtroppo quando siamo arrivate la chiesa era già chiusa perché suonava il mezzogiorno, per cui l’abbiamo potuta vedere solo esternamente, immersa in prati di neve.
L’esterno a me non è piaciuto granché, e neanche il panorama che si vede dal belvedere, perché comprende tutta la parte di Annecy più nuova, con grandi caseggiati un po’ grigi che tolgono poesia alla parte antica.
Dopo essere ridiscese dalla chiesa, abbiamo girellato un po’ sui vicoli della città vecchia, costeggiando i canali e fermandoci nei punti più soleggiati per ritemprarci un po’; poi, prima di andare a pranzo, abbiamo fatto un giro al “village de noel”, il mercatino all’aperto. Devo dire che questo mercatino è stato un po’ deludente, o, comunque, non ha certamente il fascino e la tradizione dei mercatini altoatesini, che in passato ho avuto modo di visitare (Bressanone e Bolzano). Le bancarelle sono per buona parte dedicate a prodotti alimentari del luogo (formaggi, salumi, miele, cioccolato, frutta candita, biscotti alle spezie), e si può bere del vin brulé. Per quanto riguarda gli articoli non alimentari, mi aspettavo di trovare più artigianato locale, mentre invece mi è sembrato che ci fossero poche cose; c’erano, piuttosto, bancarelle di prodotti etnici, africani, orientali, canadesi e russi.
Nel complesso, non c’era un’atmosfera coinvolgente e festosa come avevo trovato negli altri mercatini, perciò abbiamo fatto un giro veramente rapido e siamo poi andate a mangiare in una crèperie notata poco prima in uno dei vicoli interni, molto tranquilla. Dopo pranzo, ci siamo avviate sul lungo lago per raggiungere l’altro mercatino natalizio, situato all’interno del Palais Imperial, impiegando quasi mezzora di cammino. Sul lago c’era la possibilità di effettuare dei giri in battello (riscaldato), ma noi non avevamo tempo sufficiente, così come non abbiamo avuto il tempo di prendere il trenino che percorreva la città portando nei principali luoghi turistici. Il mercatino del palazzo imperiale era soprattutto rivolto ai bambini, in quanto la maggior parte delle bancarelle vendeva giocattoli o decorazioni natalizie più adatte ai bambini.
Anche in questo mercatino il giro è stato veloce, ho comprato soltanto un salvadanaio a forma di mucca della savoia e dei biscotti canadesi aromatizzati con sciroppo di érable, un frutto rosso; uscite dal palazzo, siamo ritornate a passo svelto nel centro per bere un ultimo caffè (o, nel caso di mia madre, una cioccolata calda!). Erano circa le 16 e 30, il cielo cominciava a velarsi di nuvole, e il lago trasmetteva un gran senso di quiete e bellezza.
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