di Arrigo –
Splendidissima civitas curictarum… cosi i romani scrivevano su di una lapide del IV secolo a proposito di Veglia… la più grande isola del quarnaro… attualmente croata. (1186 isole in totale).
Per quanto grande possa apparire, in realtà le sue dimensioni relative sono veramente esigue: 500 kmq (38 km di lunghezza per 18 km di larghezza massima ) che se confrontati con quelli della Liguria… 5416 kmq, ci fanno comprendere le reali dimensioni. Eppure Veglia appare più grande a colui che per la prima volta si avvicina percorrendo la tortuosa, ma panoramicissima strada che da Fiume (Rijeka), fiancheggiando la baia di Bukari (Bakar), giunge all’ imbocco del maestoso ponte, ex Tito, inaugurato nel 1980 (superò con i suoi 390 mt di arco quello di Sidney). Prima di tale data l’ isola era raggiungibile esclusivamente via battello e una incredibile strada sterrata collegava la sponda continentale con l’omonimo capoluogo.(negli anni novanta si è rischiato di ritornare al battello se i piani di far saltare il ponte da parte dell’armata jugoslava avesse avuto successo) Nel lontano 1966 giunsi per la prima volta a Veglia a bordo di una mitica Fiat 500 giardinetta, dopo 2 giorni di viaggio da Genova, quando ancora la Croazia era inglobata nello stato Jugoslavo. Qualche problema lo ebbe mio padre al confine quando presentando il passaporto canadese, risultando un ex cittadino italiano nato a Veglia, prima profugo giuliano e poi emigrante, dovette dare spiegazioni dopo essere stato gentilmente fatto scendere dall’ auto e accompagnato in ufficio….mi viene sempre in mente a tal proposito un film con Alberto Sordi…
A quel tempo il turismo in Croazia era principalmente alimentato dai Tedeschi che ancora oggi sono presenti sull’ isola con i loro campeggi naturisti e da noi Italiani, spinti al ritorno dalla nostalgia dell’ abbandono (non mi dilungo nella descrizione dei noti fatti storici che hanno visto l’esodo in massa di migliaia di italiani dopo la fine della seconda guerra mondiale)….. La recettività era molto scarsa tanto è vero che venivamo sempre ospitati dai miei numerosi cugini che vivono sull’ isola. Attualmente le cose sono profondamente mutate. Hotel e case private coprono la grande richiesta dei turisti vacanzieri che tra giugno ed agosto invadono l’ isola, rispettando altresì i parametri qualitativi a cui siamo abituati.
Storicamente l ‘isola risulta colonizzata diversi secoli prima di Cristo dai Curicti una delle numerose stirpi illiriche dei Liburni (germanici). Da questa stirpe sembra derivare il nome croato dell’isola “Krk”, contrazione della dizione “curicti”, “coloro che abitano l’sola di pietra” (Kar-ikt)… Effettivamente chi vede per la prima volta Krk ha l’ impressione che tutto scaturisca dalla pietra, dai muretti a secco che cingono i campi a mo’ di caravanserraglio, alle imponenti mura che proteggono la città stessa, alle bianche montagne. Tale sensazione è in realtà attribuibile,oltre all’influenza antropica, alla natura carsica del luogo e all’ azione sinergica della bora che qui agisce come agente preponderante nel modellare il paesaggio (sono state registrate raffiche di 220 km/h). Non poche responsabilità in tal senso ebbe però anche la repubblica di Venezia che conquistò Veglia nel 1480 dando inizio ad un intensivo disboscamento dell’isola, sia per la costruzioni delle navi della potente flotta sia per la posa delle palafitte su cui Venezia stessa è edificata. Ed eccoci alla spiegazione del nome apparentemente italiano dell’isola…secondo uno studio il termine Veglia deriverebbe dal latino “vigilia” da cui Veglia…colei che veglia su tutto, riferito al potere della repubblica che su tutto vegliava. La figura del Leone è qui ancora visibile sulle mura della città .Stranamente però il simbolo di Veglia è un animale notturno appartenente all’ ordine degli strigiformi: la civetta: chi meglio di un animale sempre vigile come la civetta poteva essere più opportuno.
Se vi interessano le diatribe marinaresche e passate da Genova, passeggiando nell’area del porto antico,noterete inevitabilmente Palazzo S.Giorgio, nelle cui prigioni sembra avere soggiornato un certo Marco Polo. Ebbene la parte posteriore di tale edificio, di epoca medioevale, è costruita con le pietre di un palazzo Veneziano distrutto dai genovesi in terre orientali e qui trasportate. I due leoni che fanno bella mostra sui due angoli dell’ edificio sono una testimonianza più che tangibile di tale evento.
Krk è cinta come ho gia’ detto da imponenti mura, solo in parte originali romane e quattro porte che permettono l’accesso. Tra queste, due sono le più conosciute, la porta Pisana,situata sul lato est della città, e la piccola porta (qui si trova una lapide con S. Quirino protettore della città),che si affaccia sul porto (la riva). Anticamente presso porta Pisana venivano giustiziati i condannati a morte,che legati alla coda di un asino erano trascinati dalla povera bestia imbizzarrita all’ estremo opposto della città attraversando la via principale…Oggi fortunatamente attraverso tale varco si accede ai principali siti balneari della città. A tal proposito, per chi fosse amante di spiagge sabbiose, candide e fossilifere, stile Maldive, qui è nel posto sbagliato. La natura estremamente rocciosa della costa ha costretto, ai fini della balneazione turistica, una cementificazione basata sulla costruzione di numerose e comode banchine dotate anche di scalette stile piscina…e in effetti vista la profondità dell‘acqua a volte molto scarsa, in certe baie sembra di stare in una enorme piscina naturale. Anche la temperatura dell’acqua può discostarsi notevolmente dai nostri canoni. Infatti si può passare in un attimo dal tepore piacevole all’ effetto glaciale di una risorgiva di acqua dolce. Caratteristiche sono le viuzze che intersecandosi ad angolo retto con la via principale ricordano molto da vicino i nostri “quadrivium”…. (carruggi), tipici di Genova…. E su ogni palazzo si possono leggere ancora le tracce del passato… splendide bifore sono state inglobate nelle costruzioni moderne… cosi come gli stemmi nobiliari dei signori di Veglia, i conti Frangipani, sono li a testimoniare un antico potere. Ma se vogliamo tornare ancora più indietro nel tempo, non dovrete cercare nessun museo,perché non esiste a Veglia un museo che parli dei Liburni o dei romani o del periodo medioevale. Dovrete invece recarvi in due luoghi ben specifici:uno è un locale notturno situato nella piazza principale (piazza grande) sotto la galleria d’arte Stanich. Il locale è una vera e propria macchina del tempo. Il signor Stanich dopo aver acquistato il locale situato a livello della piazza, iniziò a scavarci dentro, alla vista di un muro, che risultò relativamente recente. Continuando però caparbiamente nell’impresa affiorò qualcosa di molto più antico:il basamento del I sec a.c. su cui si era appoggiato il muro difensivo romano .In realtà successivamente vennero alla luce muri del IV sec. a.c. fatti di pietre più piccole a testimonianza di una funzione non ancora difensiva. E così tra un gin lemon e una birra e molta musica assordante potrete scendere lungo le scalette di legno che vi portano a ritroso nel tempo,ammirando il bel altare sacrificale romano e i cippi funerari liburnici. Proseguendo il nostro viaggio archeologico, a pochi metri dalla galleria Stanic potete accedere dalla piazza principale, lungo la via dei pescatori (Ribarska ulica), che si dirige verso la porta piccola, al “bar del mosaico romano”. Qui un simpatico barista baffuto,si improvviserà per voi in un valente cicerone,spiegandovi che gli splendidi mosaici visibili sul pavimento dell’ ex cantina del signor Vasilich ( morto 2 anni fa e da me conosciuto),raffiguranti un tritone con delfini danzanti…risalgono al I sec,quando le terme si estendevano fin sotto lo spazio occupato dalla attuale cattedrale.
Ora però è necessaria una pausa di tipo culinaria. Non avrete problemi in tal senso a trovare un locale. Semmai avrete il problema di come sedervici dentro. Le numerose file che si stendono davanti ai ristoranti la dicono lunga….Sicuramente i locali più battuti sono quelli che danno sul porto. Tra questi vi consiglio la “Marina” ,per chi vorrà gustare dell‘ottimo pesce (i prezzi sono un po’ alti). In realtà ovunque troverete menù variegati sia di pesce che di carne. Da non perdere la degustazione dei famosi cevapcici, specialità bosniaca a base di carne tritata aromatizzata, compattata a mo di piccoli salsicciotti, e cotta alla griglia, contornata da una salsetta rossa leggermente piccante. Non dimenticate, dopo il caffè,di farvi portare un bel bicchiere della famosa sljivovica, grappa a base di distillato di prugne.
Parlando di prezzi… possiamo dire che normalmente si passa dai 12 euro (1 euro vale alla data di agosto 2007 all’incirca 7 Kune croate) per un bel piatto abbondante di cevapcici con contorno, più birra media, caffè e liquorino (per il dolce vi consiglio le palline del buon gelato che troverete lungo i vicoli a 4 kune a pallina),ai 20-25 euro per un pranzo o cena a base di pesce. Ovviamente ognuno può personalizzarsi la cena e la scelta del vino per esempio potrà far salire notevolmente la cifra finale. Se amate la vita notturna ancora una volta devo dirvi che vi trovate nel posto sbagliato… al di là di alcuni locali in cui i giovani ascoltando musica consumano i soliti fiumi di alcool, nulla qui vi potrà ricondurre alle animate notti del Twiga o della Capannina di Forte dei Marmi. (mens sana in corpore sano….) In cambio però alla sera potrete farvi delle sane “vasche” lungo le affollatissime vie del paese, ammirando le “bellezze”del luogo e non, che sfoggiando le loro abbronzature vi lasceranno senza… parole… e tra un gelato e l’altro la serata passerà… Se poi avete occasione di soggiornare a Krk durante i festeggiamenti di S.Lorenzo , protettore dei commercianti,durante l’ 8 il 9 e il 10 Agosto, potrete stupirvi di fronte alle decine di bancarelle che occupando tutti gli angoli della “riva”, offrono ogni genere di mercanzia.
Risulta sinceramente un po’ difficile acquistare un prodotto artigianale che esprima la natura del luogo:anche i negozietti locali molto spesso propongono articoli in stile “made in China” Noi abbiamo optato per un prodotto artigianale assemblato dalle mani di una bambina che usando vari tipi di conchiglie tra loro sapientemente incollate, forgiava ogni sorta di animaletto ,come il topino da me acquistato.
Lungo il molo del porto alla sera si osservano ormeggiati i variopinti barconi adibiti a trasporto turistico che durante il giorno “veleggiano” frotte di villeggianti alla scoperta delle isole circostanti (Lussino, Rab, Cres). Noi abbiamo scelto una gita di tutto il giorno ad Arbe (Rab) e isolette minori dopo aver effettuato la prenotazione 2 giorni prima, presso uno degli innumerevoli punti informativi situati lungo il molo. Il costo totale è stato di 35 euro a testa, comprendenti anche il pranzo presso un tipico ristorantino. La navigazione è molto piacevole e si snoda fiancheggiando la costa alla scoperta di incantevoli baiette dove grazie a frequenti pause ci si può tuffare nell’acqua cristallina. Purtroppo abbiamo notato con disappunto che molte spiagge apparentemente immacolate erano in realtà ricolme di rifiuti abbandonati.. Così come una discarica abusiva(o no?) fa bella mostra di se al ‘interno del ex gulag Jugoslavo situato sull’isola Calva (Goli otok)…Ma forse è nulla ..rispetto a ciò che un turista croato troverebbe passeggiando in qualche pineta apparentemente immacolata o per le strade di qualche nota città del sud Italia…
Purtroppo tra le cose preventivate non siamo riusciti a visitare il parco nazionale di Plitvice (da me già visitato 4 volte).
ORGANIZZAZIONE DEL SOGGIORNO
L’idea di caldi spiagge dove riposarci, nasce durante la settimana artica passata in Lapponia Finlandese a Febbraio….
(http://www.markos.it/quaderni/lapponiafinlandese.htm).
Da qui sono iniziate le solite ricerche in internet ai fini di individuare l’organo recettivo più opportuno, tra alberghi, pensioni, camere, monolocali, campeggi .In realtà l’adesione al viaggio di altre 5 persone facenti parte del mio nucleo familiare ci ha spinti ad alcune scelte obbligate. In primis la scelta è ricaduta su di un appartamento di 5 posti (diventato poi da 6) il cui costo iniziale visto sul sito dell’ Adriatica Zagabria era per i primi 14 giorni di agosto (da sabato3 a venerdì 17) di 1.890,00 euro. Riconoscendo nelle foto lo stesso appartamento affittato da noi nel 2004 per un soggiorno simile, decidiamo di telefonare direttamente al proprietario e la spuntiamo per 95 euro al giorno per un totale di 1.330,00 (15.8 euro a persona) .
L’ appartamento è situato in una zona molto comoda per l’ accesso al mare (80 Mt. in linea d’aria) e dopo aver ricoverato l’auto nel posteggio coperto in dotazione vi scorderete di essa. Nel nostro caso l’auto in questione era un Vojager Crisler 7 posti affittato per l’occasione (1.110,00 euro per 15 giorni) a cui bisogna aggiungere,per coprire i 730 km che separano Genova da Krk, 25 euro per l’autostrada Genova-Trieste ,105 eur gasolio, 5 eur per pedaggio ponte (si paga solo in entrata).(tot 265 eur a/r). Globalmente il soggiorno, considerando spese per pranzare e cenare più varie, è costato 609 Euro a testa per 15 giorni (calcolato su 6 persone). Chiaramente la cifra è molto levitata a causa del noleggio dell’auto. La settima persona, David, viene computata in modo diverso. Infatti David,causa impegni lavorativi ha raggiunto Krk una settimana dopo via treno. Purtroppo come sempre accade, le precauzioni preventivamente attuate non sono servite ad evitare a David alcuni, definiamoli, eufemisticamente parlando, imprevisti. Primo imprevisto: da Genova non è possibile prenotare una cuccetta per un ipotetico trasferimento notturno a meno che non si decida di prenotare tutto lo scompartimento (oltre 200 euro).Il primo treno utile per Trieste parte alle 6 del mattino. Quindi il primo giorno se ne va totalmente per il trasferimento. Arrivo previsto infatti a Trieste 14.45.Qui un comodo bus “collegherebbe”, con frequenza quasi oraria, secondo la tabella degli orari scaricata da internet,Trieste con Rijeka (evidentemente non il Sabato). Riejka dista da Trieste una cinquantina di km che il povero David ha percorso, dopo essere stato diciamo così… circuito dall’autista di un bus di linea diretto in Bosnia, in circa sette ore (…), dopo aver ammirato le bellezze di tutta la costa istriana!!!! Verso le 19.30 ricevo un messaggio che recita così:mi trovo in un paese di nome Omago e sto mangiando un panino con cevapcici in attesa della coincidenza per Fiume. Arrivo previsto 22.30,Ciao… tra me e me ho pensato che tutto sommato poteva ritenersi fortunato… forse si trovava nel paese natale del mago Otelma… e forse avrebbe potuto farsi levare qualche probabile malocchio. Alla fine prelevo David, notevolmente sconvolto e provato, alle 22..45 alla stazione centrale degli autobus e giungiamo a Krk poco dopo mezzanotte. Sorge ora l’ultimo (o primo?) problema della giornata: svegliare la gentile padrona della casa dove ho prenotato per David una camera singola (28 euro/notte per una settimana), trovata grazie ad un contatto con l’ufficio turistico locale (QUANARIUS d.o.o. Marketing i konzalting u turizmu, Turistika agencija KRK INFO
tel / fax : 00385 (0)51 222 222, e- mail:quanarius@multilink.hr, www.infokrk.com)
CURIOSITA’: lungo la strada che conduce a StaraBaska noterete che qui passa il 450 parallelo, lo stesso che potete osservare sull’autostrada che da Tortona porta a Piacenza, all’altezza di Voghera….
OSSERVAZIONI e CONSIGLI: Evitate il più possibile l’ uso del cellulare viste le tariffe proibitive, a meno che non abbiate stipulato qualche offerta speciale per l’estero (in una settimana mi hanno “ciucciato” 90 euro dal cellulare per pochissimi minuti di conversazione e qualche sms).Meglio recarsi all’internet point situato in via dei pescatori, appena imboccata dalla piazza grande. Qui per poche Kune potete conversare tranquillamente con numeri fissi e cellulari italiani. (non croati)
Guide consultate: L’isola di Veglia di Denis Lesic (Ed. acquanet),
La città di Veglia di Denis Lesic (Ed. acquanet)
Veglia la Splendidissima civitas curictarum di A.M. Fiorentin (ETS)
Il Viaggio Fai da Te – Hotel consigliati in Croazia |