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Inserito il - 13 gennaio 2007 : 15:07:56 di Eno Santecchia
Venerdì 8 dicembre, presso la sala bar del teatro comunale di Caldarola, si è svolta “Si viaggiare - appunti esperienze immagini”, una serata interamente dedicata ai viaggi. L’evento, promosso dall’Amministrazione Comunale ed organizzato dal consigliere Giorgio Roselli, ha preso il titolo da un motivo di Lucio Battisti ed ha voluto raccontare il viaggio inteso come scambio culturale ed arricchimento interiore. L’introduzione è stata fatta dal vicesindaco dr Mauro Capenti e da Giorgio Roselli, presente anche il sindaco dr Fabio Lambertucci. Il primo reportage era dedicato alla spedizione sul “Tetto dell’Africa” (http://www.markos.it/quaderni/kilimanjaro.htm) compiuta nel mese di gennaio 2006. Capenti ha iniziato ricordando alcuni passi del racconto “Le Nevi del Kilimanjaro” (1932) di Ernest Hemingway e puntualizzando le origini caldarolesi del protagonista Ivano Palmioli, milanese d’adozione. É seguita la breve relazione del Palmioli sulle varie fasi organizzative della spedizione partita da Milano insieme con un gruppo d’amici del CAI lombardo. I partecipanti hanno deciso di utilizzare materiali ed attrezzature del posto per favorire il lavoro locale. Nella presentazione delle belle foto vi erano anche delle slide dedicate agli aspetti tecnici dell’impresa. É stata ricostruita la sfida di alcuni uomini, di cui uno ultrasettantenne e tre giovani donne (tutte arrivate in vetta), con se stessi e la montagna più alta dell’Africa, temuta dalle popolazioni Masai e ammirata da viaggiatori ed esploratori. Il protagonista, commentando da “voce fuori campo” i retroscena dei vari scatti fotografici, si è dimostrato anche un buon comunicatore. La seconda parte è stata dedicata alle esperienze di viaggio del camerte Angelo Pugini, con i suoi due viaggi di 15 giorni ciascuno nel Nepal (settembre 2001) e nel Laos (settembre 2002). Il reportage di viaggio nel subcontinente indiano e in Indocina è iniziato con una ricca esposizione di fatti storici e avvenimenti di rilievo riguardanti i due paesi negli ultimi 200 anni, talmente dettagliata da far stupire anche gli appassionati. Si è fatto cenno all’occupazione cinese del vicino Tibet e la conseguente perdita d’identità e di tradizioni del paese. Pugini, arrivato nella capitale Kathmandu, ha visitato tutto il regno del Nepal centrale compresa Bhaktapur (città dei devoti) ed ha fatto un’escursione fino a 3200 m sull’Annapurna, nella catena montuosa dell’Himalaya. Il Laos è un paese montuoso percorso da nord a sud dal grande fiume Mekong e privo di sbocchi sul mare. Ampio spazio è stato dedicato ai danni arrecati alle popolazioni ed al territorio delle varie guerre che si sono susseguite. Durante la guerra del Vietnam, nei nove anni seguenti il 1970, furono sganciate sulla “Terra di un milione di elefanti” più bombe di quante ne furono lanciate sull’Europa durante la seconda guerra mondiale. Nonostante ciò nei visi e negli occhi dei bambini che si divertono con poco si legge una gran voglia di vivere. Qui l’avventuroso camerte ha visitato anche la stupenda Luang Prabang, (antica capitale) città meglio conservata del sud-est asiatico e dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità. Si è passati poi alla proiezione di un ricchissimo repertorio di ben riuscite immagini fotografiche tratte da diapositive. Questa esperienza di viaggio è stata scandita dai volti di bambini e donne (la popolazione è molto giovane) dei villaggi colti durante le attività quotidiane. Angelo Pugini sembra aver cercato di leggere le intime emozioni attraverso i ritratti per ricavarne le esperienze ed anche le sofferenze come in un’analisi introspettiva. Entrambi i viaggiatori si sono dimostrati sul campo ottimi osservatori della natura, delle tradizioni e dei modi di vita locali e documentati e validi fotoreporter. I tre reportage, frutto d’esperienze di viaggio completamente diverse dalle solite vacanze guidate, sono stati piacevolmente divulgativi e di notevole interesse etnografico. Per un attimo, durante lo scorrere di diapositive, cartine e note storiche, mi è sembrato di essere nell’Ottocento ad una sessione della “Royal Geographical Society” di Londra (http://www.rgs.org/HomePage.htm), durante il resoconto di qualche esploratore appena rientrato dall’Africa. Seppur meno conosciuta, esiste a Roma dal 1867 anche la Società Geografica Italiana (http://www.societageografica.it/). Questa serata, organizzata con l’intento di enfatizzare la filosofia del viaggiare come esperienza di vita per arricchirsi culturalmente e confrontarsi con realtà lontane e molto diverse, ha colto nel centro. L’evento si è svolto nella saletta bar dipinta verso la fine degli anni ’80 con graziose immagini e ritratti dai pittori Maurizio Cavicchiola e Fabrizio Mercorelli. Ha registrato una qualificata partecipazione e si è concluso con un rinfresco ed un arrivederci alle prossime esperienze di viaggio.
Le foto che seguono sono state scattate in Nepal e Laos da Angelo Pugini
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