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V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
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Inserito il - 18 gennaio 2005 : 16:06:25 Ad Oristano la tradizionale festa della Sartiglia, il più famoso e spettacolare appuntamento con il carnevale. Tutta la Sardegna festeggia con straordinaria passione e intensa partecipazione popolare le festività carnevalesche, tramandando nel tempo tradizioni antichissime e affascinanti. Scoprirle significa anche avvicinarsi con occhi diversi a un paesaggio e a una cultura che non si esauriscono affatto nel binomio mare-estate. Come da tradizione, a Oristano si parte l'ultima domenica di carnevale con la Sartiglia organizzata dal Gremio dei contadini e si continua martedì grasso con la giostra del Gremio dei falegnami. La Sartiglia è una giostra equestre di straordinario interesse, capeggiata da Su Cumponidori, sorta di epica divinità: è lui che l’apre con un triplice saluto, è lui che la conclude con un rito propiziatorio, ovvero la benedizione della folla con un duplice mazzo di pervinche e di viole. La festa comincia alle 10.00, quando un corteo di tamburini e trombettieri in costume medievale ne annuncia ufficialmente l’apertura. Alle 12.30 nella sede del Gremio inizia la vestizione del capocorsa, Su Cumponidori, che avviene in una sorta di grotta simbolica, per mano di giovani ragazze in costume. Salito a cavallo, Su Cumponidori non dovrà toccare terra fino alla fine della festa. Alla cerimonia della vestizione si può assistere solo su invito. Alle 14.00 ha inizio la Sartiglia: il gioco consiste nell’infilare con la spada o con lo stocco una stella argentea forata, sospesa sul percorso. Probabilmente la Sartiglia deriva da una giostra militare saracena, di epoca medievale, anche se di sicuro non mancano influenze più antiche. Dopo la giostra tutti si spostano “fuori le mura”, dove si potrà assistere alle corse acrobatiche. Al tramonto la festa termina con la cerimonia della svestizione di Su Cumponidori.
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